16 July 2024

Basta con i numeri economici. E’ necessario dire cosa c’è dietro le cifre

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Numeri e nulla. Sono profondamente contrario a questa invasione di numeri non eplicativi. Mi riferisco a in pratica alle imprese, al ministero, ma anche a tutti coloro che raccolgono dati senza fornire il dato più importante. Cosa c’è dietro quei numeri? Faccio un esempio chiaro. Ogni anno viene pubblicato un report nel quale si afferma: quest’anno l’editoria ha sfornato (che verbo improprio!) 86 mila novità. Ebbene nessunoi conosce le percentuali di vendita. Nessuno sa se i libri siano piaciuto. Nessuno sa niente delle cose importanti.

Così nel turismo. Le imprese parlano di dati e basta come se la loro esistenza fosse legata esclusivamente all’aspetto finanziario ed economico. Naturalmente questo è un nodo fondamentale. Ma è anche fondamentale sapere qual è stata la qualità offerta, se i turisti hanno trovato soddisfazione. Se le proposte erano adeguate alle richieste o sono state imposte attraverso un modello standard.

La voce del ministro

Anche il ministro Santanchè dichiara: «I dati diffusi dall’Istat sulla disoccupazione sono la conferma che le ricette del governo Meloni su lavoro ed economia sono corrette. Sono fiera che il settore del turismo abbia contribuito in maniera concreta all’aumento dell’occupazione in Italia. Prova ne è che sui 523mila nuovi posti di lavoro 130mila provengono dal comparto, di cui 90mila da inizio 2023».

Vorremmo sapere quante ore hanno fatto queste nuove reclute, quanto sono state pagate, se avevano un’assicurazione, eccetera eccetera. Questi sono i dati che contano, non che ci sono stati 523 mila posti di lavoro. E a proposito di questi 523 mila quanti sono fissi e quanti ballerini, e quanti sono già finiti?

Giuseppe Aloe

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