2 November 2024

Borgomeo, Assaeroporti: l’equivoco sostenibilità toglie l’aviazione dal pnrr

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Carlo Borgomeo è il secondo da sinistra

Il punto è semplice: per fare sostenibilità occorrono investimenti. Ma se nei piani del pnrr il trasporto aereo è completamente assente, perché considerato un comparto troppo impattante sull’ambiente, come potranno mai i nostri scali migliorare le proprie performance ambientali? A sottolineare il paradosso è stato Carlo Borgomeo, in occasione dell’Hospitality Forum 2023 di Scenari Immobiliari – Castello sgr. “Sono convinto che ci sia una sovra-rappresentazione della nostra industria nelle discussioni che vertono attorno ai temi della sostenibilità – ha raccontato a Milano il presidente di Assaeroporti -. In fondo, il settore contribuisce al 2% delle emissioni di Co2 mondiali. Questo non vuol dire che non si debba fare qualcosa. Ma per intervenire occorrono risorse e quindi anche il sostegno delle istituzioni. Invece, l’unica soluzione che ci si prospetta è la limitazione del trasporto aereo”.

La speranza, ha proseguito Borgomeo, è che con la risoluzione si auspica definitiva della questione compagnia aerea nazionale, la politica italiana torni ad avere “una visione più  organica del settore. Forse a volte ci si dimentica che gli aeroporti operano un un regime di mercato, dove i livelli di concorrenza sono altissimi. Insieme alla Spagna, siamo l’unico Paese in Europa ad avere una tassa indiretta come l’addizionale comunale. Che negli ultimi tempi ha registrato notevoli incrementi, arrivando a Venezia persino a 9,5 euro”. Non solo, ha proseguito il presidente di Assaeroporti: è necessario guardare con occhi nuovi anche al sistema degli incentivi, da sempre percepiti come una forma di assistenzialismo verso le low cost: “In realtà, sono accordi frutto di una negoziazione tra scali e compagnie, che possono garantire traffico e nuove rotte, nonché, grazie all’aumento dei ricavi, il fondamentale ricambio della flotta che solo può assicurare migliori performance di sostenibilità”.

Nonostante tutto, però, il momento per il trasporto aereo in Italia è davvero positivo: “Qualsiasi previsione di ripresa, anche la più ottimista, è stata ampiamente superata dalla realtà dei fatti – ha infatti sottolineato Borgomeo -. Oltrepasseremo i livelli pre-Covid già entro la fine di quest’anno. E questo anche grazie al vantaggio competitivo del sistema Italia che per una volta si è dimostrato più efficiente di quello di tanti competitor europei. La cassa integrazione ha infatti evitato i licenziamenti in massa a cui sono stati costretti molti dei principali hub del Vecchio continente. A tutto vantaggio dei nostri scali, che si sono dimostrati più pronti a intercettare i venti della ripresa”.

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