6 settembre 2024 09:15
La mostra “Klimt Printed. Gustav Klimt. Cartelle d’Arte” è in corso fino al 27 ottobre a Grado (Gorizia) e propone la summa della sua produzione in tre preziose cartelle “a stampa” di impareggiabile qualità grafica. Alla fine del 1800, mentre l’Impero Austroungarico era al tramonto, a Vienna ci fu una fioritura artistica paragonabile al nostro Rinascimento, una profonda trasformazione nei temi e nel linguaggio artistico che, “rompendo” con il classicismo accademico precedente, prese il nome “Secessione”.
La vita veniva osservata attraverso lo sguardo colorato dell’arte. Gustav Klimt, artista viennese nato nel 1862 e sempre amato dal pubblico per la bellezza delle sue opere, fu uno spirito in sintonia con la società del tempo: divenne il ritrattista ufficiale delle donne dell’alta borghesia, un artista che viveva l’“arte totale”, passando dai quadri alle performance, ai travestimenti. 
L’esposizione, curata dall’architetto Roberto Festi, è organizzata dal Consorzio Grado Turismo e dal Comune di Grado, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione della Klimt Foundation di Vienna. «L’allestimento è un omaggio al maggiore artista austriaco, celebrato a livello internazionale. – sottolinea Festi – È una mostra “diversa” e inedita poiché presenta per la prima volta tre preziose cartelle a stampa. Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata.
Opere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti».
Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica.
L’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. Eine Nachlese”, di Max Eisler è del 1931 e testimonia la fama già consolidata del pittore austriaco. «L’arte grafica era tenuta in alta considerazione dagli artisti secessionisti. – prosegue Festi – Ne è testimonianza la rivista “Ver Sacrum”, il bollettino ufficiale del gruppo guidato da Gustav Klimt che per sei anni (1898-1903) accompagnò le mostre nel palazzo sulla Wienzeile a Vienna.
Una rivista in qualche modo rivoluzionaria poiché per la prima volta rapportava in modo esemplare la parte grafica con quella letteraria creando un equilibro formale ineccepibile. Nel suo formato quadrato, tanto utilizzato dai grafici e dagli illustratori viennesi, è diventata un’icona delle riviste d’arte europee pubblicate al torno del secolo. E con gli stessi principi grafici, quasi di astrazione, venivano concepiti i manifesti delle esposizioni.
Alcuni esempi sono presenti in mostra».
La Casa della Musica, che accoglie le opere, è un luogo affascinante e ricco di storia, nel centro storico di Grado. Proprio a Grado visse per lunghi periodi il pittore e incisore austriaco Josef Maria Auchentaller, che partecipò alla fondazione della Secessione viennese collaborando a “Ver Sacrum” e lavorando a stretto contatto con Klimt.
Il legame con la bella cittadina è dovuto al fatto che Auchentaller contribuì al suo sviluppo turistico realizzando nel 1906 il celebre manifesto “Seebad Grado. Österraichisches Küstenland”, aprendo una pensione con la moglie Emma Scheid e attirando in città la ricca borghesia viennese. Grado era nota sin dall’antichità per il potere curativo delle sue sabbie e, sviluppatasi a partire dal 452 (quando gli abitanti vi trovarono rifugio per sfuggire alle orde di Attila) offre notevoli testimonianze storiche.
«La vocazione mitteleuropea di Grado è indiscutibile. – prosegue il curatore Festi – Il turismo balneare e curativo si forma all’alba del 1900 con le prime strutture alberghiere frequentate dalla borghesia viennese: le Ville Bianchi, la “Pension Fortino” dei coniugi Auchentaller (frequentata da colleghi dell’artista) ma anche con residenze private, come la villa di Eugen Bauer, fratello di Adele, la “donna d’oro”, musa di Gustav Klimt, che qui, sulla spiaggia dell’Impero, soggiornò per molte estati.
Un microcosmo cosmopolita che ha contribuito al successo della località che ancora oggi tramanda questa preziosa eredità culturale. La mostra su Klimt, dopo quella su Auchentaller del 2022, si inserisce in questo filone che intende ripercorrere questo stretto rapporto tra Grado e Vienna».
Klimt Printed . Gustav Klimt . Cartelle d’arte | Mappenwerke
Grado (GO) . Casa della musica
11 agosto – 27 ottobre 2024
a cura di Roberto Festi
ingresso gratuito
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[post_content] => Otto mini-guide, inedite e in edizione limitata, ciascuna dedicata ai territori che ospitano le strutture del gruppo. Hu openair lancia il progetto Territori da scoprire, sviluppato in collaborazione con Lonely Planet e la casa editrice Edt. Gli autori delle guide sono stati ospiti delle strutture del gruppo per raccontarne i territori e le migliori esperienze ed escursioni da realizzare nei dintorni. Protagoniste degli approfondimenti sono infatti Figline Valdarno, San Vincenzo e Montescudaio in Toscana, Valeggio sul Mincio in Veneto e Larochette in Lussemburgo, mete meno inflazionate ma assolutamente da valorizzare per le loro eccellenze artistiche, naturalistiche, culturali ed enogastronomiche.
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"Il nostro è un viaggio nel benessere e nell’accoglienza", spiega Simona Sbarbaro, global chief marketing officer di Qc Spa of Wonders. "QC room rappresenta la Milano di oggi e vuole valorizzare la bellezza storica di una città che è diventata negli anni capitale della moda, del design e dell'architettura - aggiunge l'art director della compagnia Alessandro Bolis -. Uno degli elementi che ci caratterizza è la natura. Quando ho dovuto immaginare come vestire le camere del Qc Room Milano Porta Romana ho quindi pensato al lavoro dello stylist Simone Guidarelli: l’ho incontrato e lui ha accettato di personalizzare le sue carte da parati per gli ambienti comuni e le camere, riproducendo quello stile sognante che è nel dna di Qc Spa of Wonders".
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Abbiamo intervistato Marco Sansiviero , presidente di Fenailp turismo, è la Federazione di categoria, promossa ed organizzata sindacalmente dalla Fenailp, che opera in rappresentanza ed a tutela degli interessi delle imprese turistiche a livello politico, istituzionale ed amministrativo.
Su quali mercati intendete proporvi e con quali prodotti?
Come Fenailp Turismo e come sistema delle dmo che stiamo contribuendo a strutturare nei territori, intendiamo proporci su mercati in cui è forte la domanda di esperienze autentiche, legate al patrimonio culturale, naturale ed enogastronomico. Puntiamo molto su Germania, Francia, Nord Europa e Stati Uniti, ma anche su mercati emergenti come Sud America e Sud-Est Asiatico, che stanno dimostrando grande interesse per l’Italia minore.
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Quanto incide il turismo nazionale?
Il turismo nazionale resta fondamentale, non solo in termini numerici ma anche come leva per la destagionalizzazione e la scoperta di aree interne meno note. Dopo la pandemia, gli italiani hanno riscoperto la bellezza dei propri territori, e oggi questo segmento rappresenta una quota stabile e in crescita, soprattutto per quanto riguarda il turismo di prossimità, il turismo culturale e quello esperienziale.
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[post_content] => Una collettiva di installazioni realizzate da alcuni studenti della Lund University. L'ibis Milano Centro rinnova il suo legame con il design e la creatività partecipando al Fuorisalone nell'ambito del Porta Venezia Design District, trasformando le sue aree comuni in una galleria aperta al pubblico.
In collaborazione con Gaggenau, il progetto esplora temi come il Manifesto, il Fuoco, l'Ospitalità e il Lusso in condizioni estreme, trovando il suo spazio ideale nell'hotel, un luogo carico di storia, progettato per reinventare l'idea di casa-hotel. Lusid ha infatti avuto l’opportunità di reinterpretare temporaneamente la hall e il giardino dell’hotel, creando un dialogo tra la tradizione architettonica e l'innovazione del design contemporaneo. Un’occasione per esplorare la creatività di una nuova generazione di designer e vivere il design in una cornice inedita, dove ospitalità e sperimentazione si intrecciano, rendendo il linguaggio progettuale accessibile a tutti.
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[post_content] => Si è svolta a Casablanca dal 4 al 7 aprile la ConnAction di Welcome Travel Group, l’evento aggregativo annuale del network (partecipato per il 50% ciascuno da Alpitour e Costa Crociere), che ha oltre 2.600 agenzie affiliate e quest’anno ha riunito in Marocco 1.380 agenti di viaggio delle reti Welcome Travel e Geo e 65 partner commerciali. «È un momento che non ha eguali nella storia della distribuzione turistica organizzata, realizzato in una destinazione estera: per la numerica dei partner, degli agenti presenti e dei servizi che eroghiamo, ma anche per quelle che sono le professionalità che siamo riusciti ad aggregare - ha spiegato Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group -. Il nome ConnAction ben esprime quello che ci serve in questo contesto di mercato: connessione e azione. Credo che il network sia l'anello di congiunzione tra quella che è la distribuzione e la produzione, che prevede anche la tutela che diamo alla distribuzione organizzata rispetto a quelli che sono i nostri veri competitor: il mondo delle piattaforme online e dei grandi aggregatori. L'azione è la seconda componente della ConnAction perché dobbiamo agire, creando un differenziale per le agenzie di viaggio».
Sul palco si sono succeduti i protagonisti dell’evento. Dopo l’interessante intervento dell’economista Andrea Giuricin sul tema Turismo, travel e trasporti: sfide e opportunità, Apicella ha sottolineato che i numeri sono incoraggianti: «Abbiamo il 13% di agenzie in meno, ma il 22% di volume in più e il +4% di clienti. Dovremo però pagare per altri quattro anni i debiti delle misure di sostegno alla liquidità del periodo Covid. Ma se non riusciamo a fare margini non possiamo onorare i debiti» ha proseguito, entrando nella difficile tematica della direttiva pacchetti, che ha suscitato dure reazioni in Italia, tra le quali la nota lettera di Pier Ezhaya.
«Dobbiamo difendere il turismo organizzato - ha affermato il general manager tour operating di Alpitour -. Ci avevano dati per morti come sistema prima con l’arrivo di Internet, poi con le torri Gemelle e quindi con il Covid. Ma siamo sopravvissuti. Ora si dice che l’Ai ci sfratterà e ci farà sparire. Sicuramente porterà dei cambiamenti, ma il settore può e deve governarli e accoglierli. Dobbiamo realizzare cose indimenticabili che facciano tornare il cliente. Per quanto ci riguarda, stiamo investendo tanto: sulla tecnologia e sugli asset, come la nostra flotta aerea e gli alberghi. Investiamo anche in comunicazione e nel creare quella qualità che porta alla fidelizzazione».
Ha preso quindi la parola Luigi Stefanelli, worldwide salese vicepresident di Costa Crociere. Da dieci anni la compagnia è azionista di Welcome Travel Group: un pilastro fondamentale nella distribuzione: «Le adv sono il canale più importante della nostra strategia: a loro vengono dedicati servizi, strumenti e iniziative commerciali. La nostra ricerca è continua. Sono in particolare in programma importanti novità sul fronte delle escursioni».
In primo piano, in particolare, le Sea Destinations nate nel giugno del 2024 come mete da vivere durante la navigazione: «Stanno riscuotendo un grande successo. Mentre si è a bordo la nave rallenta e succede qualcosa. Mi ha stupito e rallegrato vedere centinaia di persone che si svegliano all’alba per consumare una colazione caprese davanti ai faraglioni di Capri. È un messaggio potente. Sulla nave viene allestito un set con colori e sapori, di cui il viaggiatore è protagonista. Oggi abbiamo portato le Sea Destinations su quasi tutti i nostri itinerari. È stato impegnativo, ma siamo certi che sia la direzione giusta».
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[post_content] => Dal 24 aprile al 4 maggio 2025 Genova ospita la tredicesima edizione di Euroflora, prestigiosa mostra internazionale florovivaistica. In contemporanea, nei weekend del 26-27 aprile e 3-4 maggio, tornano i Rolli Days, dedicati ai palazzi dei Rolli e alle ville suburbane con i loro giardini storici. Questi spazi verdi simbolizzano l’armonia tra natura e architettura e rappresentano per i nobili un rifugio di prestigio. La natura è protagonista anche all’interno dei palazzi, con affreschi e stucchi che si ispirano a paesaggi idilliaci. Le visite guidate sono curate dai divulgatori scientifici, che offrono un’esperienza coinvolgente.
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Due giorni possono bastare per vivere Roma in modo esclusivo? Se il viaggio è ben organizzato e calibrato su esperienze di qualità, la risposta è sì.
La capitale italiana è una città che sorprende sempre, ma in particolare quando viene scoperta con gli occhi di chi cerca l’eccellenza: arte privata, cucina gourmet, hotel di charme, shopping personalizzato.
Un weekend di lusso a Roma è possibile attraverso un itinerario che alterni meraviglie classiche e dettagli su misura, pensato per chi vuole il massimo da ogni minuto.
Ecco come vivere 48 ore da ricordare per sempre.
Venerdì sera: benvenuto nella Città Eterna
Arrivare a Roma nel tardo pomeriggio ha il vantaggio di cominciare la propria esperienza con la città già accesa di luci e atmosfera.
La scelta dell’alloggio è uno degli aspetti più importanti per iniziare la propria vacanza di lusso con il piede giusto: soggiornare in un Hotel Piazza di Spagna garantisce una posizione centrale, perfetta per muoversi a piedi tra monumenti, boutique e ristoranti esclusivi.
Inoltre, molte strutture della zona offrono camere panoramiche, terrazze private e servizi di alta gamma, ideali per una fuga romantica o una pausa rigenerante.
Dopo il check-in, il consiglio è di concedersi un aperitivo con vista, tra le opzioni più raffinate ci sono i rooftop bar del centro storico, come quelli degli hotel di lusso lungo via del Corso o nei pressi di via Veneto. Un cocktail al tramonto con vista sul Pincio o su Trinità dei Monti è il miglior modo per iniziare.
Per la cena, l’imbarazzo della scelta è totale, dai ristoranti stellati alle trattorie di lusso, fino ai ristoranti più intimi e sofisticati nei quartieri Monti o Prati, Roma sa soddisfare anche i palati più esigenti. L’atmosfera giusta? Luci soffuse, cucina ricercata e un servizio impeccabile.
Sabato: arte e gusto, un binomio perfetto
La prima giornata piena del weekend la si può dedicare all’arte e alla scoperta culturale. Per evitare la folla e vivere un’esperienza davvero privilegiata, è consigliabile prenotare una visita guidata privata nei Musei Vaticani, con accesso anticipato o serale. Vedere la Cappella Sistina in silenzio, senza il consueto affollamento, è un’emozione che resta.
Chi preferisce rimanere nel cuore della città può optare per una passeggiata tra il Pantheon, Piazza Navona e Campo de’ Fiori, magari accompagnati da una guida esperta in arte rinascimentale. Per gli amanti dell’antichità, il Colosseo e i Fori Imperiali rappresentano una tappa obbligatoria, da vivere in modo esclusivo attraverso tour privati con accesso alle aree solitamente chiuse al pubblico.
A pranzo, è il momento di scoprire una Roma gastronomica meno conosciuta, alcuni chef emergenti propongono menù degustazione in ristoranti dal design curato, nascosti tra le vie storiche. I sapori romani vengono rivisitati in chiave contemporanea, spesso con un'attenzione particolare alla stagionalità e all'origine degli ingredienti.
Il pomeriggio invece può essere dedicato allo shopping, se il classico giro tra le boutique di via Condotti, via Borgognona e via del Babuino è un must, chi cerca qualcosa di davvero unico può affidarsi a un personal shopper.
Molti store offrono servizi VIP con salotti riservati, consulenze private e collezioni in esclusiva. Dalle maison storiche come Valentino, Fendi e Bulgari, ai brand emergenti del design romano, è impossibile non lasciarsi ispirare.
Per chi ama l’artigianato di lusso, meritano una visita anche le botteghe del rione Monti, dove si trovano gioielli su misura, scarpe fatte a mano e capi unici dal sapore sartoriale.
La serata si apre con una cena elegante in uno dei ristoranti con vista su Roma, su alcune terrazze è possibile di cenare sotto le stelle, con piatti gourmet e un servizio degno di un palcoscenico. Dopo cena, un’ultima passeggiata verso Fontana di Trevi, magari con una moneta da lanciare insieme, chiude la giornata con un gesto simbolico e carico di emozione.
Domenica mattina: relax e gusto prima della partenza
La domenica è il giorno perfetto per un giro in totale tranquillità. Chi soggiorna in un Hotel Piazza di Spagna può iniziare la giornata con una colazione in terrazza o nel cortile interno, godendo della tranquillità del centro cittadino ancora sonnolento.
Per chi desidera coccolarsi, si può iniziare la giornata in una SPA facendo un massaggio rigenerante o un trattamento beauty prima del rientro.
Se invece si preferisce restare all’aria aperta, una passeggiata a Villa Borghese è l’occasione ideale per concludere il soggiorno circondati dal verde, magari con una visita alla Galleria Borghese, dove scoprire i capolavori di Canova, Bernini e Caravaggio.
Ultima tappa consigliata: un pranzo leggero in uno dei bistrot eleganti del quartiere Prati o nel Ghetto Ebraico, dove tradizione e raffinatezza si incontrano in piatti deliziosi.
i.ip.
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