16 July 2024

Emerald: Zanzibar sugli scudi. Sulle Maldive pesa un po’ il caro voli

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Si prospetta un’ottima estate per il gruppo Emerald Collection: “Su Zanzibar stiamo già registrando per i mesi di luglio e agosto occupazioni medie sopra l’80%, spesso con punte da full-booked. Per quanto riguarda le Maldive, invece, al momento l’andamento è leggermente più lento rispetto allo scorso anno. Una tendenza dovuta a diversi fattori, come per esempio il caro prezzi dei voli e quindi del pacchetto generale per il lungo raggio – spiega Simone Scarapicchia, chief commercial officer della compagnia italiana che gestisce una serie di resort a 5 stelle nelle due destinazioni africane e dell’oceano Indiano -. A sommarsi c’è poi pure la nuova tendenza delle prenotazioni last-minute: non più entro i 90-60 giorni ma addirittura entro i 40/30 giorni. Siamo comunque fiduciosi in una ripresa. Anche solo perché il Mediterraneo sta già registrando occupazioni molto alte in quasi tutte le destinazioni. Pensiamo quindi che un forte flusso si muoverà verso l’estero, incluse le Maldive”.

In tale contesto c’è grande soddisfazione anche per le ultime new entry del 2022 del gruppo: “Il maldiviano Emerald Faarufushi e l’Emerald Zanzibar hanno registrato un’occupazione elevatissima per tutto l’inverno, siano a fine aprile – inizio maggio – prosegue Scarapicchia -. Ma anche l’estate si apre sotto eccellenti prospettive. Sta andando in particolare molto bene la nostra partnership con Valtur Escape per la struttura di Zanzibar, che sicuramente proseguiremo nel tempo”. A livello di prezzi, gli incrementi alle Maldive riguarderanno esclusivamente proprio il Faarufushi, che però viene dal suo anno di debutto ed è quindi abbastanza scontato che alzi un po’ le tariffe: “Per il 2023 e il 2023 prevediamo una crescita media del 5% massimo – rivela sempre Scarapicchia -. Il Maldives, al contrario, non subirà aumenti in quanto ne è già stato testimone in passato, dopo l’apertura. Per l’Emerald Zanzibar praticheremo invece un aumento medio del 12%, in quanto siamo partiti con prezzi da opening/pre-opening per il primo anno e, visto il grande successo, occorre revisionare le tariffe”.

Prosegue infine la strategia di espansione del gruppo, che mira ad approdare anche nel Mediterraneo: “La trattativa per l’hotel a Palermo, a cui avevo accennato l’ultima volta che ci siamo incontrati, purtroppo si è momentaneamente arenata ma non è ancora affatto esclusa. Guardiamo inoltre con estremo interesse alla Puglia“. Procedono inoltre spediti i piani relativi all’ulteriore proprietà a Zanzibar da circa 500 camere, che dovrebbe sorgere nei pressi di quella inaugurato l’anno scorso: “La fase di progettazione inizierà a ottobre – conclude Scarapicchia – mentre la costruzione è prevista successivamente, indicativamente dopo Pasqua 2024″.

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Si parla di un valore attorno al miliardo complessivo, per una ventina di hotel di proprietà, di cui il 55% si trova in Italia: "Ma stiamo preparando un nuovo ulteriore fondo in rampa di lancio per la fine dell'anno. Sarà aperto anche a capitali di terzi e mira a generare nuovi investimenti nel comparto  - ha raccontato il responsabile Sud Europa di Generali Real Estate, Benedetto Giustiniani -.  Il peso dell'alberghiero è ancora basso, rimanendo poco al di sopra al 2% dei nostri attivi complessivi. Vediamo tuttavia grandi opportunità di sviluppo. Tanto più che a oggi non esistono fondi core paneuropei dedicati specificamente a questo settore. Il nostro obiettivo è perciò proprio quello di colmare questo gap. Il nuovo fondo avrà quindi una matrice core, arricchita da varie attività value-add". Strategia multi-segmento e multi-uso per Edizione Property Gli hotel rivestono un ruolo strategico pure per Edizione Property, società di gestione real estate della holding omonima della famiglia Benetton. "Il nostro interesse è dimostrato anche dai progetti in pipeline: ne abbiamo attualmente in corso a Verona, a Firenze e in Puglia, mentre un altro paio potrebbe partire entro la fine dell'anno - ha rivelato l'amministratore delegato di Edizione Property, Mauro Montagner -. Si tratta di operazioni che realizzeremo in partnership con investitori terzi. La nostra è una strategia multi-segmento, che guarda sia ai resort, sia agli urban hotel, con un occhio di riguardo al segmento del lusso e un approccio multi-uso". Più value add che core per Castello sgr Castello sgr vanta un portfolio di 33 strutture ricettive, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro, pari al 15% del totale delle masse gestite. L'asset management company acquisita da Anima sgr nel 2023 si concentra prevalentemente su investimenti value add. Circa un terzo delle proprietà è operato in franchising, un terzo in management e un terzo in locazione (in quest'ultimo caso si tratta soprattutto di alberghi midscale ed economy). "Le strutture sono distribuite lungo tutto lo Stivale - ha sottolineato il portfolio manager della sgr, Michelangelo Ripamonti -. Di queste il 59% è rappresentato da proprietà cittadine dal taglio business e la restante parte da resort e strutture leisure con una prevalenza di indirizzi nel Centro Italia (51%). Le operazioni di riposizionamento (value add) rappresentano l'85% del totale, mentre la acquisizioni buy & hold (core) coprono il restante 15%". Focus sui rendimenti. 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E' il "cannone" che King Street Capital è pronto a puntare sull'ospitalità italiana.  Lo ha rivelato il managing director, European capital markets, Giovanni Luna, in occasione  dell’Hospitality Forum organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con Castello sgr: "Il nostro obiettivo è trovare situazioni magari complesse, in grado per ciò stesso di garantirci i rendimenti elevati di cui siamo alla ricerca, senza tuttavia mai scendere a compromessi su location e qualità dell’asset". Tanto potenziale, le sfide di sempre Per Victoria – Oaktree il potenziale sarebbe invece da 300 milioni all’anno, "ma non è sempre possibile impiegarlo completamente", ha ammesso Fulvio Orlando, managing director, head of acquisitions di Victoria Asset Management, che supporta Oaktree nei suoi investimenti commercial real estate. La motivazione di tali difficoltà risiede senz'altro nelle dimensioni relativamente ridotte del mercato, ma non solo: c’è anche la questione delle tempistiche. 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Meno equity, più azioni privilegiati o debito mezzanino La situazione attuale di un mercato caratterizzato da elevati tassi di interesse sta peraltro spingendo i fondi a esplorare strumenti diversi dall’equity puro. "Bene o male i ritorni che dobbiamo garantire ai nostri stakeholder rimangono gli stessi di sempre, con un irr che va dal 15%-20% in su – è stato il ragionamento di Luna -. Prima per poter raggiungere tali percentuali era necessario garantire equity, oggi possiamo anche ricorrere a strumenti meno rischiosi come le azioni privilegiate o il debito mezzanino a seconda dei contesti. 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E' chiaro per esempio che un'operazione di sale and lease back presenti minori incognite rispetto a un investimento di riqualificazione e riposizionamento, generando perciò aspettative differenti\".\r\n\r\nChe ogni contesto vada valutato singolarmente è ovviamente un discorso valido anche per Generali. \"Diciamo però che nei nostri fondi il rendimento target si situa attorno all'8% (irr a dieci anni), grazie al mix tra componenti core e value add - ha aggiunto Giustiniani -. Al momento le prospettive migliori le offre probabilmente il segmento lusso. Ma in questo caso le operazioni di riposizionamento richiedono ritorni adeguati, perché i costi oggi sono alle stelle\".\r\n\r\nRendimenti in linea con le condizioni di mercato per gli investimenti value add di Edizione Property. \"Il valore varia a seconda dei contesti specifici, ma siamo chiaramente in doppia cifra percentuale\", ha evidenziato Montagner. Per Ripamonti di Castello infine, in caso di locazioni si parla già di un 8%, mentre \"quando consideriamo investimenti value add con focus sulla parte operazionale passiamo generalmente a considerare altri indici come i multipli dell'ebitda, con rendimenti tradizionalmente più alti\".","post_title":"Fondi italiani e hotel, tra approcci core e value-add","post_date":"2024-07-09T09:21:30+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1720516890000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470996","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un ventaglio di possibilità elevato, con un potenziale di investimento che va dai 100 milioni di euro sino anche al miliardo, a seconda di circostanze e opportunità. 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