8 November 2024

Israele: Ectaa punta il dito contro i vettori per i rimborsi dei viaggi cancellati

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Frank Oostdam, presidente Ectaa

L’Ectaa punta il dito contro le compagnie aeree, mentre le conseguenze del conflitto in Israele hanno da subito coinvolto l’intero sistema del turismo. L’associazione degli operatori europei segnala in una nota come «gli organizzatori di viaggi “tutto compreso” devono affrontare grandi sfide in questa situazione. Mentre le compagnie aeree cancellano spesso i voli con breve preavviso sulla base della capacità di operare in sicurezza un volo, gli organizzatori di pacchetti di viaggio si trovano a cancellare i loro pacchetti a lungo termine a causa dell’impossibilità di adempiere ai propri obblighi contrattuali per l’intero programma di viaggio».

Ectaa segnala che «una volta che l’organizzatore annulla un pacchetto di viaggio, il cliente ha diritto a un rimborso entro 14 giorni secondo la Direttiva Ue». Ma, affinché ciò accada nei tempi previsti, «i fornitori di servizi che trattengono i pagamenti anticipati (ad esempio le compagnie aeree) devono rimborsare rapidamente ai tour operator. Senza questo tempestivo recupero è estremamente difficile per gli organizzatori di pacchetti soddisfare i propri obblighi contrattuali nei confronti dei clienti».

Nella situazione attuale «alcune compagnie aeree offrono ancora una volta solo voucher per i voli non più operati invece di rimborsi in contanti». Frank Oostdam, presidente dell’Ectaa, chiede un intervento diretto della Commissione Ue: «La situazione attuale mostra ancora una volta che abbiamo urgentemente bisogno di una migliore armonizzazione tra la direttiva sui viaggi tutto compreso e il regolamento sui diritti dei passeggeri aerei dell’Ue. Se la Commissione europea vuole proteggere efficacemente i viaggiatori, tale armonizzazione dovrebbe essere una priorità per le prossime revisioni».

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