4 novembre 2024 12:26
Debutto nordamericano per il brand Corinthia, che lo scorso 25 ottobre ha visto l’apertura a New York del The Surrey, hotel di design in uno degli indirizzi più ambiti dell’Upper East Side. Il palazzo di 16 piani è di proprietà dei Reuben Brothers con interni firmati da Martin Brudnizki dello studio Mbds. Il The Surrey è stato completamente trasformato e ora include 70 camere, 30 suite e 14 residenze private. Ospita anche la prima sede a New York del rinomato ristorante Casa Tua e la Surrey Spa con trattamenti firmati Sisley Paris.
“Siamo estremamente orgogliosi che la nostra prima apertura in Nord America sia così significativa come il The Surrey: un indirizzo che ha atteso a lungo il suo prossimo capitolo – sottolinea Simon Casson, amministratore delegato di Corinthia Hotels -. Vediamo questo hotel come un omaggio a New York e un simbolo dello spirito creativo della città”.
La facciata maestosa dell’albergo è stata in particolare restaurata dagli architetti Schwartz & Gross con l’obiettivo di preservare la storia del quartiere e il suo patrimonio architettonico. l team di designer Mbds di Londra e New York hanno progettato con attenzione gli spazi comuni e le camere dell’hotel, rispettando la tradizione e guardando al futuro. Il design include riferimenti all’ambiente circostante, visibili nel layout residenziale, nella collezione d’arte e nei piccoli dettagli che completano ogni stanza, come i lampadari artigianali di Murano, i mobili su misura e la luce naturale che entra da finestre dal tocco vintage.
Situato a pochi isolati dai musei più prestigiosi al mondo, l’arte è un elemento centrale nel design e nell’esperienza degli ospiti del The Surrey. L’hotel ha collaborato con il team della parigina Visto Gallery per curare una collezione che ha la città come filo conduttore. Progettata per sembrare una raccolta personale, l’arte di The Surrey celebra il secolo di storia dell’hotel con opere realizzate da artisti newyorkesi dal 1920 in poi.
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Si confermano le due prossime imminenti aperture del network Familienhotels Südtirol. Già annunciati negli scorsi mesi, l’Aki Family Resort Plose verrà inaugurato il prossimo 17 novembre, mentre il Das Gerstl Family Retreat sul lago di Resia sarà operativo da maggio. L'Aki Plose è in particolare la prima proprietà del gruppo Adler progettato interamente per le famiglie. Situato in valle Isarco, vicino a Bressanone, dispone di 70 camere tra Family suite e Family home, nonché di una spa & wellness area con un mondo acquatico dedicato a tutta la famiglia e una adults only spa per il relax degli adulti. Completano l'offerta il kids club e un’area nursery per i più piccoli. La gastronomia, allineata ai principi di sostenibilità della famiglia Sanoner, utilizza ingredienti provenienti da aziende agricole locali.
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[post_content] => Ancora poche ore - entro la mezzanotte di oggi, 4 novembre - e Ita Airways e Lufthansa dovranno consegnare a Bruxelles la versione definitiva dei "rimedi" richiesti dall’Antitrust Ue. Conditio sine qua non per accendere il semaforo verde che porterà alle nozze tra le due parti.
Sul piatto, per ovviare a potenziali situazioni di monopolio, ci sono le soluzioni destinate ai collegamenti tra l'Italia e l'Europa centrale, l'aeroporto di Milano Linate e tre rotte da Roma Fiumicino al Nord America. Come spiega il Corriere.it, nel caso del corto-medio raggio e Linate non sembrano ormai esserci più dubbi sulla scelta di easyJet (con l'assegnazione al vettore di 30 slot giornalieri di Ita e Lufthansa).
Rotte transatlantiche
Più complesso il discorso relativo alle rotte transatlantiche, dove sono stati portati avanti colloqui con Air France e il gruppo Iag che però avevano chiesto una contropartita su Liante.
Ma anche in questo caso la soluzione sarebbe stata trovata e l'invio della documentazione confermato entro le 23.59 di questa sera.
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[post_content] => Importante riconoscimento per l’applicazione dedicata all’industria alberghiera Quicktext, che si aggiudica il Global Tech Award nella categoria intelligenza artificiale: il premio americano pensato per celebrare gli innovatori digitali, valutati da una giuria composta da leader dell’industria It quali Oracle, Google, Amazon, Microsoft, Capital One e altri.
“La propensione dei gruppi alberghieri a investire nell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide della comunicazione e della produttività è in continua crescita– spiega il ceo di Quicktext, Daniel Doppler -. Tuttavia, molti albergatori sono ancora relativamente nuovi alla tecnologia e spesso l’attenzione è rivolta principalmente alla funzionalità, a scapito di ciò che conta davvero: la qualità e la scalabilità dei dati”.
In effetti, il ruolo principale di un’intelligenza artificiale conversazionale è quello di comprendere le richieste dei clienti e fornire le risposte appropriate. “Nella stragrande maggioranza dei casi, però, le risposte degli assistenti virtuali sono costituite da testi redatti in ogni lingua o, peggio, tradotti automaticamente. Tutte soluzioni che non solo presentano notevoli problemi di qualità ma anche di scalabilità, soprattutto quando si ha a che fare con lingue non europee come arabo, cinese, giapponese…”.
A differenza di molte altre “la nostra assistente virtuale universale Velma basa però la propria attività su un database strutturato a livello globale in continua evoluzione, che attualmente include 2.300 punti informativi ma il cui numero cresce costantemente al ritmo di 300 in più all’anno. Ebbene, questo modello di dati strutturati è la base per creare un’Ai in modo rapido, efficiente e accurato per qualsiasi hotel. Perché il vero fattore critico di qualsiasi intelligenza artificiale non è tanto la capacità cognitiva, quanto la possibilità di accedere a una sufficiente mole di dati adeguatamente organizzata: l’unica in grado di garantire una scalabilità pressoché universale, nonché di rispondere in maniera esaustiva a qualsiasi richiesta. Domande non puntuali comprese, come per esempio quelle di tipo orizzontale magari basate su più criteri considerati contemporaneamente”.
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Per qualsiasi richiesta di informazioni contattare la regional sales director, Caroline Medioni: cme@quicktext.im
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Carsten Spohr, ceo del gruppo Lufthansa, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, aveva anticipato che: «A metà ottobre abbiamo finalmente potuto prendere in consegna il primo Airbus A350 con la nuova cabina di prima classe. Ora siamo in fase di perfezionamento e attendiamo l'approvazione ufficiale delle autorità tedesche, dopodiché saremo in grado di far decollare l'aeromobile con i passeggeri tra pochi giorni».
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Parte oggi con un focus sull'Oman il nuovo format online Kel 12 Lab dedicato alla formazione degli agenti di viaggio. Ogni incontro, della durata di un’ora e disponibile con cadenza mensile, è dedicato all’approfondimento di una destinazione specifica, sempre alla presenza dei product manager dell'operatore milanese, di esperti e talvolta di partner strategici come compagnie aeree ed enti del turismo.
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Ogni sessione del Kel 12 Lab si svolge dalle 14 alle 15 e prevede una formazione dettagliata che va dalle informazioni operative ai plus di ogni viaggio. L’obiettivo è far sì che ogni agente di viaggio partner possa proporre l’offerta in modo mirato, aiutando i clienti a scegliere l’esperienza più adatta. Grazie a una formazione approfondita, gli adv diventano non solo venditori, ma anche ambasciatori delle esperienze Kel 12, capaci di trasmettere i valori di autenticità, scoperta e rispetto per i territori e le culture visitate.
“Per raggiungere un numero crescente di agenzie partner, abbiamo recentemente ampliato il nostro team commerciale e intrapreso una serie di azioni di marketing che includono una presenza significativa sulle testate nazionali e investimenti mirati su Meta e Google - aggiunge l'head of sales & marketing, Sonia Di Gregorio -. Inoltre, il programma Parole in Viaggio, con eventi dal vivo in diverse città, è un’occasione preziosa per far conoscere meglio il nostro brand e le sue destinazioni direttamente agli agenti e al pubblico”.
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L'operativo prevede decollo da Milano alle ore 17.45 e arrivo a Lagos alle 23:45 (Gmt+1) e rientrerà alle 00.55 del giorno successivo con atterraggio in Italia alle 07:00.
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The Social Hub, buona la prima. E' bastato un solo tentativo alla compagnia di ospitalità ibrida con base ad Amsterdam, già nota con il nome di The Student Hotel, per ottenere la certificazione B Corp. Il gruppo ha infatti conquistato 107,1 punti su un massimo di 200, mentre la media è di 94. Per fregiarsi del riconoscimento della non-profit ideatrice del movimento delle B Corporation, i candidati devono in particolare raggiungere una quota di riferimento di almeno 80, fornendo al contempo prove di pratiche della loro responsabilità dal punto di vista sociale e ambientale in materia di approvvigionamento energetico, gestione di rifiuti e acqua, retribuzione dei lavoratori, diversity e trasparenza aziendale.
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“Si tratta di fare un discorso concreto - sottolinea la direttrice della sostenibilità e dell'impatto di The Social Hub, Amber Westerborg -. Non ci si può nascondere: diventare una B Corp significa essere tenuti a rispettare i più alti standard sociali e ambientali, dove onestà e trasparenza sono fondamentali. Questa è una pietra miliare nel nostro percorso, perché riflette al meglio chi siamo come comunità, l'impatto che abbiamo e dove vogliamo arrivare. Le persone che frequentano i nostri hub potrebbero infatti non notare grandi differenze, perché ci siamo allineati ai principi delle B Corp fin dall'inizio. Diventare una B Corp conferma perciò chi siamo e cosa rappresentiamo”.
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