5 November 2024

Il siciliano Mangia’s Brucoli Resort entra in Autograph Collection

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Prende sempre più forma la nuova strategia del gruppo Mangia’s, che punta a sviluppare un modello di business dell’ospitalità sulle orme di quanto già fatto con successo da alcune compagnie in Spagna e Grecia (il riferimento è per esempio a brand come Palladium, ndr). Nel solco del piano di investimenti da 90 milioni di euro lanciato in occasione della creazione della joint venture con Hip (Blackstone), arriva infatti ora l’annuncio della prossima entrata in Autograph Collection (Marriott) del Mangia’s Brucoli Resort.

La struttura siciliana riaprirà la prossima estate dopo una completa ristrutturazione e offrirà 402 camere, cinque ristoranti, due bar, tre piscine, diversi campi sportivi, una spa e altri servizi esclusivi. Ma non finisce qui, rivela il presidente e ceo della holding Aeroviaggi, Marcello Mangia, perché presto verrà anche annunciato il rebranding del sardo Santa Teresa, che prenderà le insegne di un marchio appartenente a un altro gruppo compreso nella top 3 mondiale degli operatori alberghieri (forse Hilton, stando ad alcune indiscrezioni, ndr).

Il programma di investimenti concordato con Hip riguarda, come è noto, sei delle 13 strutture Aeroviaggi. Dopo il restyling del Costanza Resort da 3,8 milioni di euro, oggi Mangia’s Selinunte, già conclusosi prima dell’estate scorsa, quest’anno sono previsti interventi, oltre che sul Brucoli (per 25,5 milioni), anche sullo stesso Santa Teresa, nonché su un’altra struttura sarda come quella di Budoni, per un totale di 60 milioni di Capex. L’operazione porterà 835 camere complessive a passare dalle 4 alle 5 stelle. A ottobre inizierà poi la ristrutturazione dell’ex Club Med Marmorata, situato ancora una volta sulla seconda isola del Mediterraneo, con l’obiettivo ambizioso di alzare le sue 600 stanze dalle 3 alle 5 stelle. Infine nel 2024 sarà la volta del siciliano Pollina (quest’ultimo hotel è di proprietà al 25% di Hip e al 75% di Aeroviaggi, mentre nella jv il gruppo siciliano vanta un 25% e la compagnia controllata da Blackstone il restante 75%, ndr).

“Non solo – aggiunge Mangia -: i nostri piani di sviluppo prevedono anche l’espansione della joint venture dagli attuali sei a 20 strutture entro i prossimi quattro anni. A tal fine, stiamo valutando opportunità in Puglia, in Toscana e sulla costiera Amalfitana, ma qui è molto difficile. Pensiamo inoltre a location in città, dove abbiamo in mente soprattutto di aprire boutique hotel o urban resort. A cominciare da Palermo, nel cui centro storico abbiamo già acquisito un palazzo non distante dal teatro Massimo, che trasformeremo presto in un 5 stelle”. Per quest’anno, infine, Aeroviaggi pensa di raggiungere quota 90 milioni di euro di fatturato, contro i 70 milioni registrati nel 2022.

 

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