2 November 2024

Bozzetti: «La vendita di Ita è legata a logiche di profitto a breve termine»

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Giovanni Bozzetti

«Non capire che una compagnia di bandiera rappresenta per uno Paese, una straordinaria leva di marketing territoriale, significa avere una visione miope». Inizia così la dichiarazione di Giovanni Bozzetti. Già assessore al turismo e marketing territoriale di regione Lombardia e del comune di Milano. Nonché docente di turismo culturale e valorizzazione urbana presso l’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano.

E continua: «Significa essere ancorati solo a logiche di profitto di breve periodo, senza considerare il volano di sviluppo economico che una compagnia aerea nazionale è in grado di generare sul territorio. L’Italia, grazie all’incredibile patrimonio culturale e alle straordinarie bellezze paesaggistiche che vanta, potrebbe quasi vivere di solo turismo. Invece rinunciamo ad un pilastro della promozione turistica come Ita (ex Alitalia) a beneficio dei nostri principali competitor. Quali Francia, Spagna, Germania, Grecia e Inghilterra, che invece hanno una propria compagnia di bandiera».

Saper gestire

«Il vero nodo del problema per uno Stato – continua Bozzetti – non è avere o meno un vettore nazionale. Ma è saperlo gestire in modo efficiente senza sprechi e senza che venga asservito ai bisogni della politica. I risultati economici vanno poi valutati non solo in una logica di puro equilibrio economico diretto. Ma in una visione di benessere complessivo della comunità, che ha certamente un valore più elevato di eventuali perdite di esercizio.”

E conclude: «Un governo dotato di una visione e che ha a cuore il benessere di lungo periodo della popolazione – conclude Bozzetti – non può prescindere dall’avere una compagnia di bandiera. Un irrinunciabile asset strategico e un pilastro di ogni efficace strategia di Marketing territoriale. Così si sta immolando la risorsa turistica sull’altare del profitto di breve periodo».

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