8 novembre 2024 11:46
Posizionato sulla costa nord-orientale dell’isola, a St. Julian’s, Il nuovo Me Malta segna il debutto sull’isola del brand di casa Meliá ed è frutto della seconda collaborazione con l’architetto Zaha Hadid, dopo quella per il Me Dubai inaugurato nel 2020 come parte del complesso Mercury Towers. Con 113 camere, 27 suite e 35 residenze distribuite su 20 piani, l’hotel offre ambienti vivaci e moderni, che incarnano il design avanguardistico tipico del marchio. Gli spazi sociali e per eventi includono tre Thinking Labs, una sala plenaria e due sale riunioni. La struttura mira, inoltre, a posizionarsi come punto di incontro per la comunità artistica con il programma Culture Collective di Me by Meliá, che permette agli ospiti di accedere a un ricco calendario di eventi, incluse mostre di artisti locali e performance dei protagonisti del panorama musicale internazionale.
Tra gli altri servizi dell’hotel, il Cabana Club all’ottavo piano è un rooftop e beach club a bordo piscina, con vista panoramica sulla costa rocciosa di St. Julian’s, un menu mediterraneo e una piscina circondata da lettini e cabana private. Il ristorante Luciano by Gino D’Acampo aggiunge un tocco tricolore all’offerta gastronomica, con una selezione di piatti italiani classici e sperimentali. Fiore all’occhiello dell’hotel è il Radio Rooftop bar, concept specifico dei Me by Meliá, che sarà inaugurato a inizio 2025. Prevista in apertura negli stessi mesi è anche la spa: gli ospiti potranno scegliere da un menu di trattamenti ringiovanenti che incorporano ingredienti biologici locali, fra massaggi e trattamenti per il viso e rituali corpo completi. Una palestra aperta 24/7 è infine già a disposizione per allenarsi con attrezzature d’avanguardia.
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[post_content] => Ad ottobre 2024 si mantiene stabile l'andamento del turismo legato ai viaggi d'affari. Il Business Travel Trend, indice mensile sui dati del Business Travel in Italia si mantiene a quota 101 con un valore progressivo sull’intero anno a quota 97.
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[post_content] => La rotta è quella prevista, che condurrà ai 2 miliardi di arrivi internazionali nel 2030, pari ad un incremento di oltre il +30%, trainati dai mercati outbound emergenti: la stima è quella fornita dal Wtm Global Travel Report, presentato durante la kermesse in corso in questi giorni a Londra.
Il rapporto, realizzato in collaborazione con Tourism Economics, evidenzia inoltre come per il 2024 gli arrivi turistici internazionali dovrebbero raggiungere 1,5 miliardi, superando i livelli pre-pandemia, mentre la spesa globale - sempre quest'anno - salirà a quota 5,5 trilioni di dollari, per una crescita del 24% rispetto al 2019.
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Fra le sue più celebri dichiarazioni Trump aveva promesso: «La fine di tutte le guerre in corso. Quando sarà presidente chiuderò tutti i fronti di battaglia». E vi pare poco? Naturalmente è importante soprattutto per tutte le vite che verranno risparmiate nel caso le guerre finiscano. Ma ci sono anche altri fronti
Prima di tutto per il turismo meno tensione c'è e meglio è. Chiudere il capitolo delle guerre sarebbe essenziale per una forte espansione del settore nel mondo. In secondo luogo la fine delle ostilità riaprirebbe al turismo Paesi di grande storia e cultura. Ne faccio un breve elenco: Russia, Libano, Siria, Israele e altri. Questo significa espansione dell'offerta, ampliamento dei programmi.
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[post_content] => Programma invernale ricchissimo per i velieri Star Clippers. Il denso programma di partenze spazia, fin dal mese di novembre, tra il caldo mar dei Caraibi con il quattro alberi Star Flyer; la nave gemella Star Clipper, invece, raggiungerà poco prima di Capodanno il canale di Panama e il Pacifico, per trascorrere i primi mesi del 2025 in Costa Rica.
Il 30 novembre segnerà in particolare l’inizio della stagione invernale dello Star Flyer che, reduce dalla traversata oceanica, partirà per la prima di una serie di 17 crociere da una settimana con imbarco a St. Maarten. Nove di queste seguiranno la rotta delle isole Leeward (anche dette, in italiano, Sottovento): Barbuda, Dominica, raggiunta ogni due lunedì veleggiando accanto all’ammiraglia Royal Clipper, Guadalupa, l’isola a forma di farfalla e, per finire Antigua e Saint Barth. Le altre otto partenze, alternate di settimana in settimana alle prime (in modo che chi volesse regalarsi una crociera da due settimane non debba ripetere due volte la stessa tratta), affronteranno invece gli avventurosi itinerari delle isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla Jost van Dyke, che prende il nome dal pirata olandese che qui aveva rifugio, il Sir Francis Drake channel, attraverso il quale si raggiunge Norman island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Maarten, si passa quindi dai suggestivi baths di Virgin Gorda.
Biodiversità marina e terrestre, invece, per l’America Centrale di Star Clipper. È sul versante occidentale che si concentreranno a partire dal 28 dicembre le crociere del prossimo inverno: la prima di queste, in partenza da Balboa (Panama), permetterà di visitare la costa pacifica di questo Paese per poi raggiungere, superate le isole di Cohiba, Iguana e Parida, il Costa Rica, uno degli scrigni naturalistici e marini più preziosi al mondo. Saranno nove le partenze dello Star Clipper da Puerto Caldera e interesseranno i grandi parchi del paese, come il Manuel Antonio raggiungibile dall’attracco a Quepos.
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«Siamo orgogliosi di essere qui a Londra in una della fiere di turismo più importanti del mondo - ha iniziato l'ad di Enit, Ivana jelinic - e vorrei ringraziare tutte le regioni che sono presenti che come sempre sono numerosissime. Per noi di Enit è di grande interesse essere qui al Wtm, grande crocevia e snodo del turismo in questo momento determinante. La grande presenza dei nostri operatori ci dimostra quanta voglie c'è ancora nel mercato di fare business, di guardare al futuro e all'innovazione. Ma soprattutto di quanto l'Italia si amata e richiesta sui mercati internazionali».
Conferme per l'Italia
«Confermo la grande presenza dell'Italia e confermo inoltre che tutto ciò che riguarda l'Italia è visto con enorme interesse - esordisce l'ambasciatore italiano a Londra, Iginio Lambertini -. E questo viene confermato nella crescente presenza britannica nel nostro Paese. L'anno scorso 6 milioni in tutto l'anno. C'è anche un numero crescente di cittadini britannici che trasferiscono la loro residenza in Italia. Quindi la presenza dell'Italia in un evento come questo rappresenta una vetrina importante. E mi sembra che parte centrale della fiera mi pare che sia l'Italia».
«Infatti confermo che lo stand dell'Italia è il più grande della fiera. Ed è fondamentale perché questa è una fiera dalla valenza mondiale» ha chiosato Ivana Jelinic .
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«L'Italia deve promuoversi unitariamente. Questo è il punto di partenza per rafforzare nel mondo l'idea di un Paese e quindi le sue qualità turistiche - ha iniziato il ministero del turismo Daniela Santanchè -. In questa edizione solo due regioni sono fuori dal padiglione Italia, e sono il Veneto e la Sardegna, ma sicuramente sarà l'ultima volta. Perché bisogna capire che la vista unitaria è una attributo vincente per la strategia di turistica. Ma voglio dire anche che essere qui oggi è importante perché questa è una delle fiere fondamentali nel panorama mondiale.
«E mi sembra che ci sia sempre più voglia d'Italia - ha continuato il ministro -. Ma dobbiamo anche ringraziare i britannici che quest'anno hanno fatto registrare 15 milioni di pernottamenti in Italia. Ma ora voglio dire che non ci interesse più la quantità dei turisti che sono venuti in Italia, ma la qualità. Cioè quanti soldi hanno speso nel nostro Paese. Perché questo è il dato cher ora ci interessa. Il punto di svolta è la destagionalizzazione. Proprtio per evitare quell'overtourism che secondo me è un concetto sbagliato, perché si deve parlare di gestione di flussi sbagliata. Dobbiamo destagionalizzare. Infine voglio ricordare però un appountamento importante, il G7 del turismo che si farà a Firenze dal 13 al 15 di novembre».
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[post_content] => E' stato un 2024 davvero brillante quello del Chia Laguna, complesso sardo che include i tre indirizzi Conrad Chia Laguna Sardinia, Baia di Chia Resort Sardinia, Curio Collection, e Hotel Village: "In estate abbiamo registrato numeri record, con i ricavi medi per camera disponibile cresciuti del 18% (revpar) e un tasso di occupazione a luglio e agosto vicino al 100%. grazie alla domanda sia italiana, sia internazionale", spiega il general manager del complesso, Marco Pedna.
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