21 giugno 2018 14:26

Giovanni Giussani i4t, Ernesto Mazzi presidente Fiavet Lazio, Cesare Altobelli consigliere Fiavet Lazio, Manuela Terrizzi I4t
Fiavet Lazio ha organizzato a Roma uno dei primi incontri dedicati alla nuova Direttiva europea che riordina l’intermediazione assicurativa, la 2016/97/EU: è la Insurance Distribution Directive, varata in Europa gennaio del 2016, in vigore definitivamente dal primo ottobre prossimo.
Una nuova tegola sulla distribuzione turistica, perché impone agli agenti di viaggi una formazione specifica per vendere polizze di valore superiore ai 200 euro e durata oltre i 90 giorni, che non si potranno più in alcun modo vendere dissociate da un servizio turistico. Della direttiva tuttavia ancora pochissimo si sa e si parla, come ha spiegato Giovanni Giussani, direttore commerciale di i4t-Insurance Travel, al tavolo insieme a Ernesto Mazzi, appena confermato all’unanimità presidente di Favet Lazio.
Dal primo ottobre blocco oltre i 200 euro
Di certo c’è anche che dal primo ottobre tutte le compagnie inseriranno sui loro portali un sistema di blocco delle vendite oltre i 200 euro per tutti gli agenti di viaggi non abilitati. Ossia che non abbiano seguito un corso di formazione accreditato dall’Ivass, online per un totale di 60 ore «con esame finale ‘piuttosto serio e impegnativo’» ha spiegato Giussani, per un costo intorno ai 350 euro. E comunque sarà possibile iscriversi all’elenco degli intermediari Ivass solo in qualità di collaboratore di compagnia assicurativa o di broker. E comunque anche in questo caso per le assicurazioni le agenzie dovranno aprire un conto corrente dedicato.
Corto circuiti
Anche questa nuova mandata di regole, si è detto a Roma, tende alla protezione estrema del cliente, a costo di bloccare la distribuzione del prodotto. E di innescare alcuni corto circuiti evidenti, puntualmente segnalati da Giussani: se la polizza ha una durata di 95 giorni e il premio è di soli 155,80 euro? ma se la copertura rimane entro i 90 giorni il premio può arrivare a 200 euro?
E soprattutto: la direttiva pacchetti chiarisce che l’agenzia ha l’obbligo di proporre la polizza, ma se il premio supera i 200 euro come si può venderla? E ancora: se la polizza è facoltativa sul catalogo del tour operator chi la sta vendendo? il tour operator o l’agente di viaggi?
«Chiedete ai vostri commerciali»
Tutte domande prive di risposta, per ora. Mistero: perché quanto all’IDD l’unica certezza al momento pare sia la totale mancanza di certezze. «Ve ne hanno mai parlato i commerciali delle compagne o dei broker che vi seguono?» ha chiesto Giussani alla platea folta di agenti di viaggi sconcertati. «Perché probabilmente le compagnie stanno considerando la questione solo ora all’interno di Ivass, con sensibilità scarsa al tema del turismo che per i grandi gruppi vale molto certamente, ma rimane un segmento marginale rispetto ai volumi totali del business italiano». Secondo Giussani l’interlocutore delle associazioni del trade sul tema IDD sarà ancora una volta il Mibact, già competente per la Direttiva sui pacchetti, con il suggerimento di «intervenire magari a posteriori, per segnalare le incongruenze una volta che si verificheranno». La Direttiva tuttavia è sovrana, supera la norma nazionale e salvo rinvii potrebbe entrare in vigore perfino in assenza di un decreto di recepimento, del quale ugualmente per ora nulla si sa.
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Con lo slogan ‘Più siamo, più contiamo e più otteniamo’ la Fiavet-Confcommercio organizza per il prossimo 7 maggio presso Atto di Vito Mollica, Salotto Portinari, in Via del Corso a Firenze, alle ore 12.00, la “Giornata del Proselitismo”, un incontro rivolto soprattutto agli agenti di viaggi non associati col quale l’associazione regionale intende far conoscere nel dettaglio i servizi erogati a tutela delle imprese di viaggio, dalle consulenze fiscali e legali alle convenzioni per la stipula di polizze assicurative ad hoc, dai corsi di formazione gratuiti alla consulenza per gli adempimenti obbligatori sulla sicurezza nel luogo di lavoro.
Attualmente la Toscana, con 450 agenzie di viaggi in attività (l’8% sul totale nazionale) è la settima regione col maggior numero di imprese di viaggi in Italia. Nello spiegare le motivazioni di fondo di questa Giornata del proselitismo, e del perché associarsi, il presidente di Fiavet Toscana-Confcommercio, Pier Carlo Testa osserva:“Oggi più che mai per le agenzie di viaggio e i tour operator, l’associazionismo non è un costo: è un investimento. Fiavet è l’associazione nata più di sessant’anni fa per tutelarne gli interessi ed affrontare insieme le sfide quotidiane. Fiavet-Confcommercio non urla ma agisce con coraggio e competenza. E vince. Ed è la protagonista di risultati storici per il turismo organizzato, come il recente accordo con Ryan Air che finalmente riconosce il ruolo delle agenzie, o la sentenza della Cassazione che riconosce il diritto delle agenzie a trasportare direttamente i turisti. Infine, sempre l’anno scorso, Fiavet ha vinto anche nel grado finale di giudizio la causa contro Lufthansa sull’ammontare delle commissioni. In passato avevamo vinto con Ryan Air e Expedia diverse cause legali per tutelare la nostra dignità e i nostri diritti”.
Gli agenti di viaggi che parteciperanno all’evento avranno così la possibilità di incontrare i vertici di Fiavet Toscana-Confcommercio, tra cui il Presidente Pier Carlo Testa e la Vice Presidente Cinzia Chiaromonti, nonchè di confrontarsi con la consulente fiscale di Fiavet Nazionale, la commercialista Caterina Claudi ed il consulente legale di Fiavet Toscana, avv. Francesco Tessari.
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[post_content] => Santanchè e la direttiva. “Le indiscrezioni sui lavori in corso relativi alla Direttiva UE Pacchetto tutto compreso destano perplessità, in quanto non sembra ancora che si sia raggiunta la giusta sintesi che tuteli, al contempo, gli interessi dei consumatori e del tessuto imprenditoriale italiano, in gran parte rappresentato dalle piccole e medie imprese. In ogni caso, sono certa che non potrà che essere perseguita, come abbiamo già indicato, la strada del buon senso, dal momento che è l’unica a supportare un turismo equo e sostenibile, sicuro per i viaggiatori e fonte di sviluppo per le aziende.”
Il ministro è sicuro, noi un po' di meno. E' compito suo fare una battaglia forte in Europa per salvaguardare il turismo organizzato che con questa direttiva sarebbe spazzato via. Nessuno difende il turismo organizzato. Ci deve pensare lei. Non può dire: "sono certa che non potrà che essere perseguita, come abbiamo già indicato, la strada del buon senso, dal momento che è l’unica a supportare un turismo equo e sostenibile, sicuro per i viaggiatori e fonte di sviluppo per le aziende", perché queste parola non ci fanno stare tranquilli. Vada in Europa e faccia sentire, visto che è persona di grande carattere, tutta la sua forza argomerntativa per il turismo organizzato.
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La Lombardia punta su tre meraviglie per rappresentare l’Italia nel concorso internazionale ‘Best Tourism Villages 2025’ promosso da UN Tourism, l’agenzia delle Nazioni Unite per il turismo. Clusone, Bellano e Monte Isola sono i borghi scelti dalla Regione Lombardia per entrare in una rete globale che valorizza le destinazioni rurali più affascinanti e sostenibili del pianeta.
"Siamo entusiasti - spiega il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana - di presentare al mondo tre luoghi simbolo della nostra identità più autentica”. “Clusone, Bellano e Monte Isola – aggiunge il governatore - rappresentano una Lombardia che non è solo motore economico del Paese, ma anche scrigno di cultura, natura e tradizioni millenarie. Sostenere i borghi significa riconoscere il valore delle nostre comunità, che con passione e visione costruiscono ogni giorno un’offerta turistica autentica e sostenibile."
"Abbiamo scelto borghi – afferma Barbara Mazzali, assessore regionale al turismo, marketing territoriale e moda - che rappresentano autentiche narrazioni viventi del nostro territorio. Clusone, con i suoi 8.575 abitanti, è un gioiello artistico e culturale incastonato nella Val Seriana, celebre per l’affresco della Danza Macabra e l’ingegnoso orologio planetario. Bellano, affacciato sul Lago di Como, ha registrato una crescita esponenziale in termini di attrattività: nel solo 2023 ha superato le 61.000 presenze turistiche, grazie al suo paesaggio suggestivo, all’Orrido e a un’offerta culturale di grande eleganza. E poi Monte Isola, il nostro scrigno lacustre: un luogo fuori dal tempo, dove si respira ancora il profumo del pesce essiccato e dell’olio d’oliva, dove storia e semplicità si intrecciano in modo autentico”.
“Candidarli al Best Tourism Villages – prosegue l’assessore - significa portare sulla scena internazionale una Lombardia che sa sorprendere e accogliere con profondità. I tre borghi condividono elementi fondamentali: fanno parte della rete dei ‘Borghi più belli d’Italia’, dispongono di Infopoint ufficiali, partecipano attivamente a progettualità regionali come il bando ‘Lombardia Style’ e mostrano una crescita costante sia dell’offerta ricettiva sia delle presenze turistiche. L’ingresso di Clusone, Bellano e Monte Isola nel network internazionale del Best Tourism Villages è già un traguardo importante: significa accedere a un circuito di promozione globale, scambio di buone pratiche e percorsi di valorizzazione. Aspettiamo con fiducia l’esito della selezione finale da parte dell’UNWTO, previsto per l’ultimo trimestre del 2025, consapevoli di aver messo in campo il meglio della nostra identità turistica”.
L’iniziativa Best Tourism Villages seleziona ogni anno borghi sotto i 15.000 abitanti che si distinguono per la qualità dell’offerta turistica, l’impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale, la valorizzazione delle tradizioni e l’inclusione della comunità locale nello sviluppo del territorio.
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L’innovazione nel settore alberghiero non significa solo migliorare le esperienze per l’ospite.
Innovare infatti significa abbracciare una trasformazione che passa anche attraverso particolari poco percettibili o completamente ignorati dal cliente finale proprio perché fanno parte di quella che è l’attività interna della struttura.
Travel Quotidiano ha intervistato Luca Zenoni, amministratore Eurotex, azienda del bergamasco specializzata nel tessile per le forniture alberghiere, all’avanguardia nella ricerca di tessuti innovativi.
Eurotex nasce nel 1980 nell’ambito della tessitura spugna. Nel 2017 matura il desiderio di brandizzare il marchio.
«Abbiamo scelto il marchio Coertini – spiega Luca Zenoni - per raccontare una storia che parte da lontano. Questo nome ha origine dai venditori ambulanti di Leffe, paese nel cuore della Lombardia, che producevano coperte e le vendevano nelle piazze di tutta l’Italia. L’obiettivo di Coertini è stato chiaro fin dall’inizio: mettere a disposizione del mercato prodotti tessili di alta qualità per il settore dell’hospitality. Questo impegno ha guidato la creazione di ogni filo, tessuto e design. Andiamo nei distretti tessili nel mondo, acquistiamo e poi produciamo grazie alla nostra esperienza».
L’azienda ha oltre 10 mila clienti tra le strutture alberghiere ed extralberghiere.
«Puntiamo a crescere ancora rafforzando il marchio e promuovendo i nostri prodotti – aggiunge Zenoni – Per anni abbiamo rappresentato la produzione per altri brand ed ora, con il nostro marchio, vogliamo evidenziare la nostra forza e la nostra specializzazione».
I punti di forza del prodotto e dei servizi agli albergatori sono molti.
«L’innovazione ha diverse sfaccettature – sottolinea l’amministratore di Eurotex – Per noi significa offrire tessuti di qualità che vanno incontro alle necessità dell’albergatore, ma anche strumenti moderni per consentire ai nostri clienti di poter ordinare online la merce».
Punto di forza dell’offerta Eurotex è il lenzuolo “no stiro”, frutto di una predisposizione dell’azienda all’innovazione e al miglioramento.
«Ormai da tempo stiamo investendo su materiali nuovi – commenta Zenoni - che garantiscono comunque la qualità ma con una resa molto alta che porta anche un risparmio energetico. Il lenzuolo “no stiro” consente all’albergatore di tornare alla lavanderia interna, risparmiando, tempo, energia e quindi denaro. Dal momento che si comincia a registrare un’inversione di tendenza nel settore alberghiero con un ritorno alla lavanderia dentro la propria struttura, sicuramente più ecologica, il nostro prodotto è la soluzione ideale, perché consente di risparmiare su diversi passaggi, garantendo al cliente finale un’alta qualità».
Innovazione per Eurotex significa anche puntare sulla tecnologia per agevolare l’albergatore.
«Riteniamo che spesso gli albergatori siano troppo legati al passato – sottolinea Zenoni – Eurotex è un’azienda con i piedi nella tradizione ma con la testa nelle nuove tecnologie. Questo significa offrire conoscenza del prodotto, consulenza ad hoc ma anche la possibilità di poter ordinare tutto online, senza attendere che il “rappresentante” faccia la visita alla struttura».
Dal momento che l’obiettivo di Eurotex è offrire prodotti che facilitino l’attività agli albergatori, l’azienda proseguirà su questa linea improntata anche alla sostenibilità.
«Per noi questo percorso rappresenta una sorta di “specializzazione” – conclude Zenoni – Per questo oltre al “no stiro” e all’antimacchia avremo a breve anche la spugna per il bagno che asciugherà in minor tempo. Utilizzeremo infatti una fibra che già nella fase della coltura utilizzerà meno acqua e che poi avrà bisogno di temperature più basse per essere lavata. Un mix tra impatto ambientale più basso, risparmio di energia e maggiore produttività».
Maria Carniglia
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Poi naturalmente il presidente snocciola le grandi iniziative: il primo piano strategico del turismo scritto con le categorie; un rinnovato impegno per ridare dignità a chi lavora nel settore. Inoltre la difesa della «specificità tutta italiana delle guide turistiche»; una forte azione contro l'illegalità dell'ospitalità extralberghiera. Utilizzo dei fondi del Pnrr per riqualificare l'offerta turistica. In fine il colpo da maestro: «Abbiamo puntato sulla destagionalizzazione». Cosa per altro a cui non aveva pensato nessuno in questi lunghi anni di marketing turistico.
Direttiva
Ma va bene. Mi va bene che il presidente Meloni elenchi delle iniziative del suo governo che, in parte sono anche lodevoli. Solo che almeno alcune, sono ancora portate a termine. Penso alle guide, all'ospitalità extralberghiera, e altre.
Il punto vero che non riesco a capire è questo: perché il presidente Meloni non ha fatto nessun accenno alla Direttiva pacchetti che rischia di eliminare l'intero turismo organizzato? Sarebbe questo invece il momento di dare rassicurazioni, di far vedere che il governo è a fianco degli operatori del settore.
Non ci resta che sperare in un altro video.
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[post_content] => Open Mind Consulting è stata scelta per il coordinamento della comunicazione di Destination for All, il World summit dedicato al turismo accessibile che si terrà a Torino dal 5 al 7 ottobre 2025.
Destinations for All si prospetta un appuntamento di grande rilievo, che vuole riunire esperti e operatori del settore da tutto il mondo. L’evento ha lo scopo di promuovere e condividere le best practice di accessibilità nel settore turistico per consolidare una rete globale di destinazioni accessibili a tutti, anche a persone con esigenze specifiche.
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L’evento è supportato da regione Piemonte, città di Torino, Turismo Torino e Provincia, Enat (European network for accessible tourism), ITS Turismo e Attività culturali, Opes Aps, con il patrocinio di Confesercenti.
Il Comitato direttivo del World Summit è composto da rappresentanti di enti pubblici e associazioni, dedicati allo sviluppo del turismo inclusivo che consenta a tutti i visitatori, indipendentemente dalle loro capacità, di trarre pieno vantaggio dall'esperienza turistica offerta dalle destinazioni.
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Naturalmente, con l’occasione, i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, avranno l'opportunità di scoprire Torino e il Piemonte e il grande patrimonio culturale, artistico, storico, gastronomico e naturalistico che caratterizza quest’area geografica.
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L'itinerario ha offerto un’esperienza immersiva tra alcune delle mete più sorprendenti del Paese andino: da Sucre, città patrimonio dell’Unesco, all’antica Potosí, ricca di storia e legata alla colonizzazione spagnola e alle celebri miniere del Cerro Rico.
Il gruppo ha vissuto l’emozione di camminare sul Salar de Uyuni, la più grande distesa salata del mondo, per poi visitare La Paz, con la sua funivia panoramica e il vivace mercato delle streghe, scoprire la Valle della Luna, immergersi nei misteri dell’antica civiltà di Tiwanaku e lasciarsi incantare dalla spiritualità del Lago Titicaca, tra l’Isola del Sole e l’Isola della Luna.
«Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto dal fam trip in Bolivia e di aver dato agli agenti di viaggio l’opportunità di volare con Air Europa, apprezzando il comfort e la qualità dei nostri servizi a bordo - dichiara Renato Scaffidi, general manager di Air Europa, che ha accompagnato personalmente il gruppo durante il viaggio -. La nostra flotta moderna è progettata per garantire un’esperienza di viaggio piacevole, grazie a sedili ergonomici, maggiore spazio per le gambe e un sistema di intrattenimento all’avanguardia”.
«Credo fortemente che conoscere da vicino i luoghi e le persone permetta di raccontare un viaggio con passione e consapevolezza - ha sottolineato Roberto Rinaldi, amministratore delegato di Tour2000AmericaLatina -. Ed è proprio questo che desideriamo trasmettere: emozioni autentiche, pensate per un viaggiatore contemporaneo, sempre più attento, curioso e alla ricerca di esperienze significative».
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[post_content] => Dall'Enit ci arriva una nota in cui si danno numeri ottimi per il nostro turismo durante le vacanze pasquale e i ponti.
Pasqua 2025: è boom di prenotazioni. Dall’ultima indagine alle imprese ricettive italiane, svolta da Isnart per Unioncamere ed Enit nell’ambito dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, emerge come gli operatori segnalino un tasso di riempimento camere per il periodo pasquale di quasi il 60%.
Dato che, a livello di comparto ricettivo solo hôtellerie, corrisponde ad oltre 670mila camere vendute, per un fatturato stimato in circa 128 milioni di euro.
Il trend di prenotazioni più consistente è fatto segnare nelle mete del turismo slow delle aeree interne del Paese, dove si raggiunge oltre il 70% di camere occupate; con una camera su dieci venduta in più rispetto al consuntivo 2024, pare trovare ulteriore conferma l’aumentata visibilità delle destinazioni fuori dai consueti itinerari turistici. Ottimi anche i dati delle prenotazioni nelle città d’arte (63,9%), nelle località di montagna (61,3%) e nelle destinazioni termali (59,6%).
Appare all’altezza delle aspettative anche il trend di vendita anticipata per i ponti primaverili: rispettivamente del 57% per il Ponte del 25 Aprile e del 55% per quello del 1° Maggio.
“Le festività pasquali ed i prossimi ponti rappresentano un momento importante per il nostro Paese, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo”, commenta Ivana Jelinic, Amministratore Delegato Enit. “I numeri ci danno ragione, l’Italia continua a crescere nei diversi comparti del turismo. La nostra offerta è ricca e variegata, dobbiamo proseguire su questa strada per far conoscere sempre più le meraviglie del made in Italy”.
Turismo estero
Su questi numeri, incide sicuramente l’apporto del turismo estero. Come rileva Enit, tra marzo e maggio 2025, gli arrivi aeroportuali complessivi in Italia dall’estero sono previsti in aumento del +4,5% rispetto al medesimo trimestre 2024 (6.826.831 vs 6.534.725; di cui 96% leisure). Il 28,4% di questi flussi è atteso a Roma, sulla scia dell’effetto Giubileo: da notare come, infatti, nel Lazio, in Umbria e nella Marche il 30% delle imprese associ la crescita della propria clientela all’Evento Giubilare, che sembra confermare il proprio valore in termini di attrattività turistica, grazie al combinato con le festività di primavera.
I primi 5 mercati di provenienza per trascorrere le festività in Italia sono Regno Unito, con una quota parte del 15,1%, Germania con il 10,3%, Stati Uniti con l’8,7%, Francia con l’8,8% e Spagna con il 7,7%. Quasi il 10% delle partenze verso le mete italiane sono intorno al 17 aprile, a ridosso del weekend pasquale; numeri che confermano l’attrattività del nostro Paese, che ancora una volta supera nelle scelte dei turisti i competitor francesi: l’Italia registra, infatti, quasi 7 milioni di arrivi contro i 4,5 previsti negli scali aeroportuali transalpini.
E per l’estate 2025? Gli operatori segnalano già di aver venduto 6 camere su 10 per i soggiorni nel mese di giugno, il 64,8% per luglio e il 65,4% per agosto, numeri già più che positivi e, peraltro, destinati a crescere con l’approssimarsi della stagione estiva.
“Il turismo italiano è sempre più competitivo. Ce lo dicono anche i primi dati sulla Pasqua e sui ponti primaverili: fatturato da 130 milioni di euro per il settore ricettivo, un numero di arrivi aeroportuali esteri superiore a quello registrato da un competitor storico come la Francia, aree interne ancor più ricercate – con il 70% di camere occupate – e ottime prospettive per la bella stagione, con 6 camere vendute su 10 nel trimestre giugno-agosto. Roma, in particolare, con un +3% di arrivi rispetto alla scorsa Pasqua – stando all’Ente bilaterale del turismo del Lazio – è un po’ l’emblema dell’integrità dell’industria turistica italiana, in costante crescita, e di come il Giubileo costituisca un rilevante fattore attrattivo da Nord a Sud” dichiara Daniela Santanchè, Ministro del Turismo.
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[post_content] => Secondo il Centro studi turistici per conto di Toscana promozione turistica la crescita stimata per Pasqua e i ponti è del +1,4%.
Sempre secondo il CST il primo trimestre 2025 indica un +0,8%, per un totale di 4,5 milioni di pernottamenti, con differenze però tra tipologie di prodotti e territori.
La domanda italiana nei primi mesi del 2025 rallenta ancora; cresce invece quella dei turisti stranieri. Principali attrattori della prima parte dell’anno ancora le città d’arte che avrebbero intercettato la quota maggiore della domanda straniera. Buon risultato anche per le località termali, mentre per quelle marine, rurali e di collina le stime indicano un sostanziale stabilità o una leggera crescita. Meno buono il dato per montagna ed ‘altro interesse’.
Per pasqua e ponti la crescita stimata dovrebbe attestarsi al +1,4% di pernottamenti (+0,7% di italiani e +1,9% di stranieri). In valori assoluti le presenze nelle strutture ricettive potrebbero superare 1,9 milioni, di cui 805mila di italiani e oltre 1,1 milioni di turisti stranieri. Città d’arte e borghi registreranno un incremento delle presenze del +1,8%, ma non dovrebbe registrarsi il tutto esaurito. Buone le stime anche per costa (+1,7%), terme (+1,3%) e campagna/collina (+0,9%). Per la montagna la stima è invece di una leggera flessione, -0,4% che potrebbe essere ampiamente recuperata grazie alle prenotazioni last minute. Segno negativo anche per le località ad ‘altro interesse’.
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«Le stime sono incoraggianti - commenta il pèresidente della regione Toscana Eugenio Giani - e ci fanno ben sperare per l'avvio della stagione turistica. L'interesse verso la Toscana rimane alto, siamo pronti ad accogliere flussi significativi di visitatori desiderosi di scoprire bellezze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Confidiamo che queste festività possano rappresentare un momento importante per l'economia del nostro territorio e per tutti gli operatori del settore, confermando la Toscana come una destinazione di eccellenza».
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Principali attrattori della prima parte dell’anno ancora le città d’arte che avrebbero intercettato la quota maggiore della domanda straniera. Buon risultato anche per le località termali, mentre per quelle marine, rurali e di collina le stime indicano un sostanziale stabilità o una leggera crescita. Meno buono il dato per montagna ed ‘altro interesse’.\r\n\r\nPer pasqua e ponti la crescita stimata dovrebbe attestarsi al +1,4% di pernottamenti (+0,7% di italiani e +1,9% di stranieri). In valori assoluti le presenze nelle strutture ricettive potrebbero superare 1,9 milioni, di cui 805mila di italiani e oltre 1,1 milioni di turisti stranieri. Città d’arte e borghi registreranno un incremento delle presenze del +1,8%, ma non dovrebbe registrarsi il tutto esaurito. Buone le stime anche per costa (+1,7%), terme (+1,3%) e campagna/collina (+0,9%). Per la montagna la stima è invece di una leggera flessione, -0,4% che potrebbe essere ampiamente recuperata grazie alle prenotazioni last minute. Segno negativo anche per le località ad ‘altro interesse’. \r\n\r\nSempre in vista delle festività alle porte, per il comparto alberghiero è prevista una variazione del +1,5%, con un incremento rilevante di stranieri (+1,9%). La crescita stimata per l’extralberghiero dovrebbe essere del +1,2%, trainata anche in questo caso dagli stranieri (+1,8%). La domanda estera, che potrebbe rappresentare il 58% del mercato del periodo, si riverserà soprattutto verso città/centri d’arte e località di campagna/collina. Quella italiana prevarrà nelle località costiere e di montagna. Una stabilizzazione del mercato è prevista per il mese di maggio, durante il quale si confermeranno i risultati positivi dello scorso anno. Infatti, in base alle prenotazioni già registrate, e alla percezione degli imprenditori, ben il 50,9% del campione ha segnalato una stabilità della domanda, contro il 24,1% di indicazioni di aumento e il 24,9% di diminuzione.\r\n\r\n«Le stime sono incoraggianti - commenta il pèresidente della regione Toscana Eugenio Giani - e ci fanno ben sperare per l'avvio della stagione turistica. L'interesse verso la Toscana rimane alto, siamo pronti ad accogliere flussi significativi di visitatori desiderosi di scoprire bellezze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Confidiamo che queste festività possano rappresentare un momento importante per l'economia del nostro territorio e per tutti gli operatori del settore, confermando la Toscana come una destinazione di eccellenza».\r\n\r\n«La crescita del +1,4% prevista per Pasqua e i ponti primaverili - aggiunge l'assessore al turismo Leonardo Marras - insieme a un primo trimestre positivo, ci restituisce fiducia. Le città d’arte e i borghi, in particolare, si confermano trainanti, ma è incoraggiante anche il buon andamento delle terme e delle località di campagna. Un segnale importante per la nostra economia e per tutto il comparto turistico toscano».","post_title":"Toscana, per Pasqua e ponti +1,4% sui pernottamenti. Ma la domanda italiana rallenta","post_date":"2025-04-16T10:33:49+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1744799629000]}]}}
LA DIRETTIVA EUROPEA !!! ma quando la smetteremo di andare appresso a tutte le stupidità che questi signori totalmente ignoranti del sistema agenziale sono in grado di partorire con la scusa della difesa del cliente ???
oppure è solo per foraggiare i “corsi” a 300,00 euro e più …..???
no credo che dovremmo cominciare a dire che delle direttive europee non ci frega niente. non abbiamo ne il tempo ne i soldi ne la volontà di spenderli in tutte queste stupidaggini