29 luglio 2024 11:09
I vertici di Fiavet con i rappresentanti sindacali
Firmato da Fiavet Confcommercio e le organizzazioni sindacali il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese e agenzie di viaggio e turismo a seguito di una lunghissima trattativa che interesserà circa 25.000 lavoratori.
Il nuovo contratto, in vigore dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2027, prevede tra le principali novità l’aumento del salario dal IV livello di 200 euro che si allinea ai CCNL di categorie analoghe e verrà corrisposto in busta paga in quattro anni.
Si ottiene anche l’esclusione del pagamento dell’Una Tantum a copertura del periodo di vacanza contrattuale dal 2020.
Nuove figure professionali
Nel contratto sono state inserite nuove figure professionali, connesse alla programmazione e alla gestione dei sistemi informativi di network di agenzie di viaggio, ma soprattutto si rinnovano le dichiarazioni sulla figura del direttore tecnico, figura centrale del sistema del turismo organizzato e importante per Fiavet Confcommercio perché attinente alla legalità nell’operato di settore in contrasto il dilagante abusivismo.
“È stata una trattativa lunga ma soddisfacente – commenta il presidente di Fiavet-Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi – sono particolarmente soddisfatto della definizione idonea del ruolo del direttore tecnico di agenzia di viaggi, un chiarimento necessario atto a contrastare pratiche poco trasparenti e di concorrenza sleale nell’intero settore”.
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Grande azione di Fiavet Toscana che si allarga a tutta la categoria degli agenti di viaggio.
La sentenza della Corte di Cassazione N°335 dello scorso 21 ottobre rappresenta un cambiamento significativo nel settore turistico italiano, con benefici potenziali per diversi attori del comparto. La sentenza della Suprema Corte, che costituisce giurisprudenza e quindi un punto di riferimento normativo, mette fine alla vicenda di un nostro collega che nel 2018 a Siena subì il sequestro del mezzo e ricevette una multa salata. Negativi i primi due livelli di giudizio, nel terzo e inappellabile grado viene con chiarezza inequivocabile riconosciuto il pieno diritto delle agenzie di viaggio all’utilizzo di mezzi ad uso proprio.
Fiavet Toscana ha seguito e sostenuto le diverse azioni presso i diversi organi giudiziari, dove l’agente di viaggio, nostro associato, si è avvalso dell’assistenza dell’avvocato Tessari, nostro consulente legale.
Le agenzie di viaggio possono ora gestire direttamente il trasporto dei clienti impiegando le proprie auto e minivan, offrendo un’esperienza più fluida e controllata dall'inizio alla fine. Il controllo diretto sul servizio migliora la qualità e permette una personalizzazione maggiore in base alle esigenze dei clienti.
Per non parlare dell’ottimizzazione dei costi e della maggiore flessibilità logistica. Con mezzi propri, le agenzie riducono i costi legati all'esternalizzazione dei servizi di trasporto, potendo operare con maggiore flessibilità anche in destinazioni meno accessibili o in periodi di alta stagione. In sintesi, la sentenza offre alle agenzie di viaggio italiane una nuova leva per ottimizzare i propri servizi, contenere i costi e posizionarsi meglio sul mercato, promuovendo un turismo più flessibile, sostenibile e decentralizzato.
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[post_content] => “La sentenza del Tar Piemonte ci deve spingere a riflettere e intervenire su una situazione nella quale non è garantita l’effettiva tutela dei viaggiatori e delle agenzie di viaggio che li rappresentano”. Lo osserva Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, a commento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale piemontese secondo cui non è vincolante e obbligatorio un tentativo di conciliazione prima di proporre ricorso in sede giurisdizionale nelle controversie riguardanti gli indennizzi forfettari riconosciuti dal Regolamento CE 261-2004 in caso di negato imbarco sul volo, cancellazione dello stesso o ritardo prolungato.
“L’attuale processo di conciliazione non è efficace – prosegue Gattinoni – per la carenza di conciliatori rispetto alle domande presentate, ma anche per il ruolo del mediatore stesso che non richiede evidenze documentali alle compagnie aeree per giustificare eventuali circostanze straordinarie e, non ultimo, per l’atteggiamento di alcuni vettori che non rispondono o per l’assenza di altri dalla piattaforma Conciliaweb. Senza dimenticare cavilli pretestuosi come l’onere della presentazione della carta d’imbarco, nonostante sia una informazione già disponibile alla compagna”.
“Conciliaweb sarebbe anche un buono strumento, ma la mole di reclami rende spesso i pochi mediatori non proattivi nella ricerca di uno sbocco. Così, di frequente ci si limita a ratificare il mancato accordo tra le parti”, aggiunge il presidente Fto.
Vettori senza pec
Poi precisa: “Se si tratta di compensazioni pecuniarie, è inutile un tentativo di conciliazione su cifre stabilite dal regolamento comunitario, in assenza di un ruolo attivo e un potere effettivo del mediatore per verificare eventuali circostanze straordinarie. Peraltro, se la compagnia nega tale diritto già in fase stragiudiziale, per quale motivo il passeggero è tenuto a ripetere la procedura dopo il reclamo dinanzi a Conciliaweb? È chiaro che il vettore non cambierà idea. Per quanto riguarda invece gli oneri di riprotezione, la mediazione potrebbe essere utile”.
“Attualmente, alla luce della riforma Cartabia che impone il tentativo di conciliazione come condizione di procedibilità, ci si limita a procrastinare un eventuale giudizio nella speranza che il viaggiatore desista e rinunci alle proprie rivendicazioni”, prosegue Gattinoni. “Sarebbe invece utile un tavolo di confronto con l’Authority dei trasporti, Enac e i vettori per rendere più efficiente il processo, anche alla luce della revisione in corso delle regole comunitarie, così da tutelare realmente i passeggeri.
“Non è accettabile che vi siano vettori che volano in Italia sprovvisti di pec e che acquisiscono reclami tramite form sui loro siti, moduli che non possono costituire prove legali per un eventuale procedimento. Così come sarebbe utile – conclude il presidente Fto – che le eventuali sanzioni di Enac scaturissero da controlli più rapidi e automatizzati e non fossero legate soltanto all’iniziativa del malcapitato viaggiatore. Ricordiamo, non a caso, che negli Usa è stato appena introdotto l’obbligo di rimborso automatico per cancellazioni e ritardi”.
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[post_content] => Si è aperto ieri a Roma il 1° Forum Open Air 2024, la due giorni dedicata al turismo all’aria aperta, che include campeggi, glamping e villaggi turistici.
Organizzato da Faita Federcamping in partnership con IntesaSanpaolo e Crippa Concept, l’evento ha richiamato oltre mille partecipanti, tra imprenditori, docenti universitari, professionisti e associazioni di categoria legate al sistema turistico, presso l’Auditorium del Massimo all’Eur.
Il turismo all’aria aperta sta vivendo un’espansione senza precedenti, sia in termini quantitativi che qualitativi, come ha sottolineato il presidente di FAITA Federcamping, Alberto Granzotto: «Quella che rappresentiamo è la seconda modalità turistico-ricettiva in Italia dopo gli alberghi, con un’offerta di oltre 1 milione e 300mila posti letto per giorno; la sostenibilità, l’accessibilità e la digitalizzazione sono i tre pilastri sui quali si stanno concentrando gli investimenti delle nostre imprese».
Tre i macro-temi affrontati nella prima giornata: il quadro normativo e contrattuale, gli investimenti su innovazione e qualità del prodotto e l'adozione di un manifesto Esg (environmental, social and governance) per il settore, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Quadro normativo
Duccio Maria Traina, docente di diritto pubblico all’Università di Firenze, ha analizzato le normative che regolano le cosiddette ‘case mobili’ e le recenti proposte di riforma al vaglio del Governo. «Le case mobili non presentano una struttura permanente, vengono posizionate senza opere di fondazione, possono essere rimosse facilmente. Non consumano suolo e sono assimilabili, ad esempio, ai camper», ha spiegato Traina, specificando che un provvedimento governativo recente ha esentato queste strutture dall’obbligo di catastalità se situate in contesti Open Air.
Sul tema delle concessioni demaniali è intervenuto Emilio Caucci, avvocato e consulente, evidenziando una lacuna nella normativa italiana rispetto alla relazione tra strutture all’aria aperta e demanio naturale: «Lo Stato non è riuscito a regolare la loro speciale relazione col demanio naturale, a differenza di altri Paesi UE, come la Grecia, che ha previsto un’eccezione alla gara sulle concessioni per le strutture fronte spiaggia». Caucci ha auspicato una regolamentazione più mirata per le strutture Open Air in Italia, ispirata al modello greco, suggerendo una collaborazione più stretta tra Governo e imprese.
Contratto di settore
Lo scorso 5 luglio, Faita Federcamping, Federalberghi e i sindacati unitari hanno raggiunto un nuovo accordo contrattuale per il settore del turismo, che coinvolge circa 28mila aziende e 290mila lavoratori, cifra che sale a 410mila nei periodi di punta estiva. Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2027, prevede un aumento salariale di 200 euro distribuito in quattro anni e include misure dedicate al supporto delle donne (che costituiscono il 55% della forza lavoro) e dei giovani (che rappresentano il 48% degli occupati). Angelo Giuseppe Candido, caposervizio sindacale di Federalberghi, ha espresso soddisfazione: «L’accordo prevede inoltre misure a favore delle donne e dei giovani», con l’auspicio che queste iniziative incentivino i giovani a considerare il turismo come scelta lavorativa duratura.
Con una partecipazione intensa e un’agenda ricca di tematiche cruciali, il Forum punta a tracciare il futuro del turismo all’aria aperta in Italia. In questa seconda giornata, promette di approfondire le strategie e le sfide per il 2025, in un settore in continua evoluzione e fortemente orientato alla sostenibilità e all’innovazione.
Faita
Faita Federcamping è l’organizzazione di riferimento per le imprese italiane nel settore dell’ospitalità all’aria aperta, rappresentando campeggi e villaggi turistici. Fondata negli anni '50 dai principali imprenditori del comparto, ha svolto un ruolo chiave nella crescita e sviluppo del settore, contribuendo a migliorare l’offerta e la qualità dei servizi. Con oltre 2.600 imprese associate attraverso le sue associazioni regionali, la federazione promuove la cultura d’impresa, la sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione, supportando gli operatori nella gestione e nella valorizzazione del comparto.
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[post_content] => Le risorse in Finanziaria destinate al trasporto pubblico locale sono poche: è quanto dichiarano le principali associazioni di categoria del settore.
In una nota congiunta, Agens, Asstra e Anav esprimono forti preoccupazioni: «la misura di 120 milioni di euro, prevista dall’art.97 del disegno di legge di bilancio per il solo anno 2025, recentemente approvato dal governo, per quanto apprezzabile, è ampliamente insufficiente rispetto alle esigenze del trasporto pubblico locale».
Incremento
Le tre associazioni chiedono un incremento significativo e strutturale della dotazione ed è quanto si aspettano dall’iter di approvazione parlamentare: nel documento sottoscritto, viene ricordato come l’elevata inflazione degli ultimi anni e la riduzione dei ricavi del traffico post-pandemia hanno portato ad una significativa riduzione del Fondo Nazionale Trasporti.
Le risorse, non da ultimo, dovranno poi servire a finanziare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri, stimato in circa 900 milioni di euro l’anno.
Il governo non assicura un servizio adeguato ai cittadini
Rispetto a quest’ultimo aspetto, il segretario nazionale della Filt Cgil Eugenio Stanziale, nel sottolineare la totale assenza di risorse utili al rinnovo del ccnl, aggiunge come ciò «…dimostra la colpevole volontà da parte di questo esecutivo di non assicurare ai cittadini un servizio adeguato e di non voler decongestionare le città dal traffico asfissiante; ci chiediamo perché una consistente quota delle risorse stanziate per il ponte sullo stretto non venga utilizzata a finanziare il fondo».
Il sindacato conferma lo sciopero già proclamato per il prossimo 8 novembre, vista la situazione generale e lo stallo delle trattative.
Marco Micaroni
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[post_content] => L’Ente nazionale croato per il turismo in Italia e Fiavet Piemonte sono tornati a investire insieme sulla formazione del trade con un viaggio studio per gli agenti di viaggio realizzato anche con la collaborazione dell’Ente per il Turismo dell’Istria. Un’esperienza che si collega ai precedenti viaggi organizzati negli ultimi tre anni prima nella regione di Zara e poi in quella del Quarnaro.
«E' stato un grande onore poter partecipare a questo educational, in particolare un grande ringraziamento va alla direttrice dell’Ente in Italia, Viviana Vukelić, con la quale c’è una grande amicizia e collaborazione per la creazione di itinerari nuovi e interessanti - ha commentato Gabriella Aires, presidente Fiavet Piemonte -. Questi itinerari si possono creare grazie alle fantastiche esperienze che nel corso degli ultimi tre anni abbiamo potuto vivere ed apprezzare. Grazie agli enti del turismo locale abbiamo visitato la Croazia regione per regione per poter conoscere a fondo le realtà e le possibilità di vendita del prodotto. Quest’anno in particolare abbiamo avuto modo di sperimentare e conoscere l’Istria, una terra quasi al confine con l’Italia, che ha molto in comune con noi. Offre un mare unico, strutture alberghiere e complessi turistici all’avanguardia in località d’eccezione che hanno una storia ben più lunga di 2000 anni, ma soprattutto un territorio che ha saputo sviluppare l’enogastronomia in modo straordinario».
La presidente ha inoltre anticipato che prossimamente «Fiavet Piemonte cercherà di creare un piccolo manuale operativo di itinerari che è il risultato dalle singole esperienze fatte negli ultimi tre anni nella regione di Zara due anni fa, nella regione del Quarnaro l’anno scorso e quest’anno in Istria. Manuale operativo con suggerimenti di itinerari da proporre ai clienti cercando anche di evidenziare quali sono le potenzialità dei singoli territori e delle realtà turistiche».
«Il nostro obiettivo - ha precisato Viviana Vukelic - è quello di avere una pre e post stagione molto più forte, la destagionalizzazione attraverso la promozione delle potenzialità del Paese che non offre solo mare, grazie ai nostri prodotti-chiave: cultura e siti Unesco, cicloturismo, nautica, vacanza attiva, enogastronomia, turismo salutare, di lusso, congressi e Mice. Continueremo a lavorare sulla qualità e a concentrarci sull’offerta turistica tutto l’anno. Ora l’obiettivo è di aumentare i viaggi di gruppo».
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[post_content] => Nulla di fatto in casa Boeing dove nei giorni scorsi sembrava essersi aperto uno spiraglio per un'intesa con i sindacati: qualche ora fa, il principale sindacato della Boeing ha respinto il contratto di lavoro provvisorio e ha annunciato il proseguimento dello sciopero.
Il contratto, il secondo bocciato dai lavoratori, è stato respinto con un ampio margine, il 64%, secondo l'Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (Iamaw) che rappresenta circa 33.000 dipendenti.
«La proposta non è stata giudicata adeguata dai nostri iscritti», ha dichiarato il suo presidente Jon Holden.
Nel frattempo la società ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con dati che non possono che rispecchiare l'impatto degli scioperi: i ricavi si sono attestati a 17,8 miliardi di dollari (-1% rispetto allo stesso periodo del 2023), mentre la perdita è stata di 6,2 miliardi di dollari rispetto a quello di 1,6 miliardi di un anno fa.
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[post_content] => Dal 2008, anno in cui a Madrid ha iniziato a operare secondo un format innovativo nato dalle esperienze di viaggio di Alberto Gutiérrez, il cammino di Civitatis procede senza indugi. Oltre 10 milioni i clienti che, complessivamente, nel 2023 hanno personalizzato il proprio viaggio in 160 Paesi del mondo scegliendo fra le 90 mila proposte di un catalogo online, che settimanalmente si arricchisce di nuovi spunti per una clientela di tutte le età.
Dopo essersi consolidato in Spagna, nel Centro e Sud America, Civitatis ha ora fra le sue priorità l’Italia, dove opera dal 2016 e che lo scorso anno ha movimentato 400 mila turisti, (con una crescita a tre cifre sul 2022). Dallo scorso settembre affiliato alla Fto, l’associazione di Confcommercio che in Italia rappresenta l’intera filiera del turismo organizzato, Civitatis ha avviato importanti progetti nel nostro Paese. “Stiamo cercando un country manager e altre figure di marketing, che possano dare un’ulteriore spinta a un mercato per noi strategico – afferma il ceo Gutiérrez - . Intendiamo arrivare prima possibile al nostro obiettivo, ma senza fretta, per individuare chi condivide la nostra filosofia e potrà ulteriormente sviluppare contatti e sinergie con tutti i principali attori del trade, per noi fondamentali, e con loro contribuire a uno sviluppo responsabile del turismo organizzato” .
Dinamismo, disponibilità, creatività e precisione sono le regole d’ ingaggio di un gruppo di lavoro che oggi conta complessivamente 380 elementi, prevalentemente under 33. Di questi, una decina operativi in Italia, Paese dove Civitatis propone oltre 5 mila attività in 437 località. Numeri destinati a crescere con il consolidamento della squadra e grazie all’inserimento di visite guidate, escursioni, attività ed esperienze tradizionali e insolite in piccoli
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centri che meritano di essere scoperti o riscoperti, così da limitare il sovraffollamento delle mete più classiche.
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[post_content] => Fiavet Confcommercio raccoglie un'ulteriore vittoria nella sua battaglia contro la politica “zero commission” sulla biglietteria aerea, grazie al dialogo avviato con Air Tahiti.
La Federazione, nell’interesse dei propri associati – ma come accaduto per la causa contro Lufthansa, generando un beneficio per tutte le agenzie e tour operator italiani - partendo dal presupposto normativo e contrattuale (indicato nelle Reso Iata) che l’intermediazione nella vendita della biglietteria aerea è una attività remunerata che non può essere azzerata, ha scritto ad Air Tahiti, che aveva annunciato di voler applicare dal 1 ottobre scorso una commissione agli agenti di viaggio bsp in Italia pari allo 0% a fronte del servizio di intermediazione e vendita di biglietteria aerea della compagnia.
Fiavet Confcommercio, come puntualmente avvenuto negli ultimi dieci anni con tutti i vettori che hanno tentato di imporre agli agenti questa politica, ha fatto osservare che riteneva illegittima la procedura.
L'adesione della compagnia
Immediata la replica di Air Tahiti, che dopo approfondimenti ed un serio confronto avviato con la Federazione aderendo alle osservazioni di Fiavet Confcommercio, ha deciso di revocare la comunicazione di “zero commission”, ripristinando una commissione di base all’1% a partire dal primo ottobre.
Il vettore ha già formalizzato le sue decisioni con una comunicazione inviata in BSP, indicando agli agenti di viaggio l’applicazione sulle vendite di una commissione standard pari all'1%, che arriverà al 4% per le agenzie di viaggio che effettueranno vendite superiori ai 350 coupon annui.
«Ringraziamo la dirigenza di Air Tahiti – commenta Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet Confcommercio - che ha mostrato un approccio leale e collaborativo al confronto con gli agenti di viaggio, dimostrando che un dialogo serio e rispettoso del rapporto di vendita tra vettori e agenti di viaggio è possibile senza dover ricorrere alla Magistratura contro inique e dannose vessazioni che alcuni grandi vettori vogliono imporre, arrivando persino a resistere a quanto accertato in via definitiva dai giudici. Un equilibrato rapporto di collaborazione tra vettori Iata e agenti di viaggio genera solo benefici reciproci alle imprese e utili riflessi sulla clientela: rinnovo quindi la disponibilità di Fiavet Confcommercio alle compagnie aeree che credono in questa visione atta a intavolare subito un dialogo aperto e costruttivo!.
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[post_content] => Le strategie per un turismo sostenibile protagoniste giovedì 24 ottobre nel salone della provincia in occasione del secondo Travel Open Day Hospitality, organizzato dal Gruppo Travel con il patrocinio del comune della Spezia e la collaborazione di Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confindustria e Confesercenti.
L'evento quest’anno è andato incontro alle esigenze delle associazioni di categoria del territorio interessate a offrire un supporto maggiore per le strutture ricettive, che puntano sempre di più ad adeguarsi a un percorso sostenibile nel rispetto dell’ambiente e hanno necessità di avere accesso a fondi e finanziamenti agevolati.
La seconda edizione del workshop farà dunque incontrare i rappresentanti dell’ospitalità del territorio con i migliori fornitori di servizi nazionali, da quelli digitali alle società di revenue management, dalle aziende di arredamento alle assicurazioni di settore. Nel corso della mattinata sono attesi il sindaco Pierluigi Peracchini e l’assessore al Turismo Maria Grazia Frijia, mentre il workshop-incontro tra domanda ed offerta, rivolto alle strutture alberghiere ed extralberghiere, proseguirà fino alle 17.
L’evento, che si terrà nel sala del Consiglio della provincia, avrà una prima parte di formazione sulle strategie per un turismo sostenibile, allo scopo di fornire al settore alberghiero ed extralberghiero un momento di confronto su tematiche che hanno un impatto notevole sulle scelte dei viaggiatori ma anche su chi lavora nel settore. L’obiettivo di questa edizione del Tod Hospitality è infatti quello di puntare sull’impatto ambientale (esg) ma anche di offrire una visuale sulla possibilità di avere la tecnologia come alleato e di parlare di eventuali bandi a disposizione.
La formazione tratterà alcune tematiche, partendo, grazie alla consulenza di Damaris, dalle potenzialità del report esg per il settore hotellerie e hospitality, in ottica Agenda 2030. L’adesione ai principi esg non solo risponde a richieste sempre più pressanti di sostenibilità da parte dei clienti e partner, ma può tradursi in vantaggi finanziari concreti.
Si affronterà l’hospitality da più punti di vista, grazie anche alla coach e formatrice Deborah di Donna: il settore ha attraversato trasformazioni significative dettate dal contesto globale e l’attenzione si è spostata al benessere della persona dando vita a un turismo orientato alla cura di sé. Questa trasformazione richiede ai professionisti competenze multiformi e trasversali, inclusa l’empatia, la strategia, l’innovazione e il project management.
Mens sana in casa sana, costola dello studio Ma2a dedicata alla sostenibilità e al benessere, presenterà poi i vantaggi dell'adozione di materiali naturali e soluzioni per l'efficienza energetica nel settore dell'hotellerie, con particolare attenzione alla rispondenza ai criteri esg. Investire in bioedilizia e risparmio energetico nel contempo migliora il comfort e il benessere degli ospiti, sempre più attenti a soggiorni sostenibili, e porta a concreti risparmi di gestione.
Mindmash aiuterà ad esplorare come Iot e Ai stiano trasformando il settore del turismo, mettendo al centro l'importanza dei dati. Grazie al monitoraggio in tempo reale e all'intelligenza artificiale, si può tra l'altro migliorare la sostenibilità e l'efficienza operativa, riducendo l'impatto ambientale e offrendo esperienze personalizzate ai visitatori.
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Le attività ricettive che desiderano partecipare gratuitamente agli incontri one to one e ai momenti formativi, possono iscriversi al seguente link: https://eventi.travelquotidiano.com/it/events/158
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