18 October 2024

Mangia’s presto in Borsa grazie alla jv con Blackstone e alla separazione Opco-Propco

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Il Mangia’s di Favignana

Prosegue lo sviluppo del gruppo Mangia’s, che ora punta deciso verso lo sbarco in Borsa. L’operazione, per la verità, era nell’aria da un po’ ma ora comincia finalmente ad assumere i contorni della concretezza. Ci vorrà ancora qualche anno, tre o quattro, ha spiegato però il cfo della compagnia, Andrea Mangia, a Pambianco Hotellerie: occorre attendere la realizzazione della prima parte del business plan legato alla joint venture con Hip (Blackstone), che permetterà alla società di raggiungere una capitalizzazione di almeno 600-700 milioni.

Proprio la presenza della jv, con la conseguente separazione di proprietà e gestione, si sta rivelando secondo Mangia il fattore capace di garantire il successo dello sbarco in Borsa. Il gruppo siciliano ci aveva infatti già pensato in epoca pre-Covid, ma gli advisor consultati per analizzare l’operazione avevano valutato la società nel suo complesso meno delle due attività Opco (gestione) e PropCo (proprietà) prese singolarmente. Si parlava, ricorda Mangia, di dieci volte il margine operativo lordo, contro le 12-15 volte l’ebitda del business immobiliare e fino a 20 volte quello della società di management. La stima complessiva si aggirava allora attorno ai 150 milioni di euro, per una compagnia i cui soli immobili valevano 230 milioni.

Gli effetti della joint venture si stanno naturalmente facendo sentire anche sulle performance operative del gruppo. Oltre ad aver garantito già a oggi 100 milioni di euro di investimenti (in crescita rispetto agli 85 milioni inizialmente previsti, ndr), l’operazione sta infatti generando ottimi risultati, tanto che il gruppo pensa di chiudere il 2023 con un giro d’affari pari a 110 milioni di euro, quasi 30 milioni in più rispetto agli 81 del 2022, e con un ebitda più di due volte superiore a quello di un anno fa, a quota 16,5 milioni. 

A breve infine, entro fine anno o inizio 2024, ha rivelato sempre Mangia, dovrebbe anche arrivare la firma di un accordo di gestione per una più strutture alberghiere. Gli obiettivi dichiarati mirano al momento a proprietà urbane e resort sui laghi di Garda e Como.

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