18 aprile 2023 12:28
Da sinistra, Daniela Righi, Karl Pojer, il cfo della Drs Hotel Holding, Marco Koch, e Alessandro Vadagnani
Un altro gruppo dell’ospitalità italiana passa in mani straniere. Dopo l’acquisizione lo scorso novembre da parte dei messicani di Palace Resorts del 75% del gruppo Baglioni, è questa la volta di Mira Hotels & Resorts. E pure in questo caso la quota oggetto dell’operazione è del 75%. A comprare sono stati i tedeschi di Dsr Hotel Holding, con l’obiettivo di sviluppare in Italia i propri brand A-Rosa, aja ed Enri Hotels, nonché i marchi della joint venture con Der Touristik. I futuri sviluppi si concentreranno soprattutto sul lago di Garda, sulla costa adriatica, sulla Toscana, sulle Alpi e nelle principali città della Penisola.
“Con il debutto in Italia rafforziamo le nostre strategie di crescita, espandendoci al di fuori dei nostri tradizionali mercati di lingua tedesca dei paesi Dach (Germania, Austria e Svizzera) – spiega il ceo di Dsr Hotel Holding, Karl Pojer. “Il mercato tricolore è molto ricercato dai nostri ospiti. Allo stesso tempo la Germania è una delle destinazioni preferite dagli italiani – aggiunge Horst Rahe, managing partner di Deutsche Seereederei, la società a monte di Dsr Hotel Holding, dal 2021 partner in joint-venture di Der Touristik (gruppo Rewe).
L’operazione, è invece il commento dei fondatori e managing director di Mira, Daniela Righi e Alessandro Vadagnini, “ci permetterà di crescere più velocemente, grazie alla presenza di un forte partner finanziario”. In particolare l’idea è quella di espandersi per via sia di conversioni, sia di acquisizioni di hotel a conduzione familiare. A seguito della transazione, si prevede che i circa 300 impiegati del gruppo Mira conservino il loro posto di lavoro, mentre Daniela Righi and Alessandro Vadagnini, che mantengono il 25% della società, guideranno il business in Italia, con Vadagnini incaricato dei progetti di sviluppo. Mira al momento gestisce quattro hotel e resort a 4 stelle superior e a 5 stelle in Piemonte (l’Alagna Mountain Resort & Spa), a Follonica (il Riva Toscana Golf Resort & Spa), in Puglia (l’Acaya Golf Resort & Spa di Lecce) e in Sicilia (il Borgo di Luce i Monasteri Golf Resort & Spa).
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[post_content] => Sono Bangalore e Mumbai le prime destinazioni che saranno raggiunte dall'A350-900 dotato della nuova Lufthansa Allegris, la nuova cabina di prima classe destinata alle rotte lungo raggio. Le date previste per il debutto sono, rispettivamente, il 9 e il 15 novembre.
Carsten Spohr, ceo del gruppo Lufthansa, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, aveva anticipato che: «A metà ottobre abbiamo finalmente potuto prendere in consegna il primo Airbus A350 con la nuova cabina di prima classe. Ora siamo in fase di perfezionamento e attendiamo l'approvazione ufficiale delle autorità tedesche, dopodiché saremo in grado di far decollare l'aeromobile con i passeggeri tra pochi giorni».
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"Il rinnovo del nostro centro conferenze, che ha visto da parte nostra un investimento di circa 200 mila euro, mira a offrire un ambiente accogliente e all'avanguardia - commenta il presidente e fondatore di Gdf Hotel, Guido Della Frera -. Siamo orgogliosi di presentare spazi rinnovati che rispondono alle esigenze più diverse, dalle piccole riunioni ai grandi eventi".
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La Turchia rivede al rialzo gli obiettivi di chiusura 2024, che ora guardano ad un traguardo di 61 milioni di visitatori rispetto ai 60 previsti originariamente.
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Numeri e obiettivi significativi, sostenuti dalla forte presenza della comunità nigeriana in Italia, in particolare nel Centro-nord del Paese, che farà del traffico vfr il target principale della nuova tratta e che contribuirà anche ad incrementare lo sviluppo dei flussi di business attivi tra i due continenti. Un target diverso dal più classico leisure in grado di bilanciare e diversificare il network della compagnia aerea e di garantire l'utilizzo delle rotte anche durante i periodi dell’anno generalmente meno affollati.
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[post_content] => “La sentenza del Tar Piemonte ci deve spingere a riflettere e intervenire su una situazione nella quale non è garantita l’effettiva tutela dei viaggiatori e delle agenzie di viaggio che li rappresentano”. Lo osserva Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, a commento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale piemontese secondo cui non è vincolante e obbligatorio un tentativo di conciliazione prima di proporre ricorso in sede giurisdizionale nelle controversie riguardanti gli indennizzi forfettari riconosciuti dal Regolamento CE 261-2004 in caso di negato imbarco sul volo, cancellazione dello stesso o ritardo prolungato.
“L’attuale processo di conciliazione non è efficace – prosegue Gattinoni – per la carenza di conciliatori rispetto alle domande presentate, ma anche per il ruolo del mediatore stesso che non richiede evidenze documentali alle compagnie aeree per giustificare eventuali circostanze straordinarie e, non ultimo, per l’atteggiamento di alcuni vettori che non rispondono o per l’assenza di altri dalla piattaforma Conciliaweb. Senza dimenticare cavilli pretestuosi come l’onere della presentazione della carta d’imbarco, nonostante sia una informazione già disponibile alla compagna”.
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Vettori senza pec
Poi precisa: “Se si tratta di compensazioni pecuniarie, è inutile un tentativo di conciliazione su cifre stabilite dal regolamento comunitario, in assenza di un ruolo attivo e un potere effettivo del mediatore per verificare eventuali circostanze straordinarie. Peraltro, se la compagnia nega tale diritto già in fase stragiudiziale, per quale motivo il passeggero è tenuto a ripetere la procedura dopo il reclamo dinanzi a Conciliaweb? È chiaro che il vettore non cambierà idea. Per quanto riguarda invece gli oneri di riprotezione, la mediazione potrebbe essere utile”.
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Non è la prima volta che una prigione verrà convertita in hotel. Ma in questa occasione il progetto appare davvero speciale, visto che riguarda un carcere tristemente noto nel Regno Unito, quello di Reading, celebre soprattutto per aver rinchiuso tra le sue mura Oscar Wilde per due anni, a partire dal 1895. Il piano è dell'imprenditore cinese Channing Bi, che ha acquisito l'immobile lo scorso gennaio per 7 milioni di sterline e ora si appresta a un ulteriore investimento di 100 milioni di sterline. L'idea prevede la realizzazione, oltre che dell'albergo, anche di un museo e di una galleria d'arte, rivela la testata locale The Reading Chronicle.
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«Il Vietnam è un mercato che offre enormi opportunità per incrementare il turismo e il commercio in quanto è un hub chiave del Sud-est asiatico ed Emirates sostiene gli sforzi in corso del governo degli Emirati Arabi Uniti per consolidare i legami economici esistenti con il Paese - ha sottolineato Adnan Kazim, deputy president e cco di Emirates -. La nostra decennale collaborazione con Vietnam Airlines ci ha permesso di migliorare la connettività tra il Vietnam e Dubai, e siamo lieti di avere l'opportunità di esplorare l'opportunità di sviluppare ulteriormente questa partnership, stabilendo anche una nuova cooperazione strategica con VietJet.
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[post_content] => Ryanair punta a crescere anche sul segmento corporate e sigla un accordo con Sap Concur: i viaggiatori business possono ora prenotare i voli della low cost tramite la piattaforma di viaggio, attraverso un collegamento diretto con la compagnia aerea.
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«Tutto ciò che abbiamo costruito con Ryanair mira a connettere la compagnia al più ampio settore dei viaggi d'affari nel modo più fluido, efficace e produttivo - aggiunge Paul Dear, regional vice presidente supplier services Emea di Sap Concur -. Ryanair voleva portare le sue opzioni di viaggio nel mondo corporate e si è rivolta a noi perché ci ritiene un partner affidabile, grazie alle nostre formule trasparenti per i clienti».
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[post_content] => Un progetto che mira a supportare il settore turistico locale e internazionale, creando figure professionali altamente qualificate, favorendo lo scambio di competenze tra Italia ed Egitto, e collocandosi quindi nella più ampia ottica di cooperazione e sviluppo sostenibile con i Paesi africani. E' stata inaugurata oggi a Hurghada la sede locale della Scuola italiana di ospitalità, nata nel 2019 grazie all’impegno di Fondazione Cdp e Th Resorts.
L’iniziativa, nata nel contesto del piano Mattei per l’Africa promosso dal governo italiano, tanto che il progetto si chiama campus Enrico Mattei, è stata realizzata con il supporto del ministero del Turismo tricolore, nonché di Federturismo Confindustria, dell’ambasciata d’Italia in Egitto, del gruppo alberghiero Pickalbatros Holding e del dicastero del Turismo egiziano.
"Cento studenti partecipanti, oltre 600 ore di formazione teorico/pratica con la stessa metodologia di learning by doing che applichiamo in Italia, attraverso l'alternanza di lezioni dimostrative, laboratori e tirocini con tutoraggio - racconta il direttore generale della Scuola italiana di ospitalità, Giulio Contini -. E con la consapevolezza dell'impatto sociale derivante dall'inclusione dei giovani locali in progetti di formazione e inserimento lavorativo. Siamo grati al ministero del Turismo e a tutti i partner che hanno collaborato affinché questo progetto si potesse realizzare”.
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