22 December 2024

Sarà un Regency il nuovo hotel Hyatt nella capitale

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Felicity Black-Roberts e Javier Águila

Aprirà il prossimo anno a Roma il primo Hyatt Regency in Italia. L’hotel, un ex Radisson es, sarà situato vicino alla stazione Termini, una delle principali porte di accesso alla città e sarà una struttura moderna, pensata sia per i viaggiatori d’affari sia per quelli leisure. Disporrà di 238 camere e suite, spazi per eventi e conferenze che si estenderanno su oltre mille metri quadrati, e una serie di servizi che includeranno un rooftop panoramico con piscina, bar e ristorante.

Il lancio dell’Hyatt Regency Rome Termini segna un momento importante nella strategia di espansione del gruppo sul mercato italiano, dove la compagnia Usa ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi cinque anni. Dal 2019 Hyatt ha infatti quadruplicato il numero delle sue camere nel Paese, passando da una singola struttura a Milano, il celebre Park Hyatt, a un portafoglio che ora comprende sei hotel in cinque città, tra cui Firenze, Roma, Venezia, Milano e la Sardegna.

Una crescita mirata per consolidare la presenza in Italia

L’Italia è uno dei mercati più strategici per noi in Europa – ha affermato Javier Águila, presidente Emea, durante  un incontro con i media italiani svoltosi ieri proprio al Park Hyatt di Milano -. Il turismo sta vivendo una ripresa straordinaria. Vediamo opportunità significative di crescita, non solo nelle principali città come Roma e Milano, ma anche in destinazioni secondarie come Napoli, Torino e Bologna. L’apertura del primo Hyatt Regency a Roma è un traguardo fondamentale per noi, che rafforza il nostro impegno nel segmento del lusso“.

Il design e la location

Progettato dagli architetti Jeremy King e Riccardo Roselli, l’hotel sarà un esempio di architettura contemporanea, combinando eleganza e funzionalitàL’Hyatt Regency Rome Termini rappresenta una fusione perfetta tra il design contemporaneo e la storia millenaria di Roma – ha aggiunto il vicepresidente senior sviluppo Emea, Felicity Black-Roberts –: È un progetto che riflette il nostro impegno a portare il meglio dell’ospitalità internazionale in Italia, mantenendo allo stesso tempo un forte legame con il contesto locale. Siamo entusiasti di questa collaborazione con partner strategici come Garnet Hospitality Partners e Investire sgr, che condividono la nostra visione di innovazione e qualità“.

L’espansione di Hyatt in Italia

La new entry capitolina segue dunque una serie di nuove aperture che il gruppo ha effettuato in Italia, inclusi i recenti 7Pines Resort Sardinia Destination by Hyatt e Tornabuoni Hotel The Unbound Collection a Firenze. Oltre alla nostra presenza nelle città principali, stiamo valutando opportunità in nuove destinazioni turistiche emergenti – ha aggiunto ÁguilaVogliamo continuare a portare il meglio dei nostri brand, come Hyatt Centric e Alila, in località che offrono un mix unico di storia, cultura e innovazione“.

 

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Il Botswana è stato fra l’altro scelto come Paese ospitante delle ultime tre edizioni dell’Africa Tourism Leadership Forum, evento che a settembre ha visto lanciare una sfida destinata a rendere ancor più cruciale il ruolo dell’Elephant Pan Glamping nella strategia turistica nazionale: “dopo l’esperienza pandemica - ha dichiarato Nnaniki Makwinja, ministro dell’ambiente e del turismo del Botswana - abbiamo capito di aver bisogno di diversificare maggiormente la nostra economia, ma solo due strade appaiono realmente sostenibili: implementare il mercato Mice, il cui attuale impatto socio-economico vale circa 4 milioni di euro, e migliorare la redditività dell’offerta wildlife, cosicché la bilancia degli investimenti non penda verso altri settori quali il business estrattivo”. \r\nA causa di una concessione riconosciuta dal governo africano a una compagnia petrolifera canadese, il delta dell’Okavango corre oggi il rischio di essere snaturato, tant’è che persino rappresentanti del Department of Wildlife and National Parks si sono uniti a un’appello ai turisti internazionali affinché sostengano le strutture impegnate nella preservazione ambientale del territorio.\r\n\r\nSostenibilità e elefanti\r\nL’Elephant Pan Glamping, da questo punto di vista, risulta in prima linea da anni: le 7 tende doppie e lo chalet formato family room, al pari della main area coperta da wi-fi, sono interamente alimentati da energia fotovoltaica, appoggiandosi inoltre su eleganti basamenti a palafitta per non alterare la superficie del terreno.\r\nUno degli accorgimenti di maggior valore, però, è la disponibilità di uno spazio hide, cioé un punto di avvistamento degli animali semi-sotterraneo che consente di osservare gli elefanti ad appena pochi centimetri, senza disturbarli in alcun modo. L’ampia pozza d’acqua all’interno della Riserva privata di Khwai, a pochi minuti dall’entrata nord di Moremi e in prossimità della porzione sud del Parco nazionale Chobe, ha infatti indotto a disporre le otto tende a semicerchio rispetto all’area di abbeveraggio degli animali, in modo tale che sia possibile godere di questo sbalorditivo spettacolo naturale sia al mattino, che al pomeriggio o alla sera.\r\nE' sufficiente aprire la cerniera della tenda (ciascuna include docce interne ed esterne, oltre a ogni comodità d’arredo), sedere comodamente sulla propria poltroncina in veranda e farsi silenziosi compagni del più antico rito di convivialità.\r\n\r\nUn campo 5 prospettive\r\nAd attirare gli elefanti, infatti, non è solo la riserva della pozza, ma anche l’acqua fresca presente nella piscina a forma di otto che si affaccia su di essa. Tutt’attorno, un bel deck in legno con sdraio e una zona coperta per rilassarsi all’ombra.\r\nLa main area prevede però altre quattro zone sopraelevate: a sinistra del salotto open-airle scale conducono a una zona foyer sabbiosa, nella quale è possibile organizzare cene a buffet sotto le stelle, divisi dagli elefanti grazie alla presenza di grandi tronchi che offrono una barriera tanto sicura quanto naturale. Proseguendo oltre gli ospiti possono raggiungere una seconda sala lounge, anch’essa coperta e sopraelevata, da dove sperimentare un nuovo punto di vista sul raduno degli animali.\r\nL’ultima area è interamente dedicata alla ristorazione e, protendendosi verso la pozza, regala un’ulteriore prospettiva protetta dalla struttura di mokuti: in questo modo, per ogni fase della giornata è possibile apprezzare la visione dell’abbeveraggio sfruttando sempre le migliori condizioni di luce. Se il richiamo del delta dovesse poi farsi più intenso, fotosafari sono disponibili sia a piedi, che in auto o sulle barche mokoro. \r\n ","post_title":"Botswana: cresce l'interesse internazionale soprattutto per l'Elephant Pan Glamping","post_date":"2024-12-09T11:19:09+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1733743149000]}]}}

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