16 September 2024

In equilibrio tra modernità e tradizione: il Londra Palace Venezia cambia nome e look

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Nuovo nome e un inedito  look & feel contemporaneo per il Londra Palace Venezia, che dopo quasi 170 anni continua ad accogliere, unico Relais & Châteaux della Laguna, viaggiatori da ogni parte del mondo. Il dna di questa iconica dimora da 52 camere con ben 100 finestre affacciate sul bacino di San Marco è stato infatti riletto e rinnovato in una chiave interpretativa autentica e attuale, sempre rispettosa degli standard dell’alta ospitalità che la città vuole offrire.

Così, l’hotel Londra Palace diventa oggi il Londra Palace Venezia, mentre il nuovo interior design è frutto di una minuziosa ricerca storica e diventa espressione e protagonista della Venezia contemporanea che porta a nuova vita la propria storia e stile. In questa cornice si trovano anche nuovi complementi d’arredo, sodalizio tra storia e futuro, realizzati da maestri artigiani locali, con nuove forme e colori. L’espressione di questa rilettura si vive pure nelle quattro nuove suite, tra cui due signature: la Verne e la Borges, che rendono omaggio allo scrittore francese Jules Verne e al poeta e letterato Jorge Luis Borges, due tra le molte illustri menti che hanno soggiornato in hotel.

Il Londra Palace Venezia presenta poi il nuovo executive chef Daniele Galliazzo, da quest’anno alla guida di tutta la proposta gastronomica dell’hotel e dell’Lpv ristorante. Lo chef propone una doppia carta, per il pranzo e per la cena: è quindi Lpv bistrot la formula per un lunch leggero e sfizioso, con proposte anche vegetariane, mentre l’Lpv ristorante è il percorso di fine dining per chi vuole esplorare i gusti della tradizione veneta. Entrambi i menu hanno un forte legame con il territorio locale e regionale, nel rispetto delle tradizioni, e della stagionalità: una cucina solo apparentemente semplice volta a enfatizzare gli ingredienti in consistenza e sapori.

Immancabile inoltre l’Lpv bar dove spicca l’head bartender Marino Lucchetti, storica figura della mixology internazionale, da 18 anni in hotel, che reinterpreta in chiave personale alcune tra le più famose miscele. Un esempio? L’Americano 4.1, cocktail signature con quattro tipi di vermouth e quattro tipi di bitter in diverse proporzioni, per un blend inedito.

Alla guida della dimora è infine il maître de maison Alain Bullo, testimone e voce narrante da oltre 20 anni della costante evoluzione di Venezia e del corale senso di ospitalità del Londra Palace Venezia: “La nostra dimora, per scelta e dna è da sempre aperta alle contaminazioni della città nell’ottica di uno scambio mutevole: per rendere omaggio a chi ancora ci vive ma anche per chi arriva da lontano. Siamo profondamente legati al nostro territorio ma consapevoli dei cambiamenti in atto facendoci promotori, anche culturali, della Venezia del presente e del futuro. Mettiamo la nostra passione, sensibilità ed esperienza a servizio dell’ospite, accogliendolo non solo come viaggiatore della nostra dimora, ma con la volontà di renderlo parte attiva di questa magnifica e multiforme città”.

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