5 novembre 2024 09:30
Termina un’era per l’ospitalità milanese. Il prossimo settembre chiuderà infatti i propri battenti un indirizzo storico del capoluogo lombardo: la proprietà dello Sheraton Diana Majestic, una società immobiliare milanese, ha deciso di non rinnovare il contratto di affitto che legava la gestione dell’hotel al brand di casa Marriott da ormai 40 anni.
Stando ad alcune voci raccolte dal Corriere della Sera, le intenzioni sarebbero ora quelle di rinnovare completamente l’edificio in modo da realizzare un nuovo hotel, oppure per convertire l’asset in una location di marchi della moda.
L’albergo fu inaugurato nel 1908 negli spazi di quelli che precedentemente erano noti come i bagni Kuursal Diana, creati dagli austriaci a metà dell’Ottocento in un’area che allora era un vero proprio rifugio di campagna a ridosso di porta Venezia. La struttura diventò ben presto un punto di riferimento per ospiti d’eccellenza, tra cui i protagonisti della mondanità milanese, la gente di teatro, letterati e personaggi del clero.
L’hotel è però anche tristemente noto per essere stato lo scenario, il 23 marzo 1923, di una strage in cui morirono 21 persone. Un episodio che per molti storici rappresentò l’inizio di quella strategia della tensione che nel giro di poco più di un anno avrebbe portato il fascismo al potere.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 478190
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Da Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a Serengeti, Ngorongoro e Tarangire: una triade natalizia speciale, quella dei parchi nazionali della Tanzania da attraversare con African Explorer a bordo di un veicolo fuoristrada con tettuccio apribile. E' una delle proposte che il to milanese offre a chi soffre di holidays blues, ovvero di quel profondo senso di malinconia che accompagna sempre più persone nel periodo delle festività, soprattutto quelle cariche di significato e aspettative come il Natale e il Capodanno.
Il pacchetto Tanzania Explorer e Zanzibar prevede la partenza il 23 dicembre, per un viaggio di 15 giorni e 12 notti per ammirare un “presepe” fatto di crateri vulcanici abitati dai grandi felini africani, laghi azzurri dove incontrare ippopotami, gnu e quasi 500 specie di uccelli. E dopo aver attraversato alcuni villaggi Masai, sarà possibile vedere praterie e savane del Serengeti dall’alto, in mongolfiera. Niente maglioni con i rombi nemmeno nella seconda parte del tour, che condurrà sull'isola di Zanzibar, dove iniziare il 2025 all’insegna della bellezza in costume da bagno e infradito.
Un'altra opzione è poi il Kenya dal Mara al mare, al via il 22 dicembre per un itinerario di 16 giorni e 13 notti: lasciata Nairobi il giorno della Vigilia si passerà la notte nelle strutture del Mara Sopa lodge, nella riserva del Masai Mara, per poi partire, l’indomani, per il primo fotosafari di questo viaggio. Non sarà l’unico, ma il safari di Natale è speciale: non tanto perché è Natale, ma perché c’è la possibilità, facoltativamente, di svolgerlo in mongolfiera. E a Capodanno? In spiaggia nella candida Diani Beach.
Il tour Namibia Explorer (26 dicembre – 13 notti e dieci giorni) parte il giorno di Santo Stefano alla scoperte delle dune color albicocca delle ampie distese desertiche del Namib e del Kalahari. Prima ancora, si visiterà il primo dell’anno l’area del Damarland, tra le incisioni rupestri del Twyfelfontein (la più grande collezione dell’Africa australe) e le ardite conformazioni geologiche di Burnt Mountain, dalle cosiddette canne d’organo alla petrified forest.
Il tour Marocco Smart è quindi in programma il 28 dicembre per una durata di otto giorni e sette notti: dai vicoli di blu intenso di Chefchaouen a quelli della medina di Fez, capitale spirituale del paese, fino al color ocra di un tramonto nella vivacissima piazza Djemaa El Fna, cuore di Marrakech, tra artisti d’ogni genere e incantatori di serpenti. Per gli amanti del grande cinema, invece, il Capodanno di Marocco Magic (26 dicembre – sette giorni sei notti) raggiunge la località di Ait Benhaddou, nella cui kasbah sono stati girati capolavori del calibro di Lawrence d’Arabia, il Gioiello del Nilo, il Thè nel deserto e il Gladiatore.
Infine con il Sudafrica Explorer (26 dicembre – undici giorni e otto notti), lasciata Città del Capo e le sue winelands, la Table Mountain e la visita al centro di ricerca e tutela Elephant Whispers, sarà la volta della Panorama Route e dei canyon, come il Blyde River, il terzo più grande al mondo. È qui che si vedrà la prima alba del nuovo anno con una vista invidiabile.
[post_title] => African Explorer: sei itinerari in Africa per combattere l'holidays blues
[post_date] => 2024-11-05T10:37:22+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1730803042000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 478178
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Termina un'era per l'ospitalità milanese. Il prossimo settembre chiuderà infatti i propri battenti un indirizzo storico del capoluogo lombardo: la proprietà dello Sheraton Diana Majestic, una società immobiliare milanese, ha deciso di non rinnovare il contratto di affitto che legava la gestione dell'hotel al brand di casa Marriott da ormai 40 anni.
Stando ad alcune voci raccolte dal Corriere della Sera, le intenzioni sarebbero ora quelle di rinnovare completamente l'edificio in modo da realizzare un nuovo hotel, oppure per convertire l'asset in una location di marchi della moda.
L'albergo fu inaugurato nel 1908 negli spazi di quelli che precedentemente erano noti come i bagni Kuursal Diana, creati dagli austriaci a metà dell'Ottocento in un'area che allora era un vero proprio rifugio di campagna a ridosso di porta Venezia. La struttura diventò ben presto un punto di riferimento per ospiti d'eccellenza, tra cui i protagonisti della mondanità milanese, la gente di teatro, letterati e personaggi del clero.
L'hotel è però anche tristemente noto per essere stato lo scenario, il 23 marzo 1923, di una strage in cui morirono 21 persone. Un episodio che per molti storici rappresentò l'inizio di quella strategia della tensione che nel giro di poco più di un anno avrebbe portato il fascismo al potere.
[post_title] => Fine di un'era: chiude lo Sheraton Diana Majestic di Milano
[post_date] => 2024-11-05T09:30:05+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1730799005000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477858
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Ben 34 destinazioni fuori dalle rotte più battute, molte delle quali non raggiunte nemmeno da altre compagnie di crociera di spedizione. Swan Hellenic ha annunciato gli ultimi itinerari per il 2025-2026. Tra le mete toccate ecco allora Hermanus in Sudafrica, una cittadina a sud-est di Città del Capo che finora non è mai stata visitata da nessuna flotta di navi da crociera. La Diana di Swan Hellenic farà il suo approdo inaugurale qui nel novembre 2025 e tornerà nel 2026, consentendo ai propri ospiti di esplorare i suoi paesaggi, la vita marittima, lo storico villaggio di pescatori e il vecchio porto. I programmi includono la riserva naturale di Fernkloof nelle montagne Kleinrivier, famosa per la sua flora, e un percorso di 12 chilometri lungo la scogliera, con vista sulle migrazioni stagionali delle balene e sulle vivaci colonie di pinguini.
L'annuncio di queste ultime crociere arriva mentre la Vega raggiunge il Brasile, dove esplorerà per la prima volta le bellezze di Trancoso, Itacaré, Morro de São Paulo e dell'arcipelago di Abrolhos: un paradiso naturale che si distingue per un ecosistema marino senza pari e una vegetazione ricca di molte specie endemiche e tipicamente tropicali. Tutte mete che saranno visitate nuovamente nel 2025, mentre altre destinazioni della costa brasiliana seguiranno nel 2026.
Grazie alle dimensioni contenute delle navi da spedizione ice-class Diana e Vega, l’elenco delle destinazioni si allarga però a tutto il mondo, includendo altre otto destinazioni esclusive, tra cui Væroy (Lofoten, Norvegia), il parco nazionale di Donana (Spagna) ed Elmina (Ghana), Baie des Tortues, Loango National Park e Mayumba (tutti e tre in Gabon), nonché Ilha Baia dos Tigres (Angola).
Altre mete Swan Hellenic poco visitate sono poi Kalso (isole Faroe), Kinsale (Irlanda), Batz-sur-Mer (Francia), l’isola di Pantelleria (Italia), Datça (Turchia), l’arcipelago delle Bijagos (Guinea Bissau), l’atollo di Aldabara (Seychelles), Kilwa Kivinje (Tanzania), l’isola di Nosy Vao (Madagascar), Niebla (Cile), l’isola di Guanaja (Honduras), Georgetown (Guyana) e, infine, i fiumi Cajari e Aquiqui, nonché l’ecoregione Gurupa in Amazzonia.
[post_title] => Swan Hellenic arricchisce la programmazione con 34 destinazioni off the beaten path
[post_date] => 2024-10-30T10:29:44+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1730284184000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477846
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Bilancio 2023 approvato dalla Società di gestione dell’aeroporto di Genova con perdite per 1,8 milioni: risultato migliore delle stime che precede il previsto aumento di capitale - programmato per il 6 novembre - da 2,9 milioni di euro. In decisa ripresa l’andamento del 2024.
“I risultati dell’azienda dimostrano che i fondamentali economici di Aeroporto di Genova Spa – al netto delle partite straordinarie – sono solidi - commenta Enrico Musso, presidente dell’Aeroporto di Genova - e ci consentono di affrontare con ottimismo le prossime sfide che ci aspettano con il prossimo aumento di capitale che, grazie al risultato positivo registrato dalla situazione economico patrimoniale al 31 luglio 2024, sarà di circa 2,9 milioni di euro. Si chiude, quindi, una fase di incertezza e ci concentreremo sulla gestione del nostro aeroporto che vedrà già un utile operativo nel prossimo esercizio 2024 e l’apertura ad inizio 2025 dell’ampliamento dell’aerostazione passeggeri”.
[post_title] => L'Aeroporto Genova approva il bilancio 2023 e guarda all'aumento di capitale da 2,9 mln di euro
[post_date] => 2024-10-30T09:22:20+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1730280140000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477817
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Risultato importante per Destination Italia che per la prima volta nella sua storia vede i margini operativi lordi girare in territorio positivo. Alla chiusura della prima semestrale, lo scorso 30 giugno, l’ebitda della compagnia è stato infatti di 0,24 milioni di euro, contro il negativo da 0,71 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche il valore della produzione, praticamente raddoppiato in un anno da 17,6 a 34,9 milioni. “C’è il manager che sceglie un settore e un prodotto e vive per quell’ambito dove ritiene di essere un talento e c’è chi invece chi ha il piacere della sfida. Io credo di appartenere alla seconda categoria”, spiega la presidente Dina Ravera, al timone di Destination Italia dal 2018, dopo una serie di esperienze in altri comparti come la telefonia e il settore energetico.
E in sei anni la travel tech company specializzata nell’incoming di strada ne ha fatta, se è vero che al momento dell’approdo di Dina Ravera in azienda l’ebitda era ancora in rosso per 5 milioni. Ma come è stato possibile tutto ciò? “Credo che una parte importante sia dovuta alla visione, all’aver avuto sin da subito chiaro quale fosse lo spazio di mercato dove avremmo potuto diventare rilevanti. Da qui il focus sulla domanda alto-spendente, capace tra le altre cose di attivare importanti effetti moltiplicatori sul fatturato turistico nazionale nel suo complesso e di conseguenza sull’indotto di cui beneficiano molte pmi del Paese”.
Altro elemento importante è stato poi il fattore tecnologia: “Con l’integrazione di Portale Sardegna in Destination Italia, noi possiamo finalmente contare su un destination management system di proprietà, di cui abbiamo progressivamente esteso le funzionalità dal mero canale b2c anche al b2b. E avere a disposizione una propria piattaforma ha un duplice vantaggio: si può andare verso l’innovazione alla velocità che si preferisce, ma si può anche trasformare il tool in un business a sé stante, diventando fornitori di software as a service. Un servizio che può tra l’altro poggiare su marginalità molto alte”.
Ma le ambizioni di Destination Italia non finiscono qui. Dall’anno scorso è già attiva anche la sede negli Stati Uniti, dove la società sta attualmente creando una rete di promotori capillare in grado di andare a interfacciarsi con aziende e associazioni attive nelle 50 principali realtà metropolitane del Paese. “Si tratta di un modello che potremo replicare anche in Sud America, specialmente in Argentina e in Brasile, mercati nei quali sono attive molte associazioni legate a persone di origini italiane”.
Entro l’anno sarà inoltre operativo pure un ufficio a Shanghai. “Il mercato cinese è tanto vasto quanto ancora poco sfruttato dall’Italia – conclude Dina Ravera -. L’approccio in questo caso sarà naturalmente diverso rispetto a quanto già facciamo negli Usa. Ci muoveremo con il supporto di Intesa Sanpaolo, nonché del consolato e della Camera di commercio in loco. Cercheremo soprattutto di stringere collaborazioni con i tour operator cinesi in cerca di partner affidabili, in grado di organizzare viaggi di alto livello in Italia. E poi abbiamo già iniziato a tessere relazioni con le aziende italiane attive nell’ex Celeste impero. L’anno prossimo sarà quindi la volta di Tokyo, per entrare in un Paese, il Giappone, che è ancora un altro mondo. Servirà scovare partner locali in grado di interfacciarsi con il mercato a nome nostro. E poi ci sarà l’India, e chissà il Nord Africa, dove mi hanno già invitato più volte ad andare a visitare alcune località”:
[post_title] => Destination Italia vira in positivo. Dina Ravera e il piacere delle sfide
[post_date] => 2024-10-29T12:28:21+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1730204901000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477696
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Terzo trimestre 2024 in rosso per IndiGo, dopo ben sette bilanci consecutivi in attivo: la low cost indiana ha registrato una perdita di 118 milioni di dollari, che il ceo, Pieter Elbers, ha imputato in gran parte all'aumento dei costi del carburante e alla messa a terra di oltre 70 aerei a causa di problemi con alcuni motori Pratt & Whitney.
Elbers ha anche osservato che la domanda sta iniziando a rallentare: «Come si è verificato nei mercati globali, negli ultimi mesi abbiamo notato una certa normalizzazione della domanda, rispetto alla base molto elevata dello scorso anno».
La compagnia aerea prevede di ridurre il numero di velivoli a terra a circa 40 entro il prossimo aprile, mentre entro la fine di quest'anno, il network internazionale salirà a 40 destinazioni. «La nostra quota di mercato internazionali ha raggiunto il 28% e, grazie a queste aggiunte, dovrebbe raggiungere l'obiettivo del 30%».
Prosegue intanto il rinnovo del prodotto: la nuova business class dovrebbe presto debuttare sulla rotta Delhi-Mumbai ed entro la fine del 2025, IndiGo proporrà la classe business su 12 rotte domestiche su una flotta di 40 aeromobili.
[post_title] => IndiGo chiude in rosso il trimestre, ma conferma i piani di sviluppo
[post_date] => 2024-10-28T11:22:41+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1730114561000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477567
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Clia, associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, esprime profonda preoccupazione per la grave situazione che si è venuta a creare nel porto della Spezia.
L’avvio dei lavori per il potenziamento dell’infrastruttura portuale, unito ai mancati interventi di manutenzione del fondale, pregiudica infatti l’ingresso e l’uscita delle navi.
L’Autorità Portuale sta procedendo all’installazione dei cassoni in cemento armato funzionali alla realizzazione del nuovo molo crociere. La presenza dei cassoni, in assenza dello spianamento e rimozione di 17mila metri cubi di sedimenti, è causa di gravissime interferenze con i tracciati di manovra delle navi.
Inagibilità
Ciò comporta la sostanziale inagibilità del porto per le navi da crociera, e rende impossibile garantire i 191 scali programmati a partire dall’inizio della prossima stagione crocieristica.
Clia esprime gratitudine al vice ministro ai trasporti Rixi per il costante impegno e interesse dimostrato rispetto a questa vicenda, e chiede, nel caso in cui non si trovasse una soluzione tempestiva a livello regionale, di valutare un intervento normativo sulla scorta di quanto già avvenuto per altre opere prioritarie che formano parte del Pnrr. Ribadisce inoltre la necessità di avere un quadro chiaro entro e non oltre il mese di novembre.
[post_title] => Clia: profonda preoccupazione per il porto di La Spezia
[post_date] => 2024-10-25T10:24:12+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1729851852000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477504
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Ergo e l'Italia. Uno si collega con il sito di Ergo Assicurazioni viaggi e legge la laconica frase: La sottoscrizione delle polizze tramite il canale B2C è al momento sospesa. Che significa. Semplice: Ergo ha sospeso le attività in Italia. La compagnia completa l'informazione al trade consigliando di “avvalersi della facoltà di recedere dall’incarico di promozione di polizze assicurative da voi sottoscritte”.
“Vi invitiamo ad astenervi dal proporre le nostre polizze ai vostri clienti – prosegue la lettera – atteso che non sarà garantita la copertura alle polizze eventualmente da voi intermediate dopo la data di efficacia della presente dichiarazione di recesso”. Continua la comunicazione alle agenzie di viaggio.
Munich Re
La domanda che ci si pone è: perché? Ergo fa parte di Munich Re. E negli ultimi tempo Munich re ha dovuto contrastare problemi abbastnaza grossi. Soprattutto per le ingenti perdite causate dagli uragani "Helene" e "Milton".
Nel terzo trimestre, l'utile è sceso di quasi un quarto a circa 900 milioni di euro (anno precedente: 1,17 miliardi di euro), perché il solo uragano "Helene" è costato al più grande riassicuratore del mondo circa mezzo miliardo di euro. Naturalmente questa è un'ipotesi. se qualcunio ne sa di più si faccia sentire.
[post_title] => Ergo chiude in Italia. Alle adv: «Non proponete le nostre polizze ai clienti»
[post_date] => 2024-10-24T10:09:31+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1729764571000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 477037
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Lunedì 18 novembre alle ore 18 è in programma la presentazione ufficiale pubblica del dossier di candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura 2027. Il dossier dal titolo “Nuove rotte per la cultura” è stato consegnato al ministero della Cultura lo scorso 26 settembre ed è il risultato di un lungo e intenso percorso partecipativo che ha coinvolto 40 Comuni del comprensorio, 27 istituzioni locali e 27 città del Nord Ovest, dell’Italia e del Mediterraneo.
La candidatura di Savona 2027 è una candidatura plurale, che coinvolge un territorio vasto e unito. Il percorso, iniziato nella primavera del 2023, ha visto la partecipazione di oltre 3mila persone durante gli appuntamenti di ascolto e i 9 incontri tematici di co-progettazione tenuti in tutta la città. Sono stati individuati 9 temi strategici di sviluppo, che saranno realizzati in 9 spazi rinnovati di Savona e nei luoghi simbolici del territorio.
Savona 2027 ha ottenuto il sostegno di numerosi enti e partner, con i quali ha fattivamente collaborato per la condivisione del percorso di candidatura e la co-progettazione dei contenuti del dossier. Tra questi Regione Liguria e Agenzia Regionale per la Promozione Turistica InLiguria, Provincia di Savona, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, Fondazione De Mari, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Unione Industriali della Provincia di Savona, Università di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Agenzia del Demanio. Numerose le collaborazioni e i patrocini ricevuti anche da enti e associazioni del territorio, tra cui Asl 2 Savonese, AICC, ANCI Liguria, Diocesi di Savona-Noli, Legacoop Liguria, Ligurian Riviera, Parco del Beigua, Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e varie associazioni di categoria.
Sono 40 i comuni coinvolti nella candidatura: Alassio, Albenga, Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Andora, Bardineto, Bergeggi, Borgio Verezzi, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure, Cosseria, Dego, Finale Ligure, Garlenda, Laigueglia, Loano, Mallare, Millesimo, Mioglia, Noli, Ortovero, Osiglia, Piana Crixia, Pietra Ligure, Quiliano, Roccavignale, Sassello, Spotorno, Stella, Toirano, Tovo San Giacomo, Urbe, Vado Ligure, Varazze, Vezzi Portio, Villanova d’Albenga.
A questi si aggiungono 9 città partner del Nord Ovest, tra cui Torino, Alba, Cuneo e Vercelli, e 9 città dell'Associazione Italiana Città della Ceramica (Faenza, Pesaro, Nove, Castellamonte, Santo Stefano di Camastra, Cerreto Sannita, Montelupo Fiorentino, Urbania, Laveno Mombello). Di grande rilevanza anche la collaborazione con 9 importanti città del Mediterraneo come Valencia, Tangeri, Tunisi, Acri, Taranto, Livorno, Ravenna e la città ucraina di Mariupol, gemellata con Savona.
[post_title] => Savona presenta il dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027
[post_date] => 2024-10-18T10:21:36+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1729246896000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "fine di unera chiude lo sheraton diana majestic di milano"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":51,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":393,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"478190","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Da Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a Serengeti, Ngorongoro e Tarangire: una triade natalizia speciale, quella dei parchi nazionali della Tanzania da attraversare con African Explorer a bordo di un veicolo fuoristrada con tettuccio apribile. E' una delle proposte che il to milanese offre a chi soffre di holidays blues, ovvero di quel profondo senso di malinconia che accompagna sempre più persone nel periodo delle festività, soprattutto quelle cariche di significato e aspettative come il Natale e il Capodanno.\r\n\r\nIl pacchetto Tanzania Explorer e Zanzibar prevede la partenza il 23 dicembre, per un viaggio di 15 giorni e 12 notti per ammirare un “presepe” fatto di crateri vulcanici abitati dai grandi felini africani, laghi azzurri dove incontrare ippopotami, gnu e quasi 500 specie di uccelli. E dopo aver attraversato alcuni villaggi Masai, sarà possibile vedere praterie e savane del Serengeti dall’alto, in mongolfiera. Niente maglioni con i rombi nemmeno nella seconda parte del tour, che condurrà sull'isola di Zanzibar, dove iniziare il 2025 all’insegna della bellezza in costume da bagno e infradito.\r\n\r\nUn'altra opzione è poi il Kenya dal Mara al mare, al via il 22 dicembre per un itinerario di 16 giorni e 13 notti: lasciata Nairobi il giorno della Vigilia si passerà la notte nelle strutture del Mara Sopa lodge, nella riserva del Masai Mara, per poi partire, l’indomani, per il primo fotosafari di questo viaggio. Non sarà l’unico, ma il safari di Natale è speciale: non tanto perché è Natale, ma perché c’è la possibilità, facoltativamente, di svolgerlo in mongolfiera. E a Capodanno? In spiaggia nella candida Diani Beach.\r\n\r\nIl tour Namibia Explorer (26 dicembre – 13 notti e dieci giorni) parte il giorno di Santo Stefano alla scoperte delle dune color albicocca delle ampie distese desertiche del Namib e del Kalahari. Prima ancora, si visiterà il primo dell’anno l’area del Damarland, tra le incisioni rupestri del Twyfelfontein (la più grande collezione dell’Africa australe) e le ardite conformazioni geologiche di Burnt Mountain, dalle cosiddette canne d’organo alla petrified forest.\r\n\r\nIl tour Marocco Smart è quindi in programma il 28 dicembre per una durata di otto giorni e sette notti: dai vicoli di blu intenso di Chefchaouen a quelli della medina di Fez, capitale spirituale del paese, fino al color ocra di un tramonto nella vivacissima piazza Djemaa El Fna, cuore di Marrakech, tra artisti d’ogni genere e incantatori di serpenti. Per gli amanti del grande cinema, invece, il Capodanno di Marocco Magic (26 dicembre – sette giorni sei notti) raggiunge la località di Ait Benhaddou, nella cui kasbah sono stati girati capolavori del calibro di Lawrence d’Arabia, il Gioiello del Nilo, il Thè nel deserto e il Gladiatore.\r\n\r\nInfine con il Sudafrica Explorer (26 dicembre – undici giorni e otto notti), lasciata Città del Capo e le sue winelands, la Table Mountain e la visita al centro di ricerca e tutela Elephant Whispers, sarà la volta della Panorama Route e dei canyon, come il Blyde River, il terzo più grande al mondo. È qui che si vedrà la prima alba del nuovo anno con una vista invidiabile.","post_title":"African Explorer: sei itinerari in Africa per combattere l'holidays blues","post_date":"2024-11-05T10:37:22+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1730803042000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"478178","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Termina un'era per l'ospitalità milanese. Il prossimo settembre chiuderà infatti i propri battenti un indirizzo storico del capoluogo lombardo: la proprietà dello Sheraton Diana Majestic, una società immobiliare milanese, ha deciso di non rinnovare il contratto di affitto che legava la gestione dell'hotel al brand di casa Marriott da ormai 40 anni.\r\n\r\nStando ad alcune voci raccolte dal Corriere della Sera, le intenzioni sarebbero ora quelle di rinnovare completamente l'edificio in modo da realizzare un nuovo hotel, oppure per convertire l'asset in una location di marchi della moda. \r\n\r\nL'albergo fu inaugurato nel 1908 negli spazi di quelli che precedentemente erano noti come i bagni Kuursal Diana, creati dagli austriaci a metà dell'Ottocento in un'area che allora era un vero proprio rifugio di campagna a ridosso di porta Venezia. La struttura diventò ben presto un punto di riferimento per ospiti d'eccellenza, tra cui i protagonisti della mondanità milanese, la gente di teatro, letterati e personaggi del clero.\r\n\r\nL'hotel è però anche tristemente noto per essere stato lo scenario, il 23 marzo 1923, di una strage in cui morirono 21 persone. Un episodio che per molti storici rappresentò l'inizio di quella strategia della tensione che nel giro di poco più di un anno avrebbe portato il fascismo al potere.","post_title":"Fine di un'era: chiude lo Sheraton Diana Majestic di Milano","post_date":"2024-11-05T09:30:05+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1730799005000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477858","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Ben 34 destinazioni fuori dalle rotte più battute, molte delle quali non raggiunte nemmeno da altre compagnie di crociera di spedizione. Swan Hellenic ha annunciato gli ultimi itinerari per il 2025-2026. Tra le mete toccate ecco allora Hermanus in Sudafrica, una cittadina a sud-est di Città del Capo che finora non è mai stata visitata da nessuna flotta di navi da crociera. La Diana di Swan Hellenic farà il suo approdo inaugurale qui nel novembre 2025 e tornerà nel 2026, consentendo ai propri ospiti di esplorare i suoi paesaggi, la vita marittima, lo storico villaggio di pescatori e il vecchio porto. I programmi includono la riserva naturale di Fernkloof nelle montagne Kleinrivier, famosa per la sua flora, e un percorso di 12 chilometri lungo la scogliera, con vista sulle migrazioni stagionali delle balene e sulle vivaci colonie di pinguini.\r\n\r\nL'annuncio di queste ultime crociere arriva mentre la Vega raggiunge il Brasile, dove esplorerà per la prima volta le bellezze di Trancoso, Itacaré, Morro de São Paulo e dell'arcipelago di Abrolhos: un paradiso naturale che si distingue per un ecosistema marino senza pari e una vegetazione ricca di molte specie endemiche e tipicamente tropicali. Tutte mete che saranno visitate nuovamente nel 2025, mentre altre destinazioni della costa brasiliana seguiranno nel 2026.\r\n\r\nGrazie alle dimensioni contenute delle navi da spedizione ice-class Diana e Vega, l’elenco delle destinazioni si allarga però a tutto il mondo, includendo altre otto destinazioni esclusive, tra cui Væroy (Lofoten, Norvegia), il parco nazionale di Donana (Spagna) ed Elmina (Ghana), Baie des Tortues, Loango National Park e Mayumba (tutti e tre in Gabon), nonché Ilha Baia dos Tigres (Angola).\r\n\r\nAltre mete Swan Hellenic poco visitate sono poi Kalso (isole Faroe), Kinsale (Irlanda), Batz-sur-Mer (Francia), l’isola di Pantelleria (Italia), Datça (Turchia), l’arcipelago delle Bijagos (Guinea Bissau), l’atollo di Aldabara (Seychelles), Kilwa Kivinje (Tanzania), l’isola di Nosy Vao (Madagascar), Niebla (Cile), l’isola di Guanaja (Honduras), Georgetown (Guyana) e, infine, i fiumi Cajari e Aquiqui, nonché l’ecoregione Gurupa in Amazzonia.","post_title":"Swan Hellenic arricchisce la programmazione con 34 destinazioni off the beaten path","post_date":"2024-10-30T10:29:44+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1730284184000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477846","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Bilancio 2023 approvato dalla Società di gestione dell’aeroporto di Genova con perdite per 1,8 milioni: risultato migliore delle stime che precede il previsto aumento di capitale - programmato per il 6 novembre - da 2,9 milioni di euro. In decisa ripresa l’andamento del 2024.\r\n“I risultati dell’azienda dimostrano che i fondamentali economici di Aeroporto di Genova Spa – al netto delle partite straordinarie – sono solidi - commenta Enrico Musso, presidente dell’Aeroporto di Genova - e ci consentono di affrontare con ottimismo le prossime sfide che ci aspettano con il prossimo aumento di capitale che, grazie al risultato positivo registrato dalla situazione economico patrimoniale al 31 luglio 2024, sarà di circa 2,9 milioni di euro. Si chiude, quindi, una fase di incertezza e ci concentreremo sulla gestione del nostro aeroporto che vedrà già un utile operativo nel prossimo esercizio 2024 e l’apertura ad inizio 2025 dell’ampliamento dell’aerostazione passeggeri”.","post_title":"L'Aeroporto Genova approva il bilancio 2023 e guarda all'aumento di capitale da 2,9 mln di euro","post_date":"2024-10-30T09:22:20+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1730280140000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477817","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Risultato importante per Destination Italia che per la prima volta nella sua storia vede i margini operativi lordi girare in territorio positivo. Alla chiusura della prima semestrale, lo scorso 30 giugno, l’ebitda della compagnia è stato infatti di 0,24 milioni di euro, contro il negativo da 0,71 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche il valore della produzione, praticamente raddoppiato in un anno da 17,6 a 34,9 milioni. “C’è il manager che sceglie un settore e un prodotto e vive per quell’ambito dove ritiene di essere un talento e c’è chi invece chi ha il piacere della sfida. Io credo di appartenere alla seconda categoria”, spiega la presidente Dina Ravera, al timone di Destination Italia dal 2018, dopo una serie di esperienze in altri comparti come la telefonia e il settore energetico.\r\n\r\nE in sei anni la travel tech company specializzata nell’incoming di strada ne ha fatta, se è vero che al momento dell’approdo di Dina Ravera in azienda l’ebitda era ancora in rosso per 5 milioni. Ma come è stato possibile tutto ciò? “Credo che una parte importante sia dovuta alla visione, all’aver avuto sin da subito chiaro quale fosse lo spazio di mercato dove avremmo potuto diventare rilevanti. Da qui il focus sulla domanda alto-spendente, capace tra le altre cose di attivare importanti effetti moltiplicatori sul fatturato turistico nazionale nel suo complesso e di conseguenza sull’indotto di cui beneficiano molte pmi del Paese”.\r\n\r\nAltro elemento importante è stato poi il fattore tecnologia: “Con l’integrazione di Portale Sardegna in Destination Italia, noi possiamo finalmente contare su un destination management system di proprietà, di cui abbiamo progressivamente esteso le funzionalità dal mero canale b2c anche al b2b. E avere a disposizione una propria piattaforma ha un duplice vantaggio: si può andare verso l’innovazione alla velocità che si preferisce, ma si può anche trasformare il tool in un business a sé stante, diventando fornitori di software as a service. Un servizio che può tra l’altro poggiare su marginalità molto alte”.\r\n\r\nMa le ambizioni di Destination Italia non finiscono qui. Dall’anno scorso è già attiva anche la sede negli Stati Uniti, dove la società sta attualmente creando una rete di promotori capillare in grado di andare a interfacciarsi con aziende e associazioni attive nelle 50 principali realtà metropolitane del Paese. “Si tratta di un modello che potremo replicare anche in Sud America, specialmente in Argentina e in Brasile, mercati nei quali sono attive molte associazioni legate a persone di origini italiane”.\r\n\r\nEntro l’anno sarà inoltre operativo pure un ufficio a Shanghai. “Il mercato cinese è tanto vasto quanto ancora poco sfruttato dall’Italia – conclude Dina Ravera -. L’approccio in questo caso sarà naturalmente diverso rispetto a quanto già facciamo negli Usa. Ci muoveremo con il supporto di Intesa Sanpaolo, nonché del consolato e della Camera di commercio in loco. Cercheremo soprattutto di stringere collaborazioni con i tour operator cinesi in cerca di partner affidabili, in grado di organizzare viaggi di alto livello in Italia. E poi abbiamo già iniziato a tessere relazioni con le aziende italiane attive nell’ex Celeste impero. L’anno prossimo sarà quindi la volta di Tokyo, per entrare in un Paese, il Giappone, che è ancora un altro mondo. Servirà scovare partner locali in grado di interfacciarsi con il mercato a nome nostro. E poi ci sarà l’India, e chissà il Nord Africa, dove mi hanno già invitato più volte ad andare a visitare alcune località”:","post_title":"Destination Italia vira in positivo. Dina Ravera e il piacere delle sfide","post_date":"2024-10-29T12:28:21+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1730204901000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477696","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Terzo trimestre 2024 in rosso per IndiGo, dopo ben sette bilanci consecutivi in attivo: la low cost indiana ha registrato una perdita di 118 milioni di dollari, che il ceo, Pieter Elbers, ha imputato in gran parte all'aumento dei costi del carburante e alla messa a terra di oltre 70 aerei a causa di problemi con alcuni motori Pratt & Whitney.\r\n\r\nElbers ha anche osservato che la domanda sta iniziando a rallentare: «Come si è verificato nei mercati globali, negli ultimi mesi abbiamo notato una certa normalizzazione della domanda, rispetto alla base molto elevata dello scorso anno».\r\n\r\nLa compagnia aerea prevede di ridurre il numero di velivoli a terra a circa 40 entro il prossimo aprile, mentre entro la fine di quest'anno, il network internazionale salirà a 40 destinazioni. «La nostra quota di mercato internazionali ha raggiunto il 28% e, grazie a queste aggiunte, dovrebbe raggiungere l'obiettivo del 30%».\r\n\r\nProsegue intanto il rinnovo del prodotto: la nuova business class dovrebbe presto debuttare sulla rotta Delhi-Mumbai ed entro la fine del 2025, IndiGo proporrà la classe business su 12 rotte domestiche su una flotta di 40 aeromobili.","post_title":"IndiGo chiude in rosso il trimestre, ma conferma i piani di sviluppo","post_date":"2024-10-28T11:22:41+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1730114561000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477567","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Clia, associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, esprime profonda preoccupazione per la grave situazione che si è venuta a creare nel porto della Spezia.\r\nL’avvio dei lavori per il potenziamento dell’infrastruttura portuale, unito ai mancati interventi di manutenzione del fondale, pregiudica infatti l’ingresso e l’uscita delle navi.\r\nL’Autorità Portuale sta procedendo all’installazione dei cassoni in cemento armato funzionali alla realizzazione del nuovo molo crociere. La presenza dei cassoni, in assenza dello spianamento e rimozione di 17mila metri cubi di sedimenti, è causa di gravissime interferenze con i tracciati di manovra delle navi.\r\n\r\nInagibilità\r\nCiò comporta la sostanziale inagibilità del porto per le navi da crociera, e rende impossibile garantire i 191 scali programmati a partire dall’inizio della prossima stagione crocieristica.\r\nClia esprime gratitudine al vice ministro ai trasporti Rixi per il costante impegno e interesse dimostrato rispetto a questa vicenda, e chiede, nel caso in cui non si trovasse una soluzione tempestiva a livello regionale, di valutare un intervento normativo sulla scorta di quanto già avvenuto per altre opere prioritarie che formano parte del Pnrr. Ribadisce inoltre la necessità di avere un quadro chiaro entro e non oltre il mese di novembre.","post_title":"Clia: profonda preoccupazione per il porto di La Spezia","post_date":"2024-10-25T10:24:12+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1729851852000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477504","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ergo e l'Italia. Uno si collega con il sito di Ergo Assicurazioni viaggi e legge la laconica frase: La sottoscrizione delle polizze tramite il canale B2C è al momento sospesa. Che significa. Semplice: Ergo ha sospeso le attività in Italia. La compagnia completa l'informazione al trade consigliando di “avvalersi della facoltà di recedere dall’incarico di promozione di polizze assicurative da voi sottoscritte”.\r\n\r\n“Vi invitiamo ad astenervi dal proporre le nostre polizze ai vostri clienti – prosegue la lettera – atteso che non sarà garantita la copertura alle polizze eventualmente da voi intermediate dopo la data di efficacia della presente dichiarazione di recesso”. Continua la comunicazione alle agenzie di viaggio.\r\nMunich Re\r\nLa domanda che ci si pone è: perché? Ergo fa parte di Munich Re. E negli ultimi tempo Munich re ha dovuto contrastare problemi abbastnaza grossi. Soprattutto per le ingenti perdite causate dagli uragani \"Helene\" e \"Milton\".\r\n\r\nNel terzo trimestre, l'utile è sceso di quasi un quarto a circa 900 milioni di euro (anno precedente: 1,17 miliardi di euro), perché il solo uragano \"Helene\" è costato al più grande riassicuratore del mondo circa mezzo miliardo di euro. Naturalmente questa è un'ipotesi. se qualcunio ne sa di più si faccia sentire.","post_title":"Ergo chiude in Italia. Alle adv: «Non proponete le nostre polizze ai clienti»","post_date":"2024-10-24T10:09:31+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1729764571000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477037","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Lunedì 18 novembre alle ore 18 è in programma la presentazione ufficiale pubblica del dossier di candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura 2027. Il dossier dal titolo “Nuove rotte per la cultura” è stato consegnato al ministero della Cultura lo scorso 26 settembre ed è il risultato di un lungo e intenso percorso partecipativo che ha coinvolto 40 Comuni del comprensorio, 27 istituzioni locali e 27 città del Nord Ovest, dell’Italia e del Mediterraneo.\r\n\r\nLa candidatura di Savona 2027 è una candidatura plurale, che coinvolge un territorio vasto e unito. Il percorso, iniziato nella primavera del 2023, ha visto la partecipazione di oltre 3mila persone durante gli appuntamenti di ascolto e i 9 incontri tematici di co-progettazione tenuti in tutta la città. Sono stati individuati 9 temi strategici di sviluppo, che saranno realizzati in 9 spazi rinnovati di Savona e nei luoghi simbolici del territorio.\r\n\r\nSavona 2027 ha ottenuto il sostegno di numerosi enti e partner, con i quali ha fattivamente collaborato per la condivisione del percorso di candidatura e la co-progettazione dei contenuti del dossier. Tra questi Regione Liguria e Agenzia Regionale per la Promozione Turistica InLiguria, Provincia di Savona, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, Fondazione De Mari, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Unione Industriali della Provincia di Savona, Università di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Agenzia del Demanio. Numerose le collaborazioni e i patrocini ricevuti anche da enti e associazioni del territorio, tra cui Asl 2 Savonese, AICC, ANCI Liguria, Diocesi di Savona-Noli, Legacoop Liguria, Ligurian Riviera, Parco del Beigua, Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e varie associazioni di categoria.\r\n\r\nSono 40 i comuni coinvolti nella candidatura: Alassio, Albenga, Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Andora, Bardineto, Bergeggi, Borgio Verezzi, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure, Cosseria, Dego, Finale Ligure, Garlenda, Laigueglia, Loano, Mallare, Millesimo, Mioglia, Noli, Ortovero, Osiglia, Piana Crixia, Pietra Ligure, Quiliano, Roccavignale, Sassello, Spotorno, Stella, Toirano, Tovo San Giacomo, Urbe, Vado Ligure, Varazze, Vezzi Portio, Villanova d’Albenga.\r\n\r\nA questi si aggiungono 9 città partner del Nord Ovest, tra cui Torino, Alba, Cuneo e Vercelli, e 9 città dell'Associazione Italiana Città della Ceramica (Faenza, Pesaro, Nove, Castellamonte, Santo Stefano di Camastra, Cerreto Sannita, Montelupo Fiorentino, Urbania, Laveno Mombello). Di grande rilevanza anche la collaborazione con 9 importanti città del Mediterraneo come Valencia, Tangeri, Tunisi, Acri, Taranto, Livorno, Ravenna e la città ucraina di Mariupol, gemellata con Savona.","post_title":"Savona presenta il dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027","post_date":"2024-10-18T10:21:36+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1729246896000]}]}}