9 luglio 2024 09:21

Da sinistra, Chiara Caruso, Benedetto Giustiniani, Mauro Montagner e Michelangelo Ripamonti
C’è anche una consistente componente core negli approcci d’investimento dei fondi italiani verso gli hotel tricolori. La strategia value-add rimane tuttavia importante, come già accade per i private equity e gli hedge fund internazionali. E’ quanto è emerso dal panel dedicato agli investitori domestici dell’ultimo Hospitality Forum realizzato da Scenari Immobiliari a Milano in collaborazione con Castello sgr.
Cresce l’impegno di Cdp nel settore
Cdp Real Asset sgr, l’asset e fund management company di Cassa Depositi e Prestiti, gestisce oggi un totale di otto fondi per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro, con l’obiettivo di raggiungere quota 10 miliardi in circa tre anni. Di questi, una parte è dedicata al Fondo nazionale del turismo (Fnt), a sua volta suddiviso in due comparti. L’uno legato al Pnrr, l’altro a monte di due fondi di fondi: il primo (Ft1) è dedicato agli investimento value-add di lungo periodo, in pancia del quale ci sono già nove asset; l’altro (Ft2) a operazioni core con una piattaforma di dieci asset. Le risorse impegnate al momento ammontano complessivamente a 450 milioni di euro. “Il nostro portfolio comprende un totale di 3.800 camere tra resort, asset di pregio e business hotel, di cui il 52% nel Sud e sulle isole, il 38% al Nord e il 10% nel Centro Italia. Ma abbiamo tutte le intenzione di continuare a crescere – ha spiegato la responsabile Fnt in Cdp Real Asset sgr, Chiara Caruso -. L’obiettivo è quello di raggiungere una quota di una cinquantina di immobili alberghieri, per circa 6 mila camere operate da una quindicina di compagnie differenti e un valore di masse gestito pari a oltre un miliardo. Tra i progetti in fase di definizione c’è tra l’altro il complesso delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, che ci consentirà di entrare nel segmento del benessere in partnership con Qc Spa of Wonders”.
Generali mira a diventare il fondo core paneuropeo di riferimento dell’hotellerie
Anche il gruppo assicurativo Generali vanta ormai un consistente portfolio alberghiero. Si parla di un valore attorno al miliardo complessivo, per una ventina di hotel di proprietà, di cui il 55% si trova in Italia: “Ma stiamo preparando un nuovo ulteriore fondo in rampa di lancio per la fine dell’anno. Sarà aperto anche a capitali di terzi e mira a generare nuovi investimenti nel comparto – ha raccontato il responsabile Sud Europa di Generali Real Estate, Benedetto Giustiniani -. Il peso dell’alberghiero è ancora basso, rimanendo poco al di sopra al 2% dei nostri attivi complessivi. Vediamo tuttavia grandi opportunità di sviluppo. Tanto più che a oggi non esistono fondi core paneuropei dedicati specificamente a questo settore. Il nostro obiettivo è perciò proprio quello di colmare questo gap. Il nuovo fondo avrà quindi una matrice core, arricchita da varie attività value-add“.
Strategia multi-segmento e multi-uso per Edizione Property
Gli hotel rivestono un ruolo strategico pure per Edizione Property, società di gestione real estate della holding omonima della famiglia Benetton. “Il nostro interesse è dimostrato anche dai progetti in pipeline: ne abbiamo attualmente in corso a Verona, a Firenze e in Puglia, mentre un altro paio potrebbe partire entro la fine dell’anno – ha rivelato l’amministratore delegato di Edizione Property, Mauro Montagner -. Si tratta di operazioni che realizzeremo in partnership con investitori terzi. La nostra è una strategia multi-segmento, che guarda sia ai resort, sia agli urban hotel, con un occhio di riguardo al segmento del lusso e un approccio multi-uso”.
Più value add che core per Castello sgr
Castello sgr vanta un portfolio di 33 strutture ricettive, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro, pari al 15% del totale delle masse gestite. L’asset management company acquisita da Anima sgr nel 2023 si concentra prevalentemente su investimenti value add. Circa un terzo delle proprietà è operato in franchising, un terzo in management e un terzo in locazione (in quest’ultimo caso si tratta soprattutto di alberghi midscale ed economy). “Le strutture sono distribuite lungo tutto lo Stivale – ha sottolineato il portfolio manager della sgr, Michelangelo Ripamonti -. Di queste il 59% è rappresentato da proprietà cittadine dal taglio business e la restante parte da resort e strutture leisure con una prevalenza di indirizzi nel Centro Italia (51%). Le operazioni di riposizionamento (value add) rappresentano l’85% del totale, mentre la acquisizioni buy & hold (core) coprono il restante 15%“.
Focus sui rendimenti. Si pensa anche a indici non tipici dell’immobiliare come i multipli dell’ebitda
In tema di rendimenti target le posizioni dei quattro investitori differiscono a seconda delle strategie di fondo delle rispettive realtà: “Mi è difficile fornire una cifra specifica – ha detto Chiara Caruso di Cdp -. Posso però dire che i nostri investimenti sono sempre di medio – lungo periodo. Non cerchiamo quindi la doppia cifra percentuale, ma neppure valori attorno al 9%-10%. Per il resto, il ritorno deve essere adeguato al tipo di struttura e al rischio sotteso. E’ chiaro per esempio che un’operazione di sale and lease back presenti minori incognite rispetto a un investimento di riqualificazione e riposizionamento, generando perciò aspettative differenti”.
Che ogni contesto vada valutato singolarmente è ovviamente un discorso valido anche per Generali. “Diciamo però che nei nostri fondi il rendimento target si situa attorno all’8% (irr a dieci anni), grazie al mix tra componenti core e value add – ha aggiunto Giustiniani -. Al momento le prospettive migliori le offre probabilmente il segmento lusso. Ma in questo caso le operazioni di riposizionamento richiedono ritorni adeguati, perché i costi oggi sono alle stelle”.
Rendimenti in linea con le condizioni di mercato per gli investimenti value add di Edizione Property. “Il valore varia a seconda dei contesti specifici, ma siamo chiaramente in doppia cifra percentuale”, ha evidenziato Montagner. Per Ripamonti di Castello infine, in caso di locazioni si parla già di un 8%, mentre “quando consideriamo investimenti value add con focus sulla parte operazionale passiamo generalmente a considerare altri indici come i multipli dell’ebitda, con rendimenti tradizionalmente più alti”.
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[post_content] => Il 2025 è un nuovo anno record per gli incassi dell'imposta di soggiorno. Secondo l'Osservatorio sulla Tassa di Soggiorno di Jfc, anticipato dall'Ansa, ci sarà un nuovo incremento del +15,8% del gettito, che arriverà a 1 miliardo 186 milioni e i Comuni nei quali si dovrà pagare l'imposta di soggiorno raggiungeranno quota 1.389.
Reso noto anche l'incasso finale per il 2024 che è di 1 miliardo 24 milioni con +29,1% sul 2023 quando fu di 793,5 milioni. Jfc sottolinea che al tempo stesso rimane confermato anche un sistema di gestione dei fondi non chiaramente rendicontato da parte della maggioranza delle stesse amministrazioni locali.
Ora tutti questi soldi dovrebbero essere rimessi nel turismo e non per ripianare buchi di bilancio, come purtroppo succede molte volte. Si potrebbero per esempio impiegare in una nuova fiscalità per gli assunti in modo definitivo dalle strutture turistiche. Ma, a leggere le proteste dei sindacati ci si accorge che questa modalità non viene mai presa in considerazione, perché il personale è assimilato ai costi. Solo in una società completamente sbagliata si può considerare una persona come un costo.
Statistiche
La regione che nel 2024 ha avuto i maggiori incassi derivati dall’imposta di soggiorno è il Lazio con oltre 300 milioni di euro (contro i 189 milioni del 2023). Segue la Toscana con circa 121 milioni di incassi sull’anno e un buon incremento rispetto ai circa 107 milioni del 2023. Toscana che supera, per valore degli incassi, la Lombardia, che nell’anno 2024 incassa complessivamente 114 milioni di euro circa (contro i 93 dell’anno precedente, segnando un rilevante indice di crescita).
Ben 292 milioni sono stati ad appannaggio della sola Capitale (che ha segnato un +61,2% rispetto all’anno precedente). Sul podio delle città d’arte ci sono anche Firenze che ha segnato un più moderato +9,9%, con incassi complessivi pari ad oltre 76,5 milioni di euro. Milano con circa 76,5 milioni di incassi ed un +23,2% rispetto all’incasso complessivo dell’anno precedente.
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[post_content] => Una nuova campagna di comunicazione istituzionale pensata per un ecosistema digitale integrato, che punta su contenuti visivi d’impatto, copy coinvolgenti e uno storytelling calibrato sul senso più profondo della partnership. E' l'iniziativa lanciata in questi giorni nata dalla collaborazione tra Alidays e Allianz Partners: un approccio full funnel che accompagna i viaggiatori lungo tutto il percorso, dallo stimolo iniziale sino all’invito a recarsi in agenzia e a visitare la landing page informativa Alidays Esperienze Uniche. Con una calendarizzazione di sei mesi, la campagna sarà declinata attraverso attività digital out-of-home concentrate su Milano, tramite installazioni in posizioni chiave e un media mix online e social.
[caption id="attachment_488111" align="alignright" width="300"] Da sinistra, Davide Catania e Pietro De Arena[/caption]
“Abbiamo voluto raccontare la nostra partnership attraverso un percorso di comunicazione coinvolgente, invitando la nostra audience a recarsi nelle agenzie di viaggi, con cui da sempre ci confrontiamo e quotidianamente lavoriamo”, spiega il ceo di Alidays, Davide Catania. “Attraverso questa campagna, vogliamo comunicare il valore aggiunto che la nostra collaborazione porta ai viaggiatori e al mondo dei viaggi”, aggiunge l'amministratore delegato di Allianz Partners Italia, Marco Gioieni.
Focus della campagna, per incrementare la brand awareness e il valore della sinergia tra Alidays e Allianz Partners, quattro destinazioni cardine: West Usa (on air ad aprile e a maggio), Giappone (giugno e luglio), con l’obiettivo di rafforzare anche la conoscenza dei tour esclusivi; East Usa e Ny (settembre e ottobre), Maldive (ottobre e novembre), per promuovere long weekend, e i viaggi stanziali.
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"L’iniziativa nasce dall’idea di valorizzare la complementarietà delle nostre realtà”, sottolinea Caterina D’Apolito, head of communications & sustainability di Allianz Partners Italia. “Obiettivo di riferimento è stimolare l’interesse e l’azione, dando la massima importanza a una partenza senza pensieri, plus fondamentale che contraddistingue i nostri prodotti”, conclude Pietro de Arena, head of marketing di Alidays.
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[post_content] => Non si fermano gli scioperi nel nostri Paese, soprattutto nel settore dei trasporti. Ad aprile infatti sono previste una serie di agitazioni che potrebbero creare ritardi e annullamenti nel trasporto ferroviario e aereo.
Mercoledì 9 aprile si fermano i lavoratori del settore aeroportuale: lo sciopero nazionale, indetto dal sindacato CUB Trasporti, è in programma dalle 8.30 alle 12.30. Lo stesso giorno si fermano anche i lavoratori dell’aeroporto di Palermo: il personale Gesap incrocerà al braccia per 8 ore, dalle 10.30 alle 18.30.
Martedì 8 e mercoledì 9 aprile, poi, si ferma il personale del settore ferroviario e del trasporto pubblico locale su rotaia. L’agitazione durerà 24 ore, dalle 21 dell’8 aprile alle 21 del 9 aprile, e potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione dei treni in tutta Italia.
L'elenco continua
L’11 aprile sono previsti due scioperi: Osr Orsa Ferrovie ha indetto uno sciopero che riguarderà il personale Trenitalia della direzione business regionale di Piemonte e Valle d’Aosta. La protesta durerà 23 ore, dalle 3 dell’11 aprile alle 2 del 12 aprile.
Assemblea Nazionale Pdm/Pdb ha proclamato un’ulteriore agitazione che interesserà il personale di macchina e di bordo del Gruppo FSI. Anche in questo caso, lo sciopero avrà una durata di 23 ore, dalle 3 dell’11 aprile alle 2 del 12 aprile.
Inolltre, giovedì 17 aprile sono previste ulteriori mobilitazioni che potrebbero coinvolgere diverse categorie di lavoratori del trasporto ferroviario, causando ritardi e cancellazioni mentre mercoledì 23 aprile in caledario c’è lo stop degli Appalti ferroviari RSI.
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[post_content] => Verranno inaugurati il prossimo 3 giugno, e saranno attivo sino al 30 settembre, i due collegamenti settimanali che segneranno il debutto di Gnv in Algeria: il : Sète – Algeri e il Sète – Bejaia. Su tutte le tratte sarà operativa la nave Fantastic, che offrirà a bordo servizi pensati su misura per le esigenze del mercato nordafricano. I passeggeri potranno usufruire infatti di cucina halal, una sala preghiera e aree dedicate alle famiglie.
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[post_content] => La meeting industry in Italia rappresenta un comparto in forte espansione, in grado di generare una ricaduta economica positiva su strutture e territori coinvolti.
“La meeting industry ha un ruolo cruciale per il mondo del turismo nel nostro Paese. L’organizzazione di eventi e congressi attira numerosi partecipanti internazionali che, una volta arrivati in Italia, innescano un circolo virtuoso per il settore e per la nostra economia. Al di là del singolo evento, il viaggiatore investe nel pernotto, negli spostamenti e nelle visite culturali, andando a scoprire le bellezze italiane. La crescita del comparto Mice è significativa e rappresenta una leva di sviluppo per l’intero territorio nazionale” commenta Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit.
Come emerge dallo studio promosso da Enit in collaborazione con Federcongressi&eventi e realizzato da Aseri, Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il settore Mice in Italia coinvolge annualmente più di 27 milioni di partecipanti provenienti da ogni parte del mondo, equivalente ad una spesa complessiva pari a quasi 9 miliardi di euro.
Secondo le ultime stime disponibili (relative all’annualità 2023), il 42% della spesa è rappresentato dall’alloggio (3.750.278.000 euro), il 29,9% è costituito dalla spesa per i trasporti (2.671.069.000 euro) sostenuta in Italia, riguardante sia i trasferimenti interni a lunga percorrenza a livello nazionale e regionale (trasporto aereo, ferroviario e automobilistico), sia gli spostamenti a livello locale (principalmente autobus e taxi).
Spesa
Il 15,9% è riferito alla spesa per la ristorazione sostenuta al di fuori sia dell’hotel dove il partecipante ha alloggiato, sia della struttura dove è stato ospitato l’evento (1.417.816.000 euro); il restante 12,2% della spesa totale è relativo ad acquisti e altre spese (beni per uso personale e spese per la fruizione di servizi culturali, ricreativi e di intrattenimento) pari a 1.094.020.000 euro.
A tutto questo bisogna poi sommare la spesa per la realizzazione di meeting, congressi ed eventi (catering e ristorazione interna, allestimenti e tecnologie, spazi e altri servizi) che vale più di 2 miliardi 800 milioni di euro, portando così il complessivo del contributo economico diretto del mondo Mice in Italia a ben 11 miliardi 746 milioni di euro. Una somma che si traduce in una spesa media giornaliera per singolo partecipante di circa 281€, cifra che aumenta se si considerano gli eventi di durata superiore a un giorno.
Spesa media giornaliera che risulta più elevata nel Nord Ovest del Paese, pari a circa 256 euro a livello complessivo, che raggiunge i 328€ al giorno se si prendono in considerazione solamente gli eventi che hanno registrato una durata superiore a un giorno. In quest’area geografica si concentra il 39,7% del totale della spesa per eventi e congressi, seguita dal Centro Italia (27,7%), Nord Est (23,6%) e Sud – Isole (9%).
Uno spaccato geografico direttamente proporzionale alla concentrazione delle sedi ospitanti gli eventi (alberghi con sale meeting, centri congressi e sedi fieristico congressuali, dimore storiche e molto altro): il Nord racchiude il 53,2% delle sedi totali e ha ospitato il 59 % degli eventi (crescita del +11,8%), il Centro possiede il 24,8% delle sedi e ha ospitato il 24,7% degli eventi complessivi (+13,4%), il Sud dispone del 13,8% delle sedi e ha ospitato il 10,2% degli eventi (+10%), chiudono le Isole con l’8,2% delle sedi ed il 6,1% degli eventi ospitati (+11,5%).
Interventi
“Il settore della meeting industry in Italia rappresenta un'importante opportunità di crescita economica e turistica. La significativa spesa generata dagli eventi e congressi non solo sostiene l'economia locale, ma promuove anche le meraviglie della nostra nazione a livello internazionale. È fondamentale continuare a investire in questo comparto strategico, che contribuisce a creare posti di lavoro e a valorizzare il patrimonio culturale italiano. Siamo impegnati a garantire un ambiente favorevole per questa industria, affinché possa prosperare e portare benefici a tutte le regioni del nostro territorio” afferma Daniela Santanchè, Ministro del Turismo.
“La pubblicazione di questo studio è molto importante perché certifica il valore dell’industria italiana dei congressi e degli eventi business. Va inoltre sottolineato che, rispetto al dato medio indicato dalla ricerca, il contributo economico del MICE risulta ancora più alto se si considerano gli eventi di più lunga durata e maggiore complessità quali i congressi associativi, soprattutto internazionali. In questo ambito emerge la maggiore capacità di attrattiva da parte delle destinazioni che investono per aumentare la propria competitività e, anche per questo, il congressuale è un settore del turismo con ancora ampi margini di crescita”, dichiara Gabriella Gentile, Presidente di Federcongressi&eventi.
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[post_content] => Dal 1° di aprile anche Trenitalia Frecciarossa è tornato a operare sulla tratta Milano-Parigi, dopo Sncf Tgv nel giorno precedente. Con quattro corse giornaliere in andata e ritorno, il Frecciarossa, riprende servizio da Milano Centrale con il primo collegamento diretto ad alta velocità, dopo il ripristino della tratta ferroviaria danneggiata dalla frana nella valle della Maurienne.
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Ripartenza importante
Un collegamento che va oltre i confini italiani, il Frecciarossa Milano-Parigi segna una ripartenza importante per Trenitalia e per il Gruppo FS. “Il gruppo ferrovie è molto concentrato sulla crescita internazionale del trasporto sulla base dell'esperienza fatta nel nostro Paese e su esperienze già fatte in alcuni mercati europei. Guardiano con fiducia alla rete alta velocità in Europa per offrire un servizio che da metropolitana d’Italia può diventare metropolitana d’Europa, sicuri di poterlo affrontare con un brand di successo”.
Nel periodo estivo partirà anche il servizio Parigi-Marsiglia di Frecciarossa, “un’altro segnale di crescita importante”. A partire dal 15 giugno 2025, al Milano–Parigi si aggiungerà il collegamento Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia con quattro corse giornaliere. Il viaggio, della durata di 3 ore e 20 minuti, collegherà la capitale francese, con partenza da Parigi-Gare-de-Lyon, alla stazione Saint-Charles di Marsiglia e fermate intermedie a Lione Saint-Exupéry, Avignone, Aix-en-Provence e Marsiglia Saint-Charles.
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Obiettivo Marche . La regione si sta aprendo sempre più ai mercati internazionali. Negli ultimi giorni di marzo e nei primi di aprile, AtiM, Agenzia per il turismo e l'internazionalizzazione delle Marche, ha portato e sta portando la regione sotto i riflettori di due eventi strategici per la promozione turistica: il Travel & Adventure Show di Washington DC e il workshop Journeys London.
Due iniziative con target e approcci diversi, ma con un obiettivo comune: rafforzare la visibilità delle Marche nei mercati anglosassoni, intercettando sia il grande pubblico che i professionisti del settore turistico. Dal 29 e al 30 marzo, AtiM è stata presente al Travel & Adventure Show di Washington DC, uno degli eventi più importanti negli Stati Uniti per il turismo B2C.
"Gli Stati Uniti rappresentano un mercato in crescita per il turismo nelle Marche - spiega Marina Santucci, direttore di AtiM -. L'interesse degli americani per l'Italia è forte, ma vogliamo far conoscere loro la nostra regione come una meta autentica, fuori dai circuiti più battuti. Il Travel & Adventure Show è la piattaforma ideale per entrare in contatto diretto con i viaggiatori americani e proporre loro le Marche come prossima destinazione".
Subito dopo l'impegno americano, dal 31 marzo al 2 aprile, AtiM è volata a Londra per partecipare a Journeys London, un workshop esclusivo organizzato in collaborazione con Journeys Group Ltd. L'iniziativa, interamente dedicata agli scambi tra professionisti del settore turistico, vedrà gli operatori marchigiani (sellers) incontrare tour operator, agenti di viaggio e altri attori del turismo britannico (buyers), con un programma che prevede sessioni B2B, momenti conviviali e fam-trip (viaggi esperenziali per far conoscere meglio tra loro gli operatori marchigiani e inglesi, favorendo sinergie e collaborazioni commerciali).
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[post_content] => È ripartito oggi da Milano Garibaldi il primo collegamento diretto ad alta velocità Milano-Torino-Parigi con Tgv Inoui, dopo il ripristino della tratta ferroviaria danneggiata dalla frana nella valle della Maurienne.
La linea con 3 corse a/r al giorno di Sncf Voyages Italia, filiale di Sncf Voyageurs, ripristina un legame forte con il territorio che si inserisce in un contesto di crescita della domanda di trasporto ferroviario tra Italia e Francia, con ricadute dirette sulle regioni Lombardia e Piemonte. L'Italia rappresenta un mercato fondamentale e strategico, con oltre 56 milioni di passeggeri trasportati dall’alta velocità ogni anno.
Tgv Inoui non solo facilita gli spostamenti dei viaggiatori, ma rafforza il ruolo di Milano e Torino come hub strategici per il turismo, il commercio e gli scambi culturali che soddisfa la necessità di un collegamento ferroviario stabile e diretto tra i due Paesi.
Attiva in Italia dal 2011, Sncf oggi gestisce oltre il 40% dell’Alta Velocità in Europa e il 22% del traffico ferroviario internazionale, con l’obiettivo di raggiungere il 30% entro il 2030. Ha così affermato Caroline Chabrol, direttrice generale di Sncf Voyages Italia: «Questo sviluppo avrà un impatto positivo anche in Italia, con un piano di investimenti per ampliare l’offerta su ulteriori tratte interne e creare nuove opportunità di lavoro e formazione sul mercato italiano. Tgv Inoui propone una vasta gamma di tariffe, con prezzi a partire da 29 €, rendendo il servizio accessibile a tutti i viaggiatori».
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Per celebrare questa ripartenza, Sncf Voyages Italia ha lanciato una serie di iniziative per coinvolgere i viaggiatori e valorizzare il ritorno del servizio: un concorso a premi sui canali social di Tgv Inoui, mettendo in palio 10 biglietti a/r per Parigi, con estrazione proprio oggi, in concomitanza con le prime circolazioni; Aree engagement nelle stazioni di Milano e Torino, per avvicinare il pubblico al tema della mobilità sostenibile. I viaggiatori potranno scoprire i vantaggi ambientali di Tgv Inoui e ricevere un kit viaggio sostenibile; una campagna di comunicazione visibile nelle stazioni, metropolitane e sui tram di Milano e Torino, con il claim "Vai a Parigi. Siamo diretti!", un invito a riscoprire il piacere del viaggio e la tratta diretta.
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L'Italia rappresenta un mercato fondamentale e strategico, con oltre 56 milioni di passeggeri trasportati dall’alta velocità ogni anno.\r\n\r\nTgv Inoui non solo facilita gli spostamenti dei viaggiatori, ma rafforza il ruolo di Milano e Torino come hub strategici per il turismo, il commercio e gli scambi culturali che soddisfa la necessità di un collegamento ferroviario stabile e diretto tra i due Paesi.\r\n\r\nAttiva in Italia dal 2011, Sncf oggi gestisce oltre il 40% dell’Alta Velocità in Europa e il 22% del traffico ferroviario internazionale, con l’obiettivo di raggiungere il 30% entro il 2030. Ha così affermato Caroline Chabrol, direttrice generale di Sncf Voyages Italia: «Questo sviluppo avrà un impatto positivo anche in Italia, con un piano di investimenti per ampliare l’offerta su ulteriori tratte interne e creare nuove opportunità di lavoro e formazione sul mercato italiano. 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I viaggiatori potranno scoprire i vantaggi ambientali di Tgv Inoui e ricevere un kit viaggio sostenibile; una campagna di comunicazione visibile nelle stazioni, metropolitane e sui tram di Milano e Torino, con il claim \"Vai a Parigi. Siamo diretti!\", un invito a riscoprire il piacere del viaggio e la tratta diretta.\r\n\r\n ","post_title":"E' ripartito oggi il collegamento Tgv Inoui sulla Milano-Parigi","post_date":"2025-03-31T15:28:38+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["caroline-chabrol","sncf-tgv"],"post_tag_name":["Caroline Chabrol","Sncf Tgv"]},"sort":[1743434918000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"487742","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Il Nepal si rilancia in Italia e incontra il trade per presentare gli obiettivi del progetto Nepal Tourism Promotion 2025, a cura del Ntb e organizzato in Italia con il supporto di Paolo Nugari, Console generale onorario del Nepal a Roma. Nel corso dell'evento sono state illustrate le ultime novità ed iniziative insieme alla delegazione Nepalese.\r\n\r\nIl turismo rappresenta il 6,7% del Pil e punta ad incrementare sempre di più uno sviluppo sostenibile, inoltre è una destinazione in trasformazione continua legata alle tradizioni locali e sicura. \r\n\r\n«Riprendiamo con entusiasmo la promozione della destinazione e rafforzare le partnership turistiche - ha spiegato Nugari ai tour operator e agenzie intervenute a Roma all'evento Nepal Night presso l'Angolo dell'Avventura -. Gli italiani nel 2024 sono stati 14.474 con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente. 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