16 September 2024

L’Italia e altri dieci paesi europei ripristinano i controlli alle frontiere

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L’Italia e altri dieci Paesi europei alzano il livello di sicurezza nei confronti della minaccia terrorismo scaturita dallo scoppio del conflitto in Israele con la notifica alla Commissione Ue della sospensione della libera circolazione prevista da Schengen.

La decisione è stata presa in chiusura della giornata di ieri, 18 ottobre, in cui diversi aeroporti francesi – Nizza, Nantes, Lille, Lione, Tolosa e Beauvais – sono rimasti chiusi per ore a causa di diversi allarmi, come pure in Belgio (ad Ostenda); ancora prima era stata chiusa ed evacuata in Francia la reggia di Versailles, per la terza volta in cinque giorni, per un allarme bomba. 

I controlli ai confini italiani riguardano al momento la sola Slovenia e saranno reintrodotti da sabato 21 fino al 30 ottobre con possibilità di essere prolungati, ai sensi del Regolamento Ue 2016/339. «Le modalità di controllo – spiega Palazzo Chigi – saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci».

In tutto sono undici i Paesi dell’area Schengen ad avere ripristinato i controlli: oltre all’Italia quindi ci sono Austria, Germania, Francia, Repubblica ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia, Danimarca e Norvegia, che non fa parte dell’Ue, e la Slovenia. La Germania manterrà il provvedimento fino al 25 ottobre ai confini con Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera e con l’Austria fino all’11 maggio 2024. La Francia ha ripristinato i controlli lungo tutti i suoi confini fino al 30 aprile prossimo per le minacce terroristiche e la situazione delle frontiere esterne.

«L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione», sottolinea sempre Palazzo Chigi.

 
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