20 December 2024

Un concierge virtuale per il Gruppo TH: arriva Alexa for Hospitality

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Il Gruppo TH introduce per la prima volta in Italia Alexa Smart Properties for Hospitality. La novità è stata implementata al TH Roma – Carpegna Palace ma TH Group sta valutando di investire in questa tecnologia in maniera più estesa, coinvolgendo anche altre strutture per migliorare l’esperienza del soggiorno degli ospiti.

“L’impegno è quello di innovare continuamente la nostra offerta – spiega Giorgio Palmucci, executive vice president TH Resorts – per offrire ai nostri ospiti la migliore esperienza di viaggio e soggiorno possibile. Grazie ad Alexa siamo in grado di offire un riscontro immediato a tutte le esigenze legate al loro soggiorno, dalle semplici informazioni sulla fruizione del territorio a richieste specifiche per il nostro staff”.

Tra i servizi a disposizione, la riproduzione di musica, la possibilità di ordinare il servizio in camera, chiamare la reception, gestire il check-out, avere consigli su attività ristorative vicine, impostare sveglie, prenotare servizi interni o comunicare malfunzionamenti. Oltre a migliorare l’esperienza di soggiorno per gli ospiti, gli operatori del settore alberghiero potranno quindi sfruttare il dispositivo per fare promozione e marketing sui propri servizi interni, magari attraverso azioni di cross selling, offerte su ristorazione, spa o altri prodotti e servizi collegati al soggiorno.


“Il primo mese di test – continua Palmucci – ci ha dato grande soddisfazione. Siamo stati contenti di vedere come il cliente abbia apprezzato la facilità di utilizzo e la possibilità di interazione con il nostro staff“.

Virtuale VS Umano

Nessuna volontà di annullare la relazione umana, che resta per il gruppo al centro dell’esperienza. “Il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità che abbiamo negli alberghi italiani sarà sempre la nostra vera forza – rassicura il vice presidente -. Con questa forma di innovazione non vogliamo sostituire il rapporto con le persone, ma supportarle nelle attività più ripetitive e meccaniche, evitando anche lunghe attese al cliente per avere risposte semplici: si tratta di una facilitazione per tutti, sia ospiti che staff”.

Ma attenzione, perché non si tratta di un dispositivo ‘chiavi in mano’: ogni struttura deve integrarlo sulla propria rete, scegliendo e sviluppando funzioni e skill personalizzate. Amazon vende alle strutture un abbonamento per l’accesso alle API di Alexa.

Interessante la possibilità di utilizzare il dispositivo per rispondere alle richieste dei turisti anche in lingue diverse. “Alexa al momento parla 14 lingue diverse – spiega Gianmaria Visconti, country manager Amazon Alexa Italia, Francia e Spagna -. Il motore quindi c’è, ma è necessario un lavoro di integrazione con i contenuti specifici dell’albergo”.

Sviluppo in Italia

Amazon ha già lanciato Alexa Smart Properties for Hospitality in altri Paesi, come Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada e, presto, anche Germania. L’Italia è un paese considerato strategico per lo sviluppo del progetto e anche maturo, nonostante gli stereotipi ci vedano poco avvezzi a un certo tipo di tecnologia. “Andando contro ogni previsione – spiega spiega Gianmaria Visconti, country manager Amazon Alexa Italia, Francia e Spagna – lo scorso anno in Italia ci sono stati 8 miliardi di interazioni, tante quante nei 3 anni precedenti: abbiamo visto quindi un’accelerazione notevole e Alexa è tra i primi 10 brand di prodotto più amati nel nostro Paese”.

 

Claudiana Di Cesare

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