16 July 2024

Parte la prima estate del Cala Cuncheddi griffato VRetreats

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Con l’entrata nel vivo dell’estate proseguono gli annunci delle aperture, a conferma delle cinque new entry VRetreats annunciate a Firenze in occasione dell’evento di presentazione del Tornabuoni. Dopo l’hotel Roma a Ortigia è questa la volta del sardo Cala Cuncheddi situato a Capo Ceraso, a pochi passi da mare e a soli 12 chilometri dall’aeroporto di Olbia. La struttura dispone di 85 camere, incluse sei nuovissime suite immerse in un parco di ulivi secolari e alberi di mirto. Presenti pure una spiaggia privata, una piscina a sfioro, un pool bar e una beauty spa in riva al mare, che integra la proposta dell’area wellness interna con zona umida, vasca idromassaggio, docce emozionali, sauna finlandese, bagno turco e spazi relax. A completare l’offerta una palestra, tre ristoranti di cucina sarda, per light lunch e a chilometro zero con rivisitazioni contemporanee, nonché una cantina di vini locali, italiani e internazionali, utilizzabile anche per cene gourmet con maître sommelier dedicato.

“La parte a sud di Olbia, da San Teodoro fino alla zona dell’Ogliastra, presenta calette con strapiombi a picco sul mare. Le sue acque sono tra le aree più belle di tutta la Sardegna – spiega Massimiliano Atlantei, hotel manager del Cala Cuncheddi –. I nostri ospiti possono vivere esperienze uniche, come un’escursione con skipper e biologo marino a bordo verso l’area protetta di Tavolara, o in veliero o yacht, con partenza da Cannigione, Portisco o Palau, per itinerari tailor made verso l’arcipelago della Maddalena e non solo. Per chi preferisce un’esperienza più attiva organizziamo inoltre visite con guide specializzate in alcuni dei luoghi più suggestivi della Barbagia o dell’Ogliastra, come la gola di Gorroppu: uno dei canyon più famosi e più alti di tutta Europa”.

 

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Strategia multi-segmento e multi-uso per Edizione Property Gli hotel rivestono un ruolo strategico pure per Edizione Property, società di gestione real estate della holding omonima della famiglia Benetton. "Il nostro interesse è dimostrato anche dai progetti in pipeline: ne abbiamo attualmente in corso a Verona, a Firenze e in Puglia, mentre un altro paio potrebbe partire entro la fine dell'anno - ha rivelato l'amministratore delegato di Edizione Property, Mauro Montagner -. Si tratta di operazioni che realizzeremo in partnership con investitori terzi. La nostra è una strategia multi-segmento, che guarda sia ai resort, sia agli urban hotel, con un occhio di riguardo al segmento del lusso e un approccio multi-uso". Più value add che core per Castello sgr Castello sgr vanta un portfolio di 33 strutture ricettive, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro, pari al 15% del totale delle masse gestite. L'asset management company acquisita da Anima sgr nel 2023 si concentra prevalentemente su investimenti value add. Circa un terzo delle proprietà è operato in franchising, un terzo in management e un terzo in locazione (in quest'ultimo caso si tratta soprattutto di alberghi midscale ed economy). "Le strutture sono distribuite lungo tutto lo Stivale - ha sottolineato il portfolio manager della sgr, Michelangelo Ripamonti -. Di queste il 59% è rappresentato da proprietà cittadine dal taglio business e la restante parte da resort e strutture leisure con una prevalenza di indirizzi nel Centro Italia (51%). Le operazioni di riposizionamento (value add) rappresentano l'85% del totale, mentre la acquisizioni buy & hold (core) coprono il restante 15%". Focus sui rendimenti. Si pensa anche a indici non tipici dell'immobiliare come i multipli dell'ebitda In tema di rendimenti target le posizioni dei quattro investitori differiscono a seconda delle strategie di fondo delle rispettive realtà: "Mi è difficile fornire una cifra specifica - ha detto Chiara Caruso di Cdp -. Posso però dire che i nostri investimenti sono sempre di medio - lungo periodo. Non cerchiamo quindi la doppia cifra percentuale, ma neppure valori attorno al 9%-10%. Per il resto, il ritorno deve essere adeguato al tipo di struttura e al rischio sotteso. E' chiaro per esempio che un'operazione di sale and lease back presenti minori incognite rispetto a un investimento di riqualificazione e riposizionamento, generando perciò aspettative differenti". Che ogni contesto vada valutato singolarmente è ovviamente un discorso valido anche per Generali. 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E' il "cannone" che King Street Capital è pronto a puntare sull'ospitalità italiana.  Lo ha rivelato il managing director, European capital markets, Giovanni Luna, in occasione  dell’Hospitality Forum organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con Castello sgr: "Il nostro obiettivo è trovare situazioni magari complesse, in grado per ciò stesso di garantirci i rendimenti elevati di cui siamo alla ricerca, senza tuttavia mai scendere a compromessi su location e qualità dell’asset". Tanto potenziale, le sfide di sempre Per Victoria – Oaktree il potenziale sarebbe invece da 300 milioni all’anno, "ma non è sempre possibile impiegarlo completamente", ha ammesso Fulvio Orlando, managing director, head of acquisitions di Victoria Asset Management, che supporta Oaktree nei suoi investimenti commercial real estate. La motivazione di tali difficoltà risiede senz'altro nelle dimensioni relativamente ridotte del mercato, ma non solo: c’è anche la questione delle tempistiche. 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E anche l’anno scorso non è stato da meno sebbene, come sottolineano gli ultimi dati Cbre e Scenari Immobiliari, il 2023 abbia registrato il ritorno prepotente di investitori-operatori spesso di matrice domestica. "L’Italia è da sempre una delle destinazioni più popolari al mondo, ma con un patrimonio ricettivo da rinnovare e fino a periodi molto recenti caratterizzato da una scarsa presenza di capitali istituzionali – ha spiegato Luna -. Per noi si tratta quindi di un contesto dalle grandi opportunità. Tanto più che proprio tali criticità possono garantire a capitali opportunistici come il nostro quel premio sul rendimento di cui siamo costantemente alla ricerca". Non molto differenti sono le motivazioni che hanno spinto Oaktree a entrare nel mercato alberghiero italiano già nel 2018: "Abbiamo cercato di fornire un approccio istituzionale all’offerta di ospitalità tricolore, per aiutarla a portarsi in linea con le aspettative della clientela internazionale – ha confermato Orlando -. 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L’ospitalità ci interessa però sostanzialmente per ragioni non tanto diverse dagli altri: il settore è resiliente e in crescita ma continua a essere sostanzialmente frammentato, necessita di investimenti e ha una questione aperta in tema di ricambio generazionale\".\r\n\r\nIl fondo di capitale ibrido di Anima è peraltro già quasi completo: dopo una raccolta di circa 160 milioni di euro c’è spazio ancora per una ventina di milioni. \"Ma abbiamo un nuovo round in cantiere – ha assicurato Cappuccio -. Il fondo senior è invece partito l’anno scorso ma ha già raccolto 180 milioni. L’obiettivo è quello di investire tutta la dotazione in circa tre anni e, a oggi, dopo 18 mesi dal lancio, stiamo rispettando la tabella di marcia\".\r\n\r\nTarget: la dimensione conta\r\n\r\nA livello di target, King Street Capital guarda soprattutto alle grandi città o alle mete secondarie ma dalla grande vocazione turistica. \"Anche per noi la dimensione rimane un aspetto importante – ha ripreso Luna -. Indipendentemente dalla natura dell’investimento partiamo da un impegno di almeno 50 milioni di euro di nostro capitale. Il che si traduce in operazioni di valore significativamente più alto\".\r\n\r\nPunta naturalmente su investimenti di entità più ridotte Anima, per cui si parla di impegni che vanno dai 5 ai 15 milioni di euro a operazione. \"Ma siamo disposti, quando è possibile, a garantire capitali a una holding, piuttosto che a una società operativa, in modo da lasciare quest’ultima libera di crescere senza eccessive pressioni finanziarie – ha sottolineato Cappuccio -. Strutturiamo insomma il nostro intervento in maniera piuttosto flessibile\". Per Victoria – Oaktree il segmento di riferimento è invece quello dei 5 stelle, con vocazione lusso o lifestyle a seconda delle circostanze e dei momenti. \"Oggi non escludiamo però neppure di investire in segmenti più accessibili, come per esempio il glamping\", ha rivelato Orlando.\r\n\r\nMeno equity, più azioni privilegiati o debito mezzanino\r\n\r\nLa situazione attuale di un mercato caratterizzato da elevati tassi di interesse sta peraltro spingendo i fondi a esplorare strumenti diversi dall’equity puro. \"Bene o male i ritorni che dobbiamo garantire ai nostri stakeholder rimangono gli stessi di sempre, con un irr che va dal 15%-20% in su – è stato il ragionamento di Luna -. Prima per poter raggiungere tali percentuali era necessario garantire equity, oggi possiamo anche ricorrere a strumenti meno rischiosi come le azioni privilegiate o il debito mezzanino a seconda dei contesti. Il nostro capitale è chiaramente costoso ma flessibile\".\r\n\r\n ","post_title":"Fondi e hotel italiani, attrazione fatale: pronto un \"cannone\" da 1 mld","post_date":"2024-07-08T12:06:48+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1720440408000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470961","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' in programma alla Spezia la terza edizione del Blue Festival che si terrà il 26 - 27 - 28 Luglio e 1° agosto nell’ambito delle iniziative della 99^ edizione del Palio del Golfo. 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