11 novembre 2022 09:22

Giorgio Palmucci
Pianificazione e sostenibilità. Con la ripresa post-Covid, nel mondo del turismo tornano le sfide di sempre, che oggi però richiedono risposte nuove, adeguate ai tempi nuovi e soprattutto alle esigenze di territori e mercati. “Non è possibile che a livello istituzionale in Italia si parli solo e sempre con un orizzonte di massimo cinque – sei anni. E’ stato così con il piano strategico lanciato nel 2016 ed è quanto sta accadendo ancora oggi”, ha esordito Giorgio Palmucci durante il suo intervento in occasione dell’ottava edizione di Travel Hashtag: l’evento ideato da Nicola Romanelli, in corso in questi giorni a Borgo Egnazia, in Puglia.
“Per far capire cosa i nostri competitor intendano per pianificazione di lungo periodo – ha quindi proseguito l’ex consigliere del ministero del Turismo – mi basti ricordare quello che mi ha raccontato recentemente al Wtm di Londra l’attuale amministratore delegato e presidente del gruppo Alpitour, Gabriele Burgio: all’epoca in cui era alla guida di Nh, all’inizio del nuovo millennio, fu convocato dalle istituzioni spagnole, insieme ad altri stakeholder del comparto, per ragionare sul futuro dell’industria dei viaggi. Ebbene, il loro orizzonte già guardava al 2030!”.
Quasi il 50% di chi lavora nel turismo non è considerato parte integrante del comparto
Ma non è solo questione di visione di lungo periodo, ha rimarcato il presidente di Federterziario Turismo, Enzo Carella: “Occorre far sì che chi si occupa di governance comprenda fino in fondo l’intera complessa articolazione della filiera del turismo: un sistema fatto da moltissime pmi e operatori, che quotidianamente lavorano per valorizzare l’industria dei viaggi. A oggi però una serie di professionalità, spesso di matrice consulenziale, non viene mappata. Si arriva quasi al 50% delle imprese e dei profili della filiera che non sono considerate parte del comparto. Mi viene per esempio in mente chi fa revenue management per l’hotellerie, ma anche il tanto vituperato comparto dell’extralberghiero che, se inquadrato con regole d’ingaggio condivise, può e deve essere incluso tra gli attori importanti del settore”.
Un’industria tanto articolata e complessa non può quindi prescindere da un’adeguata segmentazione del mercato: “Si parla sempre di turismo, quando invece bisognerebbe discutere di turismi – ha sottolineato il group director operations di Rocco Forte Hotels, Antonello De Medici -. Chi investe nel lusso come noi è obbligato a prendere in considerazione l’intero ecosistema di servizi del territorio in cui si va a inserire. Il tutto in una visione che deve obbligatoriamente avere una prospettiva per lo meno decennale”.
L’alta gamma può creare destinazioni alternative. A patto di essere socialmente sostenibile
D’altro canto, il prodotto di alta gamma è potenzialmente in grado di creare destinazioni alternative, risolvendo tra l’altro le criticità legate al cosiddetto overtourism. Una questione aperta che fino almeno a tutto il 2019 toccava non poche destinazioni italiane: “Il cliente altospendente chiede esperienze, esperienze, esperienze – ha osservato il chief operating officer di Marzocco Group, Max Zanardi -. La dimensione della televisione in camera conta decisamente meno di prima. Ecco allora che potrebbe essere immaginabile persino trasformare i castelli della bassa cremonese in una nuova Loira (proprio a Cremona si terrà tra le altre cose il prossimo appuntamento italiano di Travel Hashtag, ndr)”.
Tutto ciò, però, ha concluso Emanuele Manfroi, general manager del gruppo San Domenico Hotels (a cui appartiene anche Borgo Egnazia), esclusivamente a patto che “il prodotto di alta gamma sia realmente sostenibile per la comunità del territorio in cui è inserito”. Solo in questo modo, infatti, l’investimento di lusso diventa in grado di attivare un circolo virtuoso capace di far crescere tutto quello che c’è intorno.
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Un’interfaccia intuitiva dove nella homepage sono presenti 4 pulsanti che consentiranno in particolar modo ai turisti di potersi orientare e avere un quadro complessivo di quello che la città può offrire day by day in termini di intrattenimento, cultura, itinerari, luoghi di interesse e molto altro avendo così a disposizioni tutte le informazioni per programmare, anche in anticipo, un soggiorno nella nostra città.
«Questa applicazione - commenta Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia - nasce come un servizio pensato per cittadini e turisti, offrendo in primo luogo informazioni facilmente accessibili per semplificare la vita quotidiana e rendere più diretto e immediato il rapporto tra le persone e la città. Allo stesso tempo, rappresenta un valido supporto per i visitatori che desiderano orientarsi meglio sulle cose da fare. Con l’app, infatti, sarà possibile consultare in tempo reale eventi, iniziative, itinerari, punti di interesse, parcheggi, ristoranti e attività commerciali e molto altro. Si tratta di un ulteriore passo avanti nel percorso di digitalizzazione che abbiamo fortemente voluto fin dall’inizio del nostro mandato. Un impegno che oggi ci vede tra i comuni più virtuosi: secondo il Bbbell Score, La Spezia è al secondo posto in Liguria e al quarto posto complessivo tra le due regioni analizzate, Piemonte e Liguria, oltre a risultare tra le città “altamente digitali” dal ranking nazionale ICityRank».
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Per facilitare l’accesso alle informazioni e abbattere le barriere linguistiche, è stato integrato una chatbot basato su intelligenza artificiale. Questo strumento guida l’utilizzatore attraverso le numerose funzioni dell’app, fornendo in tempo reale risposte e indicazioni personalizzate, così da garantire un’esperienza sempre chiara e intuitiva.
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[post_content] => Aeroporti di Roma ottiene un nuovo riconoscimento all'impegno profuso per accessibilità e inclusività dei propri scali con l'assegnazione del livello 2 dell'"Aea Accessibility Enhancement Accreditation", che misura il livello di accessibilità delle infrastrutture per le persone a ridotta mobilità o con disabilità.
Ad oggi, in Europa, questo accreditamento è stato ottenuto solo dagli scali di Istanbul, Londra Gatwick e Vienna. Il "Leonardo da Vinci" e il "G. B. Pastine" sono i primi nell'Unione europea ad aver ottenuto il secondo livello.
Dopo aver ottenuto ad agosto 2024 il livello 1, Adr compie ora un ulteriore salto in avanti raggiungendo il livello intermedio della certificazione che denota come, l'azienda sia impegnata ad applicare i principi di Universal Design dalla fase di progettazione delle infrastrutture, coinvolgere regolarmente le associazioni rappresentanti persone con disabilità e offrire servizi dedicati per migliorare la customer journey dei passeggeri, oltre a garantire l'assistenza a tutti coloro che necessitano di supporto tramite la propria controllata ADR Assistance.
"L'aeroporto, in quanto infrastruttura essenziale, deve essere per tutti - commenta Marco Troncone, amministratore delegato di Adr -. Garantire la piena accessibilità degli scali di Roma Fiumicino e Ciampino significa rispondere alle esigenze di ogni passeggero, inclusi coloro che vivono condizioni di disabilità o ridotta mobilità. Il nostro impegno, tuttavia, va oltre l'ambito operativo. Con lo sguardo orientato al futuro, contribuiamo alla promozione di una cultura dell'inclusione e del rispetto della diversità, attraverso iniziative diffuse sul territorio. In questo modo, l'accessibilità si configura non solo come un imprescindibile requisito tecnico, ma come parte integrante di una visione più ampia, capace di generare valore sociale e consapevolezza condivisa".
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Ryanair potrebbe posticipare le consegne dei nuovi Boeing se le ripercussioni dei dazi imposti dagli Stati Uniti ne aumenteranno il costo: è Michael O'Leary, ceo del gruppo Ryanair, a spiegare in un'intervista al Financial Times la decisione della low cost, la cui flotta è interamente Boeing.
La compagnia ad oggi vola con una flotta di oltre 600 velivoli Boeing cui si sommano ordini per ulteriori 330 Max. I dazi probabilmente genereranno costi in tutti i settori, compreso quello dell'aviazione, considerando anche l’aumento dei costi legati alle materie come l’alluminio e l’acciaio (in questo caso i dazi fissati al 25% non sono sospesi).
Ryanair dovrebbe accogliere in flotta 25 nuovi Boeing il prossimo agosto, ma secondo O'Leary la compagnia non ne avrà bisogno fino a “marzo, aprile 2026”.
Le minacce di Ryanair si sommano a quelle della Cina, che ha intimato alle proprie compagnie aeree di interrompere le consegne dei velivoli Boeing, in risposta ai dazi imposti dall'amministrazione Trump alle produzioni cinesi.
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[post_content] => Sas reintrodurrà la Business Class su tutti i suoi voli europei dal 1° ottobre 2025, in risposta alla “crescente domanda di servizi premium da parte dei passeggeri”.
La compagnia scandinava proporrà una “Business Class chiara e riconoscibile, che garantisce un'esperienza premium su misura per i clienti che cercano comfort, flessibilità e un livello di servizio superiore”.
La nuova Business Class europea di Sas rafforza la posizione competitiva della compagnia aerea e ottimizza l'esperienza del cliente, puntando ad attrarre un numero ancora maggiore di viaggiatori regionali e internazionali di fascia alta, consolidando il posizionamento di Sas nel segmento premium.
Il lancio rientra nella strategia a lungo termine del vettore e rafforza il ruolo di Copenaghen come hub globale per la connettività scandinava ed europea, semplificando le connessioni e offrendo un'esperienza più coerente ai passeggeri che viaggiano con le diverse compagnie aeree dell'alleanza.
“Molti dei nostri viaggiatori, attenti al comfort e alla qualità, si aspettano una Business Class europea chiaramente definita e conforme agli standard internazionali - sottolinea Paul Verhagen, chief commercial officer -. Sebbene Sas Plus abbia offerto un'esperienza migliore, mancava il riconoscimento e la chiarezza che i viaggiatori cercavano. Con la reintroduzione della European Business Class, stiamo offrendo l'esperienza premium di una compagnia aerea europea leader”.
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[post_content] => Taglio del nastro ieri, 13 aprile, per Osaka Expo 2025, l’Esposizione Universale che vede la seconda città del Giappone accogliere il meglio dell'innovazione, dello scambio culturale e dell'incontro tra popoli sull'isola di Yumeshima - "Isola dei Sogni", nella baia di Osaka.
Mentre gli organizzatori traguardano oltre 280 milioni di visitatori durante i sei mesi che ci porteranno fino al 13 ottobre 2025, la kermesse ospiterà circa 180 paesi, regioni e organizzazioni che esporranno le loro mostre futuristiche all'interno di circa 80 padiglioni dal design unico.
È la seconda esposizione universale nella città portuale e polo commerciale dell'isola giapponese di Honshu dopo quella del 1970, che riscosse un enorme successo e attirò 64 milioni di visitatori, un record fino a Shanghai nel 2010.
Il padiglione Italia
All'inaugurazione di Expo Osaka ha partecipato per l'Italia il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Il Padiglione italiano a Expo Osaka 2025 è una prestigiosa vetrina internazionale per la promozione del Sistema Paese e del Made in Italy. La presenza del nostro Paese all'Expo Osaka 2025 è un'opportunità per stimolare l'internazionalizzazione delle imprese italiane, favorire l'espansione delle esportazioni, attrarre investimenti strategici e consolidare la presenza del Made in Italy nel panorama mondiale”.
E proprio lo spazio espositivo dell'Italia sarebbe il prediletto dei visitatori nipponici che, secondo i risultati di un sondaggio della Kansai Tv, lo indicherebbero come il primo da visitare. L'esito del sondaggio trova riscontro anche nella nota rivista giapponese Pen, che ha pubblicato la lista dei padiglioni più popolari a Expo e che i giapponesi intendono visitare, confermando quello italiano in cima alla lista dei desiderata.
Disegnato dall'architetto Mario Cucinella, il padiglione Italia si sviluppa intorno al tema l'Arte che rigenera la vita, per ripensare alla città ideale del Rinascimento, mettendo al centro del futuro l'Io e la persona.
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[post_content] => L’eco-turismo è una tendenza in costante crescita, spinta dal desiderio di viaggiare nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Sempre più viaggiatori scelgono mete sostenibili, strutture a basso impatto ambientale e modalità di spostamento eco-compatibili.
Questo approccio da un lato riduce l’impronta ecologica e dall’altro contribuisce allo sviluppo delle economie locali. Di seguito, una selezione di destinazioni e consigli per pianificare un viaggio sostenibile, valorizzando l’esperienza e il rispetto per il pianeta.
Viaggiare sostenibilmente partendo dagli aeroporti
Pianificare un viaggio sostenibile inizia già dalla partenza. Ridurre l’impatto ambientale è possibile anche nella scelta del parcheggio in aeroporto. Utilizzando piattaforme come Parkos, è possibile confrontare e prenotare i migliori parcheggi in prossimità degli aeroporti.
Ad esempio basta selezionare la voce “parcheggi Bergamo aeroporto”, per scegliere le opzioni più convenienti e in linea con le proprie esigenze di partenza da Bergamo. Si tratta di una soluzione che unisce comodità e attenzione per l’ambiente, evitando lunghi tragitti in auto e ottimizzando gli spostamenti.
Per chi parte dall’Emilia-Romagna, invece, è possibile confrontare diverse soluzioni di parcheggio Bologna aeroporto, selezionando quelle più vicine, sicure e con il miglior rapporto qualità-prezzo. Un piccolo gesto che contribuisce a un approccio più sostenibile fin dalle prime fasi del viaggio.
Destinazioni italiane ed europee che promuovono il turismo responsabile
In Italia, alcune regioni si stanno distinguendo per l’impegno verso un turismo sostenibile. Il Trentino-Alto Adige, ad esempio, punta su mobilità elettrica, hotel ecologici e promozione dei prodotti locali. Le Cinque Terre, pur affollate, stanno adottando misure per regolare i flussi turistici e proteggere il fragile ecosistema. Anche la Sardegna e la Sicilia offrono esperienze di eco-turismo legate alla natura, al trekking e all’enogastronomia locale.
Anche l’Europa offre numerose destinazioni eco-friendly, perfette per chi desidera esplorare nuove culture e paesaggi senza compromettere l’ambiente. Islanda, Norvegia e Slovenia si distinguono per le loro politiche ambientali e le iniziative volte alla protezione del territorio. Anche le Azzorre e la Costa Brava in Spagna si stanno affermando come mete d’eccellenza per l’eco-turismo, grazie a una gestione turistica attenta e sostenibile.
Muoversi in modo green: dalla bicicletta al car sharing
Una componente fondamentale dell’eco-turismo è la scelta dei mezzi di trasporto. Privilegiare treni, autobus, biciclette o servizi di car sharing consente di ridurre le emissioni e vivere il viaggio in maniera più autentica. Nelle città, molti enti turistici promuovono itinerari ciclabili e trasporti pubblici ecologici, incoraggiando comportamenti virtuosi tra i visitatori.
Consigli pratici per viaggiare in modo sostenibile
Adottare comportamenti responsabili durante il viaggio è fondamentale per promuovere un turismo sostenibile. Preferire alloggi certificati, evitare lo spreco di risorse, rispettare la cultura locale e limitare l’uso della plastica sono alcune delle azioni che ogni viaggiatore può intraprendere. Anche la scelta di esperienze autentiche, come escursioni guidate da abitanti del luogo o degustazioni in aziende agricole, contribuisce a valorizzare il territorio.
L’eco-turismo rappresenta una risposta concreta alla crescente esigenza di coniugare scoperta e sostenibilità. Scegliere mete green, adottare comportamenti consapevoli e utilizzare strumenti per ottimizzare i propri spostamenti sono passi fondamentali per un futuro del turismo più rispettoso dell’ambiente. Viaggiare in modo sostenibile è sia una scelta etica che un’opportunità per vivere esperienze autentiche.
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[post_content] => Gardaland apre la stagione 2025 festeggiando il suo cinquantesimo anniversario. E lo fa con cinque grandi novità, tra cui il debutto mondiale di Animal Treasure Island, presentata in anteprima sabato 12 aprile alla stampa, e successivamente aperta anche al numerosissimo pubblico in attesa di questa novità.
Fondato nel 1975, oggi Gardaland Resort comprende il parco divertimenti con oltre 40 attrazioni per tutte le età, il Gardaland Sea Life Aquarium, il Legoland Water Park e tre hotel tematici.
“Celebriamo questo traguardo importante con uno sguardo rivolto al futuro, e con il giusto mix di emozioni, divertimento e innovazione per creare esperienze uniche e continuare a ottenere risultati importanti - commenta Stefano Cigarini, ceo e vice president Gardaland Resort - Siamo la prima destinazione italiana per fatturato, e la quarta per numero di visitatori all’anno”.
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Animal Treasure Island e le altre novità del 2025
Animal Treasure Island trasporta i visitatori in un viaggio straordinario attraverso un’isola misteriosa, dove bene e male si confrontano in una caccia al tesoro ricca di colpi di scena. Con una superficie di 6 mila mq e 20 scene accattivanti, l’attrazione si avvale di tecnologie all’avanguardia per amplificare il coinvolgimento del pubblico. Un sistema audio binaurale a 360 gradi con oltre 250 altoparlanti, una colonna sonora originale creata su misura e un hardware esclusivo appositamente sviluppato garantiscono un’esperienza avvolgente e altamente realistica. Il punto di forza dell’attrazione è il cast di personaggi creati per instaurare un forte legame emotivo con il pubblico. “Pur mantenendo le loro caratteristiche di animali, nella storia che sta alla base dell’esperienza i personaggi sono rappresentati con valori e comportamenti che consentono ai visitatori di connettersi facilmente con ciascuno di loro e ritrovarsi nelle loro personalità" spiega Luisa Forestali, head of marketing Gardaland. A rafforzare il legame con l’universo narrativo di Animal Treasure Island, i visitatori avranno l’opportunità di incontrare da vicino Captain Nine Lives, insieme agli inseparabili Bubbles e Dax Danger, oltre al temibile rivale Captain Blackbear con i suoi compari, per scattare una foto ricordo e rendere questa esperienza ancora più memorabile.
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Con Dragon Empire ci si sposta invece in Oriente, grazie a un’area interamente tematizzata tra luci, colori e adrenalina. Qui, l’esperienza indoor Rocket Factory sfida gli ospiti a diventare apprendisti dei maestri dei fuochi d’artificio, mentre Dragon Rush regala emozioni a tutto tondo con curve imprevedibili e un coaster rotante.
La quarta novità del parco tematico più famoso d’Italia è interamente dedicata all’epoca che stiamo vivendo. Ai the Future is Here è infatti uno spettacolo innovativo al Gardaland Theatre, che fonde tecnologia e creatività per dare vita a un’esperienza straordinaria. Effetti speciali e performance incredibili conquisteranno il pubblico, superando ogni barriera linguistica. Un’avventura accessibile a tutti, ispirata a temi di grande attualità capace di suscitare interesse e creare spunti di riflessione sul rapporto tra gli esseri umani e l'intelligenza artificiale.
E nel portfolio di queste novità di stagione non poteva mancare il simbolo di Gardaland: Prezzemolo e il Mistero dei Mondi Nascosti è una nuova avventura al cinema 4d, che fonde scienza e magia per raccontare le origini del parco e ritrovare il mitico Prezzemolo in un avventuroso viaggio attraverso mondi lontani, gli stessi che dal 1975 hanno ispirato e segnato le tappe di Gardaland. Gli ospiti potranno vivere insieme a Prezzemolo un viaggio al contrario alle origini del parco in un modo davvero unico.
Un'offerta sempre nuova
In questi 50 anni, il parco ha accolto circa 100 milioni di visitatori ed è stato una tappa fondamentale nella memoria di tante generazioni. Grazie anche alla sua capacità di rinnovare continuamente l’offerta, e intercettare le nuove esigenze dei visitatori.
“Siamo orgogliosi che Merlin Entertainments abbia scelto Gardaland per il debutto mondiale di questa straordinaria attrazione - afferma Cigarini - Con un investimento da 10 milioni di euro, questa esperienza offre ai visitatori un coinvolgimento davvero unico”.
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[post_content] => Oltre 270 partner tra agenzie di viaggio, fornitori e collaboratori hanno preso parte al TH Incontro d’Estate, l’evento firmato TH Group che si è tenuto ieri al TH Roma Carpegna Palace Hotel. Un’occasione non solo celebrativa, ma strategica, per condividere risultati, visioni e obiettivi con chi ogni giorno lavora sul territorio. Al centro, il canale trade, confermato come motore della crescita del gruppo.
«Vogliamo che questo sia il primo di molti momenti di incontro in cui condividere risultati e strategie - ha dichiarato Maria Debellini, vicepresidente di TH Resorts -, ma soprattutto ascoltare suggerimenti e osservazioni di chi, ogni giorno, lavora con noi sul territorio. Oggi non presentiamo solo un prodotto, ma un percorso che vogliamo fare insieme».
Un percorso di cambiamento e sviluppo che trova conferma nei dati. Come ha sottolineato Salvatore Piazza, chief operating and commercial officer, «in soli cinque mesi abbiamo raggiunto il fatturato trade dell’intero 2024, con una crescita che ha coinvolto tutte le aree del Gruppo». Un risultato sorprendente, che Piazza collega direttamente al nuovo corso intrapreso con l'amministratore delegato Alberto Peroglio Longhin: «È una tappa importante nel percorso che con Alberto e tutta la nostra squadra stiamo portando avanti: un cambiamento che riguarda anche le politiche commerciali, l’attenzione ai nostri partner e in particolare al trade. La giornata di oggi lo dimostra con evidenza».
Il focus, spiega Piazza, è su una crescita multilivello: «Crescita di fatturato, certo, e di marginalità. Ma anche crescita di perimetro, di prodotto, e quindi di qualità». Un impegno che si traduce in azioni concrete: «Ci siamo concentrati sulle azioni più importanti per valorizzare le risorse migliori che abbiamo e con loro tutto il potenziale di valore e vendita. I primi risultati sembrano confermare questa direzione: ci state seguendo, ci state dando fiducia, e di questo vi ringraziamo».
Tra i dati presentati alla platea: +26% il fatturato trade TH Resorts, +105% Markando, +133% Baobab, e +15% il fatturato della montagna per l’inverno 2024/2025. Risultati che fotografano l’ottimo avvio dell’anno, nonostante le incertezze del mercato.
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A chiudere l’incontro, l’intervento dell’amministratore delegato Alberto Peroglio Longhin, che ha rilanciato la visione strategica di lungo periodo del Gruppo: «I nostri soci vogliono che TH sia un campione italiano del turismo. Stiamo liberando energie, riorganizzando la struttura, potenziando la digitalizzazione e la gestione operativa. Questa giornata è solo l’inizio: vogliamo che i risultati raggiunti siano condivisi, così come le sfide e gli obiettivi futuri».
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Abbiamo intervistato Marco Sansiviero , presidente di Fenailp turismo, è la Federazione di categoria, promossa ed organizzata sindacalmente dalla Fenailp, che opera in rappresentanza ed a tutela degli interessi delle imprese turistiche a livello politico, istituzionale ed amministrativo.
Su quali mercati intendete proporvi e con quali prodotti?
Come Fenailp Turismo e come sistema delle dmo che stiamo contribuendo a strutturare nei territori, intendiamo proporci su mercati in cui è forte la domanda di esperienze autentiche, legate al patrimonio culturale, naturale ed enogastronomico. Puntiamo molto su Germania, Francia, Nord Europa e Stati Uniti, ma anche su mercati emergenti come Sud America e Sud-Est Asiatico, che stanno dimostrando grande interesse per l’Italia minore.
I prodotti su cui stiamo lavorando sono coerenti con i nuovi trend del turismo internazionale: itinerari lenti, esperienze enogastronomiche, turismo outdoor e percorsi nei borghi. Con il progetto “Borghi Salute e Benessere”, ad esempio, la Regione Campania ha anticipato una visione integrata tra turismo, salute e qualità della vita che può davvero rappresentare un punto di forza.
Quanto incide il turismo nazionale?
Il turismo nazionale resta fondamentale, non solo in termini numerici ma anche come leva per la destagionalizzazione e la scoperta di aree interne meno note. Dopo la pandemia, gli italiani hanno riscoperto la bellezza dei propri territori, e oggi questo segmento rappresenta una quota stabile e in crescita, soprattutto per quanto riguarda il turismo di prossimità, il turismo culturale e quello esperienziale.
In molte realtà che rappresentiamo, il turismo nazionale incide fino al 70% delle presenze totali, con punte ancora più alte nei mesi di bassa stagione.
Per il 2025, su quali asset intendete lavorare?
Per il 2025 lavoreremo su quattro asset principali:
Innovazione e digitalizzazione, attraverso strumenti che facilitino l’incontro tra domanda e offerta e migliorino la competitività delle imprese;
Valorizzazione dei territori e delle destinazioni minori, tramite le DMO, che stiamo contribuendo a costituire e a rendere operative in varie regioni italiane;
Formazione e qualificazione degli operatori, indispensabile per elevare la qualità dell’offerta;
Sostenibilità, sia ambientale che economica, perché il turismo del futuro non potrà che essere responsabile, inclusivo e attento ai territori.
Rispetto agli anni passati e alla luce degli attuali scenari mondiali, quali mercati ritenete più strategici?
Gli attuali scenari geopolitici ci impongono una riflessione profonda. Se da un lato alcuni mercati tradizionali come la Russia o parte del Medio Oriente hanno subito una frenata, dall’altro assistiamo a una crescita costante di interesse da parte degli Stati Uniti, del Canada e dell’area asiatica, con Corea del Sud, Giappone e India in prima linea.
I mercati strategici oggi sono quelli che cercano autenticità, sicurezza, sostenibilità e bellezza diffusa. Ed è proprio in questa direzione che stiamo strutturando la nostra offerta: l’Italia autentica e minore, non massificata, rappresenta la risposta più convincente a questa nuova domanda globale.
Quanto incide il turismo individuale rispetto a quello organizzato?
Il turismo individuale è in crescita costante, soprattutto grazie alla digitalizzazione che ha reso i viaggiatori più autonomi nella prenotazione e nella personalizzazione dell’esperienza. Tuttavia, il turismo organizzato – specialmente quello legato ai gruppi, ai circuiti enogastronomici o culturali e al turismo senior – continua ad avere un ruolo importante, anche perché garantisce una presenza strutturata durante tutto l’anno.
Come Fenailp Turismo riteniamo strategico lavorare su entrambi i fronti, offrendo strumenti digitali ai viaggiatori individuali e rafforzando la rete di incoming locale per accogliere gruppi organizzati con proposte su misura.
Quali sono le strategie future?
Le nostre strategie future si fondano su un’alleanza forte tra pubblico e privato, sulla centralità delle imprese turistiche e sul rafforzamento delle DMO come organismi intermedi capaci di fare marketing, promozione e pianificazione territoriale.
Inoltre, continueremo a lavorare per dare voce alle imprese nei tavoli istituzionali, affinché le politiche turistiche siano sempre più coerenti con le reali esigenze del settore.
Infine, punteremo sulla digitalizzazione dei processi, sull’internazionalizzazione delle destinazioni minori e su una narrazione innovativa dell’Italia, capace di attrarre i nuovi turisti globali che cercano emozione, autenticità e valore.
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Puntiamo molto su Germania, Francia, Nord Europa e Stati Uniti, ma anche su mercati emergenti come Sud America e Sud-Est Asiatico, che stanno dimostrando grande interesse per l’Italia minore.\r\n\r\nI prodotti su cui stiamo lavorando sono coerenti con i nuovi trend del turismo internazionale: itinerari lenti, esperienze enogastronomiche, turismo outdoor e percorsi nei borghi. Con il progetto “Borghi Salute e Benessere”, ad esempio, la Regione Campania ha anticipato una visione integrata tra turismo, salute e qualità della vita che può davvero rappresentare un punto di forza.\r\n\r\nQuanto incide il turismo nazionale?\r\n\r\nIl turismo nazionale resta fondamentale, non solo in termini numerici ma anche come leva per la destagionalizzazione e la scoperta di aree interne meno note. 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