15 febbraio 2023 11:52
Prende sempre più forma la nuova strategia del gruppo Mangia’s, che punta a sviluppare un modello di business dell’ospitalità sulle orme di quanto già fatto con successo da alcune compagnie in Spagna e Grecia (il riferimento è per esempio a brand come Palladium, ndr). Nel solco del piano di investimenti da 90 milioni di euro lanciato in occasione della creazione della joint venture con Hip (Blackstone), arriva infatti ora l’annuncio della prossima entrata in Autograph Collection (Marriott) del Mangia’s Brucoli Resort.
La struttura siciliana riaprirà la prossima estate dopo una completa ristrutturazione e offrirà 402 camere, cinque ristoranti, due bar, tre piscine, diversi campi sportivi, una spa e altri servizi esclusivi. Ma non finisce qui, rivela il presidente e ceo della holding Aeroviaggi, Marcello Mangia, perché presto verrà anche annunciato il rebranding del sardo Santa Teresa, che prenderà le insegne di un marchio appartenente a un altro gruppo compreso nella top 3 mondiale degli operatori alberghieri (forse Hilton, stando ad alcune indiscrezioni, ndr).
Il programma di investimenti concordato con Hip riguarda, come è noto, sei delle 13 strutture Aeroviaggi. Dopo il restyling del Costanza Resort da 3,8 milioni di euro, oggi Mangia’s Selinunte, già conclusosi prima dell’estate scorsa, quest’anno sono previsti interventi, oltre che sul Brucoli (per 25,5 milioni), anche sullo stesso Santa Teresa, nonché su un’altra struttura sarda come quella di Budoni, per un totale di 60 milioni di Capex. L’operazione porterà 835 camere complessive a passare dalle 4 alle 5 stelle. A ottobre inizierà poi la ristrutturazione dell’ex Club Med Marmorata, situato ancora una volta sulla seconda isola del Mediterraneo, con l’obiettivo ambizioso di alzare le sue 600 stanze dalle 3 alle 5 stelle. Infine nel 2024 sarà la volta del siciliano Pollina (quest’ultimo hotel è di proprietà al 25% di Hip e al 75% di Aeroviaggi, mentre nella jv il gruppo siciliano vanta un 25% e la compagnia controllata da Blackstone il restante 75%, ndr).
“Non solo – aggiunge Mangia -: i nostri piani di sviluppo prevedono anche l’espansione della joint venture dagli attuali sei a 20 strutture entro i prossimi quattro anni. A tal fine, stiamo valutando opportunità in Puglia, in Toscana e sulla costiera Amalfitana, ma qui è molto difficile. Pensiamo inoltre a location in città, dove abbiamo in mente soprattutto di aprire boutique hotel o urban resort. A cominciare da Palermo, nel cui centro storico abbiamo già acquisito un palazzo non distante dal teatro Massimo, che trasformeremo presto in un 5 stelle”. Per quest’anno, infine, Aeroviaggi pensa di raggiungere quota 90 milioni di euro di fatturato, contro i 70 milioni registrati nel 2022.
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"Siamo estremamente orgogliosi che la nostra prima apertura in Nord America sia così significativa come il The Surrey: un indirizzo che ha atteso a lungo il suo prossimo capitolo - sottolinea Simon Casson, amministratore delegato di Corinthia Hotels -. Vediamo questo hotel come un omaggio a New York e un simbolo dello spirito creativo della città".
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[post_content] => Universal Air entra nella stagione invernale 2024-25 con la conferma delle destinazioni servite nei mercati europei e nordafricani, tra cui Pécs, Monaco, Nizza, Palermo e Tripoli. Con orari di volo ottimizzati e un programma semplificato, il vettore basato a Malta punta a massimizzare la convenienza e mantenere gli standard più elevati.
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Importante giro di poltrone in casa Costa, che riorganizza l'area commerciale nominando Francesco Muglia nuovo chief commercial officer, includendo sotto la sua responsabilità, con scope globale, le aree marketing, communication, trade marketing, sales, on board revenues. A diretto riporto di Francesco viene inoltre affidato a Luigi Stefanelli l'inedito ruolo di vice president worldwide sales, con la responsabilità commerciale in tutti mercati Southern Europe (Italia, Francia, Spagna, ePortogallo), di cui mantiene la gestione diretta, nonché Dach (Germania, Svizzera e Austria), Americas (Nord e Sud America), international (Nord ed Est Europa e Paesi emergenti).
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Luigi Stefanelli, napoletano di 39 anni entra in Costa a Genova nel 2012 nel dipartimento di pricing & revenue management. Dalla fine del 2012 ricopre ruoli di crescente responsabilità in diversi paesi dove la compagnia opera. Dapprima come business development & pricing director per l’area Asia Pacific & Australia, vivendo tre anni a Shanghai; successivamente al ritorno in Europa, prima come general manager per i brand Costa e Aida per i mercati Austria & Svizzera, e in seguito come general manager Central Europe. Dal 2019 assume progressivamente la responsabilità di Spagna e Portogallo, Francia e Italia, divenendo così, nel 2023, associate vice president South Europe region.
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“Si rafforzano i legami tra Italia e Irlanda. I nostri Paesi godono di ottimi rapporti. Abbiamo visto crescere e fiorire forti legami economici e a testimoniare l’importanza di queste relazioni con il nostro Paese c'è l’apertura di un consolato generale. È l’inizio di una nuova sfida nelle relazioni tra Irlanda e Italia”, così l’ambasciatrice in Italia, Patricia O’Brien, in occasione dell'inaugurazione del consolato a Milano.
Il console onorario uscente Antonia Marsaglia, in attività da 32 anni, lascia l’incarico al primo console generale in Italia Maria Sheehy. In via Pola la sede provvisoria fino al prossimo anno.
“Sono lieta che mi sia stato chiesto di ricoprire il ruolo di primo Console Generale d’Irlanda a Milano e sono onorata di rappresentare l’Irlanda, insieme al mio collega Vice Console Frank Bradley, in Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto - afferma Maria Sheehy -. Questa è una nuova missione con cui ambiamo a stringere relazioni più strette fra Irlanda e Italia, rilanciare gli scambi commerciali, gli investimenti e i legami culturali fra i nostri Paesi e assistere i cittadini irlandesi che vivono e viaggiano nel Nord Italia. Non è un caso che si sia scelta la sede di Milano, è il cuore dell’attività economica italiana. Le connessioni con questa regione sono numerose: legami economici, politici, culturali, turistici, culinari, i celti abitanti della Lombardia, i monaci missionari partiti verso l'Irlanda da Bobbio e San Colombano”.
Molteplici le affinità tra i due Paesi: molti irlandesi hanno scelto di vivere in Italia e tanti italiani si sono stabiliti in Irlanda per lavoro o studio. Centinaia di migliaia di visitatori ogni anno viaggiano tra i due Paesi. L’apertura del nuovo consolato è parte dell’iniziativa Global Ireland, allo scopo di espandere la presenza dell’Irlanda all’estero. L’ambasciata d’Irlanda a Roma e le tre agenzie nazionali irlandesi, già presenti a Milano, Bord Bia-Ireland’s food Board, Enterprise Ireland e Turismo Irlandese, lavoreranno in tandem per rafforzare questi legami. Disponibili anche il sito online dell’ente del turismo e i social X e Instagram a sostegno dei legami economici, culturali e sociali.
Iniziative per il trade
Nelle linee guida di promozione turistica irlandese non manca l’attenzione al trade. Corsi di formazione dedicati agli operatori turistici, sono in programma anche per quest’anno con quattro momenti di webinar. Il prossimo, previsto per il 30 ottobre, porrà l’attenzione alle “gemme irlandesi nascoste” con le destinazioni meno conosciute. Il 14 novembre seguirà un nuovo webinar con focus sull’Irlanda del Nord per nuovi itinerari e novità sulla destinazione. Il 3 dicembre in collaborazione con Visit Britain andrà in scena il webinar “screen tourism”, i luoghi del cinema, di film e serie tv, di Inghilterra, Irlanda e Irlanda del Nord. La Ireland week, evento milanese ormai consolidato, avrà inizio il 10 marzo.
Destagionalizzare e la regionalizzazione saranno una costante tra le linee guida degli obiettivi del turismo irlandese, per ovviare all’overtourism, ma anche per far sì che tutti i territori siano rappresentati a beneficio soprattutto delle economie locali. Entra in campo anche la tradizione di Santa Brigida, a pochi chilometri da Dublino, venerata il 1° di febbraio, è patrona d’Irlanda insieme a San Patrizio, istituita festa nazionale tre anni fa.
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Valori e percentuali che quest'anno garantiranno un incremento attorno al 30% sia del fatturato, sia dei margini operativi lordi (ebitda) della compagnia siciliana, la quale si appresta a raggiungere la soglia dei 130 milioni di euro di revenue (ritoccando in questo modo leggermente al rialzo le già ottime stime di inizio settembre, ndr). La joint venture sta insomma funzionando, tanto che il gruppo prosegue pure nel suo processo di sviluppo. Oltre alle già annunciate new entry del Grand Hotel et Des Palmes di Palermo per il 2025 e dell’ex Club Med di Kamarina per l'anno successivo (quest'ultimo parte di una ulteriore collaborazione con la società di asset management Arrow Global), la compagnia sta al momento guardando sempre in Sicilia e in Sardegna, nonché in altre località leisure tra cui Puglia, Toscana e Liguria. Per quanto riguarda la nuova linea di city hotel, che sarà inaugurata proprio con il palermitano Des Palmes, gli obiettivi sono invece Roma e Milano.
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Radisson Hotel Group rilancia gli investimenti sull'Italia con cinque nuove acquisizioni e sette prossime aperture, che confermano la strategicità del nostro mercato: un piano di espansione che si traduce nell'aggiunta di oltre 1.000 camere, mentre il portafoglio italiano del gruppo è passato da tre a 20 strutture in sei anni, anticipando l'obiettivo di 30 hotel firmati e in fase di sviluppo entro il 2027.
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