2 November 2024

Glion: a Behind the Scenes 2024 si è parlato della relazione delicata e vitale tra arte e hotel

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“La cosa principale quando si progetta un hotel è la passione. Quando pensiamo all’arte in un hotel, la integriamo fin dall’inizio perché tocca la luce, lo spazio e tutto quanto“. Così definisce il rapporto tra ospitalità e arte l’architetto d’interni Natacha Froger, intervenuta alla seconda edizione di Behind the Scenes: l’evento organizzato recentemente al Vik Hotel di Milano dal Glion Institute of Higher Education, che quest’anno ha avut come tema principale proprio questa relazione tanto vitale per il mondo alberghiero.

“L’arte è una dimensione essenziale che trascende la nostra vita quotidiana ed è fondamentale nel nostro lavoro architettonico”, ha proseguito Natacha Froger. Non solo, ha aggiunto il direttore generale di Glion, Frédéric Picard: “L’arte nell’ospitalità aggiunge valore al design e offre agli ospiti l’accesso a opere importanti senza visitare un museo. L’arte crea un ambiente visivamente stimolante ed emotivamente coinvolgente, rendendo gli hotel più memorabili e distintivi”.

Anche Alessandro Riva, curatore d’arte di Galleria Vik Milano, ha condiviso le sue riflessioni sulla trasformazione di un hotel in una galleria d’arte: “L’integrazione dell’arte deve iniziare dalla fase di progettazione – ha detto riecheggiando le parole di Natacha Froger -. La collaborazione con gli architetti e gli interior designer fa sì che l’arte diventi parte integrante dell’ambiente alberghiero. Le opere vanno tuttavia selezionate in modo da risuonare con i diversi ospiti e da riflettere l’identità dell’hotel. L’arte in un hotel trasforma infatti lo spazio in una galleria vivente che trasmette un’emozione, dove ogni ospite diventa parte di un dialogo artistico continuo. Questa miscela unica di ospitalità e arte crea un’esperienza indimenticabile che risuona profondamente negli ospiti”.

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