20 November 2024

Clia e Seaeurope richiedono l’inclusione del settore crocieristico nel Net Zero industry Act

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La corsa all’innovazione continua, i settori crocieristici e cantieristici navali hanno richiesto l’entrata delle loro produzioni nel Net Zero industry Act, domanda effettuata alla commissione europea e agli stati membri che attualmente valutano la risposta. 

Le richieste sono : un accesso facile ai finanziamenti , così da rafforzare la posizione dell’Europa come leader del settore. L’ampliamento dei sostegni e degli incentivi a favore dei programmi di rinnovo della flotta e a sostegno dell’uso di energie rinnovabili. L’inclusione nel “Patto Ue per le Competenze” di un programma dedicato affinché le competenze digitali, verdi e tecniche rimangano in Europa.

Pierfrancesco Vago, chairman di Clia, nel lanciare la dichiarazione congiunta ha detto:«Ci sono progetti pilota già avviati sui nuovi carburanti e su sistemi di propulsione alternativi come batterie, celle a combustibile, biocarburanti e carburanti sintetici. È ora, per legislatori e governi europei, di cooperare con il comparto che sviluppa e produce le tecnologie marittime. L’Europa ha l’opportunità di essere all’avanguardia in ambito tecnologico.»

Clia e Seaeurope si continueranno ad impegnare per rispettare gli obbiettivi a lungo termine imposti dall’UE e tenere alto il profitto e innovare le proprie navi rendendole innovative e  efficienti a livello energetico

I dati

Oltre il 93% delle navi da crociera del mondo, infatti, sono costruite in cantieri europei e nello specifico, le navi da crociera rappresentano circa l’80% del portafoglio complessivo degli ordini dei cantieri. Attualmente, in programma c’è la costruzione di 62 navi da crociera nei prossimi cinque anni, per un ammontare di investimenti diretti in Europa superiore ai 40 miliardi. 

 Secondo i nuovi dati Clia,  nonostante la riduzione del volume dei passeggeri dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia, nel 2021 il settore della crocieristica ha generato in Europa un impatto economico di 41 miliardi di euro. Inoltre, durante questo periodo difficile, il settore ha garantito 315 mila posti di lavoro.

 

 

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