3 agosto 2022 12:01
Sostenibilità ed eco-compatibilità sono le due nuove parole d’ordine dell’industria dell’ospitalità a livello mondiale. Tutti ne parlano, quasi tutti assicurano sforzi ingenti per rendere le proprie strutture sempre più green, molti ricorrono a certificazioni importanti, spesso di portata internazionale. D’altronde gli hotel, si sa, sono strutture particolarmente energivore, responsabili, secondo alcune stime, dell’1% delle emissioni di carbonio a livello mondiale. Ma non è tutto verde quello che è marchiato eco.
Tutti si dimenticano del carbonio incorporato
A raccontare cosa stia dietro a molte dichiarazioni roboanti in materia di sostenibilità è un recente articolo di Bloomberg, che ha provato a sondare cosa si nasconda dietro alle apparenze. A cominciare dal cosiddetto carbonio incorporato (embodied carbon in inglese), ossia a quella quota di emissioni strutturalmente connessa ai processi di costruzione degli edifici. La stragrande maggioranza delle attenzioni degli albergatori è riservata infatti alla sostenibilità degli aspetti operazionali della propria attività: dall’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili al ricorso a sistemi avanzati di gestione della acque reflue, fino all’eliminazione della plastica e persino al ricorso a materiali e materie prime green di origine locale. Ma quasi nessuno si sforza di misurare la quantità di carbonio prodotto in fase di costruzione-ristrutturazione.
Eppure. stando alla società di consulenza Usa, Brightworks Sustainability, i lavori edili sono responsabili di almeno il 21% delle emissioni globali. Una percentuale elevatissima, considerando anche la frequenza con cui gli hotel solitamente ricorrono a operazioni di restyling, soprattutto se confrontati con le altre tipologie di edifici. Ciononostante, chi legge le 72 pagine dell’ultimo report esg (environmental, social e governance) del gruppo Hilton non troverà alcun accenno al cosiddetto carbonio incorporato. E un discorso simile si può fare per altri colossi del settore come Four Seasons, Marriott e Hyatt, che negli ultimi decenni hanno sottolineato i propri ingenti progressi in materia di sostenibilità, senza tuttavia quasi mai accennare alla questione embodied carbon.
Le procedure di compensazione delle emissioni sono spesso opache
“Utilizzare espressioni iperboliche per autoproclamarsi l’hotel più lussuoso al mondo, per quanto il concetto sia largamente soggettivo, è assolutamente ragionevole – ha spiegato a Bloomberg, l’architetto John Locke di Autodesk, specializzato nei processi di costruzione a emissione zero -. Ma quando si tratta di emissioni di carbonio, parliamo di qualcosa che può essere perfettamente misurato. Affermazioni roboanti che hanno un impatto reale sul mondo non dovrebbero essere prese così tanto alla leggera“.
Ma non finisce qui. Anche le procedure di compensazione delle emissioni di carbonio presentano infatti alcune opacità. Sebbene non manchino esempi virtuosi in tal senso, spesso si tratta di escamotage per rendere “pulite” le peggiori pratiche costruttive: “Il carbonio emesso da un edificio è ancora una volta reale – ha aggiunto Locke -. Mentre queste fantomatiche compensazioni spesso non lo sono affatto”.
Il caso certificazioni: persino i giudizi Leed risultano a volte opinabili
Infine c’è la questione certificazioni: l’autore del testo di Bloomberg ne ha contate ben 29 tipologie differenti sulle pagine di ricerca di Google, tutte ufficialmente tese a permettere ai consumatori di fare scelte consapevoli in materia di viaggi. Ma alcune di queste sono per lo meno fuorvianti. L’articolo cita per esempio una nuova piattaforma di prenotazioni, Alight, che assegna un rating di sostenibilità agli hotel inclusi nel proprio catalogo online. Il sito però richiede semplicemente alle strutture di pubblicare autonomamente i dati che li riguardano. Risultato? un resort da 540 camere con sei ristoranti alle Hawaii ha ottenuto un punteggio green più alto di una hacienda messicana appena rinnovata dotata di impianti a energia solare.
Persino la certificazione Leed, quasi universalmente considerata una vera autorità in materia, non è esente da qualche valutazione opinabile. L’anno scorso, per esempio, ha concesso una certificazione gold, il secondo livello più alto, a una struttura da 4,3 miliardi di dollari come il Resorts World Las Vegas del gruppo Genting (quello che fino a poco tempo fa era anche a capo di Crystal Cruises). Il tutto, anche se appare difficile immaginare qualcosa di meno sostenibile di un colosso da 3.500 camere climatizzate, provvisto di un complesso piscine da oltre 2 ettari e di migliaia di pannelli Led che proiettano immagini più grandi della realtà, situato nel bel mezzo del deserto Mojave. E infatti, un’analisi più attenta della tabella di valutazione Leed del resort mostra una serie di punteggi zero in parecchie categorie chiave, quali l’energia pulita, i materiali rinnovabili, i contenuti riciclabili e il riuso dei materiali.
Ogni sforzo per rendere il mondo dell’ospitalità più sostenibile è encomiabile, conclude quindi sostanzialmente il pezzo, ma come spesso accade in molti contesti il diavolo è quasi sempre nascosto nei dettagli…
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[post_content] => Un investimento da 1 miliardo di euro per l'ultima delle ambizioni internazionali del Gruppo Fs che punta al lancio di un nuovo servizio ferroviario ad Alta Velocità tra Londra e Parigi entro il 2029.
Il progetto si inserisce nel Piano Strategico 2025-2029 che pone tra le priorità del Gruppo Fs l’estensione dei collegamenti Alta Velocità in Europa.
"Questo investimento rappresenta un passo decisivo nella visione del Gruppo Fs di costruire una rete ferroviaria europea più integrata, competitiva e sostenibile, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2025-2029, che pone un’attenzione sempre più ampia al trasporto dei passeggeri all’estero per accelerare lo sviluppo internazionale del Gruppo Fs -, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, ad e direttore generale del Gruppo Fs. L’alta velocità ferroviaria è la spina dorsale di una mobilità efficiente e rispettosa dell’ambiente e, espandendo la nostra presenza su corridoi chiave, non solo investiamo in infrastrutture e innovazione, ma anche nel futuro del trasporto europeo. Maggiore concorrenza contribuirà a creare un settore più efficiente e orientato ai clienti, offrendo una reale alternativa ai viaggi aerei”.
Nei giorni scorsi è stato siglato un memorandum of understanding fra il Gruppo Fs e il consorzio spagnolo Evolyn, forte di una solida esperienza nella gestione e nell'espansione di progetti di mobilità, così da rafforzare ulteriormente il progetto di leadership nell’Alta Velocità europea.
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L’annuncio arriva dopo la conferma dell’Office of Rail and Road del Regno Unito sulla possibilità di accesso al deposito di manutenzione di Temple Mills, consentendo così l’ingresso di un nuovo operatore fra Londra e Parigi.
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La fiera internazionale dei territori di Promoberg è l’unico salone europeo verticalmente dedicato al settore del turismo slow, sostenibile, accessibile e di prossimità.
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Sessanta viaggi che stanno coinvolgendo 600 agenti alla scoperta di 41 destinazioni differenti. Sono i numeri dei festeggiamenti per i 25 anni di Quality Group e il mezzo secolo di Mistral Tour. Con l’inizio di aprile si chiudono i primi otto mesi di celebrazioni: un doppio anniversario che vede protagonisti centinaia di adv da tutta Italia, per un ricco programma di educational dedicati alla formazione, alla scoperta e alla condivisione.
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«Abbiamo voluto dedicare questi anniversari speciali a chi da sempre rappresenta la nostra forza e il nostro legame con i viaggiatori: gli agenti di viaggio - commenta Marco Peci di Quality Group -. In un’epoca in cui la consulenza di qualità è il vero valore aggiunto, continuiamo a investire nella formazione esperienziale, affinché ogni agente possa raccontare le destinazioni non solo con competenza, ma con autentica passione e conoscenza diretta. Crediamo fermamente che agenti preparati, informati ed entusiasti siano la chiave per offrire ai clienti esperienze di viaggio indimenticabili». I festeggiamenti si concluderanno ufficialmente a novembre 2025.
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[post_content] => Olm nature escape, l’eco aparthotel a Caminata di Tures in Valle Aurina ha reinventato il modo di vivere le vacanze in famiglia.
La magia inizia nell’apartsuite con sauna finlandese privata. I genitori preparano la colazione per i bambini guardandoli giocare, mentre la montagna fuori dalla finestra racconta storie antiche. La kitchenette è la cucina segreta, dove sentirsi a casa pur essendo in vacanza: scaldare il latte del bebè a qualsiasi ora, preparare lo spuntino preferito del bambino, conservare i prodotti locali acquistati nei mercatini locali, vivere l'intimità di un momento in famiglia, lontani da sguardi estranei. La spa privata in camera, una sauna finlandese a 90 gradi, poi, diventa il rifugio personale di mamma e papà con la possibilità di rilassarsi nella grande vasca romantica, sotto la doccia effetto pioggia o godere di un massaggio a domicilio, mentre i bambini si divertono accanto. Un vero lusso.
Olm si trova nel parco naturale Vedrette di Ries-Aurina, che insieme a quello degli Alti Tauri e a quello alpino Alpi della Zillertal, forma la più grande unione di aree protette d’Europa. Tantissime sono quindi le possibilità di trekking a misura di famiglia, scegliendo tra i 400 km di sentieri panoramici, anche i percorsi in mountain bike sulle impeccabili piste ciclabili, i tour fra 50 rifugi e malghe incastonati nell’abbraccio di 80 vette che superano i tremila metri di altitudine, avventure in kayak e rafting, arrampicata e nordic working. Numerosi anche gli spazi verdi protetti dove i bambini possono esplorare.
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[post_content] => Un percorso da vivere come pionieri in una destinazione che si è aperta al turismo leisure solo nel 2019. Idee per Viaggiare presenta il suo itinerario Classico in Arabia Saudita: "Da vent’anni mi occupo di tutto il Medio Oriente - sottolinea Tiziana Spila, product manager Medio Oriente di IpV -. E posso die che prima di tutto è importante avere degli strumenti per capire come proporre questa meta": per visitare l’Arabia Saudita è quindi necessario il visto, che si può fare sul sito di visitsaudi.it (costa tra i 120 e i 130 euro, ha validità di un anno dal momento dell’emissione, comprende un’assicurazione medica di base obbligatoria e ha multipli accessi, fino a 90 giorni ciascuno). La valuta locale sono i Saudi Riyal e il costo della vita è quello di Milano. Per raggiungere Riyadh e Jeddah si possono scegliere i voli diretti di Ita Airways, in partenza dall’hub di Roma Fiumicino, ma esiste anche la compagnia di bandiera Saudia Airlines, che opera con collegamenti diretti sia da Milano sia da Roma. La seconda lingua del paese è l’inglese.
«I nostri tour di gruppo hanno una guida italiana e, una volta giunti a destinazione, incontrano uno storyteller ufficiale del governo saudita che accompagnerà i viaggiatori lungo tutto il percorso» spiega sempre Tiziana Spila che sottolinea anche come la società saudita sia formata da persone di ogni censo, non solo da ricchi: "Sono persone che si incontreranno nella quotidianità di questo viaggio e che accolgono l’ospite con il sorriso. Si parte dalla capitale Riyadh, dove ci si può fermare due notti, perché c’è tanto da vedere, sia di giorno sia di sera. Qui la storia incontra la modernità. A soli 20 chilometri dal centro si percorrono le vie di Diriyah, la città di adobe che è sito archeologico Unesco, mentre a 20 minuti dal centro si può visitare la vivace e colorata Boulevard City. Si arriva poi a Jeddah, sulla costa occidentale, dove, in 24/48h, si possono visitare la Corniche, la moschea Galleggiante, che viene circondata dall’acqua con l’alta marea, e il quartiere storico di Al Balad".
Proprio a Jeddah il prossimo 18 aprile si correrà il Gran Premio di Formula Uno. "E noi abbiamo preparato dei pacchetti ad hoc di quattro giorni e tre notti in città, a cui si aggiungono tre giorni di ingresso sul circuito per le prove, le qualifiche e la gara. Per gli appassionati è una cosa in più: si può vedere il Gran Premio e poi proseguire il tour. Lungo i 30 km di costa vicini a Jeddah non si vive il mare come noi lo immaginiamo: i beach club sono circondati da muri protettivi. Quindi per accogliere i turisti, in questi mesi sta aprendo un grande complesso all-inclusive Rixos a soli 30 minuti da Jeddah. L’altra possibilità è quella di intraprendere il viaggio che porta al Red Sea, con le sue acque meravigliose e i suoi alberghi unici".
Ma prima prosegue il tour Classico, che da Jeddah sale al nord del paese, verso AlUla: "Si parte con un treno modernissimo e, in business class si arriva a Medina: un’affascinante città spirituale, nella cui moschea si dice siano conservate le reliquie del profeta. Il bianco edificio, affollato di pellegrini, è accessibile solo ai musulmani e non ai turisti. Da Medina si parte per AlUla a bordo di jeep 4x4. L’Arabia Saudita non è solo desertica: ci sono montagne, colline, estese coltivazioni di frutta e ortaggi irrigate con il tradizionale Falaj system, il sistema più antico al mondo. Dopo una sosta a Khaybar Falagi, una inaspettata zona vulcanica circondata da una verde oasi naturale, l’arrivo ad AlUla è davvero magico: una pianura disseminata di strani ciuffi di rocce frastagliate color della sabbia. Qui si può soggiornare in alberghi di ogni tipo: fare glamping, scegliere accommodation dalle 3 alle 5 stelle del Banyan Tree e di Our Habitas, una catena internazionale che realizza strutture in posti unici al mondo. AlUla si trova in mezzo a una vallata ricca di installazioni artistiche e ci si può muovere con biciclette elettriche. È un’esperienza unica che è bello prolungare per una notte in uno dei numerosi resort, che sono lontani uno dall’altro, con inquinamento acustico a livello zero e un cielo che di notte lascia senza parole tanto è luminoso. Si può poi trascorrere una sera nella città vecchia di AlUla. Anche in città ci sono alberghi: il più curioso è il Dar Tantora The House Hotel, dove non c’è elettricità e la sera l’illuminazione viene dalle candele, in un’atmosfera da mille e una notte".
Per invogliare i clienti, si possono proporre degli stop-over: "Volando con Ita Airways, ma anche con Emirates, ci si può fermare per esempio a Dubai, da dove parte poi un volo diretto per AlUla. Ma le possibilità di stop-over sono davvero tante, a seconda delle esigenze e aspettative dei clienti. Tutto quello che proponiamo è stato testato. Il limite di oggi è che mancano tariffario e i contratti, perché i sauditi non sono abituati al turismo leisure, e ci vogliono almeno cinque giorni per programmare un viaggio. Noi oggi siamo l’industria del turismo in Arabia saudita ed è un lavoro bellissimo - conclude Tiziana Spila - perché stiamo crescendo insieme, unendo il loro prodotto al nostro know-how».
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[post_content] => "Il nostro obiettivo è promuovere le città austriache in tutte le stagioni": Brigitte Resch, pr Italia per Austria Turismo mette a fuoco le priorità dell'ente per il 2025.
"Anche d'estate le temperature sono gradevoli perché le località sono ricche di spazi verdi. La stessa Vienna, pur avendo 2 milioni di abitanti, è verde per il 50% del territorio grazie ai suoi parchi, giardini e vigneti, oltre al Bosco Viennese. Anche in capoluoghi come Graz e Salisburgo, circondati da monti e colline, si trovano grandi giardini e parchi, dove natura e cultura formano una sinergia perfetta".
Tra gli avvenimenti in programma per il 2025, a Vienna si festeggiano i 200 anni della nascita di Johann Strauss: sono stati organizzati eventi per tutto l'anno, molti dei quali si svolgeranno outdoor nei mesi estivi e saranno a ingresso libero. A Graz, seconda città dell’Austria per numero di abitanti e capoluogo della regione della Stiria, si celebrano con una speciale mostra i 400 anni di Palazzo Eggenberg (patrimonio Unesco insieme al centro storico della città).
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L'Austria vuole potenziare le stagioni "di mezzo" e attirare l'interesse degli ospiti italiani su aree ancora poco frequentate, come la regione della Stiria (di cui Graz è il capoluogo) e l’Alta Austria (dove l'anno scorso molti viaggiatori hanno visitato Bad Ischl-Salzkammergut, Capitale Europea della Cultura per il 2024).
Il tutto dopo un 2024 che si è concluso in modo positivo per l’incoming dall’Italia. "L'anno scorso gli arrivi degli ospiti italiani in Austria sono aumentati del 5,1% per un totale di 1.067.305, mentre i pernottamenti sono stati 2.748.607, con una crescita del 4,1% rispetto al 2023. Gli italiani hanno visitato soprattutto Vienna, quindi il Tirolo, la Carinzia e il Salisburghese. Il 2025 è iniziato molto bene, con un aumento del 2,8% degli arrivi e dell’1,5% dei pernottamenti dall'Italia.
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[post_content] => Ana amplia le possibilità di scoprire le tradizioni gastronomiche giapponesi sin dall'inizio del viaggio: oltre ai menù di cucina giapponese serviti nelle classi di servizio è ora possibile gustare a bordo una nuova selezione di sake – un vero e proprio simbolo del ricco patrimonio culturale del Giappone - e un nuovo gustoso ramen.
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Sui voli dal Giappone "Ana Original Megumino Hokkaido - Negi Miso Ramen" è caratterizzato da una combinazione di miso di Hokkaido e brodo vegetale, e viene aromatizzato con aglio e zenzero, che regalano aI tutto un sapore intenso. I noodles, morbidi e di medio spessore, si sposano perfettamente con il brodo, mentre un trio di cipolle verdi aggiunge un tocco finale fresco e vivace
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[post_content] => Dopo Barcellona, Miami. E' stato inaugurato ufficialmente ieri il nuovo terminal crociere di Msc nel porto della città della Florida. Realizzato da Fincantieri Infrastructure per una lunghezza di 632 metri, 85 metri di larghezza e un’altezza di 29 metri (quattro piani), occupa una superficie complessiva di 45.787 metri quadrati ed è la struttura di questo genere più grande al mondo.
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Orgogliosi
"Siamo orgogliosi di aver realizzato il terminal più grande e tecnologicamente avanzato al mondo, che definisce nuovi standard per l’intero settore ed è in grado di offrire ai nostri ospiti un’esperienza unica sia in fase di imbarco sia di sbarco" commenta il presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc, Piefrancesco Vago.
Il progetto e la costruzione del terminal sono frutto di un lavoro di squadra tra alcune delle più importanti realtà industriali e finanziarie del Paese: Leonardo per la tecnologia, il Rina per la due diligence tecnica, ambientale ed economica, Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest e Banca Intesa per il supporto finanziario all’operazione. L’opera è stata completata in poco più di tre anni: dalla posa della prima pietra, il 12 marzo 2022, alla consegna della struttura. Il progetto ha coinvolto in media circa 500 persone al giorno, impegnate anche su più turni, fino a raggiungere negli ultimi mesi una copertura operativa continua sulle 24 ore.
Innovazioni
Il terminal è dotato di un innovativo sistema di smistamento dei bagagli, realizzato da Leonardo, in grado di ottimizzare le operazioni logistiche e di migliorare l'efficienza nella movimentazione e nello smistamento dei colli. Il progetto inoltre introduce, per la prima volta nel settore crocieristico, la tecnologia cross-belt già ampiamente utilizzata in ambito aeroportuale, segnando l’inizio di una collaborazione tra Leonardo e la divisione crociere del gruppo Msc.
Il nuovo impianto potrà in particolare gestire contemporaneamente i bagagli di tre navi da crociera ormeggiate in contemporanea, migliorando le operazioni di imbarco, i controlli di sicurezza, dotati di sistemi di riconoscimento facciale biometrico per identificare le persone, e i tempi di consegna. La soluzione prevede in particolare un'area di screening con 22 linee e un totale di 360 metri di nastri trasportatori, oltre a un sistema di smistamento basato sul sorter Mbhs (multisorting baggage handling system) di Leonardo che si estende per circa 108 metri. Questo sistema è integrato con 24 metri di caroselli e supportato da soluzioni informatiche e software avanzati per ottimizzare la gestione dei flussi dei bagagli.
Progettato dallo studio di design internazionale Arquitectonica, il nuovo terminal ha richiesto oltre 2 milioni di ore di lavoro, l’impiego di circa 5.300 tonnellate di acciaio e la posa di oltre 1,1 milioni di metri di cavi elettrici. L’edificio è dotato anche di numerose aree destinate a uffici, di 1.490 mq di spazi verdi e di un parcheggio di sei piani, in grado di ospitare 2.450 veicoli (oltre a 245 posti auto per disabili), lungo 209 metri, largo 94 metri e alto 31 metri, per complessivi 121.546 mq di superficie.
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di Quirino Falessi
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Il progetto inoltre introduce, per la prima volta nel settore crocieristico, la tecnologia cross-belt già ampiamente utilizzata in ambito aeroportuale, segnando l’inizio di una collaborazione tra Leonardo e la divisione crociere del gruppo Msc.\r\n\r\nIl nuovo impianto potrà in particolare gestire contemporaneamente i bagagli di tre navi da crociera ormeggiate in contemporanea, migliorando le operazioni di imbarco, i controlli di sicurezza, dotati di sistemi di riconoscimento facciale biometrico per identificare le persone, e i tempi di consegna. La soluzione prevede in particolare un'area di screening con 22 linee e un totale di 360 metri di nastri trasportatori, oltre a un sistema di smistamento basato sul sorter Mbhs (multisorting baggage handling system) di Leonardo che si estende per circa 108 metri. Questo sistema è integrato con 24 metri di caroselli e supportato da soluzioni informatiche e software avanzati per ottimizzare la gestione dei flussi dei bagagli.\r\n\r\nProgettato dallo studio di design internazionale Arquitectonica, il nuovo terminal ha richiesto oltre 2 milioni di ore di lavoro, l’impiego di circa 5.300 tonnellate di acciaio e la posa di oltre 1,1 milioni di metri di cavi elettrici. 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