Cerco lavoro in tour operator e agenzie Roma e zone limitrofe
10 gennaio 2013 08:42
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email: gabriellafistetto@yahoo.it
Provincia: • Frosinone, Latina, Lazio, Rieti, Roma, Viterbo
Comune: • Roma
Settore: • agenzie di viaggio, tour operator
Mansione: • addetto al booking, addetto gruppi/incentive, direttore tecnico, organizzazione eventi
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email: gabriellafistetto@yahoo.it
Provincia: • Frosinone, Latina, Lazio, Rieti, Roma, Viterbo
Comune: • Roma
Settore: • agenzie di viaggio, tour operator
Mansione: • addetto al booking, addetto gruppi/incentive, direttore tecnico, organizzazione eventi
Testo dell'annuncio
28 anni di esperienza c/o t.o. con patentino direttore tecnico, addetta booking e post booking, individuali, gruppi, turismo scolastico, programmazione, commerciale, ottima conoscenza prodotto Italia, uso internet, pacchetto office, posta elettronica e programmi di settore come AS 400 e Aves. Ottima capacità di problem solving, organizzazione eventi e videoscrittura. Ricerca lavoro presso t.o./adv o altro, full time o part time a Roma e zone limitrofe.
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 480218
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite dal 1981, il CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, riconsegnato al pubblico il 5 ottobre con una veste rinnovata frutto della sinergia tra Comune e Fondazione Carispezia, aderisce alla iniziativa, che per il 2024 propone il tema Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.
È l’occasione per visitare la nuova Accessibility Room, frutto di un importante progetto autonomo, per il quale nel 2022 il Comune della Spezia si è aggiudicato il bando PNRR relativo alla “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”. L’obiettivo di ampliare la comunicazione del proprio patrimonio, offrendo a tutti la possibilità di incontrarlo e comprenderlo in autonomia, ha appunto guidato l’intervento sviluppato dal CAMeC in questo ambito.
«La città della Spezia è orgogliosa di celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità - commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - rendendo disponibile per le visite la nuova Accessibility Room all’interno del CAMeC, uno spazio esclusivamente dedicato alle persone con disabilità. Questo progetto, realizzato grazie al bando PNRR vinto nel 2022, rappresenta un passo concreto verso l’eliminazione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura, rendendo il nostro patrimonio più accessibile a tutti. Il rinnovamento del CAMeC, frutto della preziosa collaborazione con la Fondazione Carispezia, ha trasformato il nostro Centro d’Arte Moderna e Contemporanea in un luogo ancora più accogliente e inclusivo. Questo grande lavoro di sinergia è motivo di orgoglio per la città e un esempio di come l’arte possa essere uno strumento per promuovere partecipazione e inclusione».
L’intervento ha visto la realizzazione di un nuovo allestimento e la dotazione di strumenti aggiuntivi dedicati alla completa accessibilità e fruizione dei contenuti del museo: un portale web e una nuova funzionale APP specificatamente fruibili da parte delle diverse abilità, una postazione multimediale introduttiva, posta all’ingresso, la apposizione di segnali tattili plantari in prossimità delle scale e dei servizi, la realizzazione della nuova Accessibility Room, con il progetto Vedere ad occhi chiusi: percorso tattile per tutti.
Questo spazio dedicato permanente offre, con particolare riguardo a visitatori ipovedenti, non vedenti, con sordità e con difficoltà motorie, la possibilità di incontrare e conoscere un florilegio dal patrimonio del CAMeC, grazie ad apparato didascalico diversificato ed ampliato, che abbatte le barriere percettive e sensoriali. Le opere esposte sono 8, particolarmente adatte ad una fruizione inclusiva: esse si prestano in special modo ad una lettura tattile, agevole e gradevole per visitatori non vedenti o ipovedenti. Nel contempo, i 5 dipinti e le 3 sculture ben documentano la rilevanza delle raccolte del CAMeC, anche in ambito internazionale. L’opera più lontana nel tempo risale al 1949 e si deve a Renato Guttuso, vincitore del primo Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”; è l’incipit del nucleo più antico delle collezioni del museo, che questa importante rassegna ha consegnato alla città.
Non in ultima istanza, per tutti l’opportunità di vivere un’esperienza diversa di fruizione (che è approfondita con workshop mirati ed esperienze di visita dedicate), anche per il tramite di video ‘emozionali’, che consentono di addentrarsi nell’opera.
[post_title] => Camec La Spezia, la nuova Accessibility Room per rendere fruibili a tutti i contenuti del Museo rinnovato
[post_date] => 2024-12-03T10:30:23+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1733221823000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 479899
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Dal 30 novembre al 14 dicembre 2024 aprono eccezionalmente al pubblico con visite guidate i bunker antiaerei della 2° Guerra mondiale di Ponte San Pietro e di Dalmine in provincia di Bergamo; di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano e quello di Brescia.
Bunker 1944 si propone di recuperare, valorizzare, mettere in rete e rendere fruibili, grazie a visite guidate, alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per farli conoscere attraverso un percorso tra storia, memoria e forti emozioni. Durante i tour guidati si vive un’esperienza sicuramente non convenzionale, intensa e dal sicuro coinvolgimento emotivo che vuole rendere le persone più consapevoli del significato della guerra e della privazione della libertà.
Con Bunker 1944 si ricostruisce, inoltre, un pezzo di storia importante e significativa del territorio e delle sue comunità. Nei rifugi è possibile vedere fotografie e oggetti d’epoca per rivivere, anche tramite suggestioni visive e sonore, la tragica esperienza della guerra e dei bombardamenti.
«Riapriamo i bunker – spiega Giorgio Ravasio, ideatore del progetto Bunker 1944 e presidente dell’Associazione Crespi d’Adda che con l’associazione T-essere si propone di far conoscere e valorizzare luoghi, anche minori, di interesse storico per renderli fruibili evitandone lo stato di degrado e abbandono – perché la cultura è, oggi più che mai, sotto attacco ed è simbolico per noi ridare voce a chi ha vissuto la paura, l’ansia, lo sgomento in luoghi come questi, perché esistono luoghi bombardati e persone che soffrono e che si rifugiano sottoterra per sopravvivere. A volte, però, come da noi il bunker è soltanto psicologico ed è necessario uscire dalle tenebre per riportare alla luce l’importanza della conoscenza e della cultura che sono una delle cure più potenti contro l’odio, la malignità e l’ignoranza».
I bunker da visitare e riaperti al pubblico sono stati per lo più costruiti in adiacenza di importanti fabbriche all’inizio degli anni ‘40 del secolo scorso per proteggere lavoratori e la popolazione civile dai bombardamenti degli Alleati: l’industria Breda di Milano, la Breda Meccanica Bresciana (oggi Leonardo), le acciaierie Dalmine (BG). I rifugi antiaerei di Ponte san Pietro (BG) sono stati realizzati, invece, a causa della presenza di un ponte ferroviario della linea Bergamo – Milano. Tutti obiettivi militari sensibili e presi di mira dai bombardamenti alleati del 1944.
Il progetto Bunker 1944 è realizzato da T-essere con la collaborazione dell’associazione Museo della Melara, Bunker Dalmine, EUMM – Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Parco Nord Milano, Città di Dalmine, Comune di Ponte san Pietro.
[post_title] => Bunker 1944, visite guidate di Ponte San Pietro e di Dalmine, di Sesto San Giovanni e di Brescia
[post_date] => 2024-11-27T12:17:43+00:00
[category] => Array
(
[0] => incoming
)
[category_name] => Array
(
[0] => Incoming
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1732709863000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 479188
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Cento anni di turismo e intermediazione: dal 1924 al 2024, la storia dell’agenzia di viaggi Ognivia è quella dell’Italia del turismo di qualità e della passione per il mestiere di consulenti di vacanze, spostamenti per affari, pellegrinaggi e crociere.
Più semplicemente “Ognivia” è un’agenzia di viaggi fondata nel 1924 a Sulmona, in Abruzzo, nella città già patria dei confetti più famosi del mondo e di Ovidio il poeta latino dell’amore. Nei primi anni del Novecento, l’agenzia viaggi di Udo Papa, il fondatore, era un punto di riferimento per i sulmonesi dell’epoca, quando in Italia nascevano i primi organizzatori e uffici di viaggi per un timido turismo di viaggiatori facoltosi in “gite di piacere” a Parigi, Roma, Venezia, nelle principali città italiane e per i pellegrini presso i santuari più importanti d’Italia in itinerari della fede.
Nel 1925, per l’Anno Santo, Ognivia riceve un riconoscimento da parte del Vaticano per aver portato a Roma il maggior numero di pellegrini tra le agenzie di viaggi italiane. Si spostavano gli emigranti che lasciavano l’Italia in cerca di fortuna. Nascevano i primi prodotti turistici tra la biglietteria marittima, ferroviaria e bus gran turismo.
La storia di Ognivia è lunga tre generazioni.
Nel 1965, le strade dei due figli di Udo, Antonio e Panfilo, si dividono. Antonio, il secondogenito, porta a L’Aquila la Ognivia di servizi turistici e autolinee mentre il primogenito Panfilo continua a Sulmona la sua attività nel settore di biglietteria ferroviaria, marittima e aerea.
Dal 1963 al 1975, Ognivia Sulmona è agente generale di Air France per l’Abruzzo. Nel 1990 viene rinominata “Intervia” dai figli di Panfilo, i fratelli Ugo e Roberto Papa e otto anni più tardi, nel 1998, Intervia approda anche a Milano. Qui, con Ugo, raggiunge risultati eccellenti nella biglietteria aerea per numero di passeggeri tra le più grandi agenzie italiane. A distanza di venti anni, nel 2018, Intervia Milano diventa Turro Viaggi, dal nome del quartiere che ancora oggi la ospita.
Oggi il valore di questa eredità è inestimabile: passione, impegno e dedizione, cura e attenzione costante verso il viaggiatore continuano ad essere caratteristica principale del punto vendita di viaggi, crociere, biglietteria e servizi di turismo. I punti di forza della capostipite Ognivia e delle sue diramazioni Intervia e Turro Viaggi rappresentano l’esperienza lunga di generazioni e la professionalità da sempre al servizio dei viaggiatori che soprattutto oggi, nell’era dell’AI, non mancherà mai.
[post_title] => Compie cento anni l'agenzia di viaggi storica Ognivia
[post_date] => 2024-11-18T14:06:55+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1731938815000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 478989
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L'aeroporto di Bologna ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi consolidati per 118,7 milioni di euro, con una crescita del 13,4% rispetto al 2023. Il margine operativo lordo (Ebitda) è di 42,2 milioni di euro, per un +23,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto del periodo, interamente di competenza del gruppo, si attesta a un utile di 19,5 milioni di euro e segna un +33,3% sul 2023.
«Anche in questo terzo trimestre del 2024 ci troviamo di fronte a numeri in crescita, che evidenziano sia una generale ripresa del settore, per molti versi ben sopra le previsioni, sia l’importanza strategica che la nostra infrastruttura ha per il territorio come a livello nazionale - ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna -. Un trend positivo che dovrebbe proseguire anche nel prossimo trimestre e che porterà lo scalo a registrare livelli record in termini di traffico. Dati che rendono ancora più sfidante ed impellente la realizzazione delle importanti opere di ampliamento e miglioramento infrastrutturale che stiamo mettendo in atto, fondamentali per rendere migliore la passenger experience dei nostri clienti, aumentare la capacità dello scalo e dare, attraverso lo sviluppo della connettività aerea, ulteriore slancio alla crescita economica e sociale del nostro bacino di utenza».
Intanto, i dati di traffico fra gennaio e fine settembre mostrano un totale 8.342.712 passeggeri, in crescita rispetto al 2023 dell’8,1% e 63.977 i movimenti (+6,3%). Cresce leggermente anche il load factor medio: 83,7% nel 2024 rispetto all’83,3% del 2023.
[post_title] => Aeroporto Bologna: utile in aumento del 33,3% nei primi nove mesi del 2024
[post_date] => 2024-11-15T09:27:52+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1731662872000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477245
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Venticinque anni fa, nell’ottobre del 1999, Quality Group muoveva i suoi primi passi: un gruppo di visionari decideva di scommettere sul turismo di qualità, sfidando il nascente low-cost e puntando su un prodotto culturale e geo-etnografico. Mistral Tour, che oggi soffia su cinquanta candeline, nacque addirittura nel 1975, quando l'Italia era nel pieno degli anni della contestazione e la Cina di Mao si stava appena aprendo al mondo esterno. Fu proprio Mistral allora a guidare i primi gruppi di italiani alla scoperta del Celeste Impero, dell'India post-coloniale e di un Medio Oriente ancora largamente accessibile.
Il consorzio torinese e il tour operator co-fondatore dello stesso festeggiano quindi ora insieme i 25 e i 50 anni di viaggi: un traguardo che si intreccia con la storia del turismo outgoing del nostro Paese e con i grandi cambiamenti geopolitici degli ultimi decenni. La loro vicenda è infatti anche un affascinante specchio dei cambiamenti nei gusti e nelle aspirazioni degli italiani: dai primi viaggi esplorativi in Tibet e Iran, visti allora come avventure quasi temerarie, si è passati a una domanda sempre più sofisticata di esperienze autentiche e sostenibili.
"Abbiamo navigato attraverso la storia recente - commenta Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group - adattandoci a un mondo in rapido cambiamento e continua trasformazione. In questi anni non abbiamo mai cercato i volumi a tutti i costi: abbiamo privilegiato la qualità del prodotto e la sostenibilità della crescita. Un approccio che ricorda quello dei grandi marchi del made in Italy, che hanno conquistato il mondo puntando sull'eccellenza piuttosto che sui volumi”.
Michele Serra, presidente di Quality Group, parla invece del capitale umano, vero motore dell'azienda: "In un'epoca di algoritmi e intelligenza artificiale, sono ancora le persone a fare la differenza nel turismo di qualità”. Un'osservazione che risuona con le analisi di sociologi come Richard Sennett, che vedono nella cura artigianale un antidoto alla standardizzazione globale.
“In un mondo sempre più virtuale e interconnesso, dove il metaverso promette viaggi senza muoversi dal divano, la nostra scommessa sull'esperienza reale, tangibile, culturalmente ricca, appare quasi controcorrente - prosegue Serra -. Eppure, forse è proprio questa la chiave del nostro successo duraturo: aver capito che, nonostante tutto, l'essere umano continuerà sempre a cercare l'autenticità dell'incontro con l'altro, la meraviglia della scoperta, l'emozione del viaggio vero.
"Il nostro vero capitale non sono i luoghi che vendiamo, ma le persone che li rendono speciali - conclude Peci -: dai nostri collaboratori ai partner internazionali, dalle agenzie di viaggio ai clienti che ci affidano i loro sogni, siamo una comunità globale unita dalla passione per la scoperta".
[post_title] => Buon compleanno Quality e Mistral: la loro storia specchio dei cambiamenti degli italiani
[post_date] => 2024-10-21T12:31:29+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1729513889000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 476935
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Emirates impiegherà i Boeing 777 rinnovati con le ultime cabine di Business Class e Premium Economy sulle rotte verso il Kuwait (dal prossimo 27 ottobre) e Dammam, in Arabia Saudita (dal 22 novembre).
La compagnia aerea intende offrire ai passeggeri che viaggiano su voli brevi maggiori opportunità di sperimentare i suoi prodotti di ultima generazione, oltre ad alzare l'asticella dei viaggi premium, con Kuwait e Dammam che diventano la seconda e la terza città del Gcc ad essere servite dai rinnovati Boeing 777 rinnovato.
L'aeromobile debutterà prossimamente su altre sei rotte negli Stati Uniti, tra cui Chicago, Boston, Dallas-Fort Worth, Seattle, Atene/Newark e Miami/Bogota.
I Boeing 777 sono stati ristrutturati all'inizio di luglio e finora sono entrati in servizio sei aeromobili che volano a Ginevra, Zurigo, Bruxelles, Haneda e Riyadh. La configurazione a quattro classi prevede 24 poltrone di Premium Economy disposte in una disposizione 2-4-2; i sedili in pelle color crema, larghi 19,5 pollici, hanno un passo di 38 pollici e sono reclinabili di 8 pollici per allungarsi e rilassarsi, oltre a poggiatesta regolabili in 6 direzioni.
La nuova Business Class si ispira agli elementi di design freschi, aperti e contemporanei dell'iconica esperienza dell'A380 di Emirates, con sedili in pelle color crema, rivestimenti in legno più chiari, un minibar e altri tocchi tecnologici che offrono un'esperienza elegante e coinvolgente. Emirates offrirà 38 posti in configurazione 1-2-1, garantendo a ogni cliente l'accesso diretto al corridoio. I sedili si trasformano in uno spazioso pianale reclinabile fino a 78,6 pollici. Lo schermo HD da 23 pollici della poltrona di business class, uno dei più grandi in servizio, contribuisce a offrire un'esperienza di intrattenimento in volo di altissimo livello. La cabina del Boeing 777 Business Class di Emirates includerà anche un piccolo bar.
La nuova cabina di Economy Class dispone di 256 sedili dal design ergonomico in una tavolozza di colori di grigi e blu tenui.
[gallery ids="476941,476940,476938"]
[post_title] => Emirates: i Boeing 777 dotati delle nuove cabine in servizio verso Kuwait e Dammam
[post_date] => 2024-10-17T09:56:29+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1729158989000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 475594
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Ci sono anche i Moxy Pompei e Verona tra le 17 aperture in pipeline del brand di casa Marriott, che si appresta l'anno prossima a superare il traguardo delle 100 proprietà in portfolio in Europa. Il tutto a undici anni dal suo debutto a Milano Malpensa nel 2014. "Festeggiamo il decimo anniversario di Moxy Hotels orgogliosi di come la visione del brand abbia trovato uno straordinario riscontro nei viaggiatori di tutta Europa - sottolinea Jerome Briet, chief development officer, Europe, Middle East & Africa, Marriott International -. Con piacere notiamo una forte domanda di esperienze di ospitalità, che siano stylish ma a tariffe ragionevoli. I nostri piani di espansione per Moxy non sono capillari in senso geografico ma più alla ricerca delle destinazioni che ben comprendano lo spirito giocoso tipico del brand".
I piani di sviluppo prevedono l'entrata del marchio in ulteriore tre nuovi mercati: in Spagna, in questo mese di ottobre sarà inaugurato il Moxy Barcellona. Situata nel quartiere di Sants, a due passi dalla stazione ferroviaria ad alta velocità, dal centro storico della città e dallo stadio del Barcelona, la struttura sarà dotata di 414 camere, spazi comuni e un piscina sul tetto con area relax con cabanas, un bar, pop-up food stalls e vista sulla città. Il brand farà inoltre il suo debutto in Turchia con l'apertura del Moxy Istanbul Beyoğlu entro la fine dell'anno, seguito da quella del Moxy Izmir. A Istanbul l'inaugurazione seguirà un restauro completo dello storico edificio Afrikahan costruito nel 1905. L'albergo sarà dotato di 168 camere situate nel cuore della città, a pochi passi da piazza Taksim, una delle destinazioni turistiche più rinomate della zona. Infine il Moxy Luxembourg Airport, inaugurato di recente , ha segnato il debutto di Marriott nel Granducato. Dotato di 130 camere, l'hotel si trova all'interno dello Skypark Business Center presso l'aeroporto ed è direttamente collegato al terminal tramite una passerella interna.
Le altre aperture in pipeline includono in Francia, il Moxy Annecy previsto entro la fine dell'anno, seguito dal Moxy Nice; In Germania il Moxy Kupferzell, Hohenlohe; in Polonia il Moxy Warsaw City; in Irlanda il Moxy Dublin Docklands e il Moxy Cork; in Portogallo il Moxy Alfragide Lisbon; in Belgio il Moxy Brussels Airport e il Moxy Antwerp; in Serbia il Moxy Belgrade Skadarlija Downtown; in Svizzera, il Moxy Zurich, Letzigrund.
[post_title] => Moxy presto sopra quota 100 in Europa. In pipeline anche aperture a Verona e Pompei
[post_date] => 2024-09-30T10:14:49+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1727691289000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 475037
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Novo Mesto è una città storica della Slovenia, culla delle testimonianze preistoriche del territorio. È conosciuta come Città delle Situle perché qui sono stati rinvenuti alcuni di questi rari contenitori in bronzo istoriati datati tra il VII e il IV secolo aC, sui quali sono rappresentate scene di vita e riti antichi.
In questo angolo di terra fertile si fermarono i Celti di ritorno dalle loro spedizioni in Grecia: portarono nuove tradizioni, tattiche di guerra con spade e cavalli e tecnologie innovative - come quelle della lavorazione di vasellame e gioielli. Poi arrivarono i romani che con il loro stile di vita e le innovazioni ingegneristiche avviarono una globalizzazione. Con la caduta dell’Impero Romano, intorno al V secolo, le tribù nordiche scesero verso il sud alla ricerca di una vita migliore, ma una nuova era di sviluppo prese il via solo nel XIV secolo.
Il Museo di Dolenjska rivela al suo ospite numerosi reperti dell'età del bronzo e del ferro raccolti nelle tre necropoli sovrapposte nell’area verde che circonda verde Novo Mesto e tramanda la storia di un furto: nel 1965 era in corso un’importante mostra sulla preistoria quando tutti i reperti vennero rubati per essere immessi sul mercato nero dell’arte in America. Il progetto fu sventato grazie a un’efficace collaborazione della polizia slovena e italiana, perché la refurtiva venne ritrovata a Bologna. Risalire nei secoli aiuta a scoprire la fiera identità del popolo sloveno e la sua lingua: un idioma del ceppo slavo che utilizza ancora il duale ed è oggi parlato da circa 2milioni di persone.
Ripercorrendo i secoli torniamo al 1365, quando Rodolfo IV d’Asburgo iniziò la costruzione delle mura di Novo Mesto per fermare gli eserciti turchi che risalivano dalla Bosnia. Nello stesso periodo, arrivarono in città i frati francescani che costruirono un monastero, la cui biblioteca oggi ospita preziosi incunaboli. A Novo Mesto la storia segue anche il corso del fiume Krka, che circonda il centro storico creando una penisola sormontata dalla cattedrale di San Nicola. La chiesa, tra architettura gotica e barocca, è costruita su un asse longitudinale spezzato: l’abside è in fondo alla navata, ma spostata verso sinistra; sull’altare si innalza la pala “La visione di San Nicola” realizzata nel 1582 da Jacopo Tintoretto e richiesta dall’allora prevosto Polidoro di Montagnana. (Nel 2015, in occasione del giubileo della misericordia voluto da papa Francesco, a San Nicola è stata aperta una porta santa per le indulgenze).
Importante, poi, il ruolo dell’arciduchessa Maria Teresa d'Austria, che alla fine del ‘700 realizzò opere importanti per lo sviluppo igienico, culturale e scolastico del territorio. Novo Mesto raccoglie anche il lascito del ginnasta Leon Štukelj, simbolo dell’orgoglio nazionale. Nato nel 1898 e morto a 101 anni nel 1999, vinse 6 medaglie olimpiche - 3ori, 1 argento e 1 bronzo - alle Olimpiadi del 1924, 1928 e 1936 e 5 ori nei Mondiali del ‘22 e del ‘26. Oggi Novo Mesto è un vivace centro industriale la cui ricchezza deriva dal colosso farmaceutico Krka - che dà lavoro a 12mila abitanti - dalla sede della Adria - produttrice di camper - e dai 4 decenni di presenza di una fabbrica della Renault.
[gallery ids="475039,475041,475043"]
[post_title] => Slovenia: il ritmo contemporaneo di Novo Mesto, che tramanda una storia antica
[post_date] => 2024-09-30T10:00:45+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1727690445000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 474516
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Novità all'Hilton Rome Eur la Lama, che aggiunge sette nuove suite alla propria offerta. Tutte le stanze sono dotate di grandi vetrate, design contemporaneo e una vista che va oltre i confini della città. Tra queste, spicca la suite Presidenziale da 150 mq su due piani, caratterizzata da una scala interna che sembra portare l’ospite verso il cielo, abbracciando il vasto panorama circostante fino ai Castelli romani e con ampia terrazza privata: un ambiente di rappresentanza in cui gli spazi interni, estremamente permeabili tra di loro, entrano in rapporto anche con l'esterno.
Ma tutti gli ambienti interni delle sette suite disegnate dal Lorenzo Bellini Atelier mirano ad avvolgere l’ospite in un comfort quasi domestico, con pareti in blu e carta da zucchero, parquet noce scuro con spina ungherese, grandi librerie a riscaldare la zona living, arricchite da oggetti autentici, vetri e ceramiche di design vintage. Le lampade decorative e gli arredi sono stati appositamente realizzati dallo studio Lorenzo Bellini Atelier e integrati da mobili autentici di design d’epoca italiano di inizio secolo. Tra questi spiccano il tavolo tondo del 1950 attribuito a Ico e Luisa Parisi, una consolle con specchio e applique del 1950, le poltroncine decò imbottite anni ‘40, una credenza in palissandro art decò anni ‘30 e un tavolo da pranzo art decò con top verde, del 1940, attribuito a Osvaldo Borsani.
[gallery ids="474520,474519,474518"]
[post_title] => L'Hilton Rome Eur la Lama aggiunge sette nuove suite alla propria offerta
[post_date] => 2024-09-16T09:49:32+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1726480172000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "1945"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":33,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":76,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"480218","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite dal 1981, il CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, riconsegnato al pubblico il 5 ottobre con una veste rinnovata frutto della sinergia tra Comune e Fondazione Carispezia, aderisce alla iniziativa, che per il 2024 propone il tema Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.\r\n\r\nÈ l’occasione per visitare la nuova Accessibility Room, frutto di un importante progetto autonomo, per il quale nel 2022 il Comune della Spezia si è aggiudicato il bando PNRR relativo alla “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”. L’obiettivo di ampliare la comunicazione del proprio patrimonio, offrendo a tutti la possibilità di incontrarlo e comprenderlo in autonomia, ha appunto guidato l’intervento sviluppato dal CAMeC in questo ambito.\r\n\r\n«La città della Spezia è orgogliosa di celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità - commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - rendendo disponibile per le visite la nuova Accessibility Room all’interno del CAMeC, uno spazio esclusivamente dedicato alle persone con disabilità. Questo progetto, realizzato grazie al bando PNRR vinto nel 2022, rappresenta un passo concreto verso l’eliminazione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura, rendendo il nostro patrimonio più accessibile a tutti. Il rinnovamento del CAMeC, frutto della preziosa collaborazione con la Fondazione Carispezia, ha trasformato il nostro Centro d’Arte Moderna e Contemporanea in un luogo ancora più accogliente e inclusivo. Questo grande lavoro di sinergia è motivo di orgoglio per la città e un esempio di come l’arte possa essere uno strumento per promuovere partecipazione e inclusione».\r\n\r\nL’intervento ha visto la realizzazione di un nuovo allestimento e la dotazione di strumenti aggiuntivi dedicati alla completa accessibilità e fruizione dei contenuti del museo: un portale web e una nuova funzionale APP specificatamente fruibili da parte delle diverse abilità, una postazione multimediale introduttiva, posta all’ingresso, la apposizione di segnali tattili plantari in prossimità delle scale e dei servizi, la realizzazione della nuova Accessibility Room, con il progetto Vedere ad occhi chiusi: percorso tattile per tutti.\r\n\r\nQuesto spazio dedicato permanente offre, con particolare riguardo a visitatori ipovedenti, non vedenti, con sordità e con difficoltà motorie, la possibilità di incontrare e conoscere un florilegio dal patrimonio del CAMeC, grazie ad apparato didascalico diversificato ed ampliato, che abbatte le barriere percettive e sensoriali. Le opere esposte sono 8, particolarmente adatte ad una fruizione inclusiva: esse si prestano in special modo ad una lettura tattile, agevole e gradevole per visitatori non vedenti o ipovedenti. Nel contempo, i 5 dipinti e le 3 sculture ben documentano la rilevanza delle raccolte del CAMeC, anche in ambito internazionale. L’opera più lontana nel tempo risale al 1949 e si deve a Renato Guttuso, vincitore del primo Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”; è l’incipit del nucleo più antico delle collezioni del museo, che questa importante rassegna ha consegnato alla città.\r\n\r\nNon in ultima istanza, per tutti l’opportunità di vivere un’esperienza diversa di fruizione (che è approfondita con workshop mirati ed esperienze di visita dedicate), anche per il tramite di video ‘emozionali’, che consentono di addentrarsi nell’opera.","post_title":"Camec La Spezia, la nuova Accessibility Room per rendere fruibili a tutti i contenuti del Museo rinnovato","post_date":"2024-12-03T10:30:23+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1733221823000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"479899","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dal 30 novembre al 14 dicembre 2024 aprono eccezionalmente al pubblico con visite guidate i bunker antiaerei della 2° Guerra mondiale di Ponte San Pietro e di Dalmine in provincia di Bergamo; di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano e quello di Brescia.\r\n\r\nBunker 1944 si propone di recuperare, valorizzare, mettere in rete e rendere fruibili, grazie a visite guidate, alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per farli conoscere attraverso un percorso tra storia, memoria e forti emozioni. Durante i tour guidati si vive un’esperienza sicuramente non convenzionale, intensa e dal sicuro coinvolgimento emotivo che vuole rendere le persone più consapevoli del significato della guerra e della privazione della libertà.\r\n\r\nCon Bunker 1944 si ricostruisce, inoltre, un pezzo di storia importante e significativa del territorio e delle sue comunità. Nei rifugi è possibile vedere fotografie e oggetti d’epoca per rivivere, anche tramite suggestioni visive e sonore, la tragica esperienza della guerra e dei bombardamenti.\r\n\r\n«Riapriamo i bunker – spiega Giorgio Ravasio, ideatore del progetto Bunker 1944 e presidente dell’Associazione Crespi d’Adda che con l’associazione T-essere si propone di far conoscere e valorizzare luoghi, anche minori, di interesse storico per renderli fruibili evitandone lo stato di degrado e abbandono – perché la cultura è, oggi più che mai, sotto attacco ed è simbolico per noi ridare voce a chi ha vissuto la paura, l’ansia, lo sgomento in luoghi come questi, perché esistono luoghi bombardati e persone che soffrono e che si rifugiano sottoterra per sopravvivere. A volte, però, come da noi il bunker è soltanto psicologico ed è necessario uscire dalle tenebre per riportare alla luce l’importanza della conoscenza e della cultura che sono una delle cure più potenti contro l’odio, la malignità e l’ignoranza».\r\n\r\nI bunker da visitare e riaperti al pubblico sono stati per lo più costruiti in adiacenza di importanti fabbriche all’inizio degli anni ‘40 del secolo scorso per proteggere lavoratori e la popolazione civile dai bombardamenti degli Alleati: l’industria Breda di Milano, la Breda Meccanica Bresciana (oggi Leonardo), le acciaierie Dalmine (BG). I rifugi antiaerei di Ponte san Pietro (BG) sono stati realizzati, invece, a causa della presenza di un ponte ferroviario della linea Bergamo – Milano. Tutti obiettivi militari sensibili e presi di mira dai bombardamenti alleati del 1944. \r\n\r\nIl progetto Bunker 1944 è realizzato da T-essere con la collaborazione dell’associazione Museo della Melara, Bunker Dalmine, EUMM – Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Parco Nord Milano, Città di Dalmine, Comune di Ponte san Pietro.\r\n\r\n ","post_title":"Bunker 1944, visite guidate di Ponte San Pietro e di Dalmine, di Sesto San Giovanni e di Brescia","post_date":"2024-11-27T12:17:43+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1732709863000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"479188","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Cento anni di turismo e intermediazione: dal 1924 al 2024, la storia dell’agenzia di viaggi Ognivia è quella dell’Italia del turismo di qualità e della passione per il mestiere di consulenti di vacanze, spostamenti per affari, pellegrinaggi e crociere.\r\nPiù semplicemente “Ognivia” è un’agenzia di viaggi fondata nel 1924 a Sulmona, in Abruzzo, nella città già patria dei confetti più famosi del mondo e di Ovidio il poeta latino dell’amore. Nei primi anni del Novecento, l’agenzia viaggi di Udo Papa, il fondatore, era un punto di riferimento per i sulmonesi dell’epoca, quando in Italia nascevano i primi organizzatori e uffici di viaggi per un timido turismo di viaggiatori facoltosi in “gite di piacere” a Parigi, Roma, Venezia, nelle principali città italiane e per i pellegrini presso i santuari più importanti d’Italia in itinerari della fede.\r\nNel 1925, per l’Anno Santo, Ognivia riceve un riconoscimento da parte del Vaticano per aver portato a Roma il maggior numero di pellegrini tra le agenzie di viaggi italiane. Si spostavano gli emigranti che lasciavano l’Italia in cerca di fortuna. Nascevano i primi prodotti turistici tra la biglietteria marittima, ferroviaria e bus gran turismo.\r\n\r\nLa storia di Ognivia è lunga tre generazioni.\r\nNel 1965, le strade dei due figli di Udo, Antonio e Panfilo, si dividono. Antonio, il secondogenito, porta a L’Aquila la Ognivia di servizi turistici e autolinee mentre il primogenito Panfilo continua a Sulmona la sua attività nel settore di biglietteria ferroviaria, marittima e aerea.\r\nDal 1963 al 1975, Ognivia Sulmona è agente generale di Air France per l’Abruzzo. Nel 1990 viene rinominata “Intervia” dai figli di Panfilo, i fratelli Ugo e Roberto Papa e otto anni più tardi, nel 1998, Intervia approda anche a Milano. Qui, con Ugo, raggiunge risultati eccellenti nella biglietteria aerea per numero di passeggeri tra le più grandi agenzie italiane. A distanza di venti anni, nel 2018, Intervia Milano diventa Turro Viaggi, dal nome del quartiere che ancora oggi la ospita.\r\nOggi il valore di questa eredità è inestimabile: passione, impegno e dedizione, cura e attenzione costante verso il viaggiatore continuano ad essere caratteristica principale del punto vendita di viaggi, crociere, biglietteria e servizi di turismo. I punti di forza della capostipite Ognivia e delle sue diramazioni Intervia e Turro Viaggi rappresentano l’esperienza lunga di generazioni e la professionalità da sempre al servizio dei viaggiatori che soprattutto oggi, nell’era dell’AI, non mancherà mai.","post_title":"Compie cento anni l'agenzia di viaggi storica Ognivia","post_date":"2024-11-18T14:06:55+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1731938815000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"478989","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'aeroporto di Bologna ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi consolidati per 118,7 milioni di euro, con una crescita del 13,4% rispetto al 2023. Il margine operativo lordo (Ebitda) è di 42,2 milioni di euro, per un +23,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto del periodo, interamente di competenza del gruppo, si attesta a un utile di 19,5 milioni di euro e segna un +33,3% sul 2023.\r\n\r\n«Anche in questo terzo trimestre del 2024 ci troviamo di fronte a numeri in crescita, che evidenziano sia una generale ripresa del settore, per molti versi ben sopra le previsioni, sia l’importanza strategica che la nostra infrastruttura ha per il territorio come a livello nazionale - ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna -. Un trend positivo che dovrebbe proseguire anche nel prossimo trimestre e che porterà lo scalo a registrare livelli record in termini di traffico. Dati che rendono ancora più sfidante ed impellente la realizzazione delle importanti opere di ampliamento e miglioramento infrastrutturale che stiamo mettendo in atto, fondamentali per rendere migliore la passenger experience dei nostri clienti, aumentare la capacità dello scalo e dare, attraverso lo sviluppo della connettività aerea, ulteriore slancio alla crescita economica e sociale del nostro bacino di utenza».\r\n\r\nIntanto, i dati di traffico fra gennaio e fine settembre mostrano un totale 8.342.712 passeggeri, in crescita rispetto al 2023 dell’8,1% e 63.977 i movimenti (+6,3%). Cresce leggermente anche il load factor medio: 83,7% nel 2024 rispetto all’83,3% del 2023.","post_title":"Aeroporto Bologna: utile in aumento del 33,3% nei primi nove mesi del 2024","post_date":"2024-11-15T09:27:52+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1731662872000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477245","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Venticinque anni fa, nell’ottobre del 1999, Quality Group muoveva i suoi primi passi: un gruppo di visionari decideva di scommettere sul turismo di qualità, sfidando il nascente low-cost e puntando su un prodotto culturale e geo-etnografico. Mistral Tour, che oggi soffia su cinquanta candeline, nacque addirittura nel 1975, quando l'Italia era nel pieno degli anni della contestazione e la Cina di Mao si stava appena aprendo al mondo esterno. Fu proprio Mistral allora a guidare i primi gruppi di italiani alla scoperta del Celeste Impero, dell'India post-coloniale e di un Medio Oriente ancora largamente accessibile.\r\n\r\nIl consorzio torinese e il tour operator co-fondatore dello stesso festeggiano quindi ora insieme i 25 e i 50 anni di viaggi: un traguardo che si intreccia con la storia del turismo outgoing del nostro Paese e con i grandi cambiamenti geopolitici degli ultimi decenni. La loro vicenda è infatti anche un affascinante specchio dei cambiamenti nei gusti e nelle aspirazioni degli italiani: dai primi viaggi esplorativi in Tibet e Iran, visti allora come avventure quasi temerarie, si è passati a una domanda sempre più sofisticata di esperienze autentiche e sostenibili.\r\n\r\n\"Abbiamo navigato attraverso la storia recente - commenta Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group - adattandoci a un mondo in rapido cambiamento e continua trasformazione. In questi anni non abbiamo mai cercato i volumi a tutti i costi: abbiamo privilegiato la qualità del prodotto e la sostenibilità della crescita. Un approccio che ricorda quello dei grandi marchi del made in Italy, che hanno conquistato il mondo puntando sull'eccellenza piuttosto che sui volumi”.\r\n\r\nMichele Serra, presidente di Quality Group, parla invece del capitale umano, vero motore dell'azienda: \"In un'epoca di algoritmi e intelligenza artificiale, sono ancora le persone a fare la differenza nel turismo di qualità”. Un'osservazione che risuona con le analisi di sociologi come Richard Sennett, che vedono nella cura artigianale un antidoto alla standardizzazione globale.\r\n\r\n“In un mondo sempre più virtuale e interconnesso, dove il metaverso promette viaggi senza muoversi dal divano, la nostra scommessa sull'esperienza reale, tangibile, culturalmente ricca, appare quasi controcorrente - prosegue Serra -. Eppure, forse è proprio questa la chiave del nostro successo duraturo: aver capito che, nonostante tutto, l'essere umano continuerà sempre a cercare l'autenticità dell'incontro con l'altro, la meraviglia della scoperta, l'emozione del viaggio vero.\r\n\r\n\"Il nostro vero capitale non sono i luoghi che vendiamo, ma le persone che li rendono speciali - conclude Peci -: dai nostri collaboratori ai partner internazionali, dalle agenzie di viaggio ai clienti che ci affidano i loro sogni, siamo una comunità globale unita dalla passione per la scoperta\".","post_title":"Buon compleanno Quality e Mistral: la loro storia specchio dei cambiamenti degli italiani","post_date":"2024-10-21T12:31:29+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1729513889000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"476935","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Emirates impiegherà i Boeing 777 rinnovati con le ultime cabine di Business Class e Premium Economy sulle rotte verso il Kuwait (dal prossimo 27 ottobre) e Dammam, in Arabia Saudita (dal 22 novembre).\r\n\r\nLa compagnia aerea intende offrire ai passeggeri che viaggiano su voli brevi maggiori opportunità di sperimentare i suoi prodotti di ultima generazione, oltre ad alzare l'asticella dei viaggi premium, con Kuwait e Dammam che diventano la seconda e la terza città del Gcc ad essere servite dai rinnovati Boeing 777 rinnovato.\r\n\r\nL'aeromobile debutterà prossimamente su altre sei rotte negli Stati Uniti, tra cui Chicago, Boston, Dallas-Fort Worth, Seattle, Atene/Newark e Miami/Bogota. \r\n\r\nI Boeing 777 sono stati ristrutturati all'inizio di luglio e finora sono entrati in servizio sei aeromobili che volano a Ginevra, Zurigo, Bruxelles, Haneda e Riyadh. La configurazione a quattro classi prevede 24 poltrone di Premium Economy disposte in una disposizione 2-4-2; i sedili in pelle color crema, larghi 19,5 pollici, hanno un passo di 38 pollici e sono reclinabili di 8 pollici per allungarsi e rilassarsi, oltre a poggiatesta regolabili in 6 direzioni.\r\n\r\nLa nuova Business Class si ispira agli elementi di design freschi, aperti e contemporanei dell'iconica esperienza dell'A380 di Emirates, con sedili in pelle color crema, rivestimenti in legno più chiari, un minibar e altri tocchi tecnologici che offrono un'esperienza elegante e coinvolgente. Emirates offrirà 38 posti in configurazione 1-2-1, garantendo a ogni cliente l'accesso diretto al corridoio. I sedili si trasformano in uno spazioso pianale reclinabile fino a 78,6 pollici. Lo schermo HD da 23 pollici della poltrona di business class, uno dei più grandi in servizio, contribuisce a offrire un'esperienza di intrattenimento in volo di altissimo livello. La cabina del Boeing 777 Business Class di Emirates includerà anche un piccolo bar.\r\n\r\nLa nuova cabina di Economy Class dispone di 256 sedili dal design ergonomico in una tavolozza di colori di grigi e blu tenui.\r\n\r\n[gallery ids=\"476941,476940,476938\"]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Emirates: i Boeing 777 dotati delle nuove cabine in servizio verso Kuwait e Dammam","post_date":"2024-10-17T09:56:29+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1729158989000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475594","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ci sono anche i Moxy Pompei e Verona tra le 17 aperture in pipeline del brand di casa Marriott, che si appresta l'anno prossima a superare il traguardo delle 100 proprietà in portfolio in Europa. Il tutto a undici anni dal suo debutto a Milano Malpensa nel 2014. \"Festeggiamo il decimo anniversario di Moxy Hotels orgogliosi di come la visione del brand abbia trovato uno straordinario riscontro nei viaggiatori di tutta Europa - sottolinea Jerome Briet, chief development officer, Europe, Middle East & Africa, Marriott International -. Con piacere notiamo una forte domanda di esperienze di ospitalità, che siano stylish ma a tariffe ragionevoli. I nostri piani di espansione per Moxy non sono capillari in senso geografico ma più alla ricerca delle destinazioni che ben comprendano lo spirito giocoso tipico del brand\".\r\n\r\nI piani di sviluppo prevedono l'entrata del marchio in ulteriore tre nuovi mercati: in Spagna, in questo mese di ottobre sarà inaugurato il Moxy Barcellona. Situata nel quartiere di Sants, a due passi dalla stazione ferroviaria ad alta velocità, dal centro storico della città e dallo stadio del Barcelona, la struttura sarà dotata di 414 camere, spazi comuni e un piscina sul tetto con area relax con cabanas, un bar, pop-up food stalls e vista sulla città. Il brand farà inoltre il suo debutto in Turchia con l'apertura del Moxy Istanbul Beyoğlu entro la fine dell'anno, seguito da quella del Moxy Izmir. A Istanbul l'inaugurazione seguirà un restauro completo dello storico edificio Afrikahan costruito nel 1905. L'albergo sarà dotato di 168 camere situate nel cuore della città, a pochi passi da piazza Taksim, una delle destinazioni turistiche più rinomate della zona. Infine il Moxy Luxembourg Airport, inaugurato di recente , ha segnato il debutto di Marriott nel Granducato. Dotato di 130 camere, l'hotel si trova all'interno dello Skypark Business Center presso l'aeroporto ed è direttamente collegato al terminal tramite una passerella interna.\r\n\r\nLe altre aperture in pipeline includono in Francia, il Moxy Annecy previsto entro la fine dell'anno, seguito dal Moxy Nice; In Germania il Moxy Kupferzell, Hohenlohe; in Polonia il Moxy Warsaw City; in Irlanda il Moxy Dublin Docklands e il Moxy Cork; in Portogallo il Moxy Alfragide Lisbon; in Belgio il Moxy Brussels Airport e il Moxy Antwerp; in Serbia il Moxy Belgrade Skadarlija Downtown; in Svizzera, il Moxy Zurich, Letzigrund.","post_title":"Moxy presto sopra quota 100 in Europa. In pipeline anche aperture a Verona e Pompei","post_date":"2024-09-30T10:14:49+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1727691289000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475037","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Novo Mesto è una città storica della Slovenia, culla delle testimonianze preistoriche del territorio. È conosciuta come Città delle Situle perché qui sono stati rinvenuti alcuni di questi rari contenitori in bronzo istoriati datati tra il VII e il IV secolo aC, sui quali sono rappresentate scene di vita e riti antichi.\r\n\r\nIn questo angolo di terra fertile si fermarono i Celti di ritorno dalle loro spedizioni in Grecia: portarono nuove tradizioni, tattiche di guerra con spade e cavalli e tecnologie innovative - come quelle della lavorazione di vasellame e gioielli. Poi arrivarono i romani che con il loro stile di vita e le innovazioni ingegneristiche avviarono una globalizzazione. Con la caduta dell’Impero Romano, intorno al V secolo, le tribù nordiche scesero verso il sud alla ricerca di una vita migliore, ma una nuova era di sviluppo prese il via solo nel XIV secolo. \r\n\r\nIl Museo di Dolenjska rivela al suo ospite numerosi reperti dell'età del bronzo e del ferro raccolti nelle tre necropoli sovrapposte nell’area verde che circonda verde Novo Mesto e tramanda la storia di un furto: nel 1965 era in corso un’importante mostra sulla preistoria quando tutti i reperti vennero rubati per essere immessi sul mercato nero dell’arte in America. Il progetto fu sventato grazie a un’efficace collaborazione della polizia slovena e italiana, perché la refurtiva venne ritrovata a Bologna. Risalire nei secoli aiuta a scoprire la fiera identità del popolo sloveno e la sua lingua: un idioma del ceppo slavo che utilizza ancora il duale ed è oggi parlato da circa 2milioni di persone.\r\n\r\nRipercorrendo i secoli torniamo al 1365, quando Rodolfo IV d’Asburgo iniziò la costruzione delle mura di Novo Mesto per fermare gli eserciti turchi che risalivano dalla Bosnia. Nello stesso periodo, arrivarono in città i frati francescani che costruirono un monastero, la cui biblioteca oggi ospita preziosi incunaboli. A Novo Mesto la storia segue anche il corso del fiume Krka, che circonda il centro storico creando una penisola sormontata dalla cattedrale di San Nicola. La chiesa, tra architettura gotica e barocca, è costruita su un asse longitudinale spezzato: l’abside è in fondo alla navata, ma spostata verso sinistra; sull’altare si innalza la pala “La visione di San Nicola” realizzata nel 1582 da Jacopo Tintoretto e richiesta dall’allora prevosto Polidoro di Montagnana. (Nel 2015, in occasione del giubileo della misericordia voluto da papa Francesco, a San Nicola è stata aperta una porta santa per le indulgenze).\r\n\r\nImportante, poi, il ruolo dell’arciduchessa Maria Teresa d'Austria, che alla fine del ‘700 realizzò opere importanti per lo sviluppo igienico, culturale e scolastico del territorio. Novo Mesto raccoglie anche il lascito del ginnasta Leon Štukelj, simbolo dell’orgoglio nazionale. Nato nel 1898 e morto a 101 anni nel 1999, vinse 6 medaglie olimpiche - 3ori, 1 argento e 1 bronzo - alle Olimpiadi del 1924, 1928 e 1936 e 5 ori nei Mondiali del ‘22 e del ‘26. Oggi Novo Mesto è un vivace centro industriale la cui ricchezza deriva dal colosso farmaceutico Krka - che dà lavoro a 12mila abitanti - dalla sede della Adria - produttrice di camper - e dai 4 decenni di presenza di una fabbrica della Renault.\r\n\r\n[gallery ids=\"475039,475041,475043\"]","post_title":"Slovenia: il ritmo contemporaneo di Novo Mesto, che tramanda una storia antica","post_date":"2024-09-30T10:00:45+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1727690445000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"474516","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Novità all'Hilton Rome Eur la Lama, che aggiunge sette nuove suite alla propria offerta. Tutte le stanze sono dotate di grandi vetrate, design contemporaneo e una vista che va oltre i confini della città. Tra queste, spicca la suite Presidenziale da 150 mq su due piani, caratterizzata da una scala interna che sembra portare l’ospite verso il cielo, abbracciando il vasto panorama circostante fino ai Castelli romani e con ampia terrazza privata: un ambiente di rappresentanza in cui gli spazi interni, estremamente permeabili tra di loro, entrano in rapporto anche con l'esterno.\r\n\r\nMa tutti gli ambienti interni delle sette suite disegnate dal Lorenzo Bellini Atelier mirano ad avvolgere l’ospite in un comfort quasi domestico, con pareti in blu e carta da zucchero, parquet noce scuro con spina ungherese, grandi librerie a riscaldare la zona living, arricchite da oggetti autentici, vetri e ceramiche di design vintage. Le lampade decorative e gli arredi sono stati appositamente realizzati dallo studio Lorenzo Bellini Atelier e integrati da mobili autentici di design d’epoca italiano di inizio secolo. Tra questi spiccano il tavolo tondo del 1950 attribuito a Ico e Luisa Parisi, una consolle con specchio e applique del 1950, le poltroncine decò imbottite anni ‘40, una credenza in palissandro art decò anni ‘30 e un tavolo da pranzo art decò con top verde, del 1940, attribuito a Osvaldo Borsani.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[gallery ids=\"474520,474519,474518\"]\r\n\r\n ","post_title":"L'Hilton Rome Eur la Lama aggiunge sette nuove suite alla propria offerta","post_date":"2024-09-16T09:49:32+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1726480172000]}]}}
Camec La Spezia, la nuova Accessibility Room per rendere fruibili a tutti i contenuti del Museo rinnovato
Bunker 1944, visite guidate di Ponte San Pietro e di Dalmine, di Sesto San Giovanni e di Brescia
Compie cento anni l'agenzia di viaggi storica Ognivia
Aeroporto Bologna: utile in aumento del 33,3% nei primi nove mesi del 2024
Buon compleanno Quality e Mistral: la loro storia specchio dei cambiamenti degli italiani
Emirates: i Boeing 777 dotati delle nuove cabine in servizio verso Kuwait e Dammam
Moxy presto sopra quota 100 in Europa. In pipeline anche aperture a Verona e Pompei
Slovenia: il ritmo contemporaneo di Novo Mesto, che tramanda una storia antica