6 April 2025

Prosegue la politica di acquisizioni del gruppo Hyatt: ora è la volta di Dream Hotel

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Il Dream Downtown di New York

Nuovi sviluppi per il gruppo Hyatt, che ha appena firmato un accordo per l’acquisizione di Dream Hotel. L’operazione dovrebbe chiudersi nei prossimi mesi, mentre i costi della transazione saranno suddivisi in due tranche distinte: una base da 125 milioni di dollari relativa alle 12 proprietà attualmente già comprese nel portfolio della compagnia fondata da Sant Singh Chatwal e operate con i brand Dream, The Chatwal e Unscripted. Ulteriori 175 milioni, per un totale di 300 milioni, sarebbero poi previsti alla firma dei contratti di management a lungo termine per ulteriori 24 strutture in pipeline. Dopo la conclusione dell’operazione, Chatwal rimarrà proprietario di quattro degli hotel Dream già esistenti e di altri due in fase di apertura.
Allo stesso tempo il ceo di Dream, Jay Stein, entrerà in Hyatt come responsabile del marchio appena acquisito. Medesima sorte per un buon numero di altri manager della compagnia di Chatwal, con i chief development officer e chief operating officer, David Kuperberg e Michael Lindenbaum, che in particolare diventeranno rispettivamente responsabile dello sviluppo e capo delle operazioni globali di Dream Hotels.

L’accordo è solo l’ultimo di una sostanziosa serie di operazioni portate avanti dal gruppo Hyatt a partire dal 2018, quando la compagnia acquisì Two Roads Hospitality, con i suoi brand Joie De Vivre e Alila. L’anno scorso è stata invece la volta dell’Apple Leisure Group, passato in Hyatt grazie a una transazione da 2,7 miliardi di dollari. Sempre dell’anno scorso è inoltre la firma di una collaborazione esclusiva con il gruppo tedesco Lindner Hotels & Resorts, che ha portato all’aggiunta in portfolio di 30 strutture europee lo scorso ottobre. Tutti questi accordi, ha rivelato il presidente e ceo di Hyatt, Mark Hoplamazian, hanno un importante comune denominatore: la capacità di diversificare il portfolio del gruppo, senza dover ricorrere a investimenti real estate. 

In particolare, racconta Hotels News Now, le operazioni precedenti sarebbero state rese possibili in larga parte dalla vendite di una serie di hotel precedentemente di proprietà Hyatt, mentre l’accordo Dream Hotel poggerebbe anche sulle risorse rese disponibili da un 2022 record in termini di profitti. Con quest’ultima acquisizione il gruppo di Hoplamazian dovrebbe aggiungere oltre 1.700 camere al proprio portfolio, incrementando tra l’altro l’offerta di più del 30% in una destinazione chiave come New York. Secondo le prime stime, le 12 proprietà già operative sarebbero destinate a generare 12 milioni di dollari annui in management fee per Hyatt, mentre le altre due dozzine di hotel in pipeline potrebbero garantire 27 milioni di ulteriori entrate.

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