9 April 2025

Enit – Human Company: cresce la voglia di vacanze all’aria aperta tra gli italiani

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Il toscano hu Park Albatros village del gruppo Human Company

Flessibile, sostenibile e sicuro: grazie alle sue caratteristiche intrinseche il comparto dell’open air negli ultimi anni ha saputo guadagnarsi la fiducia degli italiani. Merito anche della propria capacità di evolversi, intercettando necessità e richieste dei nuovi target di riferimento. Tanto che le vacanze all’aria aperta sembrano essere il must post-Covid per gli italiani: due su tre, infatti, ammettono che dall’inizio della pandemia la loro propensione a svolgere all’aperto le proprie vacanze è cresciuta. Parte da questo dato storico sul turismo open air la nuova edizione dello studio sul turismo outdoor commissionata all’Istituto Piepoli da Enit e Human Company. Un trend che si conferma anche per la stagione estiva 2022, che sembra avere tutte le carte in regola per essere in linea con quella del 2019, se non addirittura superiore.
Puglia, Toscane e Sardegna sul podio delle mete preferite dai turisti outdoor

Secondo le stime dell’indagine, più di un italiano su due (52%) ha infatti programmato una vacanza in estate; di questi, uno su cinque pianifica una struttura outdoor, con predilezione per villaggi e agriturismi. Tra i propensi alla vacanza il turista open air non solo è il più fidelizzato (l’82% si dichiara pronto a partire), ma anche il più orientato a prolungare il soggiorno: per il 24% dei turisti outdoor la vacanza sarà più lunga, mentre resterà invariata per gli altri.
Riguardo alla meta, l’Italia si conferma anche quest’anno la favorita dai turisti outdoor con l’88% delle preferenze (+3 punti percentuali rispetto al 2021). Sul podio delle regioni preferite dal turista outdoor la Puglia (18%) consolida la propria prima posizione e condivide il podio con la Toscana (11%) e la Sardegna (10%). Ottime le performance anche di Lazio, Calabria e Sicilia (tutte a quota 8%). Quanto alle destinazioni e al periodo, il 58% di chi pianifica una vacanza outdoor sceglierà il mare, il 17% la montagna e il 14% città e località d’arte prevalentemente a luglio (42%) e agosto (46%), che si confermano i mesi dominanti, con una quota apprezzabile a settembre (11%).

Caro carburante e inflazione influenzano le scelte degli italiani in vacanza

Se nella rinuncia alle vacanze non stupisce che a prevalere siano i motivi economici (38%), sorprende invece che il Covid sia oggi un fattore piuttosto marginale, con solo il 5% degli intervistati che ha dichiarato di non partire per paura del contagio. Caro carburante e inflazione sono invece le principali discriminanti per la scelta delle vacanze per sette italiani su dieci, seguiti dalla presenza di tariffe flessibili che mettono al sicuro da perdite economiche (61%) e dalle offerte last minute (53%). Secondo l’indagine circa un quarto dei vacanzieri aspetta poi di prenotare sotto data.

Presenze Human Company a +15% sul 2019

«L’indagine conferma le previsioni del gruppo, per cui si annuncia una stagione positiva con performance superiori ai dati pre-Covid – spiega il general manager di Human Company, Domenico Montano -. A oggi stimiamo il 40% di presenze in più rispetto al 2021 e una crescita del 15% sulla stagione 2019 per tutti i nostri village. Il mare si conferma la meta preferita specialmente dai connazionali, ma registriamo anche la ripresa del turismo nelle città d’arte, dove siamo presenti con i nostri camping in town, vissuti non più come semplici luoghi dove pernottare ma come facilitatori per visitare il territorio anche fuori stagione. A testimoniare il trend positivo delle città italiane pure i nostri Mercati Centrali a Firenze, Roma, Torino e Milano».

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L’altra possibilità è quella di intraprendere il viaggio che porta al Red Sea, con le sue acque meravigliose e i suoi alberghi unici\".\r\n\r\nMa prima prosegue il tour Classico, che da Jeddah sale al nord del paese, verso AlUla: \"Si parte con un treno modernissimo e, in business class si arriva a Medina: un’affascinante città spirituale, nella cui moschea si dice siano conservate le reliquie del profeta. Il bianco edificio, affollato di pellegrini, è accessibile solo ai musulmani e non ai turisti. Da Medina si parte per AlUla a bordo di jeep 4x4. L’Arabia Saudita non è solo desertica: ci sono montagne, colline, estese coltivazioni di frutta e ortaggi irrigate con il tradizionale Falaj system, il sistema più antico al mondo. Dopo una sosta a Khaybar Falagi, una inaspettata zona vulcanica circondata da una verde oasi naturale, l’arrivo ad AlUla è davvero magico: una pianura disseminata di strani ciuffi di rocce frastagliate color della sabbia. Qui si può soggiornare in alberghi di ogni tipo: fare glamping, scegliere accommodation dalle 3 alle 5 stelle del Banyan Tree e di Our Habitas, una catena internazionale che realizza strutture in posti unici al mondo. AlUla si trova in mezzo a una vallata ricca di installazioni artistiche e ci si può muovere con biciclette elettriche. È un’esperienza unica che è bello prolungare per una notte in uno dei numerosi resort, che sono lontani uno dall’altro, con inquinamento acustico a livello zero e un cielo che di notte lascia senza parole tanto è luminoso. Si può poi trascorrere una sera nella città vecchia di AlUla. Anche in città ci sono alberghi: il più curioso è il Dar Tantora The House Hotel, dove non c’è elettricità e la sera l’illuminazione viene dalle candele, in un’atmosfera da mille e una notte\". \r\n\r\nPer invogliare i clienti, si possono proporre degli stop-over: \"Volando con Ita Airways, ma anche con Emirates, ci si può fermare per esempio a Dubai, da dove parte poi un volo diretto per AlUla. Ma le possibilità di stop-over sono davvero tante, a seconda delle esigenze e aspettative dei clienti. Tutto quello che proponiamo è stato testato. Il limite di oggi è che mancano tariffario e i contratti, perché i sauditi non sono abituati al turismo leisure, e ci vogliono almeno cinque giorni per programmare un viaggio. Noi oggi siamo l’industria del turismo in Arabia saudita ed è un lavoro bellissimo - conclude Tiziana Spila - perché stiamo crescendo insieme, unendo il loro prodotto al nostro know-how».\r\n\r\n[gallery ids=\"488203,488202,488200\"]","post_title":"Scoprire l’Arabia Saudita con Idee per Viaggiare: il tour Classico","post_date":"2025-04-07T11:11:45+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1744024305000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"488151","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell'aeroporto di Palermo ha rassegnato le dimissioni: \"Leggo che il presidente Schifani ha lamentato la mancanza di una visione strategica da parte della governance della Gesap - spiega l'ad in una nota ripresa dall'Ansa -. Considero questo giudizio del tutto improprio, sbagliato e infondato ma per quanto mi riguarda mi appresto a proporre le mie dimissioni non più da amministratore delegato ma anche da consigliere d'amministrazione\".\r\n\r\n\"Prendo atto del comunicato del presidente - prosegue Riggio -. Non capisco perché dopo due milioni di passeggeri in più e dopo una richiesta di ritorno alla guida della società che mi è stata fatta pubblicamente ha cambiato opinione. E' del tutto legittimo così come è legittimo che io riprenda la mia libertà, del resto sono pensionato. 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