19 giugno 2023 11:23
Continuano ad aumentare i turisti dall’estero: quest’estate saranno più che nel 2019
Nonostante le incertezze meteo di giugno, per il turismo si prevede un’estate calda: nel trimestre estivo il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare 212,8 milioni di presenze, circa 12,5 milioni in più rispetto all’estate 2022 (+6,2%). A trainare la crescita, ancora una volta, i turisti stranieri (+9,6%).
È quanto emerge dall’indagine di Assoturismo-Confesercenti, realizzata dal Centro studi turistici di Firenze, su un campione di 1.492 imprenditori della ricettività in Italia.
Previsioni positive, che potrebbero anche migliorare: la sensazione di tutto il comparto è che i valori ritorneranno oltre i livelli pre-Covid grazie alle partenze di coloro che ancora non hanno programmato il viaggio.
Domanda straniera
Gli stranieri. Per la domanda straniera, la ripresa è già arrivata. Il crollo scatenato dalla pandemia è stato recuperato, e quest’estate ci saranno più turisti stranieri rispetto al pre-Covid. Si prevedono infatti per il trimestre oltre 101,2 milioni di presenze straniere, il +9,6% rispetto allo scorso anno e un valore più alto (+0,9%) anche di quello registrato nell’estate 2019.
Gli incrementi più significativi sono stati segnalati per i flussi tedeschi -presenti in tutte le aree e tipologie di offerta, ma soprattutto nelle località dei laghi – francesi, svizzeri, olandesi, britannici, austriaci e belgi. Tra i mercati extraeuropei aumentano soprattutto i visitatori USA: l’interesse dei turisti americani è orientato prevalentemente verso le città/centri d’arte e le aree rurali e della collina.
Italiani
Gli italiani. Anche il numero di turisti italiani continua a crescere, sebbene più lentamente. Per l’estate si prevede un aumento del +3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, ancora il -1,2% rispetto al 2019. Dunque, per la prossima estate dovrebbe ridursi sensibilmente la differenza tra le due componenti del mercato: la quota della domanda italiana è stimata al 52,4%, contro il 47,6% della domanda estera (i valori del 2019 erano rispettivamente 52,9% e 47,1%).
Alberghiero ed extralberghiero. Per il settore alberghiero le aspettative di crescita si attestano al +6,4%, trainate dal +10,7% di richieste giunte dai mercati esteri. Prenotazioni in crescita anche per il settore extralberghiero, con un +5,9%; ancora determinanti sono le richieste degli stranieri, stimate al +8,4% rispetto al 2022.
Le destinazioni. Durante il periodo estivo la crescita del mercato sarà avvertita in tutte le aree del Paese, anche se non in maniera uniforme. Infatti, l’andamento migliore è stato segnalato dagli imprenditori del Nord Ovest e del Sud/Isole, sostenuto grazie alle prenotazioni dei turisti stranieri rispettivamente del +14,8% e del +16,2%. Valori altrettanto positivi sono stati segnalati dagli imprenditori del Centro e del Nord Est, anche questi trainati dalle richieste della domanda straniera.
Città e altre destinazioni
Città d’arte le più gettonate. I risultati migliori del periodo sono attesi per le imprese ricettive delle città d’arte/centri minori, con una crescita stimata del +8,3%. Per l’estate la crescita stimata degli italiani è del +5,7%, mentre le presenze straniere aumentano del +9,7%. Cresce anche il grado di internazionalizzazione delle città, borghi e centri minori, che ospiteranno prevalentemente stranieri (64,5% del totale).
Per le località dei laghi e le aree rurali e di collina la variazione attesa è del +7,8%. In crescita anche il movimento turistico delle località marine e montane, rispettivamente con il +5,9% e il +6,6%. Abbastanza positiva anche la percezione delle imprese che operano nelle località termali e ad “altro interesse”, con una crescita stimata rispettivamente del +3,5% e del +3,4%.
“Finalmente quest’estate, dopo tre anni, possiamo dire che è i visitatori stranieri sono tornati ai livelli pre-pandemia, anche se sul fronte della domanda italiana si sente l’erosione della capacità di spesa delle famiglie”, commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti.
“Le previsioni per l’estate restano comunque assolutamente positive. Una conferma dell’attrattività della destinazione Italia e del dinamismo del comparto, che però va più che mai sostenuto. I buoni risultati non devono farci dimenticare vecchi e nuovi problemi, dalla mancanza di infrastrutture alla concorrenza sleale dell’abusivismo turistico, dalla carenza di personale all’incremento dei tassi di interesse sui mutui. Il Piano Strategico deve essere l’occasione per programmare insieme alle parti sociali, come non si è mai fatto, il futuro del turismo italiano, tra i più vitali della nostra economia”.
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Doppia novità tricolore per il gruppo Hilton che annuncia due new entry a Roma e Napoli, grazie ad altrettanti accordi di franchising: in partnership con Italyhotelmanagement, l'Hampton by Hilton Rome St Peter's verrà inaugurato il prossimo mese di marzo e sarà dotato di 124 camere, una palestra e due sale riunioni. Situato a pochi passi da via Gregorio VII e vicino a Città del Vaticano, l'hotel offre una posizione comoda sia per i viaggiatori d'affari sia per i turisti che vogliono esplorare Roma.
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Nel dettaglio, Ita effettua fino a 43 frequenze settimanali (86 voli) tra Londra e i suoi due hub: Roma Fiumicino e Milano Linate e precisamente fino a 5 voli giornalieri (31 frequenze settimanali) tra London City e Linate e fino a 2 voli giornalieri (12 frequenze settimanali) tra London City e Roma.
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Importante giro di poltrone in casa Costa, che riorganizza l'area commerciale nominando Francesco Muglia nuovo chief commercial officer, includendo sotto la sua responsabilità, con scope globale, le aree marketing, communication, trade marketing, sales, on board revenues. A diretto riporto di Francesco viene inoltre affidato a Luigi Stefanelli l'inedito ruolo di vice president worldwide sales, con la responsabilità commerciale in tutti mercati Southern Europe (Italia, Francia, Spagna, ePortogallo), di cui mantiene la gestione diretta, nonché Dach (Germania, Svizzera e Austria), Americas (Nord e Sud America), international (Nord ed Est Europa e Paesi emergenti).
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Luigi Stefanelli, napoletano di 39 anni entra in Costa a Genova nel 2012 nel dipartimento di pricing & revenue management. Dalla fine del 2012 ricopre ruoli di crescente responsabilità in diversi paesi dove la compagnia opera. Dapprima come business development & pricing director per l’area Asia Pacific & Australia, vivendo tre anni a Shanghai; successivamente al ritorno in Europa, prima come general manager per i brand Costa e Aida per i mercati Austria & Svizzera, e in seguito come general manager Central Europe. Dal 2019 assume progressivamente la responsabilità di Spagna e Portogallo, Francia e Italia, divenendo così, nel 2023, associate vice president South Europe region.
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L'Italia è oggi per Ana «il mercato dalle maggiori potenzialità, che promette meglio su entrambe le direttrici, sia per il segmento leisure sia per quello business» afferma Viviana Reali, country manager della compagnia nel nostro Paese.
L’apertura su Milano rientra in un più vasto ampliamento del network europeo «che era già stato previsto nel 2020, pre-Covid»: quest’inverno Ana volerà quindi verso otto paesi europei e nove città: oltre a Milano, Londra, Parigi, Francoforte, Monaco, Vienna (già dallo scorso 1° agosto), Bruxelles, Stoccolma (dal 31 gennaio) e Istanbul (dal 12 febbraio).
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