26 luglio 2022 13:01
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Josep Ejarque
Il comune di Ischia si affida a Jospe Ejarque per il rilancio del turismo isolano. Ieri mattina corso della presentazione della nuova giunta comunale, il sindaco Enzo Ferrandino ha annunciato l’ accordo di collaborazione sottoscritto con Josep Ejarque, professionista del destination marketing e destination management, autore di importanti progetti e campagne realizzate a Barcellona, Torino, Roma, Parma, Amalfi, Asiago, Fano, Alassio ed in numerose altre località nazionali e internazionali.
Ejarque avrà il compito di redigere un piano strategico di riattualizzazione e rilancio del turismo del comune di Ischia, dopo i due anni di pandemia che hanno messo in ginocchio l’economia turistica isolana.
«Il turismo è inevitabilmente cambiato dopo la pandemia – ha detto in videoconferenza Ejarque -. per rilanciare Ischia voglio sfruttare tutti gli elementi di cui l’isola dispone per farla diventare una destinazione vincente nel nuovo panorama turistico, passando da località considerata soprattutto termale a località capace di abbracciare diversi flussi turistici internazionali ed allungando la stagionalità di 3/4 mesi. L’obiettivo è trasformare Ischia da una destinazione mono-prodotto a destinazione multi prodotto, un lavoro che andrà fatto in sinergia con gli operatori turistici, commerciali e termali: vogliamo che la stagione 2023 sia quella del rilancio».
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Avoris è sbarcato in Italia con i suoi brand Travelplan e Welcomebeds da meno di un mese e già annuncia un'importante novità per il mercato tricolore. In occasione di un incontro capitolino al Mama Shelter, il responsabile del team sales Italia, Giovanni Castelli, ha infatti rivelato il rafforzamento dell'offerta voli sul Centro America grazie a un accordo in esclusiva con Air Europa con posti garantiti, che si sommano ai collegamenti della compagnia di casa, Iberojet: "Li proponiamo nel pacchettizzato a cifre molto interessanti e ci permetteranno di slegarci dal charter italiano, consentendosi sostanzialmente di organizzare partenze in qualsiasi momento della settimana per soggiorni di lunghezza variabile".
Castelli ha poi ribadito i punti di forza del to spagnolo che può naturalmente contare sulle sinergie con gli hotel Barceló, parte del medesimo gruppo, oltre che naturalmente sulla collaborazione con un consistente numero di altri brand e strutture ricettive, per un'offerta adatta a qualsiasi tipologia di clientela: adults only, giovani, lusso, sportivi (anche golf). "A ciò si aggiunge il check-in dei bagagli per la destinazione finale direttamente dall’aeroporto di partenza, per una programmazione annuale di voli verso Punta Cana, Cancun, L’Avana e San Jose in Costa Rica - prosegue Castelli -. Durante l’estate mettiamo inoltre a disposizione collegamenti per la dominicana La Romana e Cayo Santa Maria a Cuba". Non mancano infine le proposte per il medio raggio, Baleari e Canarie, per un'offerta specificamente disegnata per il mercato italiano.
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[post_content] => "Quello che oggi conta nel turismo di lusso sono l’esclusività, un servizio iper-personalizzato e attento al contatto con il territorio circostante e alla sua autenticità, la possibilità di vivere esperienze per dedicare il proprio tempo libero a sé stessi e alle proprie passioni". Ha esordito così la giornalista Laura Dominici, introducendo il panel Turismo di Lusso: come promuoverlo e venderlo alla Bit di Milano: "Mentre ci si muove verso modalità di viaggio sempre più sostenibili, il turismo di lusso ha il compito di fare da precursore, portando sul mercato delle best-practice".
"Vendere lusso è un lavoro estremamente impegnativo - ha aggiunto Stefano Bajona, fondatore di Onirikos -. A chi vive in contesti in cui il lusso è lo standard, bisogna offrire delle esperienze fuori dall’ordinario, senza mai far percepire l’immane lavoro che c’è dietro i servizi offerti. Io e il mio team siamo stati in tutta Italia per cercare esperienze di qualità, di nicchia, come una cantina esclusiva dove si parla con i proprietari per realizzare un prodotto di alto livello. Chi opera nel turismo di lusso deve ben definire il proprio target e il proprio prodotto. Bisogna avere un luxury mindset, una mente predisposta a capire quale tipo di servizio ci viene richiesto, perché i clienti vogliono vivere delle storie memorabili, che è molto difficile creare online".
Le stesse tematiche sono emerse nell’intervento di Andrea Grisdale, ceo di Italian Connection Bellagio che nel suo intervento ha tenuto però anche a sfatare alcuni falsi miti: "È difficile mettere insieme turismo e sostenibilità. I nostri clienti vengono in Italia per scoprire la bellezza della destinazione, non per fare esperienze che aiutino la comunità. Abbiamo avuto successo scegliendo una forma comunicativa diversa, giocando sull’esperienza personale di cui godere e spiegando solo successivamente l’impatto positivo che avrebbe avuto".
Grisdale ritiene che il compito dell’operatore sia quello di ascoltare le richieste del cliente e creare per lui un’esperienza su misura: "Più è benestante il cliente, più è autentica l’esperienza richiesta". Ancora una volta emerge la centralità delle persone: "Sono la cosa più importante del nostro lavoro. Bisogna scegliere bene chi lavora con te, formarlo e crescere insieme".
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[post_content] => Uno strumento in grado di investire in una decina di località ad alto potenziale turistico nel nostro Paese, dove acquisire asset da rilanciare attraverso altrettanti fondi dedicati dall’orizzonte temporale di quattro-cinque anni, con una strategia value added e un obiettivo di rendimento a doppia cifra. L'asset management company parte del gruppo Anima, Castello sgr, lancia Hospitality Italian Infrastructure Platform (Hiip): società di investimento a capitale fisso immobiliare di tipo chiuso (Sicaf) con focus sull’hospitality, di cui sarà general partner e gestore.
Fra le destinazioni in target per l’acquisto degli immobili spiccano le più importanti città d’arte, località di mare in Puglia, Sardegna e Sicilia, e mete in Val d’Aosta, nelle Dolomiti e sui laghi del Nord Italia. La piattaforma punta a effettuare investimenti complessivi per 500 milioni di euro nei prossimi 36 mesi. Le prime operazioni in via di finalizzazione riguardano in particolare asset immobiliari situati in destinazioni leisure di fascia alta in Settentrione, in una primaria località sciistica dell’arco alpino e in Sardegna.
In linea con la strategia generale di Hiip, gli asset verranno ristrutturati e ribrandizzati nell’ottica di un nuovo posizionamento per una fascia di clientela alto spendente. Il processo sarà supportato anche dalla collaborazione con primari operatori del settore, tra cui grandi catene alberghiere di livello internazionale. Attraverso la piattaforma sarà possibile investire pure in serviced apartments, per la cui gestione Castello sgr può contare sulla piattaforma operativa della controllata Vita srl (tramite questa società, la stessa Castello ha acquisito lo scorso agosto la compagnia di affitti brevi Halldis, ndr).
La struttura della piattaforma è stata pensate per consentire ai partner di diversificare il rischio dell’investimento immobiliare, in quanto i quotisti potranno impegnarsi in più fondi, senza concentrarsi necessariamente sul singolo immobile. Nell’ambito di Hiip, infatti, Castello sgr avrà la facoltà di costituire una serie di fondi paralleli in grado di co-investire con la Sicaf, tra cui un fondo Eltif rivolto alla clientela retail. I quotisti della Sicaf potranno quindi investire in uno o più fondi, che a loro volta investiranno in fondi gestiti da Castello sgr con sottostanti gli immobili.
“Quello dell’hospitality è uno dei settori primari del mercato immobiliare in Italia, al cui pil contribuisce per oltre il 10% - spiega l'amministratore delegato e direttore generale di Castello sgr, Giampiero Schiavo -. Per il nostro Paese si tratta di un’infrastruttura strategica, che nel 2024 è stata in grado di attirare, si stima, 2,1 miliardi di euro di investimenti. Tuttavia, in Italia il business alberghiero è ancora molto incentrato sulla proprietà e la gestione familiare, tante strutture sono ormai obsolete e i servizi offerti non rispecchiano gli standard internazionali. Per rispondere a questa esigenza abbiamo creato la piattaforma Hiip, attraverso la quale lavoreremo per ammodernare il patrimonio alberghiero domestico, consentendogli di esprimere le sue potenzialità e attirando così sempre più turisti alto spendenti, con benefici a cascata sui territori”.
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Dai bagagli a mano, alle modalità di check-in e ai tempi di arrivo in aeroporto. Dal prossimo maggio Ryanair introdurrà una serie di modifiche alle policy finora in vigore.
Nel dettaglio, si potrà continuare a portare gratuitamente a bordo dell’aereo una piccola borsa personale, le cui dimensioni massime consentite sono 40 cm x 20 cm x 25 cm, da posizionare sotto il sedile di fronte. Ma qualora il bagaglio a mano superasse le dimensioni consentite, si rischia il pagamento di una multa al gate che può arrivare fino a 70 euro.
Chi ha necessità di trasportare un secondo bagaglio a mano più grande (dimensioni massime: 55 cm x 40 cm x 20 cm) potrà acquistare l’opzione “priority boarding” per imbarcare una seconda valigia in cabina. Ma per trasportare bagagli più voluminosi è obbligatorio imbarcare il proprio bagaglio in stiva.
Carte d'imbarco
La seconda novità riguarda le carte di imbarco che da maggio dovranno essere esclusivamente in formato digitale. I passeggeri dovranno quindi fare il check-in tramite l’app della low cost, scaricando il documento di viaggio con QRcode sul proprio dispositivo mobile. La compagnia accetterà ancora i biglietti stampati a casa, ma non sarà più possibile stampare il documento ai banchi del check-in.
Infine, le tempistiche di arrivo all’aeroporto. Da maggio per i ritardatari è prevista una sanzione da pagare. La compagnia suggerisce di presentarsi al gate di imbarco almeno 40 minuti prima della partenza in modo da evitare la multa di 120 euro per la perdita del volo, che sarà applicata a chi effettua il check-in in ritardo o arriva dopo un’ora dalla partenza.
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[post_content] => Imperatore Travel World racconta alla Bit la propria proposta tutta a trazione italiana fatta di 3 mila strutture contrattualizzate per soggiorni in hotel, resort, b&b, villaggi, residence, case vacanze, dimore storiche e realtà rappresentative dell’ospitalità del Sud Italia come i dammusi, le masserie e i resort nei trulli. Il to offre pacchetti che, oltre alla sistemazione alberghiera, comprendono i trasporti: voli charter, treni ad alta velocità, navi, aliscafi... I passeggeri movimentati ogni anno sono una media di 130 mila, con 70 mila prenotazioni e 300 mila room nights. Un successo reso possibile dalla collaborazione con quasi 5 mila agenzie italiane e dall’ottima web reputation legata alla community di Trustpilot, dove si trovano recensioni e feed-back dei clienti.
«La nostra mission per il 2025 è quella di accompagnare adv e clienti nella scelta delle destinazioni della nostra bella Italia», spiega il visionario Luigi Polito, general manager di Imperatore Travel World, nella convinzione che l’offerta turistica debba proporre ai clienti esperienze di viaggio indimenticabili e che il lavoro delle adv sia il cuore del successo di un to, «perché solo attraverso collaborazioni strategiche tra fornitore e agenzie dettaglianti è possibile affrontare tutte le sfide che ci riserva il turismo».
È Luisella Lettieri, responsabile commerciale del to, a presentare la programmazione del 2025: «Una delle novità è il ritorno del catalogo mare Italia: un supporto per noi ancora fondamentale, complementare alla tecnologia, dove proponiamo destinazioni consuete, ma anche una serie di itinerari insoliti. Un’altra novità sono i nostri city-break, frutto di uno studio dei principali trend di ricerca online. Sono dei pacchetti di due/tre notti che, oltre alla sistemazione alberghiera, prevedono un mix di natura, enogastronomia e cultura, con una serie di esperienze in loco. Tutto è già pronto, dall’hotel ai servizi, e le quote sono assolutamente competitive. Questi nuovi itinerari vanno ad affiancare la nostra programmazione classica, con più di 60 tour in tutta la Penisola».
«Le strutture in catalogo sono accomunate da tre caratteristiche: l’altissimo standard qualitativo alberghiero, la bellezza dei contesti naturalistici in cui si trovano e un’altissima ristorazione. Le proprietà più importanti fanno parte del prestigioso circuito The Leading Hotels of the World: Il Therasia Resort Sea & Spa si trova sull’isola di Vulcano; con vista sul vulcano e terrazza panoramica sulle Eolie, è l’unico resort italiano con due ristoranti stellati. Una rossa per il Cappero e una rossa e una verde per i Tenerumi. Il Botania Relais & Spa a Ischia, immerso in 3 ettari di parco ed eco-friendly, ospita invece il Mirto: il solo ristorante vegetariano dell'isola ad aver ottenuto la sua stella verde Michelin, nel 2024. Quest’anno abbiamo inoltre in previsione l’apertura di altri due resort commercializzati da noi a Ischia: il Costa del Capitano Seaside Suites & Villas, con 11 appartamenti immersi nel verde, che si trova a borgo Sant'Angelo, nonché il ristrutturato Terme Manzi Hotel & Spa di Casamicciola Terme: un 5 stelle ricavato in un edificio storico di grande pregio che aprirà a inizio stagione. Nel 2026 verrà pure inaugurato il Parco Maria Hotel Terme Ischia, una struttura 4 stelle superior, completamente rifatta. Per noi sono infine molto importanti anche Lampedusa e Pantelleria. Lì l’estate dura fino a ottobre inoltrato. Organizziamo perciò una rotazione charter che va da inizio giugno a fine di ottobre: colleghiamo le destinazioni con dei voli diretti dai principali hub aeroportuali del Centro-Nord con circa 300 posti a settimana su Lampedusa e 100 su Pantelleria».
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La Repubblica Ceca tira le somme di un 2024 che ha visto protagonista il mercato italiano con numeri record. «Per la prima volta i pernottamenti hanno raggiunto quota 1.166.115 a fronte di 435.446 arrivi – sottolinea Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia -, dati che posizionano l’Italia quale sesto mercato globale. Praga continua ad attrarre l’85% dei numeri complessivi, ma sta crescendo anche l’interesse per altre aree del territorio, in particolare la Moravia Meridionale e la regione di Pilsen».
Boom di collegamenti aerei Italia-Cechia
Cifre indubbiamente supportate dai fitti «collegamenti aerei diretti, in costante aumento, che coprono l’intero territorio italiano - malgrado l'assenza di un vettore di bandiere - da Trieste a Catania e che quest’anno vedono il debutto di Aeroitalia sulla rotta stagionale da Roma Fiumicino a Brno con due frequenze alla settimana». A incentivare le scelte degli italiani «sono senza dubbio anche la prossimità della destinazione e l’ottimo rapporto qualità-prezzo per una meta fruibile tutto l’anno: basti pensare che dicembre è il secondo mese con il maggior numero di turisti italiani dopo agosto, grazie ai mercatini di Natale».
Confermati i capisaldi di una promozione che ruota su diversificazione dell’offerta e destagionalizzazione, i principali driver 2025 sono quelli legati ai siti Unesco – materiali e immateriali - ai prodotti di nicchia, alle esperienze autentiche a contatto con il territorio, sempre più richieste proprio dagli italiani, quei visitatori che sono maggiormente attenti agli aspetti culturali. In questo senso, l’obiettivo finale non è più quello del mero aumento in termini numerici degli arrivi, ma di catturare le attenzioni di un viaggiatore più consapevole».
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[post_content] => Bilancio positivo per il turismo a Genova, che chiude il 2024 con 2.8 milioni di pernottamenti pari a un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Si consolida così il trend di crescita che segna quasi un raddoppio rispetto al 2021, quando i pernottamenti avevano raggiunto quota 1.4 milioni (fonte: Comune di Genova - Imposta di soggiorno). L’incremento segna numeri da record nel confronto con il dato pre-pandemia: rispetto al 2019 la crescita per Genova sale del 41% nel contesto di un recupero globale dei flussi ancora incompleto, fermo al 99% (fonte: UN Tourism - World Tourism Barometer). Un primato che è valso alla città la nomination “Best in Travel 2025” di Lonely Planet.
“Sono numeri incoraggianti, che ci stimolano a correre in uno scenario straordinariamente competitivo. Da una parte, ci sono le città d’arte italiane più rinomate, ormai parte dell’immaginario globale, dall’altra i due Paesi turisticamente più forti del mondo, Spagna e Francia, entrambi affacciati al Mediterraneo con mete del livello di Valencia e Barcellona, di Nizza e Marsiglia. Sono però i dati del web a dirci che abbiamo ancora un potenziale enorme da esplorare: Genova è solo all’inizio.”, argomenta l’Assessore al Turismo Alessandra Bianchi.
“Per affrontare la sfida abbiamo deciso di fare una scelta pionieristica: avendo alle spalle la forza di un’infrastruttura tecnologica articolata e solida, costruita in anni, abbiamo irrobustito le attività di promozione con la rivisitazione del portale e l’integrazione di un agente turistico in Intelligenza Artificiale al momento unico in Italia e nel Mediterraneo per la creazione di un’esperienza turistica interamente personalizzata, fin dalla fase di studio e ricerca, e rispettosa dell’autenticità del luogo”, aggiunge Marta Brusoni, Assessore alla Digitalizzazione, alla Smart City e all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale.
Lo strumento, che verrà rilasciato al pubblico per la stagione 2025 sul portale turistico ufficiale della città www.visitgenoa.it, è stato presentato in versione test in occasione della BIT, alla presenza di Alessandra Bianchi, Assessore al Turismo e al Marketing Territoriale del Comune di Genova, Marta Brusoni, Assessore alla Digitalizzazione, alla Smart City, all'Applicazione dell'Intelligenza Artificiale del Comune di Genova, Gianluca Pocci, Direttore generale operativo del Comune di Genova, Alessio Pisa, Amministratore Delegato di Instilla, Josep Ejarque, Amministratore di FTourism & Marketing e destination manager e Giampiero Biamino, Dirigente della Direzione Smart City, Reingegnerizzazione e Digitalizzazione dei Processi del Comune di Genova.
Il nuovo agente turistico del Comune di Genova è in grado di offrire un’esperienza conversazionale e personalizzata. In primo luogo, permette di intrattenere un dialogo realistico con l’utente, che così affianca alla classica navigazione web l’opportunità di rivolgere a un agente di Intelligenza Artificiale, da qualunque luogo e in qualunque momento, le stesse domande che rivolgerebbe all’addetto di uno sportello turistico ma beneficiando di un grado di conoscenza della destinazione e dei servizi infinitamente più approfondito e aggiornato in tempo reale.
Quello che emerge dalla conversazione è una risposta personalizzata (una priorità riconosciuta dal 67% delle destinazioni, secondo il WTTC) sulla base di una grande varietà di opzioni diverse, come le caratteristiche personali del turista (acquisite durante una veloce intervista preliminare), la durata della permanenza o la tipologia di esperienza che desidera vivere (dalla cultura allo sport, dalla natura all’enogastronomia, solo per citarne alcune).
Infine, l’agente turistico produce una risposta multimodale, cioè non soltanto testuale, come la maggioranza dei chatbot disponibili, ma anche in altri formati, come mappe, schede descrittive, immagini.
Dal 2017 il Comune di Genova ha deciso di investire nella digitalizzazione come una delle chiavi di successo per il proprio cambio di vocazione, tanto da vincere il titolo di “Amministrazione più digitale d’Italia 2024” (classifica iCity Rank di novembre).
Questa infrastruttura oggi è essenziale per trasformare tutta la ricchezza di informazione disponibile in risposte complete e verosimili all’interno delle conversazioni tra utente e interfaccia digitale: l’agente AI è il tramite visibile di un’architettura tecnologica e di una dotazione di contenuto estese e approfondite.
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“Le singole attività potrebbero categorizzare le informazioni e organizzare le risposte agli utenti sulla base dell’identità della struttura. Dal family hotel con una proposta forte per famiglie con figli fino al B&B che desidera valorizzare, invece, soprattutto le esperienze legate alla tradizione e alla tipicità.”, spiega il Direttore generale operativo Gianluca Pocci.
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[post_content] => Per il 2025 i turisti nel mondo dovrebbero aumentare tra il 3 e il 5%, intercettati in buona parte dall'Europa, dove nel 2024 si sono registrati 747 milioni di arrivi internazionali (+5% rispetto al 2023) e con ottime prospettive per l'Italia, attraverso destagionalizzazione, ricerca di mete di nicchia, di luoghi caratterizzati da fenomeni naturali o legati al benessere con percorsi residenziali di longevità.
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L'Osservatorio della Borsa internazionale del Turismo, ha individuato dati e trend di maggiore interesse sulla base di analisi di soggetti come l'Unwto World Tourism Barometer, Expedia, Booking e alcune università.
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[post_content] => Si terrà giovedì 13 febbraio dalle 9 alle 18, presso l'hotel La Roqqa di Porto Ercole, il recruiting day di Miramis, nuovo brand alberghiero del gruppo svedese Qarlbo Ab. I colloqui di recruiting verranno gestiti dallo stesso team di Miramis, che punta alla selezione di candidate e candidati per circa 50 posizioni nell’ambito food & beverage e room division, disponibili nelle tre strutture Miramis già operative a Porto Ercole e Porto Santo Stefano: l’hotel La Roqqa, l’hotel Torre di Cala Piccola e Isolotto Beach Club.
Durante la giornata di recruiting, il gruppo avrà anche l’occasione di raccontare il proprio impegno nella formazione e nel coinvolgimento attivo dello staff. Dopo l’assunzione, per esempio, i nuovi collaboratori parteciperanno agli Ice breaking days: quattro giornate di attività dedicate all’integrazione dei team e alla scoperta dei valori e della cultura di Miramis. Inoltre, sono previsti anche corsi di formazione che mirano all’apprendimento di specifiche soft skills, nozioni di Hccp, primo soccorso, rischio antincendio, sicurezza sul lavoro e normativa sulla privacy, oltre che a training specifici di reparto. E quest’anno si aggiunge anche un progetto formativo articolato in tre percorsi distinti, pensati per leader, manager e middle manager, mentre proseguiranno i percorsi di coaching volti a dare strumenti concreti per l’esercizio della managerialità. Infine Miramis mette a disposizione della propria squadra il Tris Hotel: una staff house dedicata a coloro che non risiedono in zona.
“In Miramis, la nostra squadra è la migliore testimone di come la sostenibilità sociale possa essere promossa attraverso percorsi professionali nel settore dell’ospitalità, caratterizzati da un modello innovativo e altamente formativo - spiega l'a.d. di Miramis Italy, Stefano Cuoco -. Da sempre riconosciamo il valore strategico del nostro personale, che ci consente di rendere uniche e memorabili le esperienze che proponiamo ai nostri ospiti all’interno delle nostre strutture. Siamo convinti, e i risultati in termini di employee retention lo dimostrano, che questo approccio, in cui investiamo tempo e risorse, sia vincente e ci consentirà di affermarci sempre più come player affidabile e lungimirante nel settore dell’ospitalità di lusso”.
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