19 febbraio 2016 15:29
Alpitour, Francorosso, Villaggi Bravo, Karambola e Viaggidea, tutti brand del gruppo Alpitour, lanciano una serie di proposte per le vacanze di primavera a partire dall’AlpiClub Jacaranda di Tenerife (nella foto), nelle isole Canarie, un resort dall’atmosfera esotica, impreziosito da giardini tropicali perfettamente curati, che un’ottima cucina grazie ai cuochi italiani presenti e un’animazione costante e attenta ai bambini. Sempre a Tenerife sorge il SeaClub Guayarmina Princess di Francorosso, su un angolo di mare premiato dalla Bandiera Blu europea. Nell’arcipelago di Capo Verde il gruppo Alpitour propone invece il Villaggio Bravo Vila Do Farol, composto da una struttura centrale e da tanti piccoli bungalow disseminati nella vegetazione. A pochi minuti dalla spiaggia e dal mare, è un’oasi informale e dinamica, adatta a chi cerca relax, divertimento e sport in una terra da scoprire. Sul lungo raggio spicca il Messico con il Grand Bahia Principe Tulum Club Hacienda (Messico), di fronte ad una lunga spiaggia di sabbia fine, per immergersi in un mare ricco di pesci e tartarughe. Per gli amanti dell’avventura, sono molte le escursioni che permettono di conoscere una delle terre più affascinanti del mondo: dai resti delle antiche civiltà maya, alla giungla messicana, dai cenote, alla riserva di Sian Kaan, Patrimonio Unesco di inestimabile ricchezza. Si torna alle Canarie con Karambola, che ha scelto l’Aloe Club Resort di Fuerteventura, a pochi minuti dal centro di Corralejo, mentre il mare è raggiungibile con una passeggiata a piedi oppure usufruendo del servizio navetta gratuito messo a disposizione dei clienti. Le camere sono ampie, luminose e molto accoglienti, possiede una sala giochi e due ampie piscine. Non manca New York, proposto dai pacchetti “Moments In” di Viaggidea, che permettono di scegliere la durata di soggiorno da un minimo di 3 notti/5 giorni, fino ad un massimo di 6 notti/8 giorni e non prevedono le quote di iscrizione. Ottima, ad esempio, la proposta con l’Hotel Warwick di New York, a pochi passi da Central Park e dal Moma, curato nei minimi dettagli e con un’ottima cucina e ottimi vini.
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La Croazia si prepara al 2025 con una rete di collegamenti sempre più capillare e moderna, pensata per rendere il Paese accessibile in ogni stagione.
Dai voli diretti dall’Italia, ai traghetti e aliscafi in forte incremento, fino alle moderne autostrade per viaggiare verso e all’interno della Croazia. La direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia, Viviana Vukelic, ha raccontato i piani di sviluppo della destinazione in una serata all'Hotel de La Ville a Roma: “Vogliamo radicare l’idea di una Croazia accessibile e fruibile tutto l’anno, rafforzando non solo i collegamenti ma anche un’offerta turistica diversificata, capace di sorprendere ogni tipo di visitatore”.
Grazie a questo network di collegamenti ben organizzato, i turisti potranno scoprire un Paese che sta puntando molto sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.
Il 2025 vedrà l’apertura di numerosi hotel di alta qualità, come il primo Hyatt Regency a Zara e il Curio Collection by Hilton a Opatija, ma anche investimenti mirati per strutture orientate al turismo esperienziale, familiare e congressuale. Progetti come il Pical Resort a Parenzo e l’Hotel Marjan a Spalato dimostrano l’attenzione della Croazia verso un turismo destagionalizzato e responsabile.
“Siamo molto soddisfatti dei numeri relativi agli arrivi italiani, in crescita già da ottobre e novembre - continua Vukelic -. Il nostro obiettivo per il 2025 sarà quello di incentivare la distribuzione dei flussi turistici, per far comprendere che la Croazia non è solo sole e mare, ma una terra di sorprendenti contrasti”.
L’offerta per il 2025 è pensata per soddisfare ogni segmento di mercato: dagli amanti del benessere e del cicloturismo ai viaggiatori interessati al turismo MICE o a percorsi gastronomici che celebrano le eccellenze locali.
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[post_content] => Aviation e Travel Retail sono stati i temi centrali del webinar organizzato da ATRI - associazione travel retail Italia, che ha esplorato le prospettive del traffico passeggeri per il prossimo anno, evidenziando una crescita costante e un'evoluzione in atto. Durante l’evento, è stato delineato un quadro economico generale e settoriale, con scenari internazionali che mostrano come le scelte di acquisto siano sempre più influenzate da nuove motivazioni e strettamente connesse all’interazione umana.
“Nel 2025 il travel retail nel mondo dovrebbe aumentare per arrivare fino a 100 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 7,5% dal 2019 al 2025 - spiega Stefano Gardini, presidente Atri, introducendo i lavori della giornata -. Ovunque, dalle stazioni agli aeroporti italiani, abbiamo assistito al raggiungimento e superamento dei volumi pre pandemici con un fondamentale contributo dei viaggiatori internazionali. Sicuramente è stato importante il riscontro avuto dalla riduzione della soglia del tax free shopping da 154,95 a 70,01 euro, un provvedimento del ministero del Turismo che ci consente di tirare le fila in modo incoraggiante a fine 2024 con performance che rivelano incrementi ancor più significativi del retali tradizionale”.
David Jarach, executive chairman di diciottofebbraio, società di consulenza specializzata nel comparto Aviation, business travel e travel retail, ha analizzato lo scenario economico globale per il 2025, con una crescita stimata del +3,2%, evidenziando la resilienza a fattori come conflitti geopolitici, inflazione e alti tassi d’interesse. Tuttavia, persistono incertezze legate al peggioramento delle tensioni internazionali e all’inflazione non contenuta.
L’Italia potrebbe affrontare una situazione meno complessa rispetto ad altri Paesi, come la Francia. La crescita globale, trainata dalle economie emergenti (+4,2% nel 2024), potrebbe mantenere questo ritmo nel 2025. In Europa e nelle economie avanzate, si prevede un incremento moderato dall’1,7% all’1,8%. Permangono incertezze, specialmente riguardo alla Cina, mentre la Germania potrebbe gradualmente uscire dalla recessione.
Il traffico passeggeri
Il traffico aereo globale è previsto in crescita del 3,4% annuo fino al 2040, con 3923 milioni di passeggeri in più, ma restano criticità legate ai costi operativi, aggravati dalla guerra russo-ucraina e dai ritardi nella consegna di nuovi aeromobili. L’effetto del 'revenge travel' sta calando, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
Nel 2025, il traffico passeggeri negli aeroporti europei dovrebbe crescere dell’8%, dopo il +10% previsto per il 2024. Negli Stati Uniti, il mercato low cost è in crisi, come evidenziato da Spirit Airlines, a causa della competizione con i vettori tradizionali. Intanto, l’introduzione dei velivoli A321XLR, come quelli di Iberia, apre nuove opportunità per tratte dirette e senza scalo.
Il travel retail
Nel 2025 si tornerà a valori superiori al 2019 nel comparto del duty free, mentre si affacciano con forza sullo scenario internazionale nuove nazionalità di spender: quello vietnamita e quello filippino per quanto concerne l’Asia, mentre il dato degli Emirati Arabi Uniti appare influenzato dalla forte componente di cittadini russi li ora basati.
Sulla base sui dati di una ricerca Mindset, è peraltro possibile tracciare quali sono le principali caratteristiche a livello di comportamento di consumo del viaggiatore per ciò che concerne l’acquisto di travel retail. Lo shopping appare favorito dal buon rapporto qualità prezzo per la maggior parte degli intervistati (26%), per la comodità (19%), quando vi è sufficiente tempo a disposizione per scegliere (17%) e per la fedeltà al brand (16%). Ancora, la maggior parte degli acquirenti nei luoghi di viaggio sceglie di comprare per sé (51%), mentre il 25% compra per fare un regalo, il 16% sceglie qualcosa da condividere al ritorno, e l’8% compra su richiesta. Molti non pianificano l’acquisto: il 28% sceglie d’impulso, mentre il 22% non ha idee specifiche. Ancora, il 16% vuole un prodotto specifico ed il 12% un brand cui è legato.
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[post_content] => “Costringere l’organizzazione dei viaggi scolastici dentro la gabbia del codice degli appalti senza le necessarie calibrature rischia di uccidere un settore che muove l’economia del turismo e rappresenta una leva di crescita formativa e culturale insostituibile per i nostri ragazzi”. Lo denunciano le associazioni del Turismo organizzato Aiav Cna Turismo, Aidit Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Maavi Conflavoro Pmi, Fto-Federazione turismo organizzato di Confcommercio, (vorrei far notare che manca Fiavet Confcommercio e la cosa non è poco rilevante. Ndr) in merito alle novità normative che impongono agli istituti scolastici di seguire le stesse regole riservate agli appalti pubblici, obbligandole a qualificarsi come stazioni appaltanti per qualsiasi spesa superiore ai 140mila euro.
Risorse di famiglie
“Le gite di istruzione non sono un appalto di servizio tradizionale. La progettazione su misura dei viaggi – proseguono le associazioni – e la variabilità delle condizioni, come numero di adesioni, oscillazione dei prezzi e disponibilità dei servizi turistici, rendono le tempistiche e una continua condivisione delle informazioni fattori critici di successo. Peraltro, non si tratta dell’utilizzo di soldi pubblici, ma di risorse delle famiglie che le scuole devono sfruttare al meglio come mediatori tra i nuclei e le imprese turistiche. Dunque, non possiamo che esprimere una fortissima preoccupazione rispetto al rischio che si rinunci del tutto a questi importanti momenti educativi e didattici”.
Uffici scolastici regionali
“Affidare la gestione delle gare d’appalto e l’organizzazione dei viaggi di istruzione agli Uffici scolastici regionali, strutture oggi non pronte a gestire questa mole di attività, significherebbe far inceppare la macchina. E comunque il rimpallo tra stazione appaltante, istituto scolastico, famiglie e agenzie di viaggi aumenterebbe la complessità delle procedure, con un allungamento delle tempistiche che impatterebbe su prezzi e disponibilità di voli e alberghi. Molti dirigenti scolastici hanno già comunicato che non faranno più viaggi e questa rappresenta una sconfitta per tutti. La scadenza della deroga Anac, i suoi effetti e la ricerca di soluzioni andavano affrontati molto prima”, aggiungono i rappresentanti del turismo organizzato.
Risposte urgenti
“Dopo due anni di lavoro, il tavolo di concertazione con i ministeri di istruzione e turismo per la revisione, armonizzazione e semplificazione delle procedure ha prodotto scarsi risultati. A questo tavolo le associazioni del turismo organizzato hanno sempre offerto disponibilità e presentato proposte. Ma ora necessitiamo di urgenti risposte concrete.
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[post_content] => Gli Skyview Chalets, sul lago di Dobbiaco (BZ), a pochi chilometri dalle Tre Cime di Lavaredo, tra il Parco Naturale Dolomiti di Sesto e quello di Fanes-Sennes-Braies, sono 12 glass cube adults only, rifugi segreti, scrigni di relax incappucciati da un manto di neve candida. Nessun albero è stato abbattuto per la costruzione di questi nidi di relax.
Ecofrendly, raffinati e ricchi di ogni comfort, gli chalet accolgono con un angolo di tisane aromatiche, la macchina del caffè, il frigo e una ricca colazione con prodotti Bio a km zero direttamente in chalet. Il tradizionale legno di cirmolo, tipico delle stube nelle antiche malghe dell’Alto Adige, profuma l’ambiente con i sui trucioli balsamici, noti per l’effetto di ridurre il battito cardiaco.
Nella versione superior, offrono anche una sauna a raggi infrarossi privata, alla quale si aggiunge una vasca idromassaggio Jacuzzi e ampia terrazza panoramica soleggiata per la versione deluxe. Tre chalet sono infatti pet friendly, pensati e organizzati per accogliere anche i “quattro zampe”.
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Una sosta può essere al ristorante Seeschupfe/Il Fienile con vista spettacolare sul lago, dove deliziarsi il palato con i piatti tipici altoatesini e la cucina tradizionale. Un altro prestigioso riconoscimento è l’ingresso nella selezione della Guida MICHELIN 2024. Sono stati apprezzati i valori di una cucina tradizionale ma nello stesso tempo innovativa, la qualità dei prodotti locali molti dei quali a Km zero e coltivati in loco.
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[post_content] => La giunta regionale ligure ha approvato la delibera relativa alla partecipazione all'iniziativa del Governo per il finanziamento di progetti destinati al turismo accessibile e inclusivo con persone con disabilità.
In particolare alla Regione Liguria verranno destinati quasi 1,9 milioni di euro.
«Regione Liguria è da sempre sensibile a questa tematica - spiegano l'assessore regionale al Turismo Luca Lombardi e l'assessore alle Politiche sociali Massimo Nicolò - e lo ha dimostrato in questi ultimi anni patrocinando ad esempio la pubblicazione della periodica Guida Mare Accessibile. Oggi, in relazione all’importanza della destagionalizzazione dei flussi turistici, intendiamo selezionare dei partner per l’elaborazione di progetti relativi all’implementazione del turismo accessibile ed inclusivo, da realizzarsi con la durata massima di 2 anni. I progetti saranno orientati alle attività che assicurino la piena accessibilità ai servizi turistici nella zona, nell’area o nell’infrastruttura destinataria dell’intervento e anche ad offrire tirocini per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità o di formazione per la tutela dei diritti delle stesse».
Per formulare un’unica ed articolata proposta regionale al Ministero delle disabilità per l’utilizzo delle risorse, verranno individuati fino a un massimo di 4 proposte progettuali, con un tetto massimo di finanziamento ad ogni progetto pari a 430 mila euro. Possono partecipare da un minimo di 3 ad un massimo di 5 Comuni, di cui almeno 2 costieri ed almeno 1 Comune dell’entroterra confinante con uno dei due Comuni costieri, anche in due Province diverse, che formano un’area territoriale turistica omogenea.
I Comuni, insieme agli organismi del Terzo settore potranno formulare congiuntamente progetti per l’accessibilità delle persone con disabilità alle spiagge libere e libere attrezzate e alle risorse turistiche territoriali attraverso servizi turistici dedicati. Contestualmente viene chiesta l’attivazione di tirocini per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità nei servizi turistici. Le progettualità dei Comuni verranno valutate da un’apposita commissione che privilegerà le proposte che mirano a implementare l’accessibilità nelle zone in cui è meno sviluppata e al potenziamento della fruizione accessibile di itinerario esperienza turistica di collegamento costa/entroterra. Tutto dovrà essere realizzato entro 24 mesi.
Le proposte progettuali dovranno essere orientate al turismo accessibile balneare ed esperienziale ed assicurare nel comprensorio lo svolgimento delle seguenti azioni: 1) Azioni dedicate all’incremento dell’accessibilità per le persone con disabilità delle spiagge libere e libere attrezzate, delle strutture sportive e/o museali e di altre risorse turistico/culturali di uso pubblico; 2) Attivazione di formazione e tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione per le persone con disabilità nei servizi turistici. Ad esempio si potranno realizzare le seguenti attività: implementazione servizi delle strutture sportive, museali e di altre emergenze turistico-culturali di proprietà pubblica presenti nei territori dei comuni partecipanti; implementazioni segnaletica e identificazione itinerari anche attraverso l’acquisto e la messa in opera di pannelli idonei alla realizzazione di percorsi di scoperta; implementazioni servizi di accompagnamento e creazioni di nuove esperienze accessibili per fruizione multidisciplinare del territorio.
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[post_content] => Conto alla rovescia per il debutto, a febbraio 2025, di The Goethe Hotel: la struttura di Pacini Group è un luxury boutique hotel 5 stelle con 27 camere, parte del circuito Small Luxury Hotels of the World.
Incastonato tra il Museo dell’Ara Pacis e Piazza del Popolo, è un invito a riscoprire l’essenza del viaggio, un porto sicuro di estrema raffinatezza per esploratori curiosi che amano soggiorni esclusivi ed esperienze uniche.
“Ogni angolo dell’hotel è pensato per evocare emozioni e celebrare lo spirito dei grandi viaggiatori e intellettuali di un tempo, tra bauli originali, libri e quadri, questo hotel è permeato di cultura e di un design avvolgente.” afferma Emidio Pacini, ceo & founder del gruppo.
Tra le 27 camere ci sono 3 suite tematiche: la suite Doge, dedicata a Venezia, con il fascino degli arazzi Fortuny che evocano la magia della Serenissima; la suite Medici, omaggio a Firenze e al Rinascimento, arricchita da strumenti scientifici d’antiquariato; la suite Borbonica, ispirata a Napoli, dove misticismo e sensualità si fondono in un’estetica rococò.
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[post_content] => Sempre più problemi con i bagagli a mano. Le compagnie li vedono come fumo negli occhi, o come forma di reddito. Ma i passeggeri cosa devono portarsi dietro? Lo spazzolino e basta? Magari un ricambio, ma nascosto nelle tasche dei pantaloni?
Infatti se in Europa tutte le compagnie aeree consentono qualcosa, nel campo dei bagagli anche alcune sono molto restrittive, da gennaio Air Canada cambia marcia: chiunque abbia un biglietto economico dovrà pagare il bagaglio a mano, indipendentemente dalle sue dimensioni. E per scegliere il posto si pagherà anche.
Air Canada
Dal 3 gennaio, i viaggiatori che acquistano il biglietto base Air Canada non avranno diritto al bagaglio a mano – ovviamente, né al bagaglio registrato. L'unica eccezione sono i portafogli per carte o monete e puoi portare anche un laptop con la sua custodia. Le sedie a rotelle sono fuori da questo regolamento e continueranno ad essere gratuite
Come già accade in Europa, ma non su Air Canada, i viaggiatori non hanno più il diritto di scegliere il posto. La compagnia aerea te ne darà uno a caso e se vuoi cambiarlo dovrai pagare.
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[post_content] => Civitatis, la piattaforma leader per la prenotazione di esperienze e attività turistiche, punta a raddoppiare la sua base di clienti italiani entro il 2025, passando dagli attuali 600mila a 1,2 milioni.
L'ambiziosa scommessa è stata presentata alla stampa in un incontro organizzato presso il Centro Multimediale Interattivo di Roma e sarà supportata da una strategia mirata che combina l’espansione dell’offerta e il rafforzamento della collaborazione con le agenzie di viaggio.
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[post_content] => Crescono i viaggi per due e diminuiscono le crociere in famiglia. E' la fotografia congiunturale della domanda dei viaggi via mare per le prossime festività, scattata dall’Osservatorio Ticketcrociere. Chi parte ha in media 45 anni (contro i 39 di chi è partito la scorsa estate), viaggia appunto in coppia (57%), sceglie la cabina con balcone (51%) e predilige la vacanza di prossimità nel Mediterraneo (43%).
«Le coppie hanno superato le famiglie, che si fermano al 35% dei crocieristi per questo Natale – afferma Nicola Lorusso, ceo di Taoticket, la società a cui fa riferimento Ticketcrociere –. Solo il 2% naviga invece in gruppo; un dato interessante riguarda infine i viaggiatori single, al 6%, in crescita grazie anche a una serie di programmi, attività e offerte dedicate ai solo traveller a bordo di gran parte delle navi».
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Sale quest’anno il prezzo medio per passeggero a Natale e Capodanno: 1.952 euro; il +4% rispetto al 2023 secondo i rilievi dell’osservatorio. Sulla tariffa media incide anche la qualità della sistemazione a bordo: più della metà dei crocieristi (51%) ha scelto infatti la cabina con balcone e il 7% ha optato per il comfort ancora maggiore di una suite; il 27% ha poi preferito la cabina interna e il 15% guarderà il mare dall’oblò della sua cabina esterna. La percentuale di repeater si attesta al 29%.
Se il costo medio dei viaggi è in aumento, non lo è però per chi prenota in anticipo. Confrontando le prenotazioni anticipate del 2023 per il 2024 e del 2024 per il 2025, emerge infatti che la tariffa media del biglietto crociera resta la stessa. Anzi, è inferiore di 4 euro: da 1.313 a 1.309. Segno che le compagnie di crociera spingono le vendite anticipate con tariffe promozionali. Anche alla luce di queste tendenze, quest’anno il 6% in più dei crocieristi ha prenotato in anticipo per il 2025.
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