Ex titolare o banconista adv
26 novembre 2012 09:17
Tipologia di annuncio: Offerta di lavoro
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Telefono: 339 1935637
Email: info@2galli-travel.it
Provincia: • Lombardia, Varese
Comune: • Varese
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • banconista
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Sei un ex titolare o banconista di ADV
Obiettivo è la condivisione fatturato/commissioni – no assunzione
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Non sono richiesti vincoli di orari di lavoro
Obiettivo è la condivisione fatturato/commissioni.
La sede operativa è in provincia di Varese.
Per informazioni: info@2galli-travel.it oppure cell 339 1935637, Carlo.
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[post_content] => Il primo Casinò di Monte-Carlo fuori dai confini del Principato di Monaco è stato inaugurato lo scorso 14 novembre fa a Venezia a bordo della nave da crociera Crystal Symphony. E' questo il primo passo di una nuova partnership tra Stéphane Valeri, presidente delegato di Monte-Carlo Société des Bains de Mer (Sbm), e Manfredi Lefebvre, presidente esecutivo di A&K Travel Group, in rappresentanza di Crystal Cruises, a seguito di un accordo di franchising siglato in estate.
Un altro Casinò di Monte-Carlo arriverà, infatti, il 18 dicembre a bordo della Serenity, la quale salperà da Fort Lauderdale, negli Usa, con tre tavoli e 32 macchine da gioco a bordo. D’ora in poi, tutte le navi Crystal, esclusa la flotta commerciale, dedicheranno un ampio spazio a casinò in stile Monte-Carlo.
Sviluppato su 110 metri quadrati, il primo della serie, quello della Symphony, è stato progettato dall'ufficio studi di Monte-Carlo Société des Bains de Mer a partire dagli elementi decorativi del Salon 1889, un luogo lussuoso e raccolto, di gusto Belle Époque, situato nel cuore del tempio del gioco monegasco. A bordo, i croceristi troveranno lo stesso tipo di lampadario di cristallo al centro del soffitto e motivi, modanature e rivestimenti analoghi a quelli del casinò a terra. Persino i croupier portano le stesse divise dei loro colleghi di Monaco.
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[post_content] => A Bruxelles tutto è pronto per il tradizionale appuntamento con i mercatini di Natale, che si svolgeranno per cinque settimane dal 29 novembre, giorno di accensione del grande albero nella Grand Place, al 5 gennaio.
“I Plaisirs d’Hiver di Bruxelles, noti anche come Winter Wonders, sono uno dei mercatini di Natale più grandi e famosi d’Europa - racconta Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles -: nel 2023 abbiamo registrato un’affluenza di 4 milioni di ospiti per un impatto economico di circa 260 milioni di euro. Oltre ai classici chalet e ai suggestivi addobbi natalizi che incantano grandi e piccini, sono previsti diversi appuntamenti collaterali dedicati all’arte e alla cultura. Questo ci consente di intercettare tutti i viaggiatori in cerca di spunti nuovi e curiosi, accentuando il carattere eclettico e trasversale di Bruxelles. Segnalo, ad esempio, la riapertura della Gallerie Bortier, gioiello architettonico del 1848, dopo un grande lavoro di restauro che l’ha riportata al suo originale splendore neorinascimentale”.
Tra le novità più attese, l’opera d’arte luminosa Echinodermus, che sarà installata sul Mont des Arts mentre è decisamente più tradizionale la proposta della Grand Place, dominata dal classico albero di Natale. Attorno alla Grand Place si snodano le vie dei mercatini, per un totale di oltre 260 chalet che propongono i capolavori dell’artigianato locale e innumerevoli idee regalo di qualità, con un occhio di riguardo ai prodotti ecosostenibili. Immancabile anche una pattinata su ghiaccio nella Place de Brouckère, dominata da edifici fin de siècle, che quest’anno ospita anche 3 piste di curling.
Infine, le splendide decorazioni luminose di Brussels by Lights, rassegna che illumina di meraviglia le strade della città: tra fiocchi di neve, meduse geometriche e mille altre suggestive decorazioni, quest’anno sono ben 171 le strade illuminate, dal centro alla periferia.
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La Germania accende i riflettori su Chemnitz che nel 2025 sarà Capitale europea della cultura. La città industriale sassone diventa così la quarta destinazione tedesca a detenere questo titolo dopo Berlino Ovest (1988), Weimar (1999) e la regione metropolitana della Ruhr (2010).
“Dei 173 milioni di viaggi culturali effettuati dagli europei in tutto il mondo nel 2023, 18,7 milioni sono stati in Germania, confermando così la nostra posizione di primo piano come destinazione culturale e di city break in Europa” afferma Petra Hedorfer, presidente del Consiglio direttivo dell'Ente Nazionale Germanico per il Turismo -. Secondo le ultime analisi di Ipk International, il numero di viaggi degli europei in città tedesche è aumentato ulteriormente del 10% nei primi otto mesi del 2024. In questo contesto, l'evento 'Chemnitz Capitale Europea della Cultura 2025' crea ulteriori stimoli per scoprire questa regione nel panorama artistico e culturale tedesco.”
Insieme alla città di Chemnitz, 38 città e comuni della Sassonia centrale, della regione di Zwickau e dei monti Metalliferi formano la regione della Capitale della Cultura e insieme si fregiano del titolo di “Capitale Europea della Cultura”. Gli organizzatori si aspettano nel corso del 2025 circa 2 milioni di ospiti internazionali che potranno godere di un ampio programma di arte, incontri, festival e mostre.
“All'insegna del motto “C the unseen”, Chemnitz e la Regione Capitale della Cultura presentano un programma a più livelli con oltre 1.000 eventi che invitano i visitatori a scoprire persone, luoghi e attività che non sono ancora stati al centro dell'attenzione turistica - spiega Andrea Pier, amministratore delegato di Chemnitz 2025 GmbH -. Il programma getta un ponte tra gli oltre 800 anni di tradizione mineraria, le istituzioni culturali affermate e riconosciute a livello internazionale come i teatri, i musei e la cultura industriale e i progetti sviluppati per l'anno della Capitale della Cultura. Gli abitanti di Chemnitz e l'intera regione non vedono l'ora di accogliere gli ospiti tedeschi e stranieri nella Capitale europea della cultura”.
L'anno della Capitale della Cultura si aprirà il 18 gennaio 2025. Il principale canale di informazione per l'anno della Capitale europea della cultura è un microsito sul sito dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo. Qui vengono presentati itinerari di viaggio e gli eventi che collegano Chemnitz e i 38 comuni partecipanti della regione con le autentiche esperienze culturali della tradizione, della storia e del presente.
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[post_content] => Utili in lieve calo nel terzo trimestre di Air France-Klm che ha scontato un aumento dei costi superiore al previsto nelle sue attività olandesi, mentre ha fornito ulteriori dettagli sulle “misure decise” che sta adottando per affrontare quella che descrive come una sfida “strutturale”.
Klm ha affrontato «un'incredibile quantità di sfide che non ci si aspettava» nel periodo post-Covid, ha dichiarato il ceo del gruppo Ben Smith, durante un briefing sui risultati.
Tra queste, l'incertezza creata dagli sforzi del governo olandese per limitare la capacità dell'aeroporto di Schiphol, le sfide operative - e le conseguenti richieste di risarcimento da parte dei passeggeri - che Klm ha dovuto affrontare nell'hub di Amsterdam, i problemi di manutenzione legati alla mancanza di tecnici e di pezzi di ricambio e le difficoltà nell'aumentare la capacità, in parte perché gli attuali accordi di lavoro rendono “complesso” per l'azienda integrare nuovi tipi di aeromobili nella sua flotta, ha dichiarato Smith.
«Abbiamo ora messo a disposizione del gruppo ulteriori risorse per dare il via a questo processo», afferma Smith a proposito degli sforzi per aumentare la capacità di Klm sul lungo raggio in particolare.
All'inizio dello scorso ottobre il gruppo ha lanciato un programma denominato “Back on track” per Klm, che mira ad affrontare le carenze in termini di produttività, ricavi e operatività e a ottenere un miglioramento dell'Ebit a breve termine di 450 milioni di euro.
A conti fatti il gruppo franco-olandese ha registrato nel trimestre un utile operativo di 1,18 miliardi di euro, in calo di 162 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Risultato che sarebbe stato invece allineato a quello del 2023, senza l'impatto negativo dei Giochi Olimpici di Parigi, che hanno ridotto i voli point-to-point da e per la città a favore di passeggeri in coincidenza a basso rendimento, in particolare nel mese di luglio, con un impatto di 160 milioni di euro.
I ricavi del gruppo sono aumentati del 4% a 9 miliardi di euro, mentre l'utile netto di 824 milioni di euro è diminuito di 122 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
[post_title] => Air France-Klm: i risultati del vettore olandese penalizzano gli utili del gruppo
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[post_content] => Debutto croato per il soft brand Curio Collection di casa Hilton: inaugurato lo scorso 25 ottobre, il Keight Hotel di Opatija è una proprietà di 54 camere con terrazza solarium panoramica comprensiva di piscina e vista sul Quarnaro, nonché centro benessere provvisto di un'altra piscina indoor per trattamenti rilassanti e saune. A completare l'offerta una sala riunioni polivalente di 100 metri quadrati e un parcheggio privato. Presente anche il ristorante bistrot Pierrot, che offre piatti della tradizione croata.
Opatija è una destinazione per tutto l’anno, culla del turismo croato con il primo hotel costruito all’inizio del 1884. Il suo simbolo è la statua della ragazza col gabbiano, che dall'alto della scogliera invita a trascorrere una vacanza indimenticabile. Con parchi, ristoranti, bar e negozi, gli ospiti dell’hotel potranno godersi la città o fare una passeggiata lungo il famoso lungomare. Le numerose spiagge e l’ambiente lussureggiante, combinati con le sue numerose terme e strutture la rendono meta ideale per gli amanti del benessere.
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Grande successo per il fam trip di ItaliAbsolutely by Travel Quotidiano che ha permesso a buyer provenienti da tutto il mondo di scoprire la bellezza di alcuni dei territori meno conosciuti dell’Italia e di confrontarsi direttamente con gli operatori.
Dall’8 al 13 ottobre, 19 buyer provenienti da diversi Paesi europei, America e Asia hanno potuto conoscere da vicino la storia e la cultura di Emilia-Romagna e Marche, scoprendone l’unicità ed autenticità attraverso enogastronomia, tradizioni e leggende.
Terre per pochi, fuori dai circuiti più classici, ideali per chi cerca esperienze esclusive. Ricche di bellezza, paesaggi mozzafiato, buon cibo, turismo all’aria aperta e benessere. Caratteristiche che tutti i buyer hanno saputo cogliere con entusiasmo: “Sono molto grata a ItaliAbsolutely per avermi invitata in questo fantastico fam trip che mi ha dato l’opportunità di scoprire la ricchezza del patrimonio storico-culturale italiano. Credo che questa destinazione sia perfetta da abbinare come pre o post-tour ad una città più turistica come Firenze” sottolinea Jun Jessia Yingh di China Travel Service Artic AB, Stoccolma.
Durante il fam trip sono state intervallate visite e attività di conoscenza del territorio a spunti e momenti di confronto con numerosi professionisti del settore con i quali si sono potute gettare le basi per future collaborazioni: Gardaland, alla presenza dell’International Sales Manager Alberto Maffizzoli, Hard Rock, alla presenza di Simona Pampaloni - Sales & Marketing Manager, DMO Castelli Romani alla presenza del Segretario del CTO Marco Benazzi. E ancora Consorzio Valli del Canavese, alla presenza del Presidente Silvio Bertero (con esperienza di degustazione di prodotti tipici), Bluserena alla presenza di Marco Masserini, Corporate Director of Sales, I Grandi Viaggi alla presenza di Andrea Ragusa, direttore villaggio Baia Samuele e coordinatore prodotto villaggi estero. Appuntamento e assaggio di eccellenze locali anche con Regione Puglia, alla presenza di Francesco Muciaccia, Responsabile Promozione Mercati Extra UE e Città Metropolitana di Messina.
“Confrontarmi con la Città Metropolitana di Messina è stato particolarmente rilevante per me, abbiamo anche potuto conoscere il Sindaco Federico Basile, il che è stato davvero apprezzabile, e l’Assessore al Turismo Vincenzo Caruso. Credo che li incontrerò quando verrò in Sicilia fra due settimane” dichiara Filomena Lofranco di LDV&CO, Toronto, specializzata nella destinazione Italia – e prosegue, riferendosi alla sua clientela – “Credo che il tour che abbiamo fatto questi giorni sia perfetto per coloro che sono già stati in Italia e che vogliono scoprire località nascoste ricche di storia, cultura, buon cibo, atmosfera. È un tour adatto anche a chi desidera esplorare destinazioni oltre le città più turistiche. Se ItaliAbsolutely non ci avesse invitato a questo fam trip non avremmo mai scoperto, ad esempio, che Pesaro è stata nominata Capitale italiana della cultura 2024. Mi piacerebbe anche sviluppare il ‘turismo delle radici’ per far conoscere il Paese a chi ha origini italiane”.
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Tra i momenti salienti, il workshop di Visit Brescia, la presentazione delle strutture di Club Del Sole e il pranzo all’Imperial Beach Hotel con la presentazione delle strutture appartenenti a Dada Hotels.
“Ho trovato particolarmente utile la presentazione della Regione Marche. Mi sono confrontata anche con diversi tour operator: per me è molto importante entrare in contatto con loro perché loro conoscono bene le Regioni, sono una garanzia e sanno indicarmi il modo migliore per promuovere la destinazione” rivela Letitia Raducea di Edelweiss Tours, tour operator romeno dall’esperienza ventennale.
Apprezzate anche le site inspection di alcuni hotel delle zone visitate, come rivela Fabrice Noyelle di SFX Groupe, Parigi: “Noi siamo un gruppo composto da sei strutture diverse, io mi occupo del MICE. Sono venuto qui senza conoscere nulla del posto e sinceramente ho scoperto molte cose che credo siano perfette da inserire in un viaggio business di sei giorni”.
Le tappe del fam trip
Dopo aver conosciuto Rimini e aver esplorato alcune zone dell’entroterra romagnolo con un’escursione in bicicletta messa a disposizione da Decathlon per tutti i partecipanti, il gruppo si è spostato a Pesaro, capoluogo marchigiano e Capitale italiana della cultura 2024, con un tour organizzato da Inside Marche Live che, alla presenza del Presidente Federico Scaramucci e dei comuni per la promozione del territorio, ha inoltre deliziato gli ospiti con una cena di gala a base di tartufo e prodotti tipici.
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Il tour delle regioni è proseguito con la scoperta della Valle del Savio partendo da Cesena, città malatestiana di grande interesse artistico e culturale con la sua Rocca e Biblioteca malatestiana, prima biblioteca civica europea, dichiarata Patrimonio dell’Unesco come “Memoria del Mondo”. A seguire, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Bagno di Romagna, località nota per le sue acque termali e curative, ideale anche per percorsi in bicicletta o trekking di ogni difficoltà. Si conclude il tour organizzato con la collaborazione di Giratlantide, Percorsi del Savio e Comune di Cesena con la scoperta di Sarsina, patria del celebre commediografo romano Plauto, e un’esclusiva esperienza di degustazione di vino in una delle cantine più rinomate di Mercato Saraceno, “Città del vino” dal 2022.
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Nel Comune di Genga, nelle Marche, i buyer sono stati accolti da Grotte di Frasassi srl nelle spettacolari grotte omonime, scoprendo i diversi percorsi e le esperienze che il sito offre ai propri ospiti. A seguire, la visita all’Abbazia di San Vittore, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, risalente all’XI secolo, e la scoperta delle radici ancestrali del territorio nel Museo Speleopaleontologico e Archeologico. Si è proseguito con la visita di Pierosara, piccolo borgo arroccato su un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, per terminare con il Santuario della Madonna di Frasassi, del 1828, conosciuto anche come Tempio del Valadier, incastonato nella roccia della montagna e l’eremo di Santa Maria Infra Saxa. Innovativa, coinvolgente e decisamente apprezzata l’esperienza con visore nel Museo Arte Storia Territorio di Genga, che ha permesso agli ospiti di “volare” sulle località visitate nelle Marche e di avere una diversa prospettiva delle grotte.
Scopri di più sui fam trip di ItaliAbsolutely. Per informazioni scrivere a marketing@italiabsolutely.com
Di Elisa Biagioli
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[post_content] => Novo Mesto è una città storica della Slovenia, culla delle testimonianze preistoriche del territorio. È conosciuta come Città delle Situle perché qui sono stati rinvenuti alcuni di questi rari contenitori in bronzo istoriati datati tra il VII e il IV secolo aC, sui quali sono rappresentate scene di vita e riti antichi.
In questo angolo di terra fertile si fermarono i Celti di ritorno dalle loro spedizioni in Grecia: portarono nuove tradizioni, tattiche di guerra con spade e cavalli e tecnologie innovative - come quelle della lavorazione di vasellame e gioielli. Poi arrivarono i romani che con il loro stile di vita e le innovazioni ingegneristiche avviarono una globalizzazione. Con la caduta dell’Impero Romano, intorno al V secolo, le tribù nordiche scesero verso il sud alla ricerca di una vita migliore, ma una nuova era di sviluppo prese il via solo nel XIV secolo.
Il Museo di Dolenjska rivela al suo ospite numerosi reperti dell'età del bronzo e del ferro raccolti nelle tre necropoli sovrapposte nell’area verde che circonda verde Novo Mesto e tramanda la storia di un furto: nel 1965 era in corso un’importante mostra sulla preistoria quando tutti i reperti vennero rubati per essere immessi sul mercato nero dell’arte in America. Il progetto fu sventato grazie a un’efficace collaborazione della polizia slovena e italiana, perché la refurtiva venne ritrovata a Bologna. Risalire nei secoli aiuta a scoprire la fiera identità del popolo sloveno e la sua lingua: un idioma del ceppo slavo che utilizza ancora il duale ed è oggi parlato da circa 2milioni di persone.
Ripercorrendo i secoli torniamo al 1365, quando Rodolfo IV d’Asburgo iniziò la costruzione delle mura di Novo Mesto per fermare gli eserciti turchi che risalivano dalla Bosnia. Nello stesso periodo, arrivarono in città i frati francescani che costruirono un monastero, la cui biblioteca oggi ospita preziosi incunaboli. A Novo Mesto la storia segue anche il corso del fiume Krka, che circonda il centro storico creando una penisola sormontata dalla cattedrale di San Nicola. La chiesa, tra architettura gotica e barocca, è costruita su un asse longitudinale spezzato: l’abside è in fondo alla navata, ma spostata verso sinistra; sull’altare si innalza la pala “La visione di San Nicola” realizzata nel 1582 da Jacopo Tintoretto e richiesta dall’allora prevosto Polidoro di Montagnana. (Nel 2015, in occasione del giubileo della misericordia voluto da papa Francesco, a San Nicola è stata aperta una porta santa per le indulgenze).
Importante, poi, il ruolo dell’arciduchessa Maria Teresa d'Austria, che alla fine del ‘700 realizzò opere importanti per lo sviluppo igienico, culturale e scolastico del territorio. Novo Mesto raccoglie anche il lascito del ginnasta Leon Štukelj, simbolo dell’orgoglio nazionale. Nato nel 1898 e morto a 101 anni nel 1999, vinse 6 medaglie olimpiche - 3ori, 1 argento e 1 bronzo - alle Olimpiadi del 1924, 1928 e 1936 e 5 ori nei Mondiali del ‘22 e del ‘26. Oggi Novo Mesto è un vivace centro industriale la cui ricchezza deriva dal colosso farmaceutico Krka - che dà lavoro a 12mila abitanti - dalla sede della Adria - produttrice di camper - e dai 4 decenni di presenza di una fabbrica della Renault.
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[post_content] => L'Ente sloveno per il turismo ha presentato ieri a Milano la nomina congiunta di Nova Gorica e Gorizia come Capitale Europea della Cultura 2025. Per la prima volta, due città divise da un confine condivideranno questo titolo, segnando un momento storico per l'Europa.
Con il progetto GO! Borderless, le due città si preparano al nuovo anno con un'offerta turistica ricca di eventi e nuove proposte che si svolgeranno lungo il confine che separa – e al contempo unisce – le due località.
Il programma artistico e culturale sarà articolato su due temi principali: il filo rosso, che rappresenta il confine storico, e il filo verde, simbolo del fiume Isonzo e della sostenibilità.
[caption id="attachment_475499" align="alignright" width="188"] Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia[/caption]
Dopo aver dedicato l’anno corrente al ventennale dall’ingresso della Slovenia nella Ue, la giovane Repubblica slovena è pronta quindi ad affrontare una nuova stagione culturale per il Paese, nel segno del superamento delle frontiere con il resto d’Europa e della voglia di raccontare al mondo i grandi passi in avanti compiuti negli ultimi decenni.
«Auspichiamo che la nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 diventi un’occasione per raccontare una regione in cui il concetto stesso di confine cambia significato, mettendo al centro la comunicazione e la condivisione attraverso l'arte, la cultura e l’enogastronomia» ha commentato Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia.
Con GO!2025 Borderless Nova Gorica e Gorizia hanno realizzato un palinsesto incentrato su arte e cultura, e che prevede numerosi eventi che si terranno su entrambi i lati del confine, proprio con l'obiettivo di valorizzare la coesistenza pacifica e la collaborazione tra le due città.
L’Opening Cerimony, che unirà entrambe le città in una celebrazione condivisa, si terrà l'8 febbraio 2025, in concomitanza con la Giornata slovena della Cultura (giorno di Prešeren). Il programma, curato dall'ente GO! 2025, si svilupperà su due filoni tematici: il rosso e il verde.
Il filo rosso rappresenta il confine, storico e contemporaneo. Attraverso lo slogan "Go! Borderless" si esplorerà la questione fondamentale di tutti i progetti artistici: quale rapporto abbiamo con il confine? Un confine può riguardare due paesi, due culture diverse, due nazioni, due stati e, in questo caso, due città che in passato hanno vissuto esperienze traumatiche e che oggi stanno vivendo una coesistenza pacifica.
Il filo verde invece è quello del colore del fiume Isonzo, il cui verde smeraldo rappresenta l’identità visiva del progetto. La regione Capitale Europea della Cultura si estende dalla cima del monte Triglav, sorgente del corso d’acqua, fino alla sua foce nel mare Adriatico, sul lato italiano. Il filo verde si riflette anche nella natura sostenibile del progetto, alla ricerca di un qualcosa di utile per il futuro, ma sempre con un'attenzione particolare alle persone.
Nel segno del green anche il nuovo distretto Ecoc, che prende vita proprio nel tratto di 1 KM tra le due ex dogane. Il progetto si configura come una passeggiata verde nella conurbazione, uno spazio sociale per gli abitanti di Nova Gorica e Gorizia che comprende 4 aree di intervento (il Piazzale della Transalpina con il suo Tridente, l’area verde che conduce al valico di San Gabriele, EPIC e Super 8).
L'anno come Capitale Europea della Cultura 2025 rappresenta per queste due città un'occasione ulteriore di promozione di un territorio con una vocazione turistica legata all'ambiente, all'arte, alle tradizioni locali, allo sport e all'offerta eno-gastronomica.
«Tra gli eventi che contrassegneranno Go! 2025 possiamo già annunciare, oltre all'evento di inaugurazione "Da stazione a stazione" che avverrà l'8 febbraio, anche la Marcia per l'Europa che si svolgerà tra il 1° e il 9 maggio, e la manifestazione Gusti senza Frontiere dal 26 al 28 settembre. L’anno come Capitale Europea della Cultura 2025 terminerà con la cerimonia di chiusura Christmas Lights dal 1 al 5 dicembre 2025» ha concluso Ota.
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[post_content] => La mostra “Klimt Printed. Gustav Klimt. Cartelle d’Arte” è in corso fino al 27 ottobre a Grado (Gorizia) e propone la summa della sua produzione in tre preziose cartelle “a stampa” di impareggiabile qualità grafica. Alla fine del 1800, mentre l’Impero Austroungarico era al tramonto, a Vienna ci fu una fioritura artistica paragonabile al nostro Rinascimento, una profonda trasformazione nei temi e nel linguaggio artistico che, “rompendo” con il classicismo accademico precedente, prese il nome “Secessione”.
La vita veniva osservata attraverso lo sguardo colorato dell’arte. Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti.
L'esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. - sottolinea Festi - È una mostra "diversa" e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata.
Opere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti». Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica.
L’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. Eine Nachlese”, di Max Eisler è del 1931 e testimonia la fama già consolidata del pittore austriaco. «L'arte grafica era tenuta in alta considerazione dagli artisti secessionisti. - prosegue Festi - Ne è testimonianza la rivista "Ver Sacrum", il bollettino ufficiale del gruppo guidato da Gustav Klimt che per sei anni (1898-1903) accompagnò le mostre nel palazzo sulla Wienzeile a Vienna.
Una rivista in qualche modo rivoluzionaria poiché per la prima volta rapportava in modo esemplare la parte grafica con quella letteraria creando un equilibro formale ineccepibile. Nel suo formato quadrato, tanto utilizzato dai grafici e dagli illustratori viennesi, è diventata un'icona delle riviste d'arte europee pubblicate al torno del secolo. E con gli stessi principi grafici, quasi di astrazione, venivano concepiti i manifesti delle esposizioni.
Alcuni esempi sono presenti in mostra». La Casa della Musica, che accoglie le opere, è un luogo affascinante e ricco di storia, nel centro storico di Grado. Proprio a Grado visse per lunghi periodi il pittore e incisore austriaco Josef Maria Auchentaller, che partecipò alla fondazione della Secessione viennese collaborando a “Ver Sacrum” e lavorando a stretto contatto con Klimt.
Il legame con la bella cittadina è dovuto al fatto che Auchentaller contribuì al suo sviluppo turistico realizzando nel 1906 il celebre manifesto “Seebad Grado. Österraichisches Küstenland”, aprendo una pensione con la moglie Emma Scheid e attirando in città la ricca borghesia viennese. Grado era nota sin dall’antichità per il potere curativo delle sue sabbie e, sviluppatasi a partire dal 452 (quando gli abitanti vi trovarono rifugio per sfuggire alle orde di Attila) offre notevoli testimonianze storiche.
«La vocazione mitteleuropea di Grado è indiscutibile. - prosegue il curatore Festi - Il turismo balneare e curativo si forma all'alba del 1900 con le prime strutture alberghiere frequentate dalla borghesia viennese: le Ville Bianchi, la "Pension Fortino" dei coniugi Auchentaller (frequentata da colleghi dell'artista) ma anche con residenze private, come la villa di Eugen Bauer, fratello di Adele, la "donna d'oro", musa di Gustav Klimt, che qui, sulla spiaggia dell'Impero, soggiornò per molte estati.
Un microcosmo cosmopolita che ha contribuito al successo della località che ancora oggi tramanda questa preziosa eredità culturale. La mostra su Klimt, dopo quella su Auchentaller del 2022, si inserisce in questo filone che intende ripercorrere questo stretto rapporto tra Grado e Vienna».
Klimt Printed . Gustav Klimt . Cartelle d’arte | Mappenwerke
Grado (GO) . Casa della musica
11 agosto – 27 ottobre 2024
a cura di Roberto Festi
ingresso gratuito
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[post_title] => Friuli Venezia Giulia: la bellezza di Grado ospita un Gustav Klimt inedito
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Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata. \r\nOpere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti». Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica. \r\nL’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. 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