31 gennaio 2017 09:44
L’Antitrust tedesco ha dato il via libera all’accordo tra Lufthansa ed Airberlin che prevede il leasing da parte della compagnia di Francoforte di 38 aeromobili più personale della seconda compagnia aerea tedesca in crisi, partecipata da Etihad Airways. Lufthansa, da parte sua, prevede ulteriori progetti di cooperazione con Etihad i cui dettagli, secondo quanto riporta la Dpa, sarano resi noti mercoledì in una conferenza ad Abu Dhabi. Ma il numero uno di Lufthansa, Carsten Spohr, in un’intervista rilasciata al quotidiano Waz, ha respinto speculazioni su un ingresso di Eithad nel capitale della compagnia tedesca. Nel frattempo il vettore di Francoforte aumenta la pressione sui piloti con i quali è in trattativa da lungo tempo e minaccia una riduzione di investimenti se l’accordo tariffario dovesse essere troppo oneroso per l’azienda.
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[post_content] => AirBaltic è pronta alla quotazione alla Borsa di Londra nel secondo trimestre 2025: secondo quanto riferisce Bloomberg citando le previsioni del vettore lettone dello scorso settembre, l'Ipo iniziale potrebbe raccogliere fino a 300 milioni di euro.
All'inizio di quest'anno, Lufthansa ha accettato di acquisire un'azione convertibile che rappresenta una partecipazione del 10% in AirBaltic per 14 milioni di euro. L'accordo dovrebbe concludersi nel secondo trimestre. Lufthansa sarà in grado di scambiare le sue azioni convertibili in azioni ordinarie al momento di un'Ipo.
«Restiamo impegnati nella crescita sostenibile, ottimizzando la nostra flotta e potenziando il network per rafforzare la posizione di airBaltic per il futuro, inclusa una potenziale Ipo», ha dichiarato Martin Gauss, ceo della compagnia a margine della presentazione dei risultati 2024.
Esercizio che si è concluso con il fatturato annuo più alto di sempre, quasi 748 milioni di euro, e più 12% rispetto al 2023; l'ultima riga di bilancio è però negativa, con una perdita netta di 118 milioni di euro, dovuta principalmente a fattori esterni, tra cui compare anche il deprezzamento dei motori Pratt & Whitney.
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[post_content] => Nonostante il difficile contesto macroeconomico che stiamo vivendo, c'è fiducia nel mondo della transazioni alberghiere. L'incipiente guerra commerciale scatenata dalle misure protezionistiche del nuovo presidente Usa, Donald Trump, non sembra insomma scalfire la voglia di hotel tra gli investitori globali. Lo dice il Global Hotel Investment Outlook di Jll, secondo cui nel 2025 gli investimenti globali nel settore cresceranno tra il 15% e il 25%.
Tutto ciò dopo un 2024 nel quale il valore totale delle operazioni legate al comparto a livello mondiale ha raggiunto quota 57,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Il valore è rimasto comunque al di sotto dei parametri storici, principalmente a causa di un limitato volume di transazioni di portafogli e di una significativa riduzione delle dimensioni medie delle operazioni.
Stando al report Jll, la crescita di quest'anno sarà sostenuta da alcuni fattori principali, tra cui la ristrutturazione del debito in scadenza, che potrebbe portare alla dismissione di alcune strutture, la necessità di implementare piani di investimento per favorire l’upgrade o il mantenimento delle strutture in un contesto di mercato sempre più competitivo, unitamente all’orizzonte temporale di exit ormai prossimo per molte operazioni perfezionate dai private equity nel recente passato.
Il settore del lusso e quello dei servizi si confermano i più attrattivi per gli investitori, con particolare interesse verso i mercati urbani e quelli caratterizzate da elevate barriere all'ingresso. Si prevede inoltre un incremento degli investimenti esteri, con investitori del Medio Oriente e investitori privati americani pronti a cogliere opportunità in Europa e in alcune città degli Stati Uniti.
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[post_content] => Ita Airways sbarca anche quest'anno in Bmt a Napoli, alle porte della stagione estiva che la vedrà operare 59 destinazioni, di cui 16 domestiche, 27 internazionali e 16 intercontinentali a cui si aggiungono altre 12 destinazioni stagionali durante il picco estivo (3 nazionali e 9 internazionali).
«Il Sud Italia è per noi strategico, sia per il traffico outgoing che per quello incoming - osserva Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita Airways e ceo di Volare -. I dati in nostro possesso lo confermano: nel 2024 abbiamo trasportato oltre 7 milioni di passeggeri da Roma e Milano verso le destinazioni del Sud Italia e nella prossima stagione estiva offriremo oltre 500 frequenze settimanali verso Bari, Brindisi, Napoli, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Cagliari, Alghero, Palermo, Catania, Lampedusa e Pantelleria. Inoltre, Napoli ospiterà la prima delle sette tappe (Napoli-Palermo-Catania-Roma-Milano-Venezia-Bari) del nostro roadshow Italy Sales, durante il quale incontreremo circa 800 rappresentanti delle agenzie di viaggio del territorio, partner per noi essenziali».
E dal prossimo 30 marzo i passeggeri di Ita potranno beneficiare anche di ulteriori collegamenti verso oltre cento destinazioni grazie ai voli in codeshare con cinque compagnie del Gruppo Lufthansa: Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti.
Novità dell'estate 2025 anche i collegamenti con la città di Olbia da e per Torino dal 26 luglio al 6 settembre; oltre alla nuova rotta internazionale Milano Linate-Monaco, operata con due frequenze giornaliere dal lunedì al venerdì, e una frequenza il sabato e la domenica a partire dal 30 marzo.
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[post_content] => Southwest Airlines inizierà a far pagare ad alcuni passeggeri il bagaglio da stiva, dopo che gli scarsi guadagni della compagnia hanno alimentato le pressioni per una svolta netta del modello di business.
Il cambio di rotta sui bagagli non è la prima delle iniziativa messe in campo dalla low cost per rivoluzionare il prodotto: l'anno scorso, Southwest ha infatti annunciato l'intenzione di porre fine alla scelta del posto a bordo libera, che ne ha costituito la cifra distintiva per più di 50 anni.
La policy “i bagagli volano gratis” è stata un'eccezione nel settore: Southwest è l'unico grande vettore statunitense che consente ai passeggeri di imbarcare due bagagli senza alcun costo, una strategia che, secondo i dirigenti della compagnia, la differenzia dai competitor.
Ma il cambiamento di politica, che entrerebbe in vigore il 28 maggio, rischia di allontanare i potenziali passeggeri.
Southwest ha difeso la politica di non pagare il bagaglio, ritenendola il principale motivo di scelta dei clienti. Lo scorso settembre aveva avvertito gli investitori che l'eliminazione della politica avrebbe avuto un impatto sulla sua immagine di marchio “customer first”.
Bob Jordan, ceo del vettore, ha invece difeso il cambio, spiegando che i nuovi dati sulle prenotazioni di Southwest non mostravano che la compagnia stava ottenendo gli stessi benefici dalla politica dei bagagli gratuiti.
In base alla nuova politica, la compagnia aerea continuerà a offrire due bagagli registrati gratuiti ai clienti fidelizzati con lo status più elevato, A-List Preferred, e ai passeggeri che pagano la tariffa più alta.
I passeggeri con uno status inferiore, A-List, riceveranno un bagaglio registrato gratuito. A coloro che non si qualificano per le opzioni di bagaglio gratuito verranno addebitati il primo e il secondo bagaglio registrato.
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Più precisamente, la proposta di Air France sarebbe di 300 milioni di euro per il 51% delle azioni di Air Europa, con i francesi che si farebbero carico anche del debito contratto con la Società Statale delle Partecipazioni Industriali (Sepi), portando la valutazione totale a 1,1 miliardi.
Nel caso in cui l’offerta venisse accettata, la famiglia Hidalgo, attualmente all’80% del capitale, rimarrebbe con il 29%, mentre l’altro 20% resterebbe in mano di Iag.
Lufthansa avrebbe invece messo sul tavolo 240 milioni di euro attraverso un aumento di capitale per acquisire il 25%. La proposta del gruppo tedesco include anche le trattative con Boeing per i 787 Dreamliner, rafforzando così la capacità operativa dell’aerolinea spagnola.
Il quotidiano spagnolo anticipa una preferenza per l'offerta Lufthansa da parte di Javier Hidalgo, considerando che Air Europa potrebbe rivalutarsi a oltre 1 miliardo a medio termine e che le condizioni proposte dai tedeschi lascerebbero la famiglia spagnola quale socio maggioritario della compagnia.
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[post_content] => Le Associazioni di categoria Aiav, Aidit Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi, Fiavet Confcommercio, Fto e Maavi hanno scritto una nota congiunta a tutti gli eurodeputati italiani, al presidente Ue, alla presidenza del Consiglio dei ministri italiana, al ministero del turismo ed a Ectaa in merito al Draft Report dello scorso 25 febbraio dell’eurodeputato Alex Agius Saliba, relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva pacchetti.
Nei mesi scorsi la proposta di revisione della Commissione pubblicata lo scorso novembre è approdata a soluzioni di compromesso a seguito delle interlocuzioni delle Associazioni di categoria con il Governo italiano, tramite il Ministero del Turismo, e a seguito del negoziato avvenuto tra la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione, votata poi dal COREPER a dicembre 2024.
In questa occasione erano stati eliminati dal testo gli elementi più discutibili, che rendevano la proposta inattuabile per il mercato, mantenendo un equilibrio tra gli interessi dell’industria turistica e quelli dei consumatori.
Tra gli emendamenti proposti nella relazione del Deputato Saliba, che sono contestati dalle Associazioni, vi è principalmente l’articolo 5 bis della direttiva che vorrebbe reintrodurre, rispetto alle bozze del precedente negoziato, il limite del 25% per gli acconti dei pacchetti turistici e la richiesta del saldo non prima di 28 giorni dall’inizio del pacchetto stesso, nonché la facoltà per ogni Paese membro dell’Unione europea di imporre la costituzione di un conto vincolato per gli acconti dei consumatori.
Libera concorrenza
Questo uniformerebbe a livello europeo i termini economici di vendita dei pacchetti, violando, di fatto, la libera concorrenza di mercato. Ma l’aspetto più preoccupante è quello economico: molti operatori non sarebbero in grado di gestire l’advanced booking, divenuta una leva essenziale al mercato turistico odierno, e quasi tutti avrebbero difficoltà finanziarie nello sviluppo del proprio business potendo incassare il saldo di ciò che hanno venduto solo a 28 giorni dalla partenza, anticipando di propria tasca le spese che sono a tutti gli effetti del consumatore.
Preoccupante anche l’ipotesi dell’apertura di un conto vincolato, un ulteriore onere, che si somma a quello cui già sono tenuti gli operatori del turismo organizzato che prestano garanzia per insolvenza e fallimento con un fondo che già copre il rischio dei consumatori.
Recesso
Altro aspetto già segnalato in precedenza dalle Associazioni è l’ipotesi di recesso per circostanze straordinarie per il quale non è proposto alcun emendamento che specifichi che queste circostanze sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie etc, con il rischio che potrebbe essere interpretato come ricomprendente qualsiasi ipotesi di impedimento personale del consumatore. Inoltre, viene proposto l’inserimento di un nuovo comma nell’articolo 12 che prevede la possibilità di annullare il viaggio con il rimborso integrale dei pagamenti effettuati in virtù di un avviso di sicurezza dell’Autorità - “official travel warning” - emanato 28 giorni prima del viaggio.
Si apre, infine, in questa revisione, anche una nuova ipotesi di gestione dei reclami con obbligo di risposta entro 21 giorni, con sanzioni pecuniare spropositate che arrivano fino al 4% del fatturato annuo dell’operatore turistico.
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[post_content] => La Grecia ha dato il suo nulla osta a tre nuovi significativi investimenti nel settore alberghiero, per un valore superiore a 1,2 miliardi di euro, in un momento in cui si assiste a un notevole aumento delle aperture di ulteriori hotel per soddisfare la crescente domanda turistica.
I tre investimenti riguardano progetti turistici su larga scala sulle isole di Petalioi, fuori Evia, a Ermionida, nel Peloponneso, e ad Astakos, nella Grecia occidentale.
In particolare, Hydra Rock Real Estate Property investirà 474 milioni di euro nella creazione di un ecoresort up-level Ermionida, nel Peloponneso; GH Hotel and Tourism investirà 224 milioni di euro per sviluppare un eco-resort di lusso e case vacanza di alta gamma a Megalonisos, Petalioi, vicino a Eubea; e Astakos Terminal International Trade & Services stanzierà 524 milioni di euro per convertire il porto di Platygialos, nell'area di Astakos, in Aitoloakarnania, un porto turistico di livello mondiale per mega yacht.
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In un momento storico a rischio overtourism, negli ultimi cinque anni la Grecia ha registrato l'apertura di oltre 450 nuovi alberghi a cinque e quattro stelle e altri 244 hotel a tre stelle, in pratica quasi tre ogni settimana dal 2019, compreso il periodo di blocco e rallentamento dopo la pandemia.
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[post_content] => Un connubio sempre più stretto fra aereo e treno in casa Lufthansa, dove le prenotazioni con Lufthansa Express Rail includono ora anche i trasporti pubblici locali.
L'aggiunta al sistema del City-Ticket della Deutsche Bahn (Db) fa in modo che le carte d'imbarco Lufthansa siano valide anche per viaggiare in autobus, tram, metropolitana e ferrovia suburbana da e verso la stazione dell'Express Rail.
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L'operativo prevede tre voli settimanali per entrambe le destinazioni a partire da luglio 2025, in attesa delle approvazioni normative.
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