21 aprile 2022 10:13
Play ha iniziato ieri, 20 aprile, la sua avventura sulle rotte transatlantiche dall’Islanda verso gli Stati Uniti. La low cost ha operato il primo volo dall’aeroporto internazionale di Keflavík per Baltimora/Washington International: le frequenze sulla rotta saranno giornaliere. Lo scalo islandese diventa così un hub per i passeggeri europei e nordamericani.
Il prossimo maggio Play aggiungerà al network Usa l’aeroporto Logan di Boston mentre a giugno sarà la volta di New York; le frequenze saranno quotidiane anche per queste destinazioni.
“I voli transatlantici saranno il fulcro delle operazioni di Play ed è stato un progetto enorme stabilire una connessione in un nuovo continente – ha commentato il ceo della compagnia, Birgir Jónsson -. Ma ora vediamo i frutti del nostro lavoro, un piano di volo ben fatto, affidabile e ambizioso. Sentiamo già un grande interesse da parte dei viaggiatori”.
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[post_content] => Dopo oltre quattro mesi di navigazione in quattro continenti, 52 destinazioni e 21 paesi, Costa Deliziosa ha fatto scalo oggi a Savona, una delle tappe finali dell'edizione 2025 del Giro del Mondo che si concluderà ufficialmente il prossimo 16 aprile a Trieste. Una tradizione ormai consolidata nell’offerta della compagnia quest'anno ha coinvolto più di 2 mila ospiti provenienti da tutto il mondo. La Deliziosa ha navigato tra alcune delle destinazioni più celebri del mondo in Europa, Africa, Sud America e Oceania
E mentre si chiude questa avventura, lo sguardo è già rivolto al futuro: sono infatti ancora aperte le prenotazioni per il Giro del Mondo 2026, in partenza a novembre 2025, con un itinerario rinnovato. Sempre la Deliziosa salperà il 21 novembre 2025 da Trieste e circumnavigherà il globo, navigando verso ovest: 142 giorni, esplorando cinque continenti, alla scoperta dei paesaggi del Sud America, della natura delle isole del Pacifico, dalla Polinesia Francese alla nuova Caledonia, spingendosi sino a Tokyo e all’India.
Ma Costa Crociere ha annunciato di recente anche l’edizione 2027 del Giro del Mondo, che partirà da Savona il 26 novembre 2026 e farà ritorno nella stessa città il 12 aprile dell'anno successivo, offrendo un viaggio attraverso alcune delle destinazioni più affascinanti del pianeta. Con 139 giorni di traversata, l’edizione 2027 circumnavigherà il globo, iniziando con la navigazione dell’Atlantico verso i Caraibi, e toccando per la prima volta l’isola privata Half Moon Cay alle Bahamas e le città più famose della East e West Coast degli Stati Uniti. Oltre all’itinerario completo di 139 giorni da Savona, per l'edizione 2027 sarà possibile usufruire anche di una ulteriore opportunità di prenotazione per la crociera di 100 giorni con imbarco a San Francisco, raggiungibile con voli dai principali aeroporti.
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Abbiamo intervistato Marco Sansiviero , presidente di Fenailp turismo, è la Federazione di categoria, promossa ed organizzata sindacalmente dalla Fenailp, che opera in rappresentanza ed a tutela degli interessi delle imprese turistiche a livello politico, istituzionale ed amministrativo.
Su quali mercati intendete proporvi e con quali prodotti?
Come Fenailp Turismo e come sistema delle dmo che stiamo contribuendo a strutturare nei territori, intendiamo proporci su mercati in cui è forte la domanda di esperienze autentiche, legate al patrimonio culturale, naturale ed enogastronomico. Puntiamo molto su Germania, Francia, Nord Europa e Stati Uniti, ma anche su mercati emergenti come Sud America e Sud-Est Asiatico, che stanno dimostrando grande interesse per l’Italia minore.
I prodotti su cui stiamo lavorando sono coerenti con i nuovi trend del turismo internazionale: itinerari lenti, esperienze enogastronomiche, turismo outdoor e percorsi nei borghi. Con il progetto “Borghi Salute e Benessere”, ad esempio, la Regione Campania ha anticipato una visione integrata tra turismo, salute e qualità della vita che può davvero rappresentare un punto di forza.
Quanto incide il turismo nazionale?
Il turismo nazionale resta fondamentale, non solo in termini numerici ma anche come leva per la destagionalizzazione e la scoperta di aree interne meno note. Dopo la pandemia, gli italiani hanno riscoperto la bellezza dei propri territori, e oggi questo segmento rappresenta una quota stabile e in crescita, soprattutto per quanto riguarda il turismo di prossimità, il turismo culturale e quello esperienziale.
In molte realtà che rappresentiamo, il turismo nazionale incide fino al 70% delle presenze totali, con punte ancora più alte nei mesi di bassa stagione.
Per il 2025, su quali asset intendete lavorare?
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Rispetto agli anni passati e alla luce degli attuali scenari mondiali, quali mercati ritenete più strategici?
Gli attuali scenari geopolitici ci impongono una riflessione profonda. Se da un lato alcuni mercati tradizionali come la Russia o parte del Medio Oriente hanno subito una frenata, dall’altro assistiamo a una crescita costante di interesse da parte degli Stati Uniti, del Canada e dell’area asiatica, con Corea del Sud, Giappone e India in prima linea.
I mercati strategici oggi sono quelli che cercano autenticità, sicurezza, sostenibilità e bellezza diffusa. Ed è proprio in questa direzione che stiamo strutturando la nostra offerta: l’Italia autentica e minore, non massificata, rappresenta la risposta più convincente a questa nuova domanda globale.
Quanto incide il turismo individuale rispetto a quello organizzato?
Il turismo individuale è in crescita costante, soprattutto grazie alla digitalizzazione che ha reso i viaggiatori più autonomi nella prenotazione e nella personalizzazione dell’esperienza. Tuttavia, il turismo organizzato – specialmente quello legato ai gruppi, ai circuiti enogastronomici o culturali e al turismo senior – continua ad avere un ruolo importante, anche perché garantisce una presenza strutturata durante tutto l’anno.
Come Fenailp Turismo riteniamo strategico lavorare su entrambi i fronti, offrendo strumenti digitali ai viaggiatori individuali e rafforzando la rete di incoming locale per accogliere gruppi organizzati con proposte su misura.
Quali sono le strategie future?
Le nostre strategie future si fondano su un’alleanza forte tra pubblico e privato, sulla centralità delle imprese turistiche e sul rafforzamento delle DMO come organismi intermedi capaci di fare marketing, promozione e pianificazione territoriale.
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[post_content] => Debutterà il prossimo giovedì 17 aprile a Ibiza il primo The Unexpected Hotel di casa Palladium nato dalla ristrutturazione dell’Ushuaïa Tower. Il nuovo marchio è stato infatti creato sulla base dell’esperienza e dell’ispirazione dello stesso Ushuaïa Ibiza Beach Hotel aperto nel 2011, che continuerà ad accogliere i visitatori all’interno di due spazi distinti: il rinnovato The Unexpected Ibiza Hotel da 181 camere e suite e l’Ushuaïa Ibiza Beach Hotel da 234 chiavi.
A completare l'offerta della struttura di lancio del nuovo brand, l'Hell's Kitchen Ibiza guidato da chef Gordon Ramsay, nonché altri cinque ristoranti e bar, che offriranno tra l'altro cucina mediterranea, giapponese ed healthy. Tra i punti di forza della struttura ci sarà sicuramente la proposta d'intrattenimento, concepita in collaborazione con Pablo Méndez Performances come una mostra visiva e creativa che unisce danza, arte e moda. A partire dalla facciata dell'hotel, che diventerà un palcoscenico su cui i ballerini si esibiranno nelle coreografie della Sky Dance, mentre la piscina del The Oyster & Caviar Bar sarà al centro di esperienze di intrattenimento come Drum Drops: uno spettacolo di percussioni inserito in uno show d'acqua. Anche i viaggiatori stessi diventeranno protagonisti: in The Sin Box, una cabina decisamente singolare, gli ospiti confesseranno i propri rimorsi e riveleranno i loro segreti più nascosti e, in cambio, un sistema che l’hotel ha battezzato come Ai (Artificial ignorance) imporrà delle penitenze particolari. The Unexpected Future, invece, vedrà protagonista una lettrice di tarocchi unica nel suo genere con profezie ironiche, esagerate e divertenti. Non mancheranno neppure le performance di flamenco elettronico con Flamentronic, elementi stravaganti come marionette giganti e ventagli oversize, cavalli telecomandati a grandezza naturale, personaggi misteriosi noti come Who the hell are you?, oltre a tante altre sorprese.
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[post_title] => A Ibiza debutta il brand The Unexpected di casa Palladium. Focus sull'intrattenimento
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[post_content] => Non solo tour collettivi, fly&drive in treno o moto, oppure soggiorni in ranch che consentono di vivere da vicino l'esperienza western. La nuova proposta Denver City Break di Konrad Travel - illustrata durante una serata a Roma in collaborazione con Visit Denver e United Airlines - include voli a/r in economy firmati United e quattro notti a Denver in hotel moderate/first class in camera doppia, solo pernottamento.
Compreso anche il Denver Culture Pass che consente l'ingresso a sette attrazioni, il bus tour della città e il Red Rocks bus tour; oltre naturalmente all'assicurazione di viaggio.
Capitale del Colorado, Denver è una città verde, facilmente esplorabile a piedi e sempre più apprezzata come destinazione urbana e porta d'accesso al grande West americano.
Soprannominata "Mile High City" per la sua altitudine di un miglio sopra il livello del mare, la città è una destinazione che, seppur ancora poco conosciuta dal grande turismo, offre un'esperienza autentica degli Stati Uniti. Questa città moderna, oltre ad offrire arte, storia, sport e cultura, rappresenta una porta di accesso a una delle regioni naturali più affascinanti del paese, con paesaggi mozzafiato e un'atmosfera che unisce la vivacità urbana alla serenità della natura circostante.
Il vivace quartiere di LoDo (Lower Downtown), con Larimer Square e il 16th Street Mall, è il centro nevralgico della città, mentre il distretto creativo di RiNo si distingue per l'arte contemporanea che si respira ad ogni angolo. Tra i simboli della città, il Blue Bear e il Denver Art Museum, con un'ampia collezione dedicata ai nativi americani.
Celebre per la sua brillante tradizione sportiva e per la produzione di birra, Denver è anche sede di numerosi eventi culturali come il National Western Stock Show o i concerti ospitati dal suggestivo Red Rocks Park & Amphitheatre. La località è base ideale per raggiungere i parchi dell'Ovest come il Rocky Mountain National Park e il parco di Yellowstone.
La nuova rotta United da Roma Fiumicino
Dal prossimo 2 maggio United Airlines aprirà il primo collegamento diretto fra Roma Fiumicino e Denver, che sarà operato con voli giornalieri fino al 25 settembre, con un Boeing 787-9 configurato con 257 posti di cui 48 in business class, 21 in premium economy e 188 in economy.
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[post_content] => Dalla Lombardia al Piemonte i riflettori rimangono puntati sul nuovo gioiellino di casa Azemar - The Cocoon Collection: al ristorante Opera nel cuore di Torino il key account dell'operatore milanese, Loris Giusti ha parlato, insieme all'area sales Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, Federico Calò, dunque dell'one island one resort inaugurato lo scorso luglio su un'isola di circa 30 ettari in cui sono state realizzate appena 70 camere.
Tra gli agenti che hanno partecipato all'evento ecco allora Elisabetta della Interasse Viaggi, Paola della Lancaster Viaggi, Edoardo della Ti-De Viaggi, Gianluigi e Chiara della Viaggi Chiara, Delia della Clips Tour, Elisa della Pianeta Gaia Viaggi, Linda della Almagestum Viaggi, Erika della Lumiere Viaggi, Elisa della Elianto Vaiggi, Laura della Trinchese Viaggi, Valentina e Vittoria della Cta Travel Viaggi, Eleonora della Mgm Viaggi, Monica della Farfalla Viaggi, Giovanni della Saili Viaggi, e Gabriella della Cercavacanze Viaggi di Torino, nonché Silvia della Silchy Viaggi di Leini, Silvana della Welcom Viaggi e Paolo della La Douja Viaggi di Asti, Monica della Wellness Viaggi di Orbassano, Valentina della Me la Spasso Viaggi, Alessandra della Boutique del Viaggiatore e Filomena della Bluvacanze di Collegno, Stefania della Blu Vacanze le Gru di Grugliasco, Andrea della Gabry e Max Viaggi di Chieri, Luana e Federica della il Mondo in Vetrina, Giorgia della Waaderlust Viaggi e Marco della Faraway Viaggi di Rivoli.
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[post_content] => Prosegue la crescita del gruppo Gattinoni, che chiude il 2024 a quota 747 milioni di euro di fatturato lordo (+9%). Molto bene anche le marginalità operative lorde, che anzi mettono a segno un incremento ancora maggiore (+20%), raggiungendo un ebitda di 17,1 milioni. "Un dato, quest'ultimo, che andrebbe confrontato con il giro d'affari indicato a bilancio, basato sul valore delle commissioni e non dei ricavi lordi. A quel punto la marginalità sale a oltre il 5%: un valore molto positivo per un settore come il travel, che sappiamo tutti essere fragile da questo punto di vista", spiega il fondatore e presidente della compagnia, Franco Gattinoni.
Focus sulle marginalità
Ecco allora che anche per quest'anno le strategie del gruppo si concentreranno soprattutto sull'ulteriore miglioramento delle marginalità. Il tutto senza tralasciare gli obiettivi di crescita del business, che puntano al superamento degli 800 milioni di fatturato nel 2025 per poi raggiungere la significativa soglia del miliardo nell'esercizio successivo: "Cresceremo per linee interne ma non solo - aggiunge Gattinoni -. In questi primi sei mesi dell'anno concluderemo il processo di riorganizzazione aziendale avviato l'anno scorso, per poi chiudere alcune acquisizioni nella seconda parte del 2025 le cui trattative sono già in stato avanzato". Nessun dettaglio per ora sulle operazioni in corso, ma solo qualche velato accenno all'obiettivo di raggiungere quota 100 agenzie di proprietà (ora sono un'ottantina), nonché al rafforzamento dell'area prodotto ed eventi.
Aprile record
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Per il momento il gruppo sta rispettando la tabella di marcia anche grazie a un aprile record, che beneficia della straordinaria sovrapposizione di ferie pasquali e ponti festivi di quest'anno. "Il tema piuttosto sarà agosto, mentre appaiono più brillanti luglio e settembre - sottolinea l'a.d. della business unit travel, Mario Vercesi -. La questione è soprattutto legata ai prezzi. Ma stiamo lavorando con accordi ad hoc, per non farci trovare impreparati non appena i flussi di prenotazione torneranno a crescere, presumibilmente a maggio".
Questione prezzi
La questione è quella solita degli ultimi due-tre anni: il mercato registra molto advance booking e sotto data, a discapito del periodo intermedio. E agosto non raggiunge più i picchi di una volta, con gli italiani che spostano in parte le richieste sui due mesi vicini: "Le agenzie hanno spesso il polso immediato della situazione - rivela Gattinoni -. Solo che i fornitori a volte provano a tenere, sperando in una successiva ripresa della domanda, per poi abbassare significativamente le tariffe all'ultimo minuto. Una dinamica che noi vogliamo assolutamente evitare".
Molto bene l'Egitto. Usa in sofferenza
A soffrire in questo momento è soprattutto il Mediterraneo europeo, in primis il mare Italia, ma anche Spagna e Grecia, che hanno visto un deciso rialzo dei prezzi. Discorso opposto per il Nord Africa, che invece sta tornando prepotentemente in auge, soprattutto l'Egitto le cui quotazioni rimangono fortemente competitive. Infine una parola sugli Usa, destinazione che comincia a mostrare qualche segno di sofferenza a seguito dei comportamenti ondivaghi del nuovo presidente Trump: "Specialmente per quanto riguarda il business travel - conclude Gattinoni -. Ma non solo: avvertiamo un po' di disaffezione verso la meta, persino antipatia. Fino a pochi mesi fa nell'immaginario viaggiare verso gli Stati Uniti significava andare nel paese della libertà". Oggi, a livello di sentiment, per molti non è più così.
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[post_content] => Stati Uniti. La pseudo rivoluzione di Trump che sta preoccupando tutto il mondo inizia a dare i suoi effetti negativi anche sul turismo. I dati ufficiali del governo degli Stati Uniti indicano che a marzo di quest'anno sono arrivati ai confini del Paese 846.000 cittadini provenienti dagli aeroporti europei, il 17,4% in meno rispetto all'anno precedente, con una differenza di 178.000 persone.
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Air France preoccupata
Ben Smith, ceo del Gruppo Air France, ha dichiarato: "Siamo preoccupati. Stiamo esaminando queste informazioni con molta attenzione". Air France ha programmato un aumento dell'offerta di posti per gli Stati Uniti dall'8 all'11,5 percento per quest'estate.
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[post_content] => Stati Uniti ormai sempre più spesso in bilico nelle scelte dei viaggiatori: lo scenario che nelle ultime settimane andava profilandosi è ora confermato anche dalla recente analisi realizzata da Mabrian, la piattaforma parte di The Data Appeal Company – Almawave Group.
Se non una vera e proprio inversione di rotta quella della domanda di viaggio da sempre elevata verso gli Usa, è però un cambiamento a tutti gli effetti quello indotto dalle politiche e dagli annunci dell'amministrazione statunitense, che condiziona le intenzioni di viaggio verso la destinazione.
Mabrian ha studiato il comportamento spontaneo delle ricerche di voli verso gli Stati Uniti analizzando l'indice Share of Flights Searches per gli Stati Uniti, che indica il grado di interesse del mercato per la destinazione in base all'andamento delle ricerche di voli e indipendentemente dalle prenotazioni confermate. I dati rivelano uno spostamento dell'interesse globale verso gli Stati Uniti per il 2025, con variazioni significative tra le regioni.
Mercati chiave quali Unione europea, Regno Unito, Germania, Francia e Italia registrano una diminuzione di interesse, in particolare all'indomani dell'insediamento presidenziale del gennaio 2025.
Complessivamente, l'intenzione di viaggio dei 27 Paesi Ue verso gli Stati Uniti è diminuita di -0,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente, con l'indice della quota di ricerche che si è attestato al 5,4% a fine marzo. Questa percentuale implica che gli Stati Uniti concentrano il 5,4% del totale delle ricerche di voli avviate dai 27 Paesi dell'Ue nel periodo analizzato.
La domanda britannica, sebbene inizialmente colpita, ha iniziato a riprendersi - superando brevemente i livelli dello scorso anno a metà marzo - rendendo il Regno Unito l'unico mercato europeo analizzato a mostrare chiari segni di ripresa. Sebbene le prenotazioni lorde siano leggermente diminuite a febbraio (-1,1%), sono aumentate a marzo (+1,6%), suggerendo una crescente fiducia dei viaggiatori britannici.
La Germania e l'Italia hanno registrato un calo vicino a -1 punto percentuale rispetto al 2024, indicando una crescente incertezza tra i viaggiatori. Nel frattempo, le intenzioni di viaggio dalla Spagna sono rimaste stabili per tutti i primi tre mesi del 2025.
“Questi dati sottolineano la sensibilità dei mercati europei agli sviluppi geopolitici in altri continenti - spiega Carlos Cendra, partner e direttore marketing e comunicazione di Mabrian -. Sebbene la domanda di viaggi sia sempre in grado di resistere, improvvisi cambiamenti politici o ulteriori difficoltà a visitare il Paese proiettano un'immagine meno amichevole degli Stati Uniti come destinazione, che potrebbe influenzare le intenzioni di viaggio nel breve e medio termine”.
La ricerca identifica tre scenari regionali distinti per le intenzioni di viaggio dalle Americhe e dall'Asia. Giappone e Brasile mostrano una tendenza al declino della domanda di ispirazione.
Il mercato canadese rivela come la quota dell’indice di ricerca (22,3%) sia rimasta piuttosto stabile da gennaio 2025, mostrando un andamento della domanda ispirazionale simile a quello dell’anno scorso, ma l’intento di viaggio non si sta convertendo in prenotazioni effettive come nel 2024, poiché i passeggeri prenotati sono diminuiti (-15,7% a febbraio e -14,5% a marzo). A fine marzo, la domanda canadese stava guadagnando slancio, i passeggeri confermati crescevano del 18,7% anno su anno. Un andamento che, secondo Mabrian, dipenderà dagli sviluppi delle prossime settimane.
“Le intenzioni di viaggio e l'andamento delle prenotazioni nel periodo successivo all'annuncio dei dazi riflettono chiaramente una maggiore volatilità e incertezza - osserva Mirko Lalli, ceo of The Data Appeal Company -. Sebbene marzo abbia mostrato segni di ripresa rispetto a febbraio, le prospettive rimangono altamente imprevedibili, in quanto strettamente legate ai cambiamenti delle politiche internazionali e al modo in cui i viaggiatori percepiscono la stabilità globale.”
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[post_content] => Un 2025 nel segno di Roma per United Airlines che potenzia la propria offerta verso la Capitale italiana a cominciare dal collegamento per New York/Newark che, attivo tutto l’anno, passerà da un volo a due voli al giorno fino al 2 dicembre 2025 (esteso il secondo volo rispetto alla data del 25 ottobre 2025).
Inoltre, il collegamento diretto stagionale da Roma a Washington D.C. sarà operativo tutto l'anno, eliminando l’interruzione del servizio prevista dal 6 gennaio al 19 febbraio 2026 (periodo in cui opereranno quattro voli settimanali).
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