8 September 2024

Covivio conferma la ripresa delle performance degli immobili a uso alberghiero

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L’amministratore delegato di Covivio Italia Alexei Dal Pastro

Arrivano buone notizie dall’ultima trimestrale Covivio per il comparto alberghiero (che rappresenta il 15% del portfolio della compagnia). Il gruppo con primo azionista la Delfin di Leonardo Del Vecchio conferma infatti la ripresa del settore già emersa a chiusura del bilancio 2021. Spiccano in particolare le performance degli immobili a uso alberghiero a ricavi variabili, che hanno registrato tra gennaio e marzo una progressione del +160% dei canoni flessibili in Francia. La percentuale di incasso dei canoni fissi ammonta invece al 100%. Inoltre, gli ultimi insoluti sui ricavi del 2021 sono stati interamente recuperati nel corso dello stesso 1° trimestre 2022.
Mentre il mercato del segmento alberghiero conosce una fase di rimbalzo, Covivio ha messo quindi in movimento il proprio patrimonio alberghiero, proseguendo la propria strategia dinamica di asset management. E’ stato infatti firmato infatti un protocollo d’intesa con B&B Hotels per la locazione di 31 immobili a uso alberghiero situati in Francia, finora occupati da AccorInvest. Tali hotel, per un totale di 2.565 camere, già di proprietà di Covivio e gestiti sotto varie insegne del gruppo Accor (Ibis, Novotel e Mercure), erano finora locati nel quadro di contratti a canone variabile alla stessa AccorInvest. A seguito della firma del protocollo, Covivio e B&B Hotels si sono quindi impegnati per nuovi contratti a canone fisso per 12 anni. Covivio beneficerà di un aumento sostanziale del canone rispetto a quello del 2019 e parteciperà a un programma di lavori eseguiti da B&B Hotels.

In sintesi, dopo la buona dinamica iniziata nella seconda parte del 2021, e malgrado la parentesi della variante Omicron, l’attività alberghiera ha fatto segnare un forte incremento nel 1° trimestre dell’anno, con un +51% a perimetro costante. In miglioramento marcato anche i margini operativi lordi (ebitda) degli immobili a uso hotel con contratto di management (essenzialmente in Francia e Germania, per un +69% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). I canoni fissi infine hanno registrato un aumento dell’8% a seguito della rilocazione di un hotel a Madrid (canone aumentato del +50% rispetto a quello precedente).

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