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10 ottobre 2011 13:23
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Uno stop derivante dai dubbi sulla capacità delle autorità pakistane e della sua Autorità per l'aviazione civile (Pcaa) di garantire la conformità agli standard internazionali dell'aviazione.
“L'Easa ha ora ristabilito una sufficiente fiducia nelle capacità di supervisione della Pcaa”, ha dichiarato un portavoce dell'agenzia in una dichiarazione inviata a Reuters.
La decisione di autorizzare il vettore pakistano a effettuare operazioni di trasporto aereo commerciale verso, da e all'interno dell'Ue si è basata sugli “sforzi significativi” compiuti dalla Pcaa.
Il Ministro della Difesa Khwaja Asif, parlando con l'emittente locale Geo News, ha dichiarato che la revoca del divieto rivitalizzerà la compagnia di bandiera, afflitta dai debiti, nonché i tentativi di privatizzarla. Secondo i documenti governativi presentati in Parlamento, il divieto di volo pesava sulle casse del vettore per 144 milioni di dollari all'anno.
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[post_content] => Ana Holdings, casa madre di All Nippon Airways, mantiene le previsioni di utile per l'intero esercizio, nonostante un leggero calo della redditività semestrale. Il vettore attribuisce alla solida domanda di viaggi nazionali e giapponesi in entrata il motivo per cui rimane ottimista sui risultati dell'intero anno, che terminerà alla fine di marzo 2025.
La compagnia ha rivisto al rialzo la previsione dei ricavi per l'intero anno a 2,22 trilioni di yen (14,5 milioni di dollari) per l'intero anno rispetto ai 2,2 trilioni di yen (14,4 milioni di dollari) stimati in precedenza. Questa revisione fa seguito a risultati migliori del previsto sia per il trasporto di passeggeri sia per quello di merci, un trend che la compagnia prevede proseguirà inalterato nei prossimi mesi.
Nella semestrale il gruppo ha anche registrato il più alto fatturato operativo di sempre per il periodo considerato, con ricavi di poco inferiori a 1.100 miliardi di yen (7,2 miliardi di dollari) - un aumento di circa il 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Tuttavia, nonostante l'aumento dei ricavi, le pressioni al rialzo sui costi operativi e sui prezzi del carburante faranno sì che le previsioni di profitto del vettore per l'intero anno rimangano invariate. La compagnia ha dichiarato di essere sulla buona strada per registrare un utile operativo di 170 miliardi di yen (1,11 miliardi di dollari) per l'anno, dato che rimane coerente con le precedenti previsioni.
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[post_content] => Ita Airways ha inaugurato la sua prima rotta verso gli Emirati Arabi Uniti: il collegamento da Roma Fiumicino verso Dubai viene ora operato tutti i giorni con un Airbus A321neo. configurato con le tre classi Business Class (12 posti), Premium economy (12 posti) ed economy (141 posti, inclusi 12 posti di Comfort Economy).
«Prima importante novità della nostra stagione invernale - ha sottolineato Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita Airways e ceo di Volare -, questo nuovo volo giornaliero rafforzerà il turismo e il commercio tra l'Italia e gli Emirati Arabi Uniti, un mercato strategico non solo per i collegamenti point-to-point ma anche per le connessioni con altre destinazioni nazionali, internazionali e intercontinentali attraverso il nostro hub di Fiumicino, combinando viaggi leisure e d'affari. Questo collegamento rafforza la nostra presenza in Medio Oriente, e si aggiunge ai nostri voli diretti per Riyadh e Gedda, lanciati all'inizio dell'estate».
«Il lancio della nuova rotta per Dubai consentirà di rafforzare ulteriormente l’offerta verso la Penisola Arabica, un mercato chiave per Roma che nei primi nove mesi del 2024 ha superato soglia 1,4 milioni di passeggeri, crescendo del 21% rispetto allo stesso periodo del 2023, anno record per il traffico aereo espresso da questa regione geografica - ha spiegatoha dichiarato Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma -. Questa nuova proposta su Dubai va inoltre ad aumentare il traffico sul lungo raggio dall’aeroporto di Roma Fiumicino che già nei mesi da gennaio a settembre ha registrato un incremento del 36% rispetto allo stesso periodo del 2023”.
Durante la stagione invernale 2024-25 il vettore italiano servirà un network di 53 destinazioni, di cui 15 domestiche, 23 internazionali e 15 intercontinentali.
Dopo il lancio del collegamento per Dubai, Ita avvierà anche il nuovo volo diretto da Roma verso Bangkok, che segnerà il debutto della compagnia in Thailandia, a partire dal 16 novembre con cinque frequenze settimanali con Airbus A330neo. A seguire, dal 20 dicembre, la compagnia opererà fino a cinque frequenze settimanali da Roma verso Malé, operate con Airbus A330neo.
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Situati in Lungotevere Gassman 22, gli uffici ospitano oltre 100 dipendenti e accolgono le tre legal entities del gruppo, tra cui anche Cisalpina Tours, la cui evoluzione degli ultimi 3 anni è stata protagonista di un incontro con la stampa di settore. La nuova sede è infatti destinata a diventare un punto strategico per la crescita e lo sviluppo ulteriore del business travel internazionale di Cisalpina che, negli ultimi mesi, ha subito una accelerazione.
“Abbiamo creato un ufficio che mira a migliorare significativamente le sinergie tra il nostro staff, i clienti e i partner - esordisce Domenico Pellegrino, ceo del Gruppo Bluvacanze -. La qualità delle interazioni umane e l’impegno verso la personalizzazione dei prodotti e dei servizi sono fondamentali per il nostro modello di business, sia nel corporate travel che nel leisure”.
Il business travel
Il mercato del business travel è in netta ripresa: secondo le previsioni della Global Business Travel Association (GbtA), il settore entro il 2025 registrerà un valore globale stimato di 1,4 trilioni di dollari (vicino al picco pre-pandemia del 2019, quando aveva raggiunto il record storico di 1,43 trilioni di dollari). Cisalpina Tours si è inserita in questo trend con una strategia mirata che sfrutta l’evoluzione tecnologica e l’internazionalizzazione delle operazioni.
Non solo capitale umano altamente qualificato, quindi, per il quale sono stati lanciati importanti programmi di formazione nelle Blu Academy, ma anche tecnologia e innovazione. “Abbiamo dotato le nostre piattaforme di sistemi di intelligenza artificiale per semplificare i processi di prenotazione - spiega il ceo - che ora vengono elaborati in pochi secondi e sono domiciliabili presso l'agenzia di riferimento o immediatamente prenotabili”.
Lo sviluppo dell'internazionalizzazione
La spinta verso l’espansione internazionale di Cisalpina Tours è iniziata due anni fa, con l'apertura di nuove sedi operative negli Stati Uniti a New York, in Brasile a Santos, a Cipro, in Turchia con due uffici, in Germania ad Amburgo, in Svizzera a Ginevra, in Francia a Parigi, nel Regno Unito a Londra e in Spagna a Madrid. Questo ha permesso a Cisalpina di affermarsi come la prima travel management company italiana con un piano di espansione internazionale così ampio.
"Abbiamo avviato il primo pilot a New York nel 2022 e continuato a fondare società con capitale italiano all'estero in ben 9 Paesi- spiega Pellegrino -. Il progetto, che abbiamo chiamato Cisalpina Tour International, vede 100 persone assunte che stanno già operando sul mercato".
L'intenzione è quella di consolidare e continuare lo sviluppo sui mercati internazionali nei prossimi anni. "In diciotto mesi abbiamo fatto passi molto importanti - racconta il ceo -, come acquisire una certificazione Iata molto esclusiva, Go Global. Ci siamo lanciati in questa avventura perché crediamo fermamente nel valore dell'Italia e pensiamo di poter giocare un ruolo importante anche all'estero, offrendo al mercato incoming del segmento lusso un valore aggiunto importante".
La divisione Going2Italy si occupa infatti di proporre l’Italia come destinazione di lusso per i mercati esteri. "Portiamo l'italianità nel mondo - aggiunge Giorgio Garcea, ccoo Cisalpina Tours -, quindi problem solving, flessibilità di un servizio, personalizzazione e tutta la cura del tailor made, perché in questo siamo vincenti".
Oggi il consumatore non vuole "un prodotto standardizzato - continua - ma chiede esperienze personalizzate. È proprio per questo motivo che abbiamo creato la piattaforma dedicata, Going4You, che permette alle agenzie di creare pacchetti turistici su misura utilizzando i nostri servizi e l’intelligenza artificiale”.
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[post_content] => I primi 29 hotel italiani per fatturato nel 2023 hanno generato da soli 1 miliardo di euro di ricavi. E' una delle cifre più significative contenute nella preview dell'ormai tradizionale Luxury Hospitality Report, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Lo studio rappresenta una sorta di censimento delle proprietà di lusso in Italia, che attualmente sono 710 per 47.335 camere complessive, con un ricavo medio totale per camera disponibile pari a 611 euro (trevpar) e marginalità operative al 24,4% (ebitda margin). Il fatturato medio per stanza nel 2023 ammontava invece a 144 mila euro all'anno, pari al 15% in più rispetto al 2022.
"Si tratta di un comparto in salute, che vede richiesta e prodotto crescere in maniera sostenuta ma equilibrata ormai da dieci anni", ha spiegato in occasione della Luxury Hospitality Conference organizzata a Milano da Teamwork Giorgio Ribaudo, managing director di Thrends, la società a monte della ricerca. Tra 2013 e 2023 il tasso di incremento composto annuo della domanda è stato infatti del 3,37%, mentre per l'offerta tale valore è stato del 3,74% (cagr). "Percentuali di tutto rispetto, dato che in tale periodo sono inclusi anche gli anni del Covid. Il ritmo di sviluppo equivale infatti a poco meno di una trentina di nuovi alberghi di lusso all'anno. Il che vuol dire oltre due aperture al mese. Non si ferma neppure la spinta del mercato, con la domanda domestica e internazionale salita di un ulteriore 14% tra 2023 e 2022".
A fronte di ciò non stupisce scoprire che il contributo degli hotel di lusso al fatturato alberghiero nazionale sia particolarmente consistente: in pratica, le camere del segmento più elevato del mercato sono il 4,8% del totale, ma generano il 26% del revenue dell'ospitalità tricolore presa nel suo complesso, che l'anno scorso ammontava a circa 25,3 miliardi di euro.
In tale contesto, la domanda internazionale contribuisce per il 75% delle vendite totali, con i mercati Usa (28%), tedesco (14%) e Uk (9%) a fare la parte del leone. Da segnalare negli ultimi quattro anni anche la crescita della domanda proveniente da Brasile, Canada e Australia, mentre quella dalla Cina e dal Giappone continua a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-Covid.
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A fronte di tale evoluzione, Tip conferma anche il rallentamento delle attività legate alla possibile vendita di Alpitour, "data la bontà dei risultati in corso e il rafforzamento delle prospettive positive". Novità anche in merito ad Asset Italia, il veicolo tramite cui la società di Giovanni Tamburi controlla la stessa Alpitour e il produttore italiano di tessuti di alta gamma Limonta: "I soci di Asset Italia - si legge nella semestrale -, tra cui Tip, hanno deciso di prorogare di un anno l’originario termine della prospettata integrazione di Asset Italia in Tip, inizialmente previsto entro luglio 2024, al fine di definire la modalità tecnica più opportuna per dare esecuzione a un percorso alternativo a esito del quale i soci di Asset Italia divengano soci di singoli veicoli dedicati rispettivamente all’investimento in Alpitour e Limonta o, comunque, soci diretti o indiretti delle società target in cui Asset Italia ha investito".
A livello generale, Tamburi Investment Partners ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto consolidato pro forma di oltre 34 milioni di euro, comprensivi di 21,6 milioni di plusvalenze, rispetto ai 64,7 milioni al 30 giugno 2023, che comprendevano 45,4 milioni di plusvalenze. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2024 è di circa 1,43 miliardi, in linea con gli 1,44 miliardi al 31 dicembre 2023.
L'anno corrente "continua a essere strano e poco decifrabile - conclude il documento gettando uno sguardo verso il futuro -: l'economia, almeno nei paesi cosiddetti occidentali, continua a rallentare, mentre i mercati finanziari sono ai massimi. In effetti i 7 trilioni di dollari di aiuti pubblici erogati negli Stati Uniti, a seguito del periodo pandemico, continuano ad avere effetti fortemente distorsivi sulle Borse. E anche se il resto del mondo ha potuto beneficiare di contributi ben più limitati, l'effetto guida di Wall Street, sperimentato ormai da decenni, sta facendo sì che anche molti altri mercati, in particolare quelli europei, ne seguano i trend".
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[post_content] => China Eastern Airlines ha introdotto una serie di agevolazioni tecnologiche all'aeroporto di Shanghai Pudong, che andranno anche a semplificare il transito dei passeggeri internazionali.
I servizi sono molteplici e garantiscono un'esperienza di viaggio senza interruzione, dalla prenotazione del biglietto al check-in, fino alla consegna dei bagagli e alla dichiarazione doganale.
Nello specifico, i passeggeri che arrivano in Cina con i voli China Eastern Airlines sullo scalo di Shanghai Pudong possono ottenere facilmente le loro carte d'imbarco elettroniche attraverso l'app della compagnia aerea e usufruire di una serie di servizi, tra cui la dichiarazione doganale online e la presentazione della carta d'ingresso in volo.
Il vettore offre poi un servizio di invio online delle informazioni sul transito per i visitatori stranieri che hanno diritto al transito senza visto di 24 o 144 ore, riducendo in maniera significativa il tempo necessario per completare le procedure di ingresso e rendendo più agevole il viaggio in Cina.
Inoltre, China Eastern Airlines ha esteso l'orario di servizio dei suoi banchi di check-in domestici a Shanghai Pudong fino a mezzanotte, assicurando la disponibilità dei servizi di check-in nazionali 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Sul fronte bagagli, il vettore ha introdotto un servizio di consegna speciale delle valigie sulla rispettiva app e, all'interno della Cina, ha creato sportelli dedicati per la consegna dei bagagli speciali in 15 aeroporti principali.
China Eastern aumenterà la propria presenza in Italia con l'apertura, dal prossimo 26 settembre, della nuova rotta da Shanghai a Venezia, oltre che da Xi’an Xianyang a Milano Malpensa.
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Il turismo delle radici rappresenta un'opportunità economica significativa per l'Italia, con un impatto potenziale di 65 miliardi di euro di spesa diretta e fino a 141 miliardi di euro se si considera il moltiplicatore economico del turismo. Brasile, Argentina e Stati Uniti d'America sono le principali fonti potenziali di turisti delle radici, riflettendo i flussi migratori storici. A livello territoriale, Veneto, Campania e Sicilia sono le regioni che possono ottenere i maggiori benefici dal turismo delle radici, grazie al loro passato di emigrazioni all'estero.
È quanto emerge dal Position Paper "La disapora come ritorno a casa. Massimizzare l'impatto socio-economico per l'Italia e le sue comunità transfrontaliere dal turismo alla ricerca delle proprie origini" presentato in occasione del primo giorno dei lavori del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" a Villa d'Este di Cernobbio, durante la sessione in cui è intervenuto Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e moderata da Ferruccio de Bortoli, editorialista del Corriere della Sera.
Il Position Paper analizza l'importanza strategica per l'Italia della rete rappresentata dalle popolazioni di origine italiana nel mondo, con particolare attenzione alle potenzialità del turismo delle radici nei suoi validi e molteplici aspetti socio-economici.
Lo studio approfondisce anche le esperienze di successo e le politiche adottate dall'Italia e da altri Paesi, europei ed extraeuropei, che sono intervenuti per rafforzare il legame con le comunità di emigrati all'estero nella direzione di un "ritorno a casa" e di una riconnessione con le aree locali di origine dei propri antenati. Vengono inoltre proposte alcune aree di intervento per l'Italia per valorizzare questa diffusione del "patrimonio" nel mondo, alla luce delle sfide poste dall'evoluzione dello scenario internazionale e dalla trasformazione in atto dell'industria turistica.
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Cone segnalato da Skift, l'aumento dei flussi in entrata del 2024 è stato in gran parte trainato dall'introduzione e dall'ampliamento delle politiche di esenzione dal visto. L'ingresso di 144 ore senza visto copre ora 37 porti e si applica ai cittadini di 54 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Questa politica consente ai viaggiatori con documenti di viaggio internazionali validi e biglietti di proseguimento di soggiornare in aree designate della Cina per un massimo di sei giorni senza visto.
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Pakistan International Airlines torna a volare nei cieli europei dopo oltre 4 anni
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