8 September 2024

Covivio chiude bene il 2020 ma pesa il segmento hotel

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Un hotel ex Dedica Anthology: Palazzo Naiadi a Roma (oggi Anantara, brand del gruppo Nh)

Performance soddisfacenti per il gruppo immobiliare Covivio. Nonostante la congiuntura complicata, la compagnia real estate controllato dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio, che a inizio dello scorso anno ha acquisito tra l’altro gli alberghi Dedica Anthology (ex Boscolo) da Varde Partners,  ha infatti realizzato nel 2020 redditi dalle attività operative (Epra earnings) per 385 milioni di euro. Un dato in calo di 67 milioni rispetto al 2019, ma pur sempre superiore rispetto ai 380 milioni indicati dal bilancio previsionale delle scorso luglio. Riguardo ai ricavi da locazione, nel 2020 i proventi sono stati pari a 609 milioni (erano 679 mln nel 2019). Il trend degli immobili a uso ufficio e residenziale (85% del patrimonio) continua a essere dinamica, in crescita dell’1% a perimetro costante, mentre la crisi ha ridotto ancora una volta i ricavi alberghieri (-55% a perimetro costante).

Con un patrimonio immobiliare europeo di valore complessivo pari a 25,7 miliardi di euro, di cui 17,1 miliardi di pertinenza diretta, Covivio ha peraltro costruito il proprio sviluppo sulla diversificazione delle attività, con gli hotel che rappresentano il 15% del proprio portafoglio complessivo: strutture situate nelle maggiori città turistiche del Vecchio continente (Parigi, Berlino, Roma, Madrid, Barcellona, Londra…), locate o gestiti direttamente da grandi operatori quali Accor, Ihg, B&B Hotels e Nh.

A livello di valore degli asset, il patrimonio del gruppo è inoltre cresciuto dell’1,3% a perimetro costante. A soffrire è stato ancora il settore alberghiero, il valore del cui patrimonio ha registrato una correzione al ribasso media del 6,9% in media, con impatti eterogenei a seconda della tipologia di messa a reddito e della destinazione considerata: sugli alberghi con ricavi variabili (7% del patrimonio), le perizie rispecchiano le previsioni di ritorno alla normalità nell’orizzonte 2023/2024, con un -7% di rettifica di valore; sul portafoglio britannico (2% del patrimonio), il valore tiene conto di una chiusura degli hotel per un periodo più lungo rispetto a quanto inizialmente previsto e si attesta su un -14%; sugli altri hotel in locazione infine (6% del patrimonio), Covivio beneficia degli accordi siglati con gli operatori, con il valore degli asset che è quindi sceso “appena” del 4%.

Tali variazioni di valore ricalcano l’andamento dei rendimenti del segmento: come già accennato più sopra, i proventi Covivio in ambito alberghiero hanno infatti subito in modo diretto l’impatto della chiusura straordinaria delle strutture. I ricavi variabili (canoni variabili ed ebitda dei contratti di management) sono in particolare diminuiti dell’81% a perimetro costante. Peggio ancora è andata alle strutture nel Regno Unito, per cui sono scattate le clausole di sottoperformance significativa previste dal contratto di locazione. In forza di ciò, per l’anno 2020 nel Paese non è stato contabilizzato alcun canone di locazione. Negli altri hotel in locazione, ancora una volta gli accordi raggiunti con i tenant hanno consentito di limitare il calo dei proventi (-3%).

“Di fronte a una crisi congiunturale senza precedenti – si legge infatti in una nota ufficiale del gruppo – Covivio ha continuato ad accompagnare i propri partner alberghieri, al fine di mettere in campo delle soluzioni che consentano loro di superare la crisi. Gli accordi raggiunti con la quasi totalità degli operatori di hotel in locazione fissa hanno perciò consentito loro di preservare la liquidità, grazie a canoni gratuiti o agevolazioni di pagamento, prolungando la durata fissa dei rispettivi impegni mediamente di tre anni”.

Per quanto riguarda il prossimo futuro, Covivio si dichiara infine convinta che la crisi eccezionale del settore alberghiero non metta in causa i fondamentali solidi del mercato dell’ospitalità europea, né l’attrattività delle grandi destinazioni turistiche nelle quali Covivio detiene il suo patrimonio

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