14 marzo 2024 13:44
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Marco Bruschini
In Bmt abbiamo incontrato Marco Bruschini direttore di Atim – Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche.
Come si propongono le Marche verso i mercati esteri?
«Atim è stata voluta dalla presidente della regione Marche Acquaroli, proprio per attrarre sempre più turisti dai mercati stranieri. Perché fatto cento il turismo delle Marche 80 arriva dall’Italia e solo 20 dall’estero. Quindi noi stiamo facendo una promozione molto forte delle Marche proprio sui mercati stranieri a 360 gradi e i primi dati del 2023 ci danno ragione. Infatti abbiamo registrato un più 10% per gli arrivi e un 12% in più delle presenze.
Naturalmente nel 2024 dobbiamo rafforzare la nostra presenza nei mercati di riferimento cioè Germania, Austria e Svizzera. Stiamo facendo un grande lavoro con la Francia, anche perché abbiamo un volo diretto Ancona-Parigi che è sempre pieno. Inoltre abbiamo voli su Londra e su Monaco. Su questi Paesi faremo delle azioni promozionali proprio per aumentare i flussi turistici. Saremo inoltre alla prossima Arabian Travel Market di Dubai, dal 5 al 7 maggio. Durante la fiera parteciperemo ad un workshop organizzato dall’Itv per fare conoscere la destinazione Marche anche in questo mercato».
E per l’Italia?
«Parteciperemo alle fiere più importanti, quindi alla Bit è che finita un mese fa e al Ttg di Rimini. Siamo tornati alla Borsa Mediterranea del Turismo a Napoli, perché ci sembra una tappa molto importante soprattutto in funzione del volo di continuità che abbiamo da Ancona a Napoli. Naturalmente questo ci avvicina al mercato della Campania che è molto importante che può essere un mercato di riferimento per le Marche»
Per il tour operator avete qualche progetto per incentivare queste aziende alla promozione del territorio?
«Noi faremo operazioni di comarketing con gli operatori stranieri. Partirà inoltre a breve un gande progetto di promozione digitale che faremo insieme al consorzio del Conero e a tutti gli attrattori turistici come, per esempio, le Grotte di Frasassi. Poi con un grande tour operator tedesco stiamo mettendo in pista delle forme di collaborazione per riuscire a fare un’azione molto forte in Germania. Altre due missioni di sistema verranno organizzate negli Usa, in Texas, e questo entro il primo semestre. Nel secondo sbarcheremo in Arabia Saudita, perché il nostro testimonial Roberto Mancini è diventato il ct della nazionale dell’Arabia Saudita e quindi tramite lui possiamo entrare dalla porta principale»
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I nuovi aerei della serie -600 sono dotati di motori che li rendono gli aerei regionali a più basse emissioni sul mercato, consumando il 45% in meno di carburante ed emettendo il 45% in meno di CO2 rispetto ai jet regionali di dimensioni simili.
«Questo investimento sottolinea il nostro impegno a garantire il massimo comfort e, di conseguenza, la connettività ai nostri passeggeri - commenta il presidente di Binter, Rodolfo Núñez -. Inoltre, grazie alla straordinaria efficienza dei motori PW127XT, ottimizzati specificamente per i modelli Atr, stiamo adottando nuovi standard nella riduzione dei consumi di carburante, delle emissioni di CO2 e dei costi operativi, impegnandoci chiaramente nell'implementazione di un modello di aviazione sempre più rispettoso della sostenibilità».
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La flotta attuale del vettore include 16 aeromobili Embraer E195-E2, che sono stati aggiunti alla sua flotta dal dicembre 2019 per operare rotte domestiche verso la Penisola Iberica e le isole Baleari e rotte internazionali a più lungo raggio.
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[post_content] => Un volume di 120 pagine che include 82 strutture, situate in Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo, Marche, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto. Indirizzi che salgono a 100 considerando quelle inserite nella piattaforma b2b. Gattinoni Travel ha inviato a tutte le agenzie del gruppo, proprietà, point, affiliate e Labtravel, il nuovo catalogo Mare Italia, in una versione ricca e ampliata rispetto a quella dell’estate 2024.
L’offerta non è articolata solo per località ma anche per tipologia di strutture: dai villaggi in formula club con sport e animazione per tutta la famiglia ai resort che privilegiano privacy e comfort, ideali per le vacanze di coppia. Dagli hotel che si affacciano su spiagge attrezzate a quelli vicini ai centri storici, ai residence incastonati in pinete per chi aspira a vacanze indipendenti.
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[post_content] => Vettori e pasti. Diciamo così: le distanze fra compagnie low cost e compagnie tradizionali si accorciano. Specialmente nei servizi a bordo (fattore, detta per inciso, che dovrebbe distinguere una low cost da un vettore tradizionale), che per alcune grandi compagnie non sono più gratuiti. Come per esempio i pasti.
Vediamo un caso specifico.
Klm e Air France sono la stessa compagnia aerea, anche se i loro marchi e le loro pratiche spesso differiscono. Qualche mese fa, Air France ha annunciato un programma che modificherà progressivamente il servizio a bordo dei suoi voli europei, dove il pasto non sarà più gratuito. E ora è la volta di Klm.
La compagnia aerea olandese ha iniziato a far pagare i pasti a bordo sulle rotte da Amsterdam a Lisbona, Porto e Oslo, come se fosse una compagnia aerea low cost. Al momento si tratta di un processo sperimentale.
Da oggi fino ad aprile, i passeggeri della classe economica avranno due opzioni: il servizio gratuito, che comprende acqua, caffè o tè e un waffle, oppure un menù a pagamento con panini, fajitas o budini e bevande. I prezzi di questi prodotti variano dai 2,50 euro per un KitKat, ai 5 euro per una birra o ai 6-7 euro per un panino.
Business
I passeggeri della classe business, invece, continueranno a usufruire di tutti i servizi gratuitamente. Come dire: chi è ricco, chi spende un sacco di soldi per il biglietto e che quindi a rigore di logica potrebbe permettersi benissimo di comprarsi il pranzo, non lo paga. C'è una logica distorta in tutto questo.
Una volta terminato il periodo sperimentale, Klm deciderà se estendere il pagamento a tutte le sue rotte europee. Come aveva annunciato anche Air France, che però ha rimandato tutto e continua a non addebitare alcun servizio. La francese conferma che seguirà la stessa strada.
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Karavel Fram integrerà nella sua struttura operativa tutti i dipendenti di Alpitour France, la filiale francese della compagnia italiana creata nel 2017, e ne rileverà il portafoglio prodotti, con i marchi Bravo e Seaclub. E' il cuore dell'accordo della nuova alleanza strategica firmata in questi giorni dal gruppo Alpitour World con il to transalpino.
“Questa partnership rappresenta un'opportunità unica per migliorare e diversificare il nostro portafoglio prodotti, con un'offerta di alta qualità, avvicinandoci a un attore europeo di primo piano”, spiega il presidente del gruppo Karavel Fram, Cyrille Fradin.
L’accordo mira tra le altre cose a sfruttare i diversi mercati di origine per negoziare in maniera più sinergica con i fornitori, trovando maggiori equilibri nella distribuzione dei flussi grazie a una domanda da sempre complementare tra i due paesi. Le prime aree di collaborazione si concentreranno in particolare sull'integrazione del portafoglio prodotti e sullo sviluppo di nuove destinazioni, con l'obiettivo di offrire ai viaggiatori una gamma di proposte e servizi sempre più attraente.
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[post_content] => Nonostnate tutte le proteste sugli affitti brevi in mezza Europa, l'azienda amerciana continua a macinare gli utili. I ricavi sono aumentati del 12% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 2,48 miliardi di dollari, e gli ordinativi lordi hanno toccato i 17,60 miliardi, superando le previsioni degli analisti.
C'è ancora un altro aspetto che emerge: Brian Chesky, ceo di Airbnb, ha chiarito che non verranno lanciati marchi o applicazioni separate, ma si punterà su un'unica app, l'app Airbnb, per soddisfare tutte le esigenze di viaggio e vita, simile a quanto fa Amazon.
Prospettiva
Quindi Airbnb come Amazon. La prospettiva francamente ci piace poco. Se Airbnb punta a prendere un modello simile a Amazon vuol dire che ha propositi espansivi e che quindi vuole ulteriormente aumentare la sua sfera di influenza e di vendita.
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E' stato un 2024 segnato da un'intensa attività di espansione per il gruppo Radisson che ha aggiunto quasi 40 mila camere al proprio portfolio globale. "Nonostante i cambiamenti geopolitici globali, abbiamo registrato un anno pieno di successi - sottolinea il vicepresidente esecutivo e direttore sviluppo globale della compagnia, Elie Younes -. Nel 2025 puntiamo a creare nuove opportunità per tutti i nostri stakeholder, concentrandoci sui segmenti esistenti, nonché su nuove collaborazioni e nuovi modelli di business".
Tra i punti salienti dell'anno scorso, da segnalare come il brand Radisson Collection, lanciato nel 2018, sia cresciuto fino a raggiungere quasi quota 70 alberghi, espandendosi in destinazioni chiave con l'acquisizione delle prime strutture a Parigi e Madrid, nonché del terzo hotel a Riyadh. A ciò si sono aggiunte l’apertura dei flagship hotel di Roma e di Srinagar, in India. In collaborazione con Pphe Hotel Group, Radisson ha inoltre inaugurato l'art’otel London Hoxton lo scorso maggio. All’inizio del 2025 è poi prevista l’apertura di un art'otel anche a Roma, segnando il debutto del marchio in Italia.
Radisson Blu ha quindi registrato oltre 20 nuovi ingressi nel proprio portfolio, inclusi strutture di pregio come quella di Casablanca, nel nuovo distretto finanziario della città marocchina, e quello di Conakry, un importante traguardo per la capitale della Guinea, che rappresenta anche una significativa espansione della compagnia in Africa Occidentale. Anche il brand Radisson Red si è sviluppato in molteplici nuovi mercati, tra cui Danang (Vietnam), Berlino (Germania), Auckland (Nuova Zelanda), Vientiane (Laos) e Abuja (Nigeria). Tra le aperture di rilievo si segnalano pure i Radisson Red Galway in Irlanda e Phuket Patong Beach in Thailandia.
Lanciato nel 2020, Radisson Individuals è oggi uno dei marchi in più rapida crescita nell'area Asia-Pacific (Apac) con quasi 15 nuovi ingressi, tra cui Udaipur e Saket (India), oltre a nuove strutture in Oman, Sardegna, Turchia, Francia e Regno Unito. Alla fine dell’anno il gruppo ha anche rinnovato il proprio brand di fascia media prizeotel, ora rinominato Prize by Radisson, con nuove aperture previste a Danzica (Polonia) e a Berlino (Germania). Infine con oltre 150 proprietà, tra quelle già attive e in pipeline, il gruppo Radisson si sta affermando tra i principali protagonisti del segmento resort di lusso, con nuove aperture e acquisizioni previste in località esclusive, tra cui un hotel sulla costa orientale di Mauritius.
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[post_content] => A volte ritornano: è il caso della bagarre fra Ita Airways ed Aeroitalia legata al marchio 'Alitalia' e alla potenziale confusione dei brand agli occhi dei consumatori: vicenda cominciata nell'ottobre 2023 e. apparentemente, terminata nel febbraio 2024 con la sentenza del tribunale di Roma, a favore del vettore guidato da Gaetano Intrieri.
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Il ceo di Ita, Joerg Eberhart - come riferito da Il Corriere.it - ha inviato una missiva al Tribunale di Roma a fine gennaio, spiegando che "previo confronto con i referenti di Deutsche Lufthansa (attuale socio industriale di Ita e titolare del 41% del capitale sociale), per quanto occorrer possa, con la presente dichiarazione confermo il pieno e incondizionato interesse della società a tutelare i marchi Alitalia".
Iniziativa decisamente sgradita all'amministratore di Aeroitalia Intrieri, che punta il dito direttamente contro Lufthansa attraverso un lunghissimo post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
Al centro della controversia c'è quel marchio Alitalia - tornato proprio in questi giorni sotto i riflettori, con tutta l'intenzione del nuovo board di Ita a utilizzarlo presto - acquistato dalla compagnia nell’ottobre 2021 per 90 milioni di euro. Il logo di Aeroitalia, sarebbe "in contrasto con i diritti anteriori di Ita non soltanto per le evidenti somiglianze fonetiche e/o grafiche e/o concettuali, ma anche per l’utilizzo che di essi viene fatto sulle livree e sui timoni degli aerei, che richiamano in maniera evidente quegli degli aeromobili Alitalia".
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Si chiama Raro Rooms Collection ed è il soft brand ultimo nato in casa Nicolaus: integrazione di Raro Villas, mira a riunire un’offerta di camere luxury e servizi in dimore di charme. "Intendiamo offrire alle proprietà affiliate un modello operativo già collaudato, che comprende un'unica piattaforma per la commercializzazione e la prenotazione - spiega il ceo e co-founder di Raro Realty e Raro Villas, Luigi Fusco -. Il tutto centralizzando l’intera attività di creazione del pricing attraverso strategie di revenue management altamente specializzate, già applicate con successo da anni nel segmento delle ville".
La novità nasce infatti dall'esempio dei due marchi Raro dedicati appunto al segmento ville e alle transazioni real estate. Raro Villas offre ormai un portfolio di oltre 3 mila strutture. La Puglia al momento è la destinazione di punta. Le proposte spaziano però in tutte le regioni italiane, lungo la Riviera francese e in Grecia, nonché sulle Alpi transalpine, svizzere e italiane, con una selezione di chalet. Mercato di riferimento è quello americano, che da solo copre il 30% delle richieste, ma la capacità di operare globalmente ha registrato prenotazioni provenienti da ben 57 diverse nazioni.
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