5 November 2024

Sarà il gruppo Egnazia a gestire il nuovo hotel Ancora di Cortina a firma Renzo Rosso

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Sarà Egnazia Ospitalità Italiana, la nuova realtà della famiglia Melpignano, che affonda le proprie radici nel gruppo San Domenico, a gestire il nuovo hotel Ancora di Cortina d’Ampezzo. La struttura, di proprietà della Red Circle, società di investimenti immobiliari di Renzo Rosso, è attualmente in fase di restyling a cura dello studio Charles & Co, fondato dalla designer Vicky Charles. I piani prevedono lo sviluppo di 38 camere, di cui 12 suite, con dimensioni tra i 24 e i 123 metri quadrati, nonché di un club esclusivo, di un ristorante, di un bar, ma soprattutto della storica terrazza affacciata sul cuore di Cortina. I lavori sono iniziati a luglio 2022 e proseguiranno per i prossimi due anni

Si rafforza dunque la collaborazione fra Red Circle ed Egnazia, iniziata a novembre 2022 con il Pelican Hotel di Miami, acquistato da Renzo Rosso negli anni ’90 e restaurato negli ultimi due anni. La sinergia si iscrive nel percorso di promozione e valorizzazione dell’italianità, primo obiettivo del gruppo guidato da Aldo Melpignano. “Cortina d’Ampezzo è uno dei posti di montagna più esclusivi al mondo – sottolinea il presidente di Red Circle, Renzo Rosso -: la sua posizione unica con vista a 360 gradi sulle più belle Dolomiti toglie il fiato ed emoziona. L’Ancora è il più storico hotel della città e l’approfondito restauro in atto rispetterà la sua storia in maniera sostenibile e innovativa, rispondendo ai bisogni e alle aspettative del nuovo viaggiatore di lusso internazionale.

Siamo felici e orgogliosi di poter accompagnare Red Circle in questo progetto di rilancio dell’hotel Ancora – gli fa eco Aldo Melpignano -. Cortina d’Ampezzo è una destinazione che sta vivendo e vivrà sempre di più un processo di profonda trasformazione. Questo processo, favorito dall’arrivo delle Olimpiadi, è in realtà il segno di un cambiamento nel mondo del turismo, che oggi più che mai è alla ricerca di luoghi ed esperienze da scoprire per permettere agli ospiti di sentirsi residenti temporanei e non semplici turisti. Le Dolomiti, e Cortina in particolare, rappresentano una meta che, attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed enogastronomico del luogo, ha ampie possibilità di sviluppo. Noi cercheremo di offrire il nostro contributo”.

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Un servizio che può tra l’altro poggiare su marginalità molto alte”.\r\n\r\nMa le ambizioni di Destination Italia non finiscono qui. Dall’anno scorso è già attiva anche la sede negli Stati Uniti, dove la società sta attualmente creando una rete di promotori capillare in grado di andare a interfacciarsi con aziende e associazioni attive nelle 50 principali realtà metropolitane del Paese. “Si tratta di un modello che potremo replicare anche in Sud America, specialmente in Argentina e in Brasile, mercati nei quali sono attive molte associazioni legate a persone di origini italiane”.\r\n\r\nEntro l’anno sarà inoltre operativo pure un ufficio a Shanghai. “Il mercato cinese è tanto vasto quanto ancora poco sfruttato dall’Italia – conclude Dina Ravera -. L’approccio in questo caso sarà naturalmente diverso rispetto a quanto già facciamo negli Usa. Ci muoveremo con il supporto di Intesa Sanpaolo, nonché del consolato e della Camera di commercio in loco. Cercheremo soprattutto di stringere collaborazioni con i tour operator cinesi in cerca di partner affidabili, in grado di organizzare viaggi di alto livello in Italia. E poi abbiamo già iniziato a tessere relazioni con le aziende italiane attive nell’ex Celeste impero. L’anno prossimo sarà quindi la volta di Tokyo, per entrare in un Paese, il Giappone, che è ancora un altro mondo. Servirà scovare partner locali in grado di interfacciarsi con il mercato a nome nostro. E poi ci sarà l’India, e chissà il Nord Africa, dove mi hanno già invitato più volte ad andare a visitare alcune località”:","post_title":"Destination Italia vira in positivo. 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