30 August 2024

Problemi di fine estate: overtourism e affitti brevi. Bisogna ripensare tutto

[ 0 ]

Estate e problemi. Ci sono molti dati da analizzare alla fine di una stagione, che segna, dal punto di vista turistico, la conclusione dell’anno lavorativo. Il primo è evidente a tutti coloro che lavorano nel settore. I Paesi europei, tutti nessuno escluso, spendono miliardi di euro per la promozione turistica. Il risultato è semplice: tutte le località più in voga sono travolte da un’onda anomala di turisti, di visitatori, di viaggiatori. Chiamateli come volete; l’osservazione pura e semplice ci dice che questo non è il metodo per combattere l’overtourism, cha sta diventando sul serio un problema enorme.

Proteste

Non sono pochi i centri in cui la protesta dei cittadini è andata crescendo di giorno in giorno, con manifestazioni e iniziative in estate per bloccare il superflusso. Dall’altra parte però i Paesi continuano a fare la gara a chi ha più turisti. Una specie di Tour de FRrance, in cui chi arriva primo, si prende la maglia gialla. Con la differenza che il ciclismo è uno sport, e il turismo non lo è.

Non tocca a me trovare una soluzione, ma certo bombardare i potenziali turisti con delle destinazioni già super occupate non è un sistema per tenere sotto controllo il fenomeno. Il problema è ampio e dovrebbe essere ai primi posti nell’agenda di qualsiasi compagine governativa europea. 

Affitti brevi, problema sociale

Il secondo sono gli affitti brevi. Di recente Airbnb ha inviato una comunicazione nella quale si vuole dimostrare che con la massa di case o locali adibiti a questa generalità, non compromette il valore delle case stesse. Come se fosse solo una questione di soldi. E in effetti per Airbnb e gli altri è esclusivamente una questione di soldi. Invece no. E’ una questione sociale. Più ci sono appartamenti adibiti ad affitti brevi, meno ci sono case a disposizione per la popolazione, per i giovani, per chi vuole mettere su famiglia, per gli studenti, per chi si deve trasferire per lavoro.

Questi sono i veri problemi che le piattaforme non considerano perché non è nella loto forma mentis. Oddio ho usato il latino. Allora cambio la frase: i veri problemi non entrano nella loro sub cultura economicistica. In cui vale solo il reddito, il margine, il pre tasse (quando effettivamente vengono versate), il post tasse, i bilanci. Cose del genere. L’aspetto sociale non ha alcun interesse. E va bene, continuiamo così. Non so cosa succederà, ma so di certo che le cittadine e i cittadini sono stanchi di questa invasione, che produce reddito per alcuni e depaupera la società civile di abitazioni.

Giuseppe Aloe

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473555 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_423821" align="alignleft" width="300"] Il Danieli di Venezia. Una delle icone dell'hotellerie di lusso italiana[/caption] Nel mondo dell'hotellerie i mille euro di tariffa media giornaliera sono da sempre considerati la soglia reale del lusso vero. E questo con buona pace di qualsiasi classificazione alberghiera o collezione di brand: un vero empireo di strutture super esclusive appannaggio di pochi, frutto di una rara combinazione di destinazioni top, edifici di grande pregio e servizi impeccabili. La polarizzazione del mercato in corso, lo spostamento delle preferenze dei consumatori dai beni materiali verso i prodotti esperienziali e la voglia di viaggiare dopo le restrizioni del periodo pandemico hanno però aumentato la platea di super-ricchi disposti a spendere cifre elevate per un soggiorno d'élite. Un fenomeno che ha garantito a molte più strutture rispetto a prima di superare la soglia dei mille euro di adr. Nel mondo, raccontano i dati CoStar, nella prima metà del 2019 appena 150 hotel potevano infatti dire di avere una tariffa media sopra la tripla cifra. Quest'anno erano ben 460. Il fenomeno è globale, ma destinazioni come gli Stati Uniti, l'Italia e la Francia sono tra quelle che ne hanno beneficiato maggiormente. Negli Usa si è in particolare passati da 22 indirizzi a 80; in Italia da poco meno di 20 a circa 70; in Francia ancora da una ventina a quasi 50. La crescita in Europa è stata trainata soprattutto dalla domanda a stelle e strisce, favorita anche dalla forza del dollaro. In generale, nel Vecchio continente e nelle Americhe gli hotel sopra i mille euro di adr sono quasi triplicati; nell'area Asia-Pacifico, in Medio Oriente e in Africa sono più che raddoppiati. E tale trend, seppure in lieve rallentamento, pare non essere destinato a invertirsi a breve, data l'ingente mole di investimenti diretti oggi  verso nuove strutture super-lusso. Non solo: i dati CoStar potrebbe persino sottostimare il fenomeno. Le cifre raccolte riguardano infatti unicamente le strutture presenti nel database della compagnia Usa, che non include molte piccole proprietà ultra-lusso, tra le quali i lodges nella savana africana o i boutique hotel e i country resort europei. [post_title] => Quadruplicati in cinque anni gli hotel italiani con adr sopra ai mille euro [post_date] => 2024-08-30T13:36:30+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1725024990000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473539 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Estate e problemi. Ci sono molti dati da analizzare alla fine di una stagione, che segna, dal punto di vista turistico, la conclusione dell'anno lavorativo. Il primo è evidente a tutti coloro che lavorano nel settore. I Paesi europei, tutti nessuno escluso, spendono miliardi di euro per la promozione turistica. Il risultato è semplice: tutte le località più in voga sono travolte da un'onda anomala di turisti, di visitatori, di viaggiatori. Chiamateli come volete; l'osservazione pura e semplice ci dice che questo non è il metodo per combattere l'overtourism, cha sta diventando sul serio un problema enorme. Proteste Non sono pochi i centri in cui la protesta dei cittadini è andata crescendo di giorno in giorno, con manifestazioni e iniziative in estate per bloccare il superflusso. Dall'altra parte però i Paesi continuano a fare la gara a chi ha più turisti. Una specie di Tour de FRrance, in cui chi arriva primo, si prende la maglia gialla. Con la differenza che il ciclismo è uno sport, e il turismo non lo è. Non tocca a me trovare una soluzione, ma certo bombardare i potenziali turisti con delle destinazioni già super occupate non è un sistema per tenere sotto controllo il fenomeno. Il problema è ampio e dovrebbe essere ai primi posti nell'agenda di qualsiasi compagine governativa europea.  Affitti brevi, problema sociale Il secondo sono gli affitti brevi. Di recente Airbnb ha inviato una comunicazione nella quale si vuole dimostrare che con la massa di case o locali adibiti a questa generalità, non compromette il valore delle case stesse. Come se fosse solo una questione di soldi. E in effetti per Airbnb e gli altri è esclusivamente una questione di soldi. Invece no. E' una questione sociale. Più ci sono appartamenti adibiti ad affitti brevi, meno ci sono case a disposizione per la popolazione, per i giovani, per chi vuole mettere su famiglia, per gli studenti, per chi si deve trasferire per lavoro. Questi sono i veri problemi che le piattaforme non considerano perché non è nella loto forma mentis. Oddio ho usato il latino. Allora cambio la frase: i veri problemi non entrano nella loro sub cultura economicistica. In cui vale solo il reddito, il margine, il pre tasse (quando effettivamente vengono versate), il post tasse, i bilanci. Cose del genere. L'aspetto sociale non ha alcun interesse. E va bene, continuiamo così. Non so cosa succederà, ma so di certo che le cittadine e i cittadini sono stanchi di questa invasione, che produce reddito per alcuni e depaupera la società civile di abitazioni. Giuseppe Aloe [post_title] => Problemi di fine estate: overtourism e affitti brevi. Bisogna ripensare tutto [post_date] => 2024-08-30T12:26:50+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1725020810000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473502 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La Rai ha chiarito da tempo che le locazioni brevi sono tenute al pagamento del cosiddetto canone speciale, al pari di quanto previsto per tutti coloro che detengono apparecchi radiotelevisivi al di fuori dell’ambito familiare (tra i soggetti obbligati vi sono anche le strutture ricettive, i pubblici esercizi, i circoli, le associazioni, le sedi di partiti politici, gli istituti religiosi, gli studi professionali, i negozi, etc.). Tuttavia, esaminando i bilanci della concessionaria del servizio pubblico, si intuisce che solo una minoranza degli appartamenti destinati alle locazioni brevi agisce nel rispetto delle regole. Il gettito complessivo del canone speciale era infatti di circa 61 milioni di euro nel 2010, quando il fenomeno degli affitti brevi era agli albori, ed è stato pari a circa 79 milioni di euro nel 2023. Gettito Anche se si ipotizzasse che l’incremento di gettito registrato nel periodo 2010 – 2023 (circa 17,9 milioni di euro) sia interamente imputabile alle locazioni brevi (ipotesi peraltro improbabile, in quanto in parallelo si sono sviluppate anche altre attività soggette all’obbligo), e che nessun appartamento abbia più di un televisore, applicando la tariffa minima (euro 203,70 annui) si potrebbe stimare che il canone speciale è stato versato al massimo da 88.000 appartamenti. Ma, attualmente, sono più di 480.000 gli alloggi italiani destinati agli affitti brevi in cui è presente almeno un televisore. E’ quanto risulta dal monitoraggio svolto durante il mese di agosto 2024 da due istituti di ricerca indipendenti, la statunitense Inside Airbnb e l’italiana Incipit consulting, su incarico del Centro studi di Federalberghi. Quindi, nella migliore delle ipotesi, solo il 18,3% degli appartamenti che hanno un televisore (88.000 su 480.000) pagano il canone speciale. L’evasione può essere quindi stimata in almeno 80 milioni di euro all’anno. Una vera e propria beffa per gli alberghi, che pagano in media più di 1.000 euro per anno e in alcuni casi arrivano a pagarne quasi 7.000. Proposta Federalberghi, in vista della prossima sessione di bilancio, ha elaborato una proposta a costo zero, basata sul principio “pagare meno, pagare tutti”. Si prevede, in particolare, che i proventi derivanti dal contrasto all’evasione vengano destinati a una riduzione tariffaria generalizzata, in favore di tutti i soggetti tenuti al pagamento del canone speciale, di cui beneficerebbero sia le imprese turistiche tradizionali sia coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. La riduzione del canone speciale, sottolinea Federalberghi, è attesa da anni, anche in considerazione di quanto già avvenuto per le utenze domestiche: il canone per le famiglie era pari a euro 113,50 nel 2015, fu ridotto a euro 100,00 nel 2016, ulteriormente ridotto a euro 90 nel 2017, per poi attestarsi al valore attuale di euro 70 nel 2024, con un abbattimento complessivo superiore al 38%. [post_title] => Federalberghi: il canone Rai pagato solo dal 18% degli affitti brevi [post_date] => 2024-08-30T10:10:32+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1725012632000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473297 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'estate 2024 per il turismo in Italia si prospetta come un periodo di grande successo, con previsioni che indicano un aumento significativo delle prenotazioni e delle presenze. Questo trend positivo è confermato sia dagli operatori, che da diversi studi di settore, che evidenziano una crescita sia nel turismo domestico che in quello internazionale. Secondo le analisi di Demoskopika, l'Italia potrebbe registrare un record di 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con un incremento del 2,1% e dell'1,1% rispetto al 2023. Le regioni costiere come Puglia, Sicilia, Sardegna e Toscana continuano a essere tra le mete preferite, insieme alle città d'arte come Roma, Firenze e Venezia. Inoltre, il Veneto mantiene il primato come Regione con il maggior numero di presenze turistiche, grazie all'unicità di Venezia e all'andamento positivo di molte località costiere. Il 2024 vede emergere nuove tendenze nel settore turistico. L'aumento dei prezzi delle vacanze sta mettendo a rischio la possibilità delle famiglie italiane di concedersi una vacanza estiva, con una spesa media a persona cresciuta di circa il 10 per cento rispetto al 2023. Tuttavia, la domanda internazionale continua a crescere, compensando in parte queste difficoltà. Top dieci L'Italia è infatti entrata nella top 10 delle destinazioni più ambite per l'estate 2024, secondo il Travel and tourism development index del Forum economico mondiale. Questo status sta attirando un numero crescente di turisti americani, cinesi e asiatici, particolarmente interessati alle destinazioni di lusso come Capri, Costiera Amalfitana e Costa Smeralda, insomma i "grandi classici". In questo quadro, l'overtourism rappresenta un problema crescente, specialmente nei centri storici delle città di Roma, Firenze e Venezia. Secondo uno studio di Open economics presentato dal ministero del turismo alla fine dell'anno scorso, l'economia italiana nel suo complesso riceve consistenti benefici dalla spesa dei turisti stranieri e italiani che nel 2022 è stata di 100 miliardi di euro e che ha generato un impatto a livello di Pil pari a 255 miliardi di euro, con oltre 3 milioni di occupati stabili. In sintesi, l'estate 2024 si preannuncia come un periodo di grande prosperità per il turismo italiano. Nonostante alcune sfide legate ai costi, l'aumento delle prenotazioni e l'interesse internazionale promettono una stagione estiva ricca di opportunità per il settore. [post_title] => Estate al massimo per l'Italia. Gli arrivi previsti saranno 65,8 milioni [post_date] => 2024-08-28T09:58:15+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1724839095000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473289 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => O'Leary e Boeing. Ryanair è coinvolta in un nuovo scontro con Boeing. La compagnia aerea irlandese, uno dei suoi maggiori clienti a livello mondiale, afferma che il nuovo management del produttore americano “continua a deludere”. Il suo amministratore delegato, Michael O'Leary, reagisce con queste parole alla nuova inadempienza della Boeing, incapace di rispettare il volume di consegne concordato. "Le cose continuano ad essere leggermente ritardate, è stato deludente", si lamenta. In alcune dichiarazioni alla Reuters, il manager ha riconosciuto che esiste il rischio di ricevere solo tra 20 e 25 Boeing 737 Max prima della prossima estate, invece dei 29 previsti, indicando direttamente Stephanie Pope, direttrice delle operazioni del produttore dalla fine del 2023. Cinque aerei O'Leary ha anche rivelato che la sua compagnia ha ricevuto solo cinque aerei in luglio, invece dei sette previsti, e che tutto indica che in agosto dovrà accontentarsi di cinque delle dieci unità concordate. Nonostante tutto ciò, mostra un leggero ottimismo per il futuro. “Boeing ha avuto notevoli problemi di produzione che dovrebbero concludersi a breve”. [post_title] => O'Leary: «La nuova amministrazione di Boeing continua a deludere» [post_date] => 2024-08-28T09:45:36+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1724838336000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473242 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il corretto equilibrio fra crescita e sostenibilità: questo l'obiettivo dichiarato di Tonči Glavina, ministro del Turismo e dello Sport della Croazia che in questo mix vede la strada del successo turistico del Paese. In una recente intervista alla tv croata, Hrt, il ministro ha ricordato che «dopo una pre-stagione da record, stiamo vivendo un'eccellente stagione di punta. Nel solo mese di agosto abbiamo avuto 130.000 visitatori in più e le prospettive per la post-stagione sono altrettanto promettenti», sottolineando che «si è registrato un aumento del 4-6% nel numero di fatture emesse, il cui valore è aumentato del 10-12%». Ma la Croazia, secondo Glavina, avrebbe già raggiunto il suo limite di crescita e sarebbe ideale che queste cifre rimanessero a sui livelli attuali. Sostenibilità in primis La sostenibilità non riguarda solo la tutela dell'ambiente, ma anche la salvaguardia della qualità della vita. «L'era della crescita continua, dell'aumento delle capacità ricettive e dell'espansione delle strutture di accoglienza è ormai alle spalle. Siamo in un'epoca di gestione, in cui cerchiamo il perfetto equilibrio tra le entrate, gli impatti positivi del turismo e la qualità della vita». [caption id="attachment_473244" align="alignright" width="300"] Tonči Glavina, ministro del turismo e dello sport[/caption] Il ministro ha affermato che la Croazia non vuole ritrovarsi in una «situazione simile a quella attuale di Italia o Spagna, dove la popolazione locale protesta contro i turisti e il turismo stesso. Stiamo implementando le attività e creando un quadro legislativo per garantire la sostenibilità per il futuro». Per questo si lavora ad una «legge sulla pianificazione territoriale e sulla politica abitativa, ma sono attesi anche cambiamenti nei regolamenti riguardanti la pianificazione territoriale nonché le politiche fiscali e turistiche. Il cambiamento verso la sostenibilità è qualcosa che dobbiamo fare. Non abbiamo scelta». [post_title] => L'equilibrio della Croazia fra crescita e sostenibilità. Per evitare l'overtourism [post_date] => 2024-08-27T12:19:46+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1724761186000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473182 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Aperte le prenotazioni per la nuova nave Rcl di classe Icon, Star of the Seas, che debutterà ai Caraibi la prossima estate. L'unità sarà dotata di otto quartieri differenti con ristoranti e bar, intrattenimento dal vivo e molto altro ancora. Cinque in particolare i distretti esclusivi di Icon e Star: La Thrill Island sarà in particolare dotata di Category 6: il primo parco acquatico in mare, introdotto su Icon, e i suoi sei scivoli da record. Ma ci sarà anche la Crown's Edge, la passerella sospesa e il giro da brivido a 47 metri sopra l'oceano; oltre al simulatore di surf FlowRider e al minigolf. Il tutto senza dimenticare posti dove mangiare e bere qualcosa, quali Basecamp e Desserted. La Chill Island, distribuita su tre ponti ospiterà quattro piscine, ognuna con diverse vibes e vista sull'oceano. Presente pure il bar swim-up Swim & Tonic e Royal Bay, la piscina più grande in mare. Senza dimenticare i gruppi musicali dal vivo e dj, nonché luoghi per bere e mangiare Il Surfside è il quartiere pensato per le giovani famiglie, dove si può stare tutto il giorno insieme e giocare: dalle opportunità per stare a mollo con i bambini, anche molto piccoli, di Splashaway Bay e Baby Bay, con gli adulti nelle vicinanze, alla piscina Water's Edge, ai luoghi per mangiare qualcosa come il Surfside Eatery e il bar The Lemon Post, tutti con opzioni per adulti e bambini. L'AquaDome sarà un'oasi tranquilla di giorno e vivace punto di ritrovo notturno con vista avvolgente sull'oceano, spettacoli con immersioni acquatiche, acrobati, robot, ballerini e altro ancora presso l’AquaTheater; non mancheranno poi cibo e bevande presso la food hall AquaDome Market, il bar Rye & Bean, Hooked e il bar The Overlook, nonché gli Overlook Pods. The Hideaway, nascosto a 40 metri sopra l'oceano, sarà infine il locale per soli adulti. Combinerà le vibrazioni dei beach club di tutto il mondo con una piscina a sfioro sospesa, un dj, un bar dedicato, una terrazza con vasche idromassaggio e una vista a 360 gradi sull'oceano. Quando arriverà a Port Canaveral, la Star si unirà alla nuova nave della Oasis Class, Utopia of the Seas, pensata per la fughe brevi. Per la prossima estate, i passeggeri avranno a disposizione una vacanza di una settimana ai Caraibi, un weekend di tre notti o una fuga di quattro notti in settimana alle Bahamas. A rafforzare l'offerta, l'apertura del Royal Beach Club Paradise Island alle Bahamas, il primo della Royal Beach Club Collection, alla fine del 2025. [post_title] => Rcl apre le prenotazioni per la nuova Star of the Seas. Crociere ai Caraibi da agosto 2025 [post_date] => 2024-08-27T09:50:00+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1724752200000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473050 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Turismo e problemi. Qualcosa sta succedendo. E' chiaro. Le proteste in Spagna sono sempre più numerose e ormai si stanno estendendo in Europa. E sono proteste contro il turismo selvaggio che occupa intere località, creando un serio problema di ecologia mentale per coloro che in quei luoghi ci abitano: Altro problema, legato al primo, la presenza quasi infinita di Airbnb e di alloggi ad affitto breve. Queste strutture naturalmente hanno attratto sempre più turisti nelle città, nei luoghi di mare, ovunque ci sia l'ipotesi di un modo di fare turismo. Naturalmente ci sono state molte critiche a questo modello. Alcune città si sono ribellate, altre hanno preso provvedimenti. Ma forse l'unica cosa da dire è questa: cedendo i centri delle città o le stazioni balneari agli affitti brevi non si fa altro che raddoppiare, triplicare le presenze e per cosa? Ma come? Per il guadagno innanzitutto di Airbnb e in secondo luogo dei proprietari delle case. Uno potrebbe dire: è legittimo. Problema casa Certo che è legittimo, ma se riempiamo Milano di Airbnb avremo due conseguenze abbastanza gravi. La prima: aumenta in modo esponenziale il rischio di overtourism. E quindi di malessere diffuso. Secondo: quelle case affittate per brevi periodi mancano ai giovani, alle famiglie che non riescono a trovare una sistemazione dignitosa.  Il vero punto è che sia per il turismo di massa che per Airbnb, non essendoci legislazioni adeguate, le cose rimarranno più o meno così. E Questo, a lungo andare avrà una sola vittima: il vero turismo. Quello che unisce viaggio a divertimento, conoscenza, relax, eccetera, eccetera, eccetera. [post_title] => Il turismo sta perdendo la battaglia contro l'overtourism e Airbnb [post_date] => 2024-08-09T12:43:02+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1723207382000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 473045 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Cresce ancora la domanda di polizze viaggi in Italia. Tra le ragioni si colloca in primo luogo la rinnovata percezione del rischio lasciata in eredità dalla pandemia e, in secondo luogo, la crescente instabilità del mondo dei trasporti che, tra scioperi, ritardi e cancellazioni, generano sempre più di frequente disagi ai passeggeri. Nonostante la tendenza alla destagionalizzazione mossa dal caro prezzi e dalla volontà di evitare l’overtourism, il mese di agosto si conferma inoltre ancora centrale nelle scelte degli italiani. Per questo motivo, Borghini e Cossa, broker assicurativo specializzato in coperture per il turismo ha stilato un decalogo delle regole da seguire per ottimizzare l’utilizzo delle coperture viaggio. “In primis, non è corretto legare l’opportunità di assicurarsi alla meta del viaggio - spiega la responsabile ufficio gestione sinistri turismo, Daniela Rando -. I contrattempi possono capitare anche in Italia o in Europa e, nonostante l’assistenza sanitaria possa essere gratuita, molte prestazioni, come il rimpatrio sanitario e il ricongiungimento familiare, non lo sono. In secondo luogo, molte persone in possesso di polizze sanitarie personali sono convinte di essere già protette: questo è vero solo in parte, perché l’assicurazione viaggio comprende garanzie specifiche, indispensabili per non rovinarsi le vacanze. Il consiglio è di dedicare sempre il giusto tempo alla scelta della polizza: oltre alle prestazioni, bisogna controllare i massimali, ovvero l’importo massimo di rimborso o risarcimento previsto per ogni tipologia di sinistro, ed eventuali esclusioni. Questo permette di scegliere consapevolmente”. Un grande classico delle polizze viaggio è la copertura annullamento, che permette di recuperare gli importi già versati, a titolo di caparra e conferma, in caso di rinuncia al viaggio prima della partenza. Fondamentale analizzare le cause di annullamento contemplate dalla polizza, eventuali scoperti e franchigie. Per essere sicuri di non commettere errori, Borghini e Cossa ha individuato cinque regole fondamentali. 1. Non aspettare a cancellare il viaggio: le penali di annullamento aumentano all’approssimarsi della data di partenza. Per questo motivo è importante che il viaggio sia cancellato all’insorgenza dell’imprevisto, contattando i fornitori e/o la propria agenzia; 2. Aprire immediatamente il sinistro con la compagnia, in concomitanza con l’annullamento del viaggio: il tempismo in questi casi è fondamentale! 3. Leggere bene le istruzioni inviate dalla compagnia e inviare subito i documenti già disponibili: spesso la liquidazione dei sinistri si blocca perché l’assicurato non ha autorizzato il trattamento dei dati personali o non ha fornito il proprio Iban per il rimborso; 4. Non delegare ad altri la gestione delle pratiche: si generano errori e perdite di tempo; 5. Non perdere tempo a richiedere e produrre documenti non necessari per l’iter di liquidazione. Sarà eventualmente la  compagnia a richiedere un supplemento informativo. Il decalogo di Borghini e Cossa prosegue con le regole relative alle cosiddette garanzie medico/bagaglio che, a differenza della prima, intervengono durante il viaggio. 6. Salvare gli estremi della polizza e i numeri di contatto dell'assicurazione sullo smartphone e condividerli con i compagni di viaggio, allo scopo di avere sempre i riferimenti della Compagnia a portata di mano; 7. Non esitare a contattare la centrale operativa in caso di dubbi o incertezze sul comportamento da tenere; 8. Fidarsi delle indicazioni fornite evitando di rivolgersi ad altri interlocutori e seguire procedure alternative rispetto a quelle indicate dalla centrale operativa; 9. Privilegiare forme di pagamento elettronico e conservare le ricevute per semplificare la verifica e il rimborso, specialmente nel caso dell’acquisto di beni di prima necessità in seguito allo smarrimento dei bagagli; 10. Portare eventuali farmaci salvavita nel bagaglio a mano: per il trasporto di farmaci liquidi in aereo, è sufficiente presentare la prescrizione medica ai controlli di sicurezza. [post_title] => Il decalogo Borghini e Cossa per la polizza viaggio perfetta [post_date] => 2024-08-09T12:21:52+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1723206112000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "overtourism e affitti brevi" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":27,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":891,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473555","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_423821\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il Danieli di Venezia. Una delle icone dell'hotellerie di lusso italiana[/caption]\r\n\r\nNel mondo dell'hotellerie i mille euro di tariffa media giornaliera sono da sempre considerati la soglia reale del lusso vero. E questo con buona pace di qualsiasi classificazione alberghiera o collezione di brand: un vero empireo di strutture super esclusive appannaggio di pochi, frutto di una rara combinazione di destinazioni top, edifici di grande pregio e servizi impeccabili. La polarizzazione del mercato in corso, lo spostamento delle preferenze dei consumatori dai beni materiali verso i prodotti esperienziali e la voglia di viaggiare dopo le restrizioni del periodo pandemico hanno però aumentato la platea di super-ricchi disposti a spendere cifre elevate per un soggiorno d'élite. Un fenomeno che ha garantito a molte più strutture rispetto a prima di superare la soglia dei mille euro di adr. Nel mondo, raccontano i dati CoStar, nella prima metà del 2019 appena 150 hotel potevano infatti dire di avere una tariffa media sopra la tripla cifra. Quest'anno erano ben 460.\r\n\r\nIl fenomeno è globale, ma destinazioni come gli Stati Uniti, l'Italia e la Francia sono tra quelle che ne hanno beneficiato maggiormente. Negli Usa si è in particolare passati da 22 indirizzi a 80; in Italia da poco meno di 20 a circa 70; in Francia ancora da una ventina a quasi 50. La crescita in Europa è stata trainata soprattutto dalla domanda a stelle e strisce, favorita anche dalla forza del dollaro. In generale, nel Vecchio continente e nelle Americhe gli hotel sopra i mille euro di adr sono quasi triplicati; nell'area Asia-Pacifico, in Medio Oriente e in Africa sono più che raddoppiati.\r\n\r\nE tale trend, seppure in lieve rallentamento, pare non essere destinato a invertirsi a breve, data l'ingente mole di investimenti diretti oggi  verso nuove strutture super-lusso. Non solo: i dati CoStar potrebbe persino sottostimare il fenomeno. Le cifre raccolte riguardano infatti unicamente le strutture presenti nel database della compagnia Usa, che non include molte piccole proprietà ultra-lusso, tra le quali i lodges nella savana africana o i boutique hotel e i country resort europei.","post_title":"Quadruplicati in cinque anni gli hotel italiani con adr sopra ai mille euro","post_date":"2024-08-30T13:36:30+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1725024990000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473539","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Estate e problemi. Ci sono molti dati da analizzare alla fine di una stagione, che segna, dal punto di vista turistico, la conclusione dell'anno lavorativo. Il primo è evidente a tutti coloro che lavorano nel settore. I Paesi europei, tutti nessuno escluso, spendono miliardi di euro per la promozione turistica. Il risultato è semplice: tutte le località più in voga sono travolte da un'onda anomala di turisti, di visitatori, di viaggiatori. Chiamateli come volete; l'osservazione pura e semplice ci dice che questo non è il metodo per combattere l'overtourism, cha sta diventando sul serio un problema enorme.\r\nProteste\r\nNon sono pochi i centri in cui la protesta dei cittadini è andata crescendo di giorno in giorno, con manifestazioni e iniziative in estate per bloccare il superflusso. Dall'altra parte però i Paesi continuano a fare la gara a chi ha più turisti. Una specie di Tour de FRrance, in cui chi arriva primo, si prende la maglia gialla. Con la differenza che il ciclismo è uno sport, e il turismo non lo è.\r\n\r\nNon tocca a me trovare una soluzione, ma certo bombardare i potenziali turisti con delle destinazioni già super occupate non è un sistema per tenere sotto controllo il fenomeno. Il problema è ampio e dovrebbe essere ai primi posti nell'agenda di qualsiasi compagine governativa europea. \r\nAffitti brevi, problema sociale\r\nIl secondo sono gli affitti brevi. Di recente Airbnb ha inviato una comunicazione nella quale si vuole dimostrare che con la massa di case o locali adibiti a questa generalità, non compromette il valore delle case stesse. Come se fosse solo una questione di soldi. E in effetti per Airbnb e gli altri è esclusivamente una questione di soldi. Invece no. E' una questione sociale. Più ci sono appartamenti adibiti ad affitti brevi, meno ci sono case a disposizione per la popolazione, per i giovani, per chi vuole mettere su famiglia, per gli studenti, per chi si deve trasferire per lavoro.\r\n\r\nQuesti sono i veri problemi che le piattaforme non considerano perché non è nella loto forma mentis. Oddio ho usato il latino. Allora cambio la frase: i veri problemi non entrano nella loro sub cultura economicistica. In cui vale solo il reddito, il margine, il pre tasse (quando effettivamente vengono versate), il post tasse, i bilanci. Cose del genere. L'aspetto sociale non ha alcun interesse. E va bene, continuiamo così. Non so cosa succederà, ma so di certo che le cittadine e i cittadini sono stanchi di questa invasione, che produce reddito per alcuni e depaupera la società civile di abitazioni.\r\n\r\nGiuseppe Aloe","post_title":"Problemi di fine estate: overtourism e affitti brevi. Bisogna ripensare tutto","post_date":"2024-08-30T12:26:50+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1725020810000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473502","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Rai ha chiarito da tempo che le locazioni brevi sono tenute al pagamento del cosiddetto canone speciale, al pari di quanto previsto per tutti coloro che detengono apparecchi radiotelevisivi al di fuori dell’ambito familiare (tra i soggetti obbligati vi sono anche le strutture ricettive, i pubblici esercizi, i circoli, le associazioni, le sedi di partiti politici, gli istituti religiosi, gli studi professionali, i negozi, etc.).\r\n\r\nTuttavia, esaminando i bilanci della concessionaria del servizio pubblico, si intuisce che solo una minoranza degli appartamenti destinati alle locazioni brevi agisce nel rispetto delle regole. Il gettito complessivo del canone speciale era infatti di circa 61 milioni di euro nel 2010, quando il fenomeno degli affitti brevi era agli albori, ed è stato pari a circa 79 milioni di euro nel 2023.\r\nGettito\r\nAnche se si ipotizzasse che l’incremento di gettito registrato nel periodo 2010 – 2023 (circa 17,9 milioni di euro) sia interamente imputabile alle locazioni brevi (ipotesi peraltro improbabile, in quanto in parallelo si sono sviluppate anche altre attività soggette all’obbligo), e che nessun appartamento abbia più di un televisore, applicando la tariffa minima (euro 203,70 annui) si potrebbe stimare che il canone speciale è stato versato al massimo da 88.000 appartamenti.\r\n\r\nMa, attualmente, sono più di 480.000 gli alloggi italiani destinati agli affitti brevi in cui è presente almeno un televisore. E’ quanto risulta dal monitoraggio svolto durante il mese di agosto 2024 da due istituti di ricerca indipendenti, la statunitense Inside Airbnb e l’italiana Incipit consulting, su incarico del Centro studi di Federalberghi.\r\n\r\nQuindi, nella migliore delle ipotesi, solo il 18,3% degli appartamenti che hanno un televisore (88.000 su 480.000) pagano il canone speciale. L’evasione può essere quindi stimata in almeno 80 milioni di euro all’anno. Una vera e propria beffa per gli alberghi, che pagano in media più di 1.000 euro per anno e in alcuni casi arrivano a pagarne quasi 7.000.\r\nProposta\r\nFederalberghi, in vista della prossima sessione di bilancio, ha elaborato una proposta a costo zero, basata sul principio “pagare meno, pagare tutti”. Si prevede, in particolare, che i proventi derivanti dal contrasto all’evasione vengano destinati a una riduzione tariffaria generalizzata, in favore di tutti i soggetti tenuti al pagamento del canone speciale, di cui beneficerebbero sia le imprese turistiche tradizionali sia coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza.\r\n\r\nLa riduzione del canone speciale, sottolinea Federalberghi, è attesa da anni, anche in considerazione di quanto già avvenuto per le utenze domestiche: il canone per le famiglie era pari a euro 113,50 nel 2015, fu ridotto a euro 100,00 nel 2016, ulteriormente ridotto a euro 90 nel 2017, per poi attestarsi al valore attuale di euro 70 nel 2024, con un abbattimento complessivo superiore al 38%.","post_title":"Federalberghi: il canone Rai pagato solo dal 18% degli affitti brevi","post_date":"2024-08-30T10:10:32+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1725012632000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473297","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'estate 2024 per il turismo in Italia si prospetta come un periodo di grande successo, con previsioni che indicano un aumento significativo delle prenotazioni e delle presenze.\r\n\r\nQuesto trend positivo è confermato sia dagli operatori, che da diversi studi di settore, che evidenziano una crescita sia nel turismo domestico che in quello internazionale. Secondo le analisi di Demoskopika, l'Italia potrebbe registrare un record di 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con un incremento del 2,1% e dell'1,1% rispetto al 2023.\r\n\r\nLe regioni costiere come Puglia, Sicilia, Sardegna e Toscana continuano a essere tra le mete preferite, insieme alle città d'arte come Roma, Firenze e Venezia. Inoltre, il Veneto mantiene il primato come Regione con il maggior numero di presenze turistiche, grazie all'unicità di Venezia e all'andamento positivo di molte località costiere. Il 2024 vede emergere nuove tendenze nel settore turistico.\r\n\r\nL'aumento dei prezzi delle vacanze sta mettendo a rischio la possibilità delle famiglie italiane di concedersi una vacanza estiva, con una spesa media a persona cresciuta di circa il 10 per cento rispetto al 2023. Tuttavia, la domanda internazionale continua a crescere, compensando in parte queste difficoltà.\r\nTop dieci\r\nL'Italia è infatti entrata nella top 10 delle destinazioni più ambite per l'estate 2024, secondo il Travel and tourism development index del Forum economico mondiale. Questo status sta attirando un numero crescente di turisti americani, cinesi e asiatici, particolarmente interessati alle destinazioni di lusso come Capri, Costiera Amalfitana e Costa Smeralda, insomma i \"grandi classici\". In questo quadro, l'overtourism rappresenta un problema crescente, specialmente nei centri storici delle città di Roma, Firenze e Venezia.\r\n\r\nSecondo uno studio di Open economics presentato dal ministero del turismo alla fine dell'anno scorso, l'economia italiana nel suo complesso riceve consistenti benefici dalla spesa dei turisti stranieri e italiani che nel 2022 è stata di 100 miliardi di euro e che ha generato un impatto a livello di Pil pari a 255 miliardi di euro, con oltre 3 milioni di occupati stabili. In sintesi, l'estate 2024 si preannuncia come un periodo di grande prosperità per il turismo italiano. Nonostante alcune sfide legate ai costi, l'aumento delle prenotazioni e l'interesse internazionale promettono una stagione estiva ricca di opportunità per il settore.","post_title":"Estate al massimo per l'Italia. Gli arrivi previsti saranno 65,8 milioni","post_date":"2024-08-28T09:58:15+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1724839095000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473289","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"O'Leary e Boeing. Ryanair è coinvolta in un nuovo scontro con Boeing. La compagnia aerea irlandese, uno dei suoi maggiori clienti a livello mondiale, afferma che il nuovo management del produttore americano “continua a deludere”.\r\n\r\nIl suo amministratore delegato, Michael O'Leary, reagisce con queste parole alla nuova inadempienza della Boeing, incapace di rispettare il volume di consegne concordato. \"Le cose continuano ad essere leggermente ritardate, è stato deludente\", si lamenta.\r\n\r\nIn alcune dichiarazioni alla Reuters, il manager ha riconosciuto che esiste il rischio di ricevere solo tra 20 e 25 Boeing 737 Max prima della prossima estate, invece dei 29 previsti, indicando direttamente Stephanie Pope, direttrice delle operazioni del produttore dalla fine del 2023.\r\nCinque aerei\r\nO'Leary ha anche rivelato che la sua compagnia ha ricevuto solo cinque aerei in luglio, invece dei sette previsti, e che tutto indica che in agosto dovrà accontentarsi di cinque delle dieci unità concordate.\r\n\r\nNonostante tutto ciò, mostra un leggero ottimismo per il futuro. “Boeing ha avuto notevoli problemi di produzione che dovrebbero concludersi a breve”.","post_title":"O'Leary: «La nuova amministrazione di Boeing continua a deludere»","post_date":"2024-08-28T09:45:36+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1724838336000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473242","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il corretto equilibrio fra crescita e sostenibilità: questo l'obiettivo dichiarato di Tonči Glavina, ministro del Turismo e dello Sport della Croazia che in questo mix vede la strada del successo turistico del Paese.\r\n\r\nIn una recente intervista alla tv croata, Hrt, il ministro ha ricordato che «dopo una pre-stagione da record, stiamo vivendo un'eccellente stagione di punta. Nel solo mese di agosto abbiamo avuto 130.000 visitatori in più e le prospettive per la post-stagione sono altrettanto promettenti», sottolineando che «si è registrato un aumento del 4-6% nel numero di fatture emesse, il cui valore è aumentato del 10-12%».\r\n\r\nMa la Croazia, secondo Glavina, avrebbe già raggiunto il suo limite di crescita e sarebbe ideale che queste cifre rimanessero a sui livelli attuali.\r\n\r\nSostenibilità in primis\r\n\r\nLa sostenibilità non riguarda solo la tutela dell'ambiente, ma anche la salvaguardia della qualità della vita. «L'era della crescita continua, dell'aumento delle capacità ricettive e dell'espansione delle strutture di accoglienza è ormai alle spalle. Siamo in un'epoca di gestione, in cui cerchiamo il perfetto equilibrio tra le entrate, gli impatti positivi del turismo e la qualità della vita».\r\n\r\n[caption id=\"attachment_473244\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Tonči Glavina, ministro del turismo e dello sport[/caption]\r\n\r\nIl ministro ha affermato che la Croazia non vuole ritrovarsi in una «situazione simile a quella attuale di Italia o Spagna, dove la popolazione locale protesta contro i turisti e il turismo stesso. Stiamo implementando le attività e creando un quadro legislativo per garantire la sostenibilità per il futuro».\r\n\r\nPer questo si lavora ad una «legge sulla pianificazione territoriale e sulla politica abitativa, ma sono attesi anche cambiamenti nei regolamenti riguardanti la pianificazione territoriale nonché le politiche fiscali e turistiche. Il cambiamento verso la sostenibilità è qualcosa che dobbiamo fare. Non abbiamo scelta».","post_title":"L'equilibrio della Croazia fra crescita e sostenibilità. Per evitare l'overtourism","post_date":"2024-08-27T12:19:46+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1724761186000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473182","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Aperte le prenotazioni per la nuova nave Rcl di classe Icon, Star of the Seas, che debutterà ai Caraibi la prossima estate. L'unità sarà dotata di otto quartieri differenti con ristoranti e bar, intrattenimento dal vivo e molto altro ancora. Cinque in particolare i distretti esclusivi di Icon e Star:\r\n\r\nLa Thrill Island sarà in particolare dotata di Category 6: il primo parco acquatico in mare, introdotto su Icon, e i suoi sei scivoli da record. Ma ci sarà anche la Crown's Edge, la passerella sospesa e il giro da brivido a 47 metri sopra l'oceano; oltre al simulatore di surf FlowRider e al minigolf. Il tutto senza dimenticare posti dove mangiare e bere qualcosa, quali Basecamp e Desserted.\r\n\r\nLa Chill Island, distribuita su tre ponti ospiterà quattro piscine, ognuna con diverse vibes e vista sull'oceano. Presente pure il bar swim-up Swim & Tonic e Royal Bay, la piscina più grande in mare. Senza dimenticare i gruppi musicali dal vivo e dj, nonché luoghi per bere e mangiare\r\n\r\nIl Surfside è il quartiere pensato per le giovani famiglie, dove si può stare tutto il giorno insieme e giocare: dalle opportunità per stare a mollo con i bambini, anche molto piccoli, di Splashaway Bay e Baby Bay, con gli adulti nelle vicinanze, alla piscina Water's Edge, ai luoghi per mangiare qualcosa come il Surfside Eatery e il bar The Lemon Post, tutti con opzioni per adulti e bambini.\r\n\r\nL'AquaDome sarà un'oasi tranquilla di giorno e vivace punto di ritrovo notturno con vista avvolgente sull'oceano, spettacoli con immersioni acquatiche, acrobati, robot, ballerini e altro ancora presso l’AquaTheater; non mancheranno poi cibo e bevande presso la food hall AquaDome Market, il bar Rye & Bean, Hooked e il bar The Overlook, nonché gli Overlook Pods.\r\n\r\nThe Hideaway, nascosto a 40 metri sopra l'oceano, sarà infine il locale per soli adulti. Combinerà le vibrazioni dei beach club di tutto il mondo con una piscina a sfioro sospesa, un dj, un bar dedicato, una terrazza con vasche idromassaggio e una vista a 360 gradi sull'oceano.\r\n\r\nQuando arriverà a Port Canaveral, la Star si unirà alla nuova nave della Oasis Class, Utopia of the Seas, pensata per la fughe brevi. Per la prossima estate, i passeggeri avranno a disposizione una vacanza di una settimana ai Caraibi, un weekend di tre notti o una fuga di quattro notti in settimana alle Bahamas. A rafforzare l'offerta, l'apertura del Royal Beach Club Paradise Island alle Bahamas, il primo della Royal Beach Club Collection, alla fine del 2025.","post_title":"Rcl apre le prenotazioni per la nuova Star of the Seas. Crociere ai Caraibi da agosto 2025","post_date":"2024-08-27T09:50:00+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1724752200000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473050","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Turismo e problemi. Qualcosa sta succedendo. E' chiaro. Le proteste in Spagna sono sempre più numerose e ormai si stanno estendendo in Europa. E sono proteste contro il turismo selvaggio che occupa intere località, creando un serio problema di ecologia mentale per coloro che in quei luoghi ci abitano: Altro problema, legato al primo, la presenza quasi infinita di Airbnb e di alloggi ad affitto breve. Queste strutture naturalmente hanno attratto sempre più turisti nelle città, nei luoghi di mare, ovunque ci sia l'ipotesi di un modo di fare turismo.\r\n\r\nNaturalmente ci sono state molte critiche a questo modello. Alcune città si sono ribellate, altre hanno preso provvedimenti. Ma forse l'unica cosa da dire è questa: cedendo i centri delle città o le stazioni balneari agli affitti brevi non si fa altro che raddoppiare, triplicare le presenze e per cosa? Ma come? Per il guadagno innanzitutto di Airbnb e in secondo luogo dei proprietari delle case. Uno potrebbe dire: è legittimo.\r\nProblema casa\r\nCerto che è legittimo, ma se riempiamo Milano di Airbnb avremo due conseguenze abbastanza gravi. La prima: aumenta in modo esponenziale il rischio di overtourism. E quindi di malessere diffuso. Secondo: quelle case affittate per brevi periodi mancano ai giovani, alle famiglie che non riescono a trovare una sistemazione dignitosa. \r\n\r\nIl vero punto è che sia per il turismo di massa che per Airbnb, non essendoci legislazioni adeguate, le cose rimarranno più o meno così. E Questo, a lungo andare avrà una sola vittima: il vero turismo. Quello che unisce viaggio a divertimento, conoscenza, relax, eccetera, eccetera, eccetera.","post_title":"Il turismo sta perdendo la battaglia contro l'overtourism e Airbnb","post_date":"2024-08-09T12:43:02+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1723207382000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473045","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Cresce ancora la domanda di polizze viaggi in Italia. Tra le ragioni si colloca in primo luogo la rinnovata percezione del rischio lasciata in eredità dalla pandemia e, in secondo luogo, la crescente instabilità del mondo dei trasporti che, tra scioperi, ritardi e cancellazioni, generano sempre più di frequente disagi ai passeggeri.\r\n\r\nNonostante la tendenza alla destagionalizzazione mossa dal caro prezzi e dalla volontà di evitare l’overtourism, il mese di agosto si conferma inoltre ancora centrale nelle scelte degli italiani. Per questo motivo, Borghini e Cossa, broker assicurativo specializzato in coperture per il turismo ha stilato un decalogo delle regole da seguire per ottimizzare l’utilizzo delle coperture viaggio.\r\n\r\n“In primis, non è corretto legare l’opportunità di assicurarsi alla meta del viaggio - spiega la responsabile ufficio gestione sinistri turismo, Daniela Rando -. I contrattempi possono capitare anche in Italia o in Europa e, nonostante l’assistenza sanitaria possa essere gratuita, molte prestazioni, come il rimpatrio sanitario e il ricongiungimento familiare, non lo sono. In secondo luogo, molte persone in possesso di polizze sanitarie personali sono convinte di essere già protette: questo è vero solo in parte, perché l’assicurazione viaggio comprende garanzie specifiche, indispensabili per non rovinarsi le vacanze. Il consiglio è di dedicare sempre il giusto tempo alla scelta della polizza: oltre alle prestazioni, bisogna controllare i massimali, ovvero l’importo massimo di rimborso o risarcimento previsto per ogni tipologia di sinistro, ed eventuali esclusioni. Questo permette di scegliere consapevolmente”.\r\n\r\nUn grande classico delle polizze viaggio è la copertura annullamento, che permette di recuperare gli importi già versati, a titolo di caparra e conferma, in caso di rinuncia al viaggio prima della partenza. Fondamentale analizzare le cause di annullamento contemplate dalla polizza, eventuali scoperti e franchigie. Per essere sicuri di non commettere errori, Borghini e Cossa ha individuato cinque regole fondamentali.\r\n\r\n1. Non aspettare a cancellare il viaggio: le penali di annullamento aumentano all’approssimarsi della data di partenza. Per questo motivo è importante che il viaggio sia cancellato all’insorgenza dell’imprevisto, contattando i fornitori e/o la propria agenzia;\r\n\r\n2. Aprire immediatamente il sinistro con la compagnia, in concomitanza con l’annullamento del viaggio: il tempismo in questi casi è fondamentale!\r\n\r\n3. Leggere bene le istruzioni inviate dalla compagnia e inviare subito i documenti già disponibili: spesso la liquidazione dei sinistri si blocca perché l’assicurato non ha autorizzato il trattamento dei dati personali o non ha fornito il proprio Iban per il rimborso;\r\n\r\n4. Non delegare ad altri la gestione delle pratiche: si generano errori e perdite di tempo;\r\n\r\n5. Non perdere tempo a richiedere e produrre documenti non necessari per l’iter di liquidazione. Sarà eventualmente la  compagnia a richiedere un supplemento informativo.\r\n\r\nIl decalogo di Borghini e Cossa prosegue con le regole relative alle cosiddette garanzie medico/bagaglio che, a differenza della prima, intervengono durante il viaggio.\r\n\r\n6. Salvare gli estremi della polizza e i numeri di contatto dell'assicurazione sullo smartphone e condividerli con i compagni di viaggio, allo scopo di avere sempre i riferimenti della Compagnia a portata di mano;\r\n\r\n7. Non esitare a contattare la centrale operativa in caso di dubbi o incertezze sul comportamento da tenere;\r\n\r\n8. Fidarsi delle indicazioni fornite evitando di rivolgersi ad altri interlocutori e seguire procedure alternative rispetto a quelle indicate dalla centrale operativa;\r\n\r\n9. Privilegiare forme di pagamento elettronico e conservare le ricevute per semplificare la verifica e il rimborso, specialmente nel caso dell’acquisto di beni di prima necessità in seguito allo smarrimento dei bagagli;\r\n\r\n10. Portare eventuali farmaci salvavita nel bagaglio a mano: per il trasporto di farmaci liquidi in aereo, è sufficiente presentare la prescrizione medica ai controlli di sicurezza.","post_title":"Il decalogo Borghini e Cossa per la polizza viaggio perfetta","post_date":"2024-08-09T12:21:52+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1723206112000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti