16 July 2024

Liguria, una proposta per coordinare i porti della Spezia, Carrara, Genova e Savona

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Una proposta innovativa che vuole superare gli individualismi e puntare al benessere del Paese. E’ stata costruita al termine di un convegno sul sistema portuale, dopo il quale La Spezia ha lanciato agli altri scali dal Nord Tirreno, da Carrara a Savona,  un appello per una strategia congiunta e una collaborazione operativa che consenta di difendere i traffici esistenti, svilupparne nuovi e tutelare gli interessi dell’economia produttiva del Paese.

«Da sempre – afferma Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure orientale – i porti non collaborano, si combattono e perdono il vero confronto, che è quello con i porti del Nord Europa. Oggi in una situazione di allerta, La Spezia, forte dell’esperienza di successo di reale coordinamento e integrazione con Carrara, lancia un’offerta di collaborazione concreta in prima battuta a Genova e Savona, per presentarsi sul mercato come un sistema coordinato che abbia nella logistica, nelle ferrovie e nell’offerta di servizi anche supplettivi alle difficoltà altrui, la sua chiave vincente».

Una richiesta di collaborazione lanciata in un momento di assoluta emergenza determinato in primis dalla situazione di tensione internazionale che penalizza il Mediterraneo. «E la risposta – aggiunge il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure orientale, Federica Montaresi – transita attraverso una risposta di sistema che oggi non è più uno slogan, bensì una necessità cogente per spendere razionalmente le risorse e per porre le grandi opere e in primis i porti al servizio  della domanda che nasce dal sistema economico del Paese uscendo anche da schemi mentali e culturali ormai obsoleti. Nel caso della Liguria coordinando e non contrapponendo lo sforzo di La Spezia e Carrara con quello di Genova e Savona che nei prossimi anni si troveranno ad affrontare l’impatto operativo proprio dei cantieri per la realizzazione delle grandi opere».

«È il momento – confermato Paolo Pessina, Presidente di Assagenti – di superare le contrapposizioni e lanciare una grande operazione di marketing territoriale specie presso l’industria, italiana e no, l’immagine reale di un sistema portuale dell’arco tirrenico in grado di rispondere anche con una logistica coordinata ed efficiente alla domanda di servizi».

Non casuali le conclusioni del convegno, svolte da Pierpaolo Ribuffo, Ammiraglio diventato proprio in queste ore il coordinatore del Cipom, l’organismo interministeriale incaricato di mettere fine ai conflitti di competenze fra ministeri e di concretizzare una politica del mare nel reale interesse del Paese. «Interesse – ha sottolineato Ribuffo – che può essere raggiunto solo attraverso la concretezza che è stata auspicata dal segretario Montaresi e da un effettivo interfaccia fra porto e attività produttive e industriali».

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