22 giugno 2015 09:52
«E’ inaccettabile che un gruppo quale Lufthansa che è cresciuto ed ha aumentato le frequenze di voli dai nostri aeroporti, grazie al supporto fattivo e concreto delle nostre agenzie di viaggi, non riconosca la nostra professionalità». Esordisce così Paolo Mazzola, presidente di Fiavet Emilia Romagna e Marche, in merito al recente caso Lufthansa. Questo ed altri temi sono stati discussi durante il consiglio direttivo di Fiavet Emilia-Romagna-Marche nel corso del quale sono state definite le linee guida che l’associazione regionale è intenzionata a seguire e che sono state presentate per condivisione alla nuova presidenza di Fiavet Nazionale. Sul tema Lufthansa unanime è stata la protesta contro il recente provvedimento adottato dalla compagnia sull’azzeramento delle commissioni e sull’applicazione della fee di 16 euro per biglietto emesso. Il consiglio direttivo ha deciso all’unanimità che, se il provvedimento non verrà ritirato, sarà boicottata la vendita dei biglietti del vettore tedesco. Gli altri tre punti chiave d’azione dei prossimi mesi discussi e deliberati sono formazione, progetti incoming, lotta all’abusivismo. Sul primo tema è stato approvato il programma di formazione e aggiornamento professionale gratuito per il personale delle agenzie che aderiscono all’associazione che comprende: corsi su temi fiscali con particolare riferimento al credit tax ed i benefici ammessi per le agenzie e t.o., un corso in lingua tedesca da realizzarsi a Rimini per accompagnatori dei gruppi di turisti, un corso, in video lezioni, per il personale delle agenzie addetto alle vendite di pacchetti e servizi singoli. Infine, è stato fatto il punto sull’abusivismo, molto diffuso sia in Emilia-Romagna sia nelle Marche. Ad oggi sono trenta le segnalazioni di attività abusive nel settore dei viaggi e soggiorni turistici inoltrate agli enti di competenza. La decisione presa dal direttivo è stata quella di segnalare anche al Comando della Guardia di Finanza territoriale queste attività che nascondono vere e proprie evasioni fiscali.
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Carsten Spohr, ceo del gruppo Lufthansa, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, aveva anticipato che: «A metà ottobre abbiamo finalmente potuto prendere in consegna il primo Airbus A350 con la nuova cabina di prima classe. Ora siamo in fase di perfezionamento e attendiamo l'approvazione ufficiale delle autorità tedesche, dopodiché saremo in grado di far decollare l'aeromobile con i passeggeri tra pochi giorni».
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«I ritardi nelle consegne degli aeromobili, i problemi di puntualità nei nostri hub in Germania e gli svantaggi normativi hanno un impatto sul nostro marchio principale» ha spiegato in una nota ufficiale il ceo Carsten Spohr.
Solitamente il terzo trimestre, che include i mesi estivi, più affollati con viaggiatori, è il periodo più forte per le compagnie aeree europee. Tuttavia l'aumento dei costi, l'imprevedibilità legata alla crisi in Medio Oriente e i ritardi nella consegna degli aerei continuano a pesare sui risultati.
I vettori del gruppo Lufthansa, Austrian Airlines, Swiss International ed Eurowings, hanno generato un utile operativo di 1,2 miliardi di euro nel terzo trimestre, in calo rispetto agli 1,4 miliardi dello stesso periodo del 2023. La flessione è stata determinata principalmente da una diminuzione di 234 milioni di euro nel risultato di Lufthansa Airlines, ha detto la società in un comunicato.
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Le previsioni per fine 2024
Positivo l'outlook per l'intero esercizio 2024: il gruppo prevede che la domanda di viaggi aerei rimarrà forte, i fattori di carico prenotati per novembre e dicembre sono ben al di sopra dei livelli osservati nello stesso periodo dell'anno scorso. La domanda rimane particolarmente elevata nelle classi premium.
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La proposta di introdurre la rotta Chengdu-Vienna di Hainan arriva nonostante la decisione delle autorità austriache, presa a luglio, di bloccare il previsto collegamento di China Eastern Airlines tra Shanghai e Vienna, a causa dei vantaggi competitivi sleali legati all'utilizzo dello spazio aereo russo, a cui le compagnie aeree occidentali, compresa Austrian Airlines, non possono accedere. Inizialmente China Eastern sperava di avviare le operazioni a giugno, volando tre volte a settimana verso la capitale austriaca.
Diverse compagnie aeree europee sospeso o sospenderanno le rotte verso la Cina continentale a causa della crescente concorrenza dei vettori cinesi e della mancanza di accesso ai cieli russi. Virgin Atlantic sospenderà la sua unica rotta verso la Cina il 26 ottobre, interrompendo i voli tra l'aeroporto di Londra Heathrow e Shanghai, mentre British Airways sospenderà la sua rotta Londra-Pechino Daxing a partire dalla stessa data. Lufthansa, da parte sua, abbandonerà i voli per Pechino da Francoforte.
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[post_content] => A distanza di poco più di una decina di giorni dal 4 novembre, termine entro cui Ita Airways e Lufthansa sono tenute ad inviare a Bruxelles gli ormai famosi 'rimedi' che apriranno definitivamente la strada all'ingresso dei tedeschi nel capitale del vettore italiano con una quota iniziale del 41%, è ancora acceso il dibattito sui 'sacrifici' richiesti per ovviare alla situazione di monopolio sulle rotte di lungo raggio da Roma.
Se, infatti, per la questione di corto raggio dall'Italia verso gli hub del gruppo Lufthansa (Germania, Svizzera, Belgio, Austria), la scelta di easyJet come remedy taker sembra ormai quella definitiva, per i collegamenti transatlantiche la questione sarebbe più complessa.
Colloqui
Come riporta oggi il Corriere.it, sarebbero tuttora in corso i colloqui con British Airways ed Air France, con tre rotte identificate come 'problematiche' e cioè quelle da Roma a San Francisco, Washington, Toronto (solo nella stagione estiva). Secondo le fonti Ue citate dal quotidiano sarebbero state avanzate soluzioni alternative: Icelandair (su Washington via Reykjavik), French Bee (su San Francisco via Parigi Orly) e Condor.
Il problema, come già anticipato, è che sia Air France, sia British Airways hanno chiesto a Ita e Lufthansa di avere in cambio degli slot a Linate: probabilmente 14 slot giornalieri (10 per British, 4 per Air France). Tutti diritti di decollo e atterraggio che le due parti dovrebbero dare ai competitor a titolo definitivo, anche se il regolamento Ue non prevede la cessione diretta degli slot da una compagnia all’altra, a meno che non si tratti di una richiesta della Commissione europea (come è il caso dei 30 slot da rilasciare a Linate sui voli brevi). L'iter abituale prevede infatti che i diritti di decollo e atterraggio non utilizzati vengano restituiti all’ente regolatore che a sua volta li redistribuisce in base ad una lista d’attesa che - notoriamente - a Linate è molto lunga.
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La Federazione, nell’interesse dei propri associati – ma come accaduto per la causa contro Lufthansa, generando un beneficio per tutte le agenzie e tour operator italiani - partendo dal presupposto normativo e contrattuale (indicato nelle Reso Iata) che l’intermediazione nella vendita della biglietteria aerea è una attività remunerata che non può essere azzerata, ha scritto ad Air Tahiti, che aveva annunciato di voler applicare dal 1 ottobre scorso una commissione agli agenti di viaggio bsp in Italia pari allo 0% a fronte del servizio di intermediazione e vendita di biglietteria aerea della compagnia.
Fiavet Confcommercio, come puntualmente avvenuto negli ultimi dieci anni con tutti i vettori che hanno tentato di imporre agli agenti questa politica, ha fatto osservare che riteneva illegittima la procedura.
L'adesione della compagnia
Immediata la replica di Air Tahiti, che dopo approfondimenti ed un serio confronto avviato con la Federazione aderendo alle osservazioni di Fiavet Confcommercio, ha deciso di revocare la comunicazione di “zero commission”, ripristinando una commissione di base all’1% a partire dal primo ottobre.
Il vettore ha già formalizzato le sue decisioni con una comunicazione inviata in BSP, indicando agli agenti di viaggio l’applicazione sulle vendite di una commissione standard pari all'1%, che arriverà al 4% per le agenzie di viaggio che effettueranno vendite superiori ai 350 coupon annui.
«Ringraziamo la dirigenza di Air Tahiti – commenta Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet Confcommercio - che ha mostrato un approccio leale e collaborativo al confronto con gli agenti di viaggio, dimostrando che un dialogo serio e rispettoso del rapporto di vendita tra vettori e agenti di viaggio è possibile senza dover ricorrere alla Magistratura contro inique e dannose vessazioni che alcuni grandi vettori vogliono imporre, arrivando persino a resistere a quanto accertato in via definitiva dai giudici. Un equilibrato rapporto di collaborazione tra vettori Iata e agenti di viaggio genera solo benefici reciproci alle imprese e utili riflessi sulla clientela: rinnovo quindi la disponibilità di Fiavet Confcommercio alle compagnie aeree che credono in questa visione atta a intavolare subito un dialogo aperto e costruttivo!.
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[post_content] => C'è di nuovo Boeing a frenare i piani di crescita di Ryanair per il 2025: la low cost irlandese - che è il più grande cliente Boeing in Europa - stima infatti un minor numero di passeggeri rispetto a quanto preventivato per la prossima estate a causa dei ritardi nelle consegne da parte della casa costruttrice di Seattle.
Ryanair, come spiega il Financial Times, tra marzo e giugno 2025 dovrebbe ricevere 30 Boeing 737 a supporto dei propri obiettivi di crescita. «Non riceveremo tutti e 30 gli aerei; se ne arriveranno 10, o 15 o 20, andremo bene... Prenderemo una decisione sul rallentamento della crescita per l'estate 2025» ha osservato il ceo del gruppo Ryanair, Michael O'Leary.
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Lot ha deciso che sospenderà i voli tra Varsavia e Pechino per la stagione invernale 2024-2025: secondo quanto spiegato dal portavoce della compagnia, Krzysztof Moczulski, la decisione è figlia dei risultati di vendita insoddisfacenti e di una “offerta meno competitiva” rispetto a quella di compagnie che operano su rotte più brevi.
In un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa ufficiale polacca Pap, Moczulski ha dichiarato che nei prossimi giorni ai passeggeri che hanno già acquistato i biglietti per le rotte cancellate verranno offerte opzioni di viaggio alternative, come i voli con Air China, che consentiranno loro di raggiungere la propria destinazione.
Lo non è la sola compagnia a rivedere i propri programmi verso la Cina: Lufthansa e British Airways hanno introdotto riduzioni simili, mentre Virgin Atlantic ha annunciato la chiusura della sua unica rotta verso la Cina continentale, che collega Londra Heathrow a Shanghai Pudong.
Dall'inizio della guerra in Ucraina, l'Unione europea ha vietato alle compagnie aeree russe di sorvolare il proprio territorio, misura che ha scatenato la reazione della Russia che a sua volta ha chiuso il suo spazio aereo alle compagnie aeree occidentali. Di conseguenza, i voli tra l'Europa e l'Estremo Oriente devono percorrere rotte più lunghe e tortuose, con conseguenti costi di trasporto più elevati, maggiore consumo di carburante e, in ultima analisi, prezzi dei biglietti più alti. Di fatto, oggi, le compagnie aeree cinesi, che sono ancora autorizzate a sorvolare lo spazio aereo russo, possono offrire rotte più brevi a tariffe più competitive.
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[post_content] => La scelta di easyJet come vettore che rileverà i trenta slot giornalieri che Ita Airways e Lufthansa devono cedere all'aeroporto di Milano Linate raccoglie i favori della Commissione Ue. Secondo quanto riferito dall'Ansa, che cita fonti della stassa Ue, la low cost britannica è vista come un buon vettore per tutelare la concorrenza, con un profilo migliore rispetto alla concorrente Volotea.
Il closing definitivo all'operazione Ita-Lufthansa potrebbe quindi arrivare entro fine novembre.
Nell'hub lombardo le parti si sono impegnate a cedere 192 slot settimanali nella stagione invernale e 204 in quella estiva (pari a circa 15 coppie di slot giornaliere, ovvero 30 voli tra andata e ritorno), garantendo che almeno un altro vettore possa subentrare e stabilirsi in maniera più strutturata nello scalo, operando anche nuovi voli. Per assicurarsi gli slot, easyJet deve presentare a Bruxelles un business plan "solido".
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La questione lungo raggio da Roma Fiumicino
In parallelo le trattative con l'antitrust Ue proseguono poi anche sul fronte dei voli di lungo raggio da Roma Fiumicino con destinazione Nord America - Washington, San Francisco e Toronto -, al centro di un lungo braccio di ferro durante la primavera scorsa. In questo caso è richiesto l'ingresso di una concorrente capace di offrire voli diretti o, in alternativa, di due di vettori già presenti in grado di operare collegamenti indiretti con uno scalo nei loro hub europei (come Parigi, Madrid, Amsterdam, Lisbona), garantendo però prezzi competitivi, un tempo di coincidenza di non più di due ore e una durata totale di volo di non oltre tre ore più lungo delle traversate dirette. I nomi più accreditati sono quelli di British Airways ed Air France.
Con l'ingresso dei tedeschi nel capitale di Ita, ci sarà poi il passaggio in Star Alliance e nella joint venture A++ che da anni vede collaborare Lufthansa con United Airlines ed Air Canada.
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[post_content] => Sarebbe Armando Varricchio, attuale ambasciatore italiano a Berlino, il successore di Antonino Turicchi alla presidenza di Ita Airways: all'indiscrezione pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano Il Foglio, è seguita una nota del Mef che "conferma piena fiducia nell'operato dell'attuale presidenza di Ita Airways.
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