25 gennaio 2023 13:36
Si chiama Urban Hive Milano il nuovo 4 stelle appena inaugurato nel quartiere meneghino di Brera. Nato dalla ristrutturazione del Carlyle Brera, si tratta di un buotique hotel completamente rinnovato dallo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners. L’albergo racchiude 97 camere e suite distribuite su sette piani e divise in cinque categorie differenti: la Mini per viaggiatori solitari o mini soggiorni, la Cosy da condividere in due, la Grande per la famiglia (letto matrimoniale o due letti singoli, oltre a un ulteriore letto singolo, la Taylor made su misura per ogni cliente, con dispositivi di qualità e servizi premium personalizzati e infine la Junior suite, la stanza più grande dell’hotel con vista sullo skyline milanese.
Disponibili anche diversi spazi di co-working declinati in una visione circolare dell’uso degli ambienti comuni, in modo da valorizzare la superficie per darle differenti destinazioni d’uso nel corso della giornata. Il mezzanino dedicato alle colazioni per esempio, dopo le 11 si trasforma in un coworking space per le startup cittadine. Dal community table della lobby agli shared offices nel mezzanino e nel piano interrato, queste aree comuni sono state pensate per essere uno spazio aperto alla città. Un’area business con tre meeting room completano l’offerta di spazi multifunzionali.
Protagonista dell’area wellness è quindi la sala fitness aperta 24 ore su 24. L’Urban Hive offrirà inoltre ai propri clienti che arriveranno in anticipo rispetto all’orario previsto di check-in, un servizio di locker per i bagagli e uno spazio dove poter fare una doccia e rilassarsi. L’offerta food&beverage è infine firmata da Dom Carella, volto noto della scena gastronomica milanese. Protagonista principale della proposta gastronomica è il Portico 84, che condivide l’accesso alla lobby da un lato e quello a corso Garibaldi dall’altro.
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"Vendere lusso è un lavoro estremamente impegnativo - ha aggiunto Stefano Bajona, fondatore di Onirikos -. A chi vive in contesti in cui il lusso è lo standard, bisogna offrire delle esperienze fuori dall’ordinario, senza mai far percepire l’immane lavoro che c’è dietro i servizi offerti. Io e il mio team siamo stati in tutta Italia per cercare esperienze di qualità, di nicchia, come una cantina esclusiva dove si parla con i proprietari per realizzare un prodotto di alto livello. Chi opera nel turismo di lusso deve ben definire il proprio target e il proprio prodotto. Bisogna avere un luxury mindset, una mente predisposta a capire quale tipo di servizio ci viene richiesto, perché i clienti vogliono vivere delle storie memorabili, che è molto difficile creare online".
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[post_content] => Un progetto che unisce viaggio e impegno. Orma Guides, realtà specializzata in viaggi esperienziali a tema sociale e ambientale, lancia Travel For Activism. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Apical Moving People, tour operator e community che connette individui e organizzazioni impegnate nell’attivismo e nell’innovazione sociale.
“Ogni viaggio può essere un'opportunità per cambiare qualcosa di grande e il nostro obiettivo è rendere i turisti consapevoli del loro potere di cambiare il mondo: è una sfida complessa, ma possibile e Travel For Activism nasce proprio per questo - spiega Federico Gavioli, coo di Orma -. Il progetto si ispira a un nuovo concetto di innovazione sociale: un percorso che ci guida verso un futuro più equo, inclusivo e sostenibile. Qui, il viaggio diventa lo strumento per affrontare le sfide globali come la crisi climatica, le disuguaglianze e la lotta alla povertà, con azioni concrete e cambiamenti tangibili”.
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«L’Umbria è vista ancora come terra di passaggio – spiega l’assessora regionale al turismo Simona Meloni – Dobbiamo trasformare le presenze in permanenza. In questo percorso, l’interlocuzione con chi vive il territorio è fondamentale. Ho voluto avviare una fase di confronto per mettere a fuoco tutte le richieste che arriveranno da chi, quotidianamente è impegnato nella valorizzazione dei borghi riuscendo a mantenere alta la vitalità».
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Un'operazione da 110,5 milioni di dollari ha permesso a Ihg di acquisire Ruby Hotels che diventa in questo modo il ventesimo brand del gruppo britannico. Fondato nel 2013 dal ceo Michael Struck, il marchio tedesco è dedicato a un'offerta urban lifestyle per i viaggiatori contemporanei, definita anche con l'espressione lean luxury. Attualmente include 20 proprietà per un totale di 3.483 camere e altre dieci in pipeline per ulteriori 2.235 stanze. Nove hotel si trovano in Germania, tre nel Regno Unito, altrettanti in Austria, due in Svizzera e uno ciascuno in Italia (a Firenze), in Irlanda e in Olanda. Tra le destinazioni protagoniste delle prossime aperture c'è anche Roma, oltre a Edimburgo, Marsiglia e Stoccolma.
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Heidi Walters di Visit North Carolina sottolinea che «lo stato ha un ricco patrimonio storico e culturale, percorsi in mezzo alla natura, ospitalità ed eccellenza culinaria: dalle ostriche al Bbq, dalle birrerie alle distillerie. Siamo in una posizione centrale tra New York e Miami. Charlotte ha ottime connessioni con il suo aeroporto internazionale. Il paese si estende dalle lagune degli Outher Bank della Costa Atlantica al Parco Nazionale delle Great Smoky Mountains: è uno dei parchi più visitati degli Stati Uniti, che condividiamo con il Tennessee. Nella Carolina del Nord si può seguire il noto Appalachian Trail, oppure visitare i territori dove vivevano gli indiani Cherokee. Nel 1607 gli inglesi si stabilirono sulle Outher Banks del North Carolina prima di fondare la colonia di Jamestown in Virginia. Anche gli esploratori spagnoli naufragarono in quest’area 500 anni fa e i loro cavalli sono sopravvissuti raggiungendo la riva. Ancora oggi vivono liberi sulle spiagge e i turisti possono ammirarli. Lo stato ha un’offerta variegata: le maggiori città con tanti nuovi resort di lusso si trovano nell’area centrale. Penso alla vivace Releigh, ma anche a Charlotte, dove si svolgono i campionati di Nascar (vi risiedono il 90% dei team). O ad Asheville, dove si può visitare la maestosa Vanderbilt Mansion: una tenuta estiva con 250 camere che è la più grande casa privata in America. La Carolina del Nord è stata anche il punto di partenza del primo volo dei fratelli Wright. Abbiamo uno speciale legame con l’Italia. Il regista Dino de Laurentiis si innamorò della nostra Wilmington è vi costruì gli studi del suo Entertainment Group, che sono attivi ancora oggi». Nei prossimi mesi è in programma l’apertura di un nuovo centro visitatori a sud di Wilmington per ricordare il ruolo cruciale avuto dal territorio nel passaggio dei viveri di prima necessità durante la Guerra Civile.
«È difficile scegliere tre sole ragioni per visitare la Carolina del Sud - afferma poi Jayne Baker di Discover South Carolina - Ci sono la storia, la natura e il nostro lifestyle. Abbiamo oltre 50 parchi statali e il bellissimo parco nazionale di Congaree, che si trova vicino alla capitale Colombia. Nelle nostre città si vive il calore dell’ospitalità del Sud tra tradizioni secolari, gastronomia, festival e oltre 350 campi da golf che si affacciano sui 4634km di litorale. La Carolina del Sud è un paradiso per le attività all’aperto, con le Blue Ridge Mountains e i percorsi sulle pendici dei Monti Appalachi. Lo Stato è noto per le splendide città costiere come Beaufort - dove vivere tante attività a tema equino - e Charleston, che sorge su una penisola tra due fiumi ed è servita da un aeroporto internazionale; una delle sue maggiori attrazioni è ill Museo Internazionale della Cultura Afroamericana e si possono seguire oltre cento festival musicali e gastronomici».
È Veronica Mosgrove di Explore Louisiana a raccontare questo stato, anch’esso ricco di cultura, sport outdoor, musica e gastronomia. «Abbiamo 26 parchi statali e una meravigliosa natura, la nostra è una terra di grandi artisti internazionali, dove sono stati girati numerosi film. Siamo una top-culinary-destination, perché la nostra cucina include tante tradizioni diverse: nativo americana, francesce, spagnola, africana e anche italiana: quest’anno celebreremo The Year of Food. La cultura viene celebrata da 400 festival di ogni genere e dal noto Carnevale con il Mardi Gras che, come accade a New Orleans, invade ogni angolo della Louisiana. Il visitatore - conclude - può scoprire l’intero stato viaggiando per 4,5 ore!».
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[post_content] => Il turismo, che insieme a design, fashion e industria cosmetica rappresenta il 16% del pil lombardo, è uno dei cardini di Lombardia Style, progetto che punta alla valorizzazione delle eccellenze del territorio. Barbara Mezzali, assessore regionale al Turismo, moda, marketing territoriale e grandi eventi interpreta numeri e percentuali delineando un quadro più che preciso: ”In Lombardia si produce il 30% del design Italiano, il 54 % del fashion e il 65% della cosmesi (pari al 2% di quella mondiale).Tre settori che impegnano 28 mila fra piccole e medie imprese e che incontrano le esigenze di un turista che spende solo il 20% per l’ospitalità e il restante 80% in acquisti di prodotti, food in primis, servizi, eventi che va a vedere".
Nel 2024 la Lombardia, sempre più destinazione globale, ha registrato 19,2 milioni di arrivi, di cui il 63% dall’estero, e 53,5 milioni di pernottamenti (+9,42% rispetto al 2023), di cui il 67% di ospiti internazionali. A Milano, brand internazionale con le sfilate e i suoi grandi eventi, si affianca ora un’offerta variegata che intende mettere in luce angoli e meraviglie di undici province dal grande appeal e che già nel ’24 hanno visto una significativa crescita di visitatori. Undici realtà diverse fra loro dove, nell'anno del Giubileo, si snodano quei Sentieri di Fede, ora percorribili a piedi o in bicicletta, che riuniscono in un unico storytelling chiese e luoghi sacri, alcuni legate a siti Unesco. La grande presenza di laghi, corsi d’acqua e del corso del Po sta portando la Lombardia verso una progressiva movimentazione lenta che, ove possibile, possa spostare sull’acqua quello che è ora il trasporto su gomma.
A cominciare dal Garda, il più grande lago d’Italia, che la Lombardia si spartisce con Veneto e Trentino Alto Adige: “Il turista internazionale che frequenta le sponde del Garda non distingue i confini fra le tre regioni – dichiara la Mezzali - . E borghi e paesi sono destinazioni fragili, come le strade, affascinanti proprio per come si presentano e che sono spesso congestionate. Da qui nasce Garda Unico, progetto studiato con i colleghi delle regioni confinanti per creare un'unica grande offerta, così da condividere e potenziare i servizi di trasporto pubblico e privato sul lago creando un calendario di frequenze dei battelli adeguato alle stagioni e alle esigenze”. Una risposta che va incontro alle necessità di sostenibilità, ma che al tempo stesso offre l’opportunità di vivere esperienze uniche, scivolando a ritmo lento anche sulle acque fluviali. Così come già avviene fra Venezia e Mantova. dove già oggi approdano navi con 200 o 300 passeggeri che poi proseguono il tour in sella a una bicicletta, circondati da paesaggi fuori dal tempo e dal caos.
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[post_content] => Anche se il nuovo tour operator si chiamerà Eurowings Holidays, in realtà è il suo proprietario, Lufthansa, a entrare nel settore e ad avere intenzione di essere presente a ogni tavolo. Si tratta di competere con Easyjet, che ha creato una propria divisione vacanze e sta ottenendo ottimi risultati anche in Germania, che è, come sappiamo, il mercato principale di Lufthansa.
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Si chiama Raro Rooms Collection ed è il soft brand ultimo nato in casa Nicolaus: integrazione di Raro Villas, mira a riunire un’offerta di camere luxury e servizi in dimore di charme. "Intendiamo offrire alle proprietà affiliate un modello operativo già collaudato, che comprende un'unica piattaforma per la commercializzazione e la prenotazione - spiega il ceo e co-founder di Raro Realty e Raro Villas, Luigi Fusco -. Il tutto centralizzando l’intera attività di creazione del pricing attraverso strategie di revenue management altamente specializzate, già applicate con successo da anni nel segmento delle ville".
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Il 2024 ha visto un incremento del giro d'affari del 12% rispetto al 2023 e del 69% rispetto al 2022, con le Ota che rappresentino meno del 20% del giro d’affari stesso. L’outlook per il 2025 è sempre promettente, con un incremento del 60% del volume di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2024 e una previsione di chiusura dell’anno di più 35% sul 2024. Segnali di destagionalizzazione della domanda si evidenziano con un incremento del 55% di prenotazioni per settembre e un +28% per ottobre.
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