5 July 2024

OLM Nature Escape, le proposte green tra malghe, vie ferrate ed escursioni multisensoriali

[ 0 ]

Olm Nature Escape, a Caminata di Tures in Valle Aurina – il primo eco-aparthotel completamente autonomo a livello energetico dell’Alto Adige – è il luogo di partenza ideale per scoprire la Valle Aurina e le mille opportunità che offre, otre 400 km di sentieri panoramici, percorsi, piste ciclabili, il Parco Naturale delle Vedrette di Ries-Aurina.

Esperienze per tutti e per tutti i gusti:  itinerari impegnativi e piacevoli sentieri escursionistici, andando alla scoperta delle Malghe, di misteriosi Bunker o delle dolci colline del Miele; montagne da conquistare in sella alla bicicletta oppure pedalare lungo sentieri pianeggianti e sul percorso ciclabile della Val Pusteria.

Una vacanza seguendo il ritmo naturale come è nell’idea di accoglienza di Olm, un luogo dove coppie, famiglie, viaggiatori solitari possono trascorrere momenti all’insegna della quiete e nel rispetto delle risorse del pianeta. Dalle 33 ApartSuite, 25 delle quali con sauna finlandese privata, dotate di terrazzi con zona relax e di una kitchenette che permette di cucinare in autonomia, alla Eco Spa: una piscina che dall’interno prosegue all’esterno, sala yoga & palestra, bagno turco, sauna finlandese, il percorso Kneipp che termina nel laghetto balneabile in estate.

Natura e tradizioni locali diventano un’esperienza anche in cucina con l’utilizzo di prodotti propri o da attività della zona, dalla colazione all’Olm Dinner, all’APÉRO Dinner, fino alle proposte delle serate speciali. “Stay in motion, stay active”: in estate “c’è molto da fare” nei dintorni di Olm Nature Escape.

L’ “Active mountains” è lo speciale programma, da giugno a ottobre, che propone escursioni in giornata con partenza da Campo Tures, per trascorrere fresche giornate su versanti di montagna, tra prati e campi, in riva a corsi d’acqua in serenità e relax. Ogni martedì l’esperienza di un’escursione multisensoriale alla sorgente (dal 2 luglio all’8 ottobre 2024) per scoprire i modi di rilassamento nell’ambiente aspro e rinfrescante della Val Sorgiva a Riva, fra tecniche di respirazione e forest bath sotto la guida esperta di Doris. Il mercoledì è dedicato alla scoperta delle erbe selvatiche (dal 19 giugno al 9 ottobre 2024) guidati da Mario che spiegherà modi e metodi di cure e ricette. Il venerdì invece escursione nella foresta (dal 21 giugno all’11 ottobre 2024), seguendo il torrente per esplorare la valle dell’acqua Selva dei Molini, con un esperto forestale. 

 

 

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470835 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' il momento dei resort. Dopo anni in cui gli investitori istituzionali si sono tenuti alla larga da proprietà considerate eccessivamente volatili e complesse, data la loro eccessiva dipendenza dalle stagionalità del mercato, i capitali guardano ora con grande interesse anche alle proprietà leisure della nostra Penisola. Per la verità, il fenomeno è in crescita da tempo, ma nel 2023, ha spiegato Giampiero Schiavo citando dati Ey, "le transazioni riguardanti i resort hanno raggiunto ben il 46% degli investimenti alberghieri totali". In tale contesto, ha proseguito l'amministratore delegato di Castello sgr, in occasione dell'Hospitality Forum organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con la stessa sgr, la Toscana ha attratto il 33% dei capitali dedicati alle strutture leisure, la Lombardia il 20%, la Sicilia il 13%, la Liguria il 10% e la Sardegna il 6%. In generale, stando al Rapporto di Scenari Immobiliari sul mercato immobiliare presentato all'evento meneghino, all’interno di un contesto globale caratterizzato da tensioni di natura geopolitica e aumenti dei tassi di interesse, in Europa, dove la domanda alberghiera nel 2023 ha consolidato i trend di crescita del biennio precedente, il mercato immobiliare è risultato eterogeneo. Sul continenti gli investimenti sono risultati essere comunque prossimi ai 16 miliardi di euro (+8,5% circa rispetto ai quasi 15 miliardi del 2022). E le stime sono al rialzo anche per il 2024, grazie alla riduzione dei costi di finanziamento e al conseguente miglioramento della sostenibilità economica e finanziaria del debito. In Italia il valore delle transazioni nel comparto ha quindi toccato quota 1,4 miliardi (in calo rispetto agli 1,7 miliardi del 2022), mostrando tuttavia una buona dinamicità e mantenendosi sostanzialmente sui livelli storici dell'ultima decade, se si eccettua l'anno record 2019 e il post-Covid 2020.   Non solo: nel 2023 il volume di operazioni svolte da investitori italiani, come poche volte successo in passato, ha superato quello riconducibile a capitali internazionali, provenienti in prevalenza da Francia e Regno Unito e per circa un quarto da Paesi extra-europei. I profili dei principali investitori sono in particolare quelli dei family office, degli operatori alberghieri e dei private equity, i primi due rappresentando la componente maggioritaria degli attori nazionali. Un capitolo a parte merita infine il tema dei serviced apartments, che a livello europeo hanno ormai superato le 230 mila unità (+15% rispetto al 2020), pur presentando una distribuzione disomogenea nei diversi mercati del Continente. Nel Regno Unito tale comparto rappresenta infatti già il 15% dell'offerta ricettiva complessiva; una percentuale che scende all'8,7% in Germania e al 4,3% in Francia. Molto più basse sono invece le quote in Spagna e in Italia, che evidentemente mostrano elevate potenzialità di crescita in questo specifico segmento dell'accoglienza. Tanto più che nella nostra Penisola meno del 10% degli aparthotel è oggi gestito da operatori specializzati, per un'offerta media di 80 unità abitative, contro il 15% e le 120 chiavi a livello europeo. Non solo: mentre nel resto del Vecchio continente tali soluzioni sono prevalentemente concentrate nelle grandi città, per rispondere soprattutto alle esigenze dei cosiddetti nomadi digitali e degli studenti, alle nostre latitudini ben l'85% della proposta si trova in città secondarie. Entro la fine del 2025 si prevede peraltro che l'offerta di serviced apartments nel nostro paese cresca di oltre l'80%. "Viviamo in una fase sostanzialmente positiva - ha concluso il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia -. Non possiamo però non tenere conto che l'ospitalità a livello globale vale qualcosa come 10 mila miliardi di dollari, pari a quasi il 10% del pil mondiale. Si tratta di una fetta di torta su cui comprensibilmente in tanti vorrebbero mettere le mani. Occorre quindi essere attrezzati e organizzare l’offerta in tutti i settori. Creare insomma un intesto sistema economico in grado di fare realmente rete". [post_title] => Schiavo, Castello sgr: in Italia è resort - mania [post_date] => 2024-07-05T09:14:58+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720170898000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470846 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nuovo, ulteriore riconoscimento d’eccellenza per l’aeroporto di Roma Fiumicino che, per la sesta volta negli ultimi sette anni, è il migliore in Europa nella categoria degli scali oltre i 40 milioni di passeggeri. Il premio è quello conferito da Aci (Airport Council International) Europe nel corso dell'Assemblea generale che si è svolta a Istanbul in cui, ogni anno, vengono premiati gli scali europei che hanno raggiunto l'eccellenza nei diversi settori. Il “Leonardo da Vinci”, vincitore quest’anno ex-aequo proprio con l’aeroporto internazionale iGA della città turca, si è inoltre aggiudicato il “Digital Transformation Award”, vedendo riconosciuto il suo impegno nella digitalizzazione e nella promozione dell’innovazione, per offrire un’esperienza aeroportuale dei viaggiatori di crescente qualità. Sempre più “digitale, affidabile, data-driven e sostenibile”: viene così descritto dalla giuria di esperti del settore Aviation lo scalo di Roma Fiumicino, gestito e sviluppato da Aeroporti di Roma, società del gruppo Mundys, che consolida così il suo primato in Europa, costruito con l’aggiudicazione del “Best Airport Award” negli anni 2018, 2019, 2020, 2022 e 2023. Nello specifico, tra i criteri di valutazione sono stati riconosciuti l’impegno di Adr nelle operations e nella customer experience; lo sviluppo di nuove infrastrutture “green” e l’impegno dello scalo a 5 Stelle Skytrax come «Careport» nella promozione di un aeroporto sempre più sostenibile, che si prenda cura delle persone e del territorio; sull’innovazione come driver di sviluppo del settore, incluso il design e la progettazione di nuove modalità di trasporto. “Raggiungere questo risultato ex-aequo con il nuovo, grande aeroporto di Istanbul, oltre al Digital Transformation Award, ci spinge ancor di più a ragionare sul futuro – ha commentato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone -. Se oggi l’aeroporto di Fiumicino è in grado di gestire ottimamente l’importante aumento di traffico, è grazie a una visione che ci ha portati a mettere in atto, anche nei momenti più difficili, importanti investimenti – pari a 2,5 miliardi di euro negli ultimi 10 anni (circa il 50% delle risorse investite nello stesso periodo da tutto il settore aeroportuale italiano); ora, è importante che, per continuare a competere al livello dei grandi hub mondiali, la traiettoria di sviluppo del nostro aeroporto possa proseguire per far fronte all’ulteriore crescita di passeggeri attesa nei prossimi anni”. A testimonianza della forte capacità di attrazione della Capitale, in queste settimane il “Leonardo da Vinci” sta registrando un incremento del traffico passeggeri del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023 e, nella giornata di domenica 23 giugno, è stato toccato un nuovo record storico di passeggeri transitati sullo scalo in un solo giorno: oltre 173 mila. [post_title] => Roma Fiumicino conquista di nuovo il titolo di migliore aeroporto in Europa [post_date] => 2024-07-05T09:10:56+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720170656000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470821 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il dato è naturalmente provvisorio e sconta senz'altro il momento poco felice degli altri comparti. Ma a dirlo, non dico cinque-dieci anni fa, persino a ottobre scorso, in molti avrebbero pensato a una fake news. E invece, nel primo semestre di quest'anno l'asset class degli alberghi è stata quella su cui si è concentrata la maggior parte degli investimenti commercial real estate in Italia: qualcosa meno di 1 miliardo di euro su un totale di poco più di 3 miliardi. A seguire gli uffici, che scontano da tempo gli effetti del fenomeno smart working, e la logistica, settore complesso e ad alta intensità di capitale. Sono davvero finiti i tempi, affatto lontani, in cui alle principali fiere del real estate europeo gli alberghi erano relegati nel calderone degli investimenti alternativi, dopo uffici e logistica appunto, ma anche retail e residenziale... Lo ha rivelato Domenico Basanisi, in occasione dell'Hospitality Forum 2024 organizzato da Scenari Immobiliari a Milano. In tale contesto, ha sottolineato l'head of hotels investment properties Italy di Cbre, un altro dato importante riguarda la natura degli investitori: non solo ha ripreso quota la componente domestica dei capitali, tornata a essere la maggioranza, ma ben il 55% di chi ha operato acquisizioni è rappresentato da proprietari operatori: "Si viene da due anni di grandi flussi cassa. C'è quindi chi ne ha approfittato per comprare - ha spiegato Basanisi -. Tra l'altro, lato venditori, si tratta generalmente di acquirenti che massimizzano il pricing, in quanto le loro motivazioni vanno spesso oltre alle considerazioni finanziarie, rispondendo anche a logiche industriali e di marketing". A essere ancora dormienti sono invece i capitali core. "Sulla carta ci sono, sono attivi ma intervengono poco. Nel primo semestre del 2024 hanno contato per circa il 10%. E la tendenza rimarrà con ogni probabilità la medesima anche per il resto dell'anno. E' la motivazione per la quale un mercato come quello tedesco, tradizionalmente caratterizzato proprio da un'elevata presenza di investitori core, sconta oggi qualche difficoltà. Ecco allora che gli investitori cosiddetti value-add rimangono pur sempre la parte più attiva del mercato". In prospettiva Basanisi prevede una polarizzazione degli investimenti con i capitali value add che tenderanno a concentrarsi sulle proprietà di livello più alto, mentre il mercato dei midscale e degli economy sarà di pertinenza soprattutto degli operatori - proprietari. "Al momento - ha concluso Basanisi - esiste una serie di asset potenzialmente in vendita appartenenti alla cosiddetta categoria core plus (ottimi tenant accompagnati da brand importanti), localizzati tuttavia in destinazioni secondarie, quali le periferie delle Big 4 (Milano, Roma, Firenze e Venezia) o le città più piccole. E' questo un fattore delicato perché se le richieste sugli yield prime per gli uffici si aggirano sul 4,5%, e con gli hotel si arriva attorno al 5%, in location al di fuori di questo perimetro lo spread si ampia. Il tutto con un conseguente cambiamento della categoria di buyer che si sposta verso investitori interessati a capitalizzare su alti rendimenti prima che i tassi d'interesse scendano in maniera più consistente come da previsione". [post_title] => Basanisi, Cbre: hotel prima asset class del real estate italiano a inizio 2024 [post_date] => 2024-07-04T15:02:25+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720105345000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470811 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Due nuovi itinerari di 15 giorni completamente dedicata all'Asia. Sono l'ultima novità Costa Crociere per l'inverno 2025-26. Protagonista sarà la Serena nel periodo compreso tra novembre e gennaio. Il primo viaggio avrà come destinazione il Giappone, per un itinerario alla scoperta di tradizioni cerimoniali, templi dorati e giardini zen, con un assaggio di storia moderna nelle grandi città. Il tour completo include Hong Kong, Keelung (a Taiwan), Naha, Kagoshima, Tokyo, Kobe e Nagasaki (in Giappone), Busan (in Corea del Sud) e nuovamente Hong Kong. Il secondo itinerario è invece un’immersione nel Sud-est asiatico: dalle sconfinate campagne del Vietnam ai templi e alle spiagge dorate della Thailandia, fino agli skyline ultramoderni di Singapore e a tutto il verde della natura delle Filippine e del Brunei, alla scoperta di moschee e artigianato locale. Le destinazioni incluse sono Hong Kong, Nha Trang e Phu My (in Vietnam), Koh Samui (in Thailandia), Singapore, Bandar Seri Begawan (in Brunei), con una sosta lunga di 12 ore, Puerto Princesa e Palawan (nelle Filippine), e poi nuovamente il ritorno a Hong Kong. Le crociere in Giappone saranno disponibili con imbarchi da Hong Kong e Tokyo, e si alterneranno con quelle nel Sud-est asiatico, che invece offrono la possibilità di imbarco da Hong Kong e Singapore. I due itinerari potranno essere combinati tra loro in un’unica vacanza di 28 notti. Inoltre, ci sarà la possibilità di estendere il proprio soggiorno scegliendo le date dei voli a propria preferenza, indipendentemente da quelle stabilite per la crociera. In alternativa, per chi ha meno tempo a disposizione, è possibile acquistare anche una sola settimana di uno dei due itinerari. Prima di partire per queste nuove crociere in Asia, la Serena sarà sottoposta a importanti lavori di rinnovamento. [post_title] => Costa rafforza l'offerta Giappone - Asia per l'inverno 2025-26 [post_date] => 2024-07-04T12:50:09+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720097409000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470673 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="" align="alignleft" width="300"] Dhofar - Camels in the beach in Salalah[/caption] L'Oman continua ad attrarre flussi crescenti di turisti italiani: nei primi quattro mesi del 2024 la destinazione ha accolto 22.678 visitatori dal nostro Paese, con una crescita del +4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato incoraggiante, dopo un 2023 che, con 70.000 visitatori italiani e un  incremento del +133% rispetto all'anno precedente, posiziona l'Italia al terzo posto tra i mercati europei, dopo Regno Unito e Germania. Il Sultanato è sempre più affermato quale meta di viaggi leisure e incentive, congressi ed eventi grazie alla bellezza dei suoi paesaggi, alla sua ricchezza culturale, all’ampia varietà di attività outdoor da praticare immersi nella natura.    «Siamo molto soddisfatti degli ottimi risultati in termini di arrivi dall'Italia,  ai quali  ha concorso anche il segmento Mice - spiega Massimo Tocchetti, rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman -. L’Oman è una location ideale per il comparto: la vasta offerta di hotel di altissimo livello, i centri congressuali, le strutture dedicate ai gruppi di varie dimensioni, le attività organizzate per team building,  le meraviglie naturali di un Paese con mille sfaccettature ne fanno una destinazione di eccellenza. A tutto ciò si aggiungono il senso di ospitalità e l’innata gentilezza del popolo omanita». [post_title] => Oman: arrivi italiani a +4,2% nei primi 4 mesi dell'anno, anche grazie al Mice [post_date] => 2024-07-04T09:30:21+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720085421000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470678 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un cammino fra natura, bellezza, musica, meditazione e aggregazione, immersi nel Parco regionale del Monte Subasio, alla scoperta di boschi e antiche abbazie, con concerti diffusi dell’ensemble Micrologus. È il tema di “Ascesa al Monte”, iniziativa fra escursionismo e spiritualità, promossa dall’ufficio turismo del Comune di Assisi e in programma il 13 e il 14 luglio prossimi. Un’esperienza unica, alla seconda edizione, che si propone come uno degli eventi più attesi dell’estate assisana. L’appuntamento è il 13 luglio, con ritrovo alle 16.00 nel parcheggio in prossimità dell’Eremo delle Carceri ad Assisi e partenza alle ore 16.30, per un percorso ad anello fra sacro e profano, di circa 7,5 km con 350 metri complessivi di dislivello in salita, accompagnati da guide escursionistiche qualificate. Dalle pendici del Monte Subasio, verrà attraversata la lecceta secolare che circonda l’Eremo delle Carceri, complesso monumentale che nasce e si sviluppa attorno alla grotta in cui San Francesco si ritirava a pregare. Il percorso continuerà attraverso un sentiero di 4 km che conduce all’antica Abbazia di San Benedetto, una costruzione risalente al X secolo, molto suggestiva, recentemente aperta al pubblico, abitata soltanto da un eremita. Durante il cammino per boschi e abbazie, l’Ensemble Micrologus, composto da musicisti di rilievo internazionale, proporrà concerti diffusi, con canti e musiche ispirati al tema delle Creature (alberi, boschi, piante, animali, uomini) e a come trovare il concetto di “Divino” attraverso la meditazione attiva del cammino. Gran finale dell’evento, sarà il concerto diffuso in varie location all’interno e all’esterno dell’antica Abbazia, che sarà visitabile con la guida di esperti. Al termine, le monache benedettine di Sant’Anna, che gestiscono la struttura, offriranno agli escursionisti una degustazione di prodotti tipici e birra artigianale, fatti in casa delle stesse.   L’escursione è completamente gratuita, ideata e organizzata dal Comune di Assisi, con la collaborazione delle guide dell’Associazione Gmp Gaia. È obbligatoria la prenotazione. L’iniziativa verrà replicata il 14 luglio, con le stesse modalità.   Il programma completo delle escursioni promosse dal Comune di Assisi nel Parco del Monte Subasio e di tutti gli eventi estivi ad Assisi è su www.assisiestate.it. [post_title] => Assisi, 13 e 14 luglio escursioni tra boschi e abbazie [post_date] => 2024-07-03T10:39:19+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720003159000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470681 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => UVE Rooms & Wine Bar di La Morra, relais di charme, si trova nel cuore delle Langhe, proprio in uno dei borghi che ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano nel 2024. La Bandiera Arancione viene assegnata attraverso un processo di certificazione ai comuni dell’entroterra che sappiano esprimere eccellenza in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e innovazione.  Le tranquille vie ciottolate del piccolo centro storico sono un fiorire di enoteche, piccole botteghe e bistrot legati alla straordinaria produzione enogastronomica del territorio, che è stato dichiarato Patrimonio Unesco dell’Umanità. La piazza principale, circondata di edifici storici in pietra e mattoni, si affaccia su un belvedere tra i più suggestivi della zona, che consente di ammirare vigneti a perdita d’occhio sulle colline circostanti. Questa terra regala anche durante la stagione più calda due qualità di tartufo: lo scorzone e l’uncinato, conosciuto anche semplicemente come tartufo nero.  Un soggiorno a Uve Rooms & Wine Bar di La Morra durante la bella stagione dà la possibilità di vivere il territorio open air, puntando su esplorazioni in bicicletta elettrica per i borghi, passeggiate tra i vigneti e gite culturali (e gastronomiche) alla volta delle vicine Alba, Barolo e Asti.  [post_title] => Uve Rooms & Wine Bar di La Morra, nel cuore delle Langhe per un soggiorno esperienziale [post_date] => 2024-07-03T10:38:38+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720003118000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470658 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Crolla per ovvi motivi la domanda verso Giordania e Israele, mentre tiene l'Egitto in particolare con le crociere sul Nilo. Cresce invece l'interesse dei viaggiatori italiani nei confronti di mete estere più esotiche come il Giappone e il Sud Est Asiatico. Ma soprattutto vola il turismo di alta gamma, tanto che a oggi i Viaggi dell'Elefante registrano un +26% delle prenotazioni rispetto all'anno scorso.   "Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo avuto un’alta richiesta verso i Paesi dell’Est del mondo", conferma Enrico Ducrot che, quest’anno, festeggia i 50 anni del tour operator capitolino fondato dal padre Vittorio e che, per l’occasione, ha riproposto nei propri cataloghi i viaggi di gruppo con accompagnatore. "A causa del Covid questo tipo di offerta aveva perso molto appeal - spiega il ceo dei Viaggi dell’Elefante -. In questo primo semestre, invece, abbiamo registrato una maggiore richiesta insieme ai tour su misura. Per festeggiare il mezzo secolo di attività abbiamo perciò deciso di riproporli e stiamo riscontrando un grande interesse. La nostra programmazione si arricchisce così quest’anno di 30 partenze speciali per visitare mete legate a ricorrenze, feste, festival ed eventi religiosi”. A trainare la ripresa del comparto c'è anche la forte ripartenza della Cina, "che è stata negli ultimi anni un po' soffocata dal Giappone – prosegue Ducrot-. Il Sud-est asiatico, inoltre, con Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia, va benissimo. L'India sta crescendo sempre di più e si afferma come un'altra area di compensazione del Medio Oriente. Così come l'Uzbekistan e il Caucaso e poi Armenia e Georgia. Si consolidano anche le richieste per l’Islanda, la Scandinavia e l’intramontabile Grecia classica. Sono in ascesa, insieme all’Africa australe, pure la Tanzania e la Namibia. E sta ritornando sicuramente il Sud America, soprattutto il Perù, che è una meta estremamente importante per noi. Per quanto concerne il mare si rafforzano molte delle destinazioni più conosciute come le Seychelles e le Mauritius, ma registriamo aumenti interessanti anche in relazione al mare del Mozambico e delle Filippine”. Del resto negli ultimi anni il viaggio è considerato sempre più un bene primario, momento di conoscenza e crescita personale al quale i viaggiatori non rinunciano. “Abbiamo alcuni clienti che programmano due-tre viaggi all’anno, per giungere ai più fortunati che se ne possono permettere anche sette". Non solo estero, infine, ma anche una forte crescita del nostro Paese che per i turisti stranieri resta sempre appetibile: “Al momento possiamo dire che il turismo nel Bel Paese non ha subito battute d’arresto": dalle location dedicate al digital detox ai resort al mare o in montagna, alle terme rigeneranti passando per le città d’arte, un evergreen del turismo nostrano. “Si stanno affermando sempre più anche in Italia gli alberghi che diventano vere e proprie destinazioni – conclude Ducrot -: un mezzo per scoprire nuove mete, grazie anche alla formula del long weekend. Al mare o in montagna sono località che consentono di conoscere nuovi territori, di immergersi nella natura o di godere di esperienze enogastronomiche esclusive”. [post_title] => Viaggi dell'Elefante: prenotazioni 2024 a +26%. Tornano i viaggi di gruppo con accompagnatore [post_date] => 2024-07-03T10:12:57+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720001577000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470616 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un'inedita accoppiata: è quella fra Gran Canaria e la Toscana, due destinazioni d'eccellenza unite da un gemellaggio turistico che punta alla valorizzazione dei territori che parlano uno stesso linguaggio, sviluppando un piano comune per la promozione dei rispettivi patrimoni culturali, naturali ed enogastronomici, nel segno della sostenibilità. In questo solco si inserisce la mostra fotografica del Cammino di Santiago di Gran Canaria inaugurata ieri, 1° luglio, a Firenze, presso la Biblioteca delle Oblate e che sarà visitabile gratuitamente per tutto il mese di luglio: la mostra si compone di 30 pannelli fotografici installati a parete e due pannelli dedicati allo storytelling in italiano, inglese e spagnolo.
I crediti sono di Turismo di Gran Canaria e l’autore degli scatti, su incarico dell’Ente, è il fotografo, Nacho González Oramas, di Gran Canaria, specializzato in paesaggio, patrimonio, cultura, eventi e spettacoli. «Il legame tra Toscana e Gran Canaria si esplicita grazie alle ricchezze artistiche, culturali, spirituali e naturalistiche che le rendono mete ambite da turisti di tutto il mondo - ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, presente all'inaugurazione della mostra -. Un grazie particolare va al lavoro compiuto in questa direzione da Toscana Promozione Turistica che per la Regione ha stretto accordi con l’Ente del Turismo di Gran Canaria, nell’ambito di un piano comune di valorizzazione dei rispettivi patrimoni culturali, naturali ed enogastronomic». Entrambi i territori vantano una straordinaria biodiversità terrestre e marina, e una varietà di habitat che li rendono ideali per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta. Il gemellaggio punta alla valorizzazione e alla tutela di questo patrimonio naturale. Gran Canaria ha circa la metà della sua geografia classificata come Riserva della Biosfera, con 33 tra parchi naturali, rurali, riserve naturali monumenti naturali, paesaggi protetti e siti di interesse scientifico, mentre la Toscana ha due biosfere, Isole Toscane e Riserva delle Selve Costiere, oltre a tre parchi naturali, tutti iscritti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Il Cammino di Santiago di Gran Canaria Il Cammino di Santiago di Gran Canaria è uno dei tesori che cela l’isola, ancora poco conosciuti al grande pubblico: un viaggio affascinante attraverso secoli di spiritualità. Da antico pellegrinaggio cristiano a esperienza contemporanea di crescita personale, offre ora un percorso ricco di sfide e scoperte. Questo tracciato, che si snoda dalla parte meridionale dell’isola sino a nord ovest, conduce all’unica sede giacobea al di fuori dell’Europa continentale.
Il Cammino è un percorso di 67 km che attraversa il pittoresco “Continente in miniatura”, così come è conosciuta l’isola, ed è l’unico cammino ufficiale di Santiago non continentale, riconosciuto dalla Chiesa attraverso una bolla papale concessa in perpetuo da Giovanni Paolo II nel 1992, e rappresenta un'esperienza unica tra natura e spiritualità. [gallery ids="470625,470627,470626"]     [post_title] => Gran Canaria chiama Toscana: inaugurata la mostra del Cammino di Santiago dell'isola [post_date] => 2024-07-02T12:55:14+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1719924914000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "olm nature escape le proposte green malghe vie ferrate ed escursioni multisensoriali" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":94,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1277,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470835","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' il momento dei resort. Dopo anni in cui gli investitori istituzionali si sono tenuti alla larga da proprietà considerate eccessivamente volatili e complesse, data la loro eccessiva dipendenza dalle stagionalità del mercato, i capitali guardano ora con grande interesse anche alle proprietà leisure della nostra Penisola. Per la verità, il fenomeno è in crescita da tempo, ma nel 2023, ha spiegato Giampiero Schiavo citando dati Ey, \"le transazioni riguardanti i resort hanno raggiunto ben il 46% degli investimenti alberghieri totali\". In tale contesto, ha proseguito l'amministratore delegato di Castello sgr, in occasione dell'Hospitality Forum organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con la stessa sgr, la Toscana ha attratto il 33% dei capitali dedicati alle strutture leisure, la Lombardia il 20%, la Sicilia il 13%, la Liguria il 10% e la Sardegna il 6%.\r\n\r\nIn generale, stando al Rapporto di Scenari Immobiliari sul mercato immobiliare presentato all'evento meneghino, all’interno di un contesto globale caratterizzato da tensioni di natura geopolitica e aumenti dei tassi di interesse, in Europa, dove la domanda alberghiera nel 2023 ha consolidato i trend di crescita del biennio precedente, il mercato immobiliare è risultato eterogeneo. Sul continenti gli investimenti sono risultati essere comunque prossimi ai 16 miliardi di euro (+8,5% circa rispetto ai quasi 15 miliardi del 2022). E le stime sono al rialzo anche per il 2024, grazie alla riduzione dei costi di finanziamento e al conseguente miglioramento della sostenibilità economica e finanziaria del debito. In Italia il valore delle transazioni nel comparto ha quindi toccato quota 1,4 miliardi (in calo rispetto agli 1,7 miliardi del 2022), mostrando tuttavia una buona dinamicità e mantenendosi sostanzialmente sui livelli storici dell'ultima decade, se si eccettua l'anno record 2019 e il post-Covid 2020.\r\n\r\n \r\n\r\nNon solo: nel 2023 il volume di operazioni svolte da investitori italiani, come poche volte successo in passato, ha superato quello riconducibile a capitali internazionali, provenienti in prevalenza da Francia e Regno Unito e per circa un quarto da Paesi extra-europei. I profili dei principali investitori sono in particolare quelli dei family office, degli operatori alberghieri e dei private equity, i primi due rappresentando la componente maggioritaria degli attori nazionali.\r\n\r\nUn capitolo a parte merita infine il tema dei serviced apartments, che a livello europeo hanno ormai superato le 230 mila unità (+15% rispetto al 2020), pur presentando una distribuzione disomogenea nei diversi mercati del Continente. Nel Regno Unito tale comparto rappresenta infatti già il 15% dell'offerta ricettiva complessiva; una percentuale che scende all'8,7% in Germania e al 4,3% in Francia. Molto più basse sono invece le quote in Spagna e in Italia, che evidentemente mostrano elevate potenzialità di crescita in questo specifico segmento dell'accoglienza. Tanto più che nella nostra Penisola meno del 10% degli aparthotel è oggi gestito da operatori specializzati, per un'offerta media di 80 unità abitative, contro il 15% e le 120 chiavi a livello europeo. Non solo: mentre nel resto del Vecchio continente tali soluzioni sono prevalentemente concentrate nelle grandi città, per rispondere soprattutto alle esigenze dei cosiddetti nomadi digitali e degli studenti, alle nostre latitudini ben l'85% della proposta si trova in città secondarie. Entro la fine del 2025 si prevede peraltro che l'offerta di serviced apartments nel nostro paese cresca di oltre l'80%.\r\n\r\n\"Viviamo in una fase sostanzialmente positiva - ha concluso il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia -. Non possiamo però non tenere conto che l'ospitalità a livello globale vale qualcosa come 10 mila miliardi di dollari, pari a quasi il 10% del pil mondiale. Si tratta di una fetta di torta su cui comprensibilmente in tanti vorrebbero mettere le mani. Occorre quindi essere attrezzati e organizzare l’offerta in tutti i settori. Creare insomma un intesto sistema economico in grado di fare realmente rete\".","post_title":"Schiavo, Castello sgr: in Italia è resort - mania","post_date":"2024-07-05T09:14:58+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1720170898000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470846","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nuovo, ulteriore riconoscimento d’eccellenza per l’aeroporto di Roma Fiumicino che, per la sesta volta negli ultimi sette anni, è il migliore in Europa nella categoria degli scali oltre i 40 milioni di passeggeri.\r\n\r\nIl premio è quello conferito da Aci (Airport Council International) Europe nel corso dell'Assemblea generale che si è svolta a Istanbul in cui, ogni anno, vengono premiati gli scali europei che hanno raggiunto l'eccellenza nei diversi settori. Il “Leonardo da Vinci”, vincitore quest’anno ex-aequo proprio con l’aeroporto internazionale iGA della città turca, si è inoltre aggiudicato il “Digital Transformation Award”, vedendo riconosciuto il suo impegno nella digitalizzazione e nella promozione dell’innovazione, per offrire un’esperienza aeroportuale dei viaggiatori di crescente qualità.\r\n\r\nSempre più “digitale, affidabile, data-driven e sostenibile”: viene così descritto dalla giuria di esperti del settore Aviation lo scalo di Roma Fiumicino, gestito e sviluppato da Aeroporti di Roma, società del gruppo Mundys, che consolida così il suo primato in Europa, costruito con l’aggiudicazione del “Best Airport Award” negli anni 2018, 2019, 2020, 2022 e 2023.\r\n\r\nNello specifico, tra i criteri di valutazione sono stati riconosciuti l’impegno di Adr nelle operations e nella customer experience; lo sviluppo di nuove infrastrutture “green” e l’impegno dello scalo a 5 Stelle Skytrax come «Careport» nella promozione di un aeroporto sempre più sostenibile, che si prenda cura delle persone e del territorio; sull’innovazione come driver di sviluppo del settore, incluso il design e la progettazione di nuove modalità di trasporto.\r\n\r\n“Raggiungere questo risultato ex-aequo con il nuovo, grande aeroporto di Istanbul, oltre al Digital Transformation Award, ci spinge ancor di più a ragionare sul futuro – ha commentato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone -. Se oggi l’aeroporto di Fiumicino è in grado di gestire ottimamente l’importante aumento di traffico, è grazie a una visione che ci ha portati a mettere in atto, anche nei momenti più difficili, importanti investimenti – pari a 2,5 miliardi di euro negli ultimi 10 anni (circa il 50% delle risorse investite nello stesso periodo da tutto il settore aeroportuale italiano); ora, è importante che, per continuare a competere al livello dei grandi hub mondiali, la traiettoria di sviluppo del nostro aeroporto possa proseguire per far fronte all’ulteriore crescita di passeggeri attesa nei prossimi anni”.\r\n\r\nA testimonianza della forte capacità di attrazione della Capitale, in queste settimane il “Leonardo da Vinci” sta registrando un incremento del traffico passeggeri del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023 e, nella giornata di domenica 23 giugno, è stato toccato un nuovo record storico di passeggeri transitati sullo scalo in un solo giorno: oltre 173 mila.","post_title":"Roma Fiumicino conquista di nuovo il titolo di migliore aeroporto in Europa","post_date":"2024-07-05T09:10:56+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1720170656000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470821","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il dato è naturalmente provvisorio e sconta senz'altro il momento poco felice degli altri comparti. Ma a dirlo, non dico cinque-dieci anni fa, persino a ottobre scorso, in molti avrebbero pensato a una fake news. E invece, nel primo semestre di quest'anno l'asset class degli alberghi è stata quella su cui si è concentrata la maggior parte degli investimenti commercial real estate in Italia: qualcosa meno di 1 miliardo di euro su un totale di poco più di 3 miliardi. A seguire gli uffici, che scontano da tempo gli effetti del fenomeno smart working, e la logistica, settore complesso e ad alta intensità di capitale. Sono davvero finiti i tempi, affatto lontani, in cui alle principali fiere del real estate europeo gli alberghi erano relegati nel calderone degli investimenti alternativi, dopo uffici e logistica appunto, ma anche retail e residenziale...\r\n\r\nLo ha rivelato Domenico Basanisi, in occasione dell'Hospitality Forum 2024 organizzato da Scenari Immobiliari a Milano. In tale contesto, ha sottolineato l'head of hotels investment properties Italy di Cbre, un altro dato importante riguarda la natura degli investitori: non solo ha ripreso quota la componente domestica dei capitali, tornata a essere la maggioranza, ma ben il 55% di chi ha operato acquisizioni è rappresentato da proprietari operatori: \"Si viene da due anni di grandi flussi cassa. C'è quindi chi ne ha approfittato per comprare - ha spiegato Basanisi -. Tra l'altro, lato venditori, si tratta generalmente di acquirenti che massimizzano il pricing, in quanto le loro motivazioni vanno spesso oltre alle considerazioni finanziarie, rispondendo anche a logiche industriali e di marketing\".\r\n\r\nA essere ancora dormienti sono invece i capitali core. \"Sulla carta ci sono, sono attivi ma intervengono poco. Nel primo semestre del 2024 hanno contato per circa il 10%. E la tendenza rimarrà con ogni probabilità la medesima anche per il resto dell'anno. E' la motivazione per la quale un mercato come quello tedesco, tradizionalmente caratterizzato proprio da un'elevata presenza di investitori core, sconta oggi qualche difficoltà. Ecco allora che gli investitori cosiddetti value-add rimangono pur sempre la parte più attiva del mercato\".\r\n\r\nIn prospettiva Basanisi prevede una polarizzazione degli investimenti con i capitali value add che tenderanno a concentrarsi sulle proprietà di livello più alto, mentre il mercato dei midscale e degli economy sarà di pertinenza soprattutto degli operatori - proprietari. \"Al momento - ha concluso Basanisi - esiste una serie di asset potenzialmente in vendita appartenenti alla cosiddetta categoria core plus (ottimi tenant accompagnati da brand importanti), localizzati tuttavia in destinazioni secondarie, quali le periferie delle Big 4 (Milano, Roma, Firenze e Venezia) o le città più piccole. E' questo un fattore delicato perché se le richieste sugli yield prime per gli uffici si aggirano sul 4,5%, e con gli hotel si arriva attorno al 5%, in location al di fuori di questo perimetro lo spread si ampia. Il tutto con un conseguente cambiamento della categoria di buyer che si sposta verso investitori interessati a capitalizzare su alti rendimenti prima che i tassi d'interesse scendano in maniera più consistente come da previsione\".","post_title":"Basanisi, Cbre: hotel prima asset class del real estate italiano a inizio 2024","post_date":"2024-07-04T15:02:25+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1720105345000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470811","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Due nuovi itinerari di 15 giorni completamente dedicata all'Asia. Sono l'ultima novità Costa Crociere per l'inverno 2025-26. Protagonista sarà la Serena nel periodo compreso tra novembre e gennaio. Il primo viaggio avrà come destinazione il Giappone, per un itinerario alla scoperta di tradizioni cerimoniali, templi dorati e giardini zen, con un assaggio di storia moderna nelle grandi città. Il tour completo include Hong Kong, Keelung (a Taiwan), Naha, Kagoshima, Tokyo, Kobe e Nagasaki (in Giappone), Busan (in Corea del Sud) e nuovamente Hong Kong.\r\n\r\nIl secondo itinerario è invece un’immersione nel Sud-est asiatico: dalle sconfinate campagne del Vietnam ai templi e alle spiagge dorate della Thailandia, fino agli skyline ultramoderni di Singapore e a tutto il verde della natura delle Filippine e del Brunei, alla scoperta di moschee e artigianato locale. Le destinazioni incluse sono Hong Kong, Nha Trang e Phu My (in Vietnam), Koh Samui (in Thailandia), Singapore, Bandar Seri Begawan (in Brunei), con una sosta lunga di 12 ore, Puerto Princesa e Palawan (nelle Filippine), e poi nuovamente il ritorno a Hong Kong.\r\n\r\nLe crociere in Giappone saranno disponibili con imbarchi da Hong Kong e Tokyo, e si alterneranno con quelle nel Sud-est asiatico, che invece offrono la possibilità di imbarco da Hong Kong e Singapore. I due itinerari potranno essere combinati tra loro in un’unica vacanza di 28 notti. Inoltre, ci sarà la possibilità di estendere il proprio soggiorno scegliendo le date dei voli a propria preferenza, indipendentemente da quelle stabilite per la crociera. In alternativa, per chi ha meno tempo a disposizione, è possibile acquistare anche una sola settimana di uno dei due itinerari. Prima di partire per queste nuove crociere in Asia, la Serena sarà sottoposta a importanti lavori di rinnovamento.","post_title":"Costa rafforza l'offerta Giappone - Asia per l'inverno 2025-26","post_date":"2024-07-04T12:50:09+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1720097409000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470673","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Dhofar - Camels in the beach in Salalah[/caption]\r\n\r\nL'Oman continua ad attrarre flussi crescenti di turisti italiani: nei primi quattro mesi del 2024 la destinazione ha accolto 22.678 visitatori dal nostro Paese, con una crescita del +4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.\r\n\r\nUn risultato incoraggiante, dopo un 2023 che, con 70.000 visitatori italiani e un  incremento del +133% rispetto all'anno precedente, posiziona l'Italia al terzo posto tra i mercati europei, dopo Regno Unito e Germania.\r\n\r\nIl Sultanato è sempre più affermato quale meta di viaggi leisure e incentive, congressi ed eventi grazie alla bellezza dei suoi paesaggi, alla sua ricchezza culturale, all’ampia varietà di attività outdoor da praticare immersi nella natura. \r\n \r\n«Siamo molto soddisfatti degli ottimi risultati in termini di arrivi dall'Italia,  ai quali  ha concorso anche il segmento Mice - spiega Massimo Tocchetti, rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman -. L’Oman è una location ideale per il comparto: la vasta offerta di hotel di altissimo livello, i centri congressuali, le strutture dedicate ai gruppi di varie dimensioni, le attività organizzate per team building,  le meraviglie naturali di un Paese con mille sfaccettature ne fanno una destinazione di eccellenza. A tutto ciò si aggiungono il senso di ospitalità e l’innata gentilezza del popolo omanita».","post_title":"Oman: arrivi italiani a +4,2% nei primi 4 mesi dell'anno, anche grazie al Mice","post_date":"2024-07-04T09:30:21+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1720085421000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470678","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un cammino fra natura, bellezza, musica, meditazione e aggregazione, immersi nel Parco regionale del Monte Subasio, alla scoperta di boschi e antiche abbazie, con concerti diffusi dell’ensemble Micrologus. È il tema di “Ascesa al Monte”, iniziativa fra escursionismo e spiritualità, promossa dall’ufficio turismo del Comune di Assisi e in programma il 13 e il 14 luglio prossimi. Un’esperienza unica, alla seconda edizione, che si propone come uno degli eventi più attesi dell’estate assisana. L’appuntamento è il 13 luglio, con ritrovo alle 16.00 nel parcheggio in prossimità dell’Eremo delle Carceri ad Assisi e partenza alle ore 16.30, per un percorso ad anello fra sacro e profano, di circa 7,5 km con 350 metri complessivi di dislivello in salita, accompagnati da guide escursionistiche qualificate.\r\n\r\nDalle pendici del Monte Subasio, verrà attraversata la lecceta secolare che circonda l’Eremo delle Carceri, complesso monumentale che nasce e si sviluppa attorno alla grotta in cui San Francesco si ritirava a pregare. Il percorso continuerà attraverso un sentiero di 4 km che conduce all’antica Abbazia di San Benedetto, una costruzione risalente al X secolo, molto suggestiva, recentemente aperta al pubblico, abitata soltanto da un eremita.\r\n\r\nDurante il cammino per boschi e abbazie, l’Ensemble Micrologus, composto da musicisti di rilievo internazionale, proporrà concerti diffusi, con canti e musiche ispirati al tema delle Creature (alberi, boschi, piante, animali, uomini) e a come trovare il concetto di “Divino” attraverso la meditazione attiva del cammino.\r\n\r\nGran finale dell’evento, sarà il concerto diffuso in varie location all’interno e all’esterno dell’antica Abbazia, che sarà visitabile con la guida di esperti. Al termine, le monache benedettine di Sant’Anna, che gestiscono la struttura, offriranno agli escursionisti una degustazione di prodotti tipici e birra artigianale, fatti in casa delle stesse. \r\n\r\n L’escursione è completamente gratuita, ideata e organizzata dal Comune di Assisi, con la collaborazione delle guide dell’Associazione Gmp Gaia. È obbligatoria la prenotazione. L’iniziativa verrà replicata il 14 luglio, con le stesse modalità. \r\n\r\n Il programma completo delle escursioni promosse dal Comune di Assisi nel Parco del Monte Subasio e di tutti gli eventi estivi ad Assisi è su www.assisiestate.it.","post_title":"Assisi, 13 e 14 luglio escursioni tra boschi e abbazie","post_date":"2024-07-03T10:39:19+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1720003159000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470681","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"UVE Rooms & Wine Bar di La Morra, relais di charme, si trova nel cuore delle Langhe, proprio in uno dei borghi che ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano nel 2024. La Bandiera Arancione viene assegnata attraverso un processo di certificazione ai comuni dell’entroterra che sappiano esprimere eccellenza in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e innovazione. \r\nLe tranquille vie ciottolate del piccolo centro storico sono un fiorire di enoteche, piccole botteghe e bistrot legati alla straordinaria produzione enogastronomica del territorio, che è stato dichiarato Patrimonio Unesco dell’Umanità. La piazza principale, circondata di edifici storici in pietra e mattoni, si affaccia su un belvedere tra i più suggestivi della zona, che consente di ammirare vigneti a perdita d’occhio sulle colline circostanti.\r\nQuesta terra regala anche durante la stagione più calda due qualità di tartufo: lo scorzone e l’uncinato, conosciuto anche semplicemente come tartufo nero. \r\nUn soggiorno a Uve Rooms & Wine Bar di La Morra durante la bella stagione dà la possibilità di vivere il territorio open air, puntando su esplorazioni in bicicletta elettrica per i borghi, passeggiate tra i vigneti e gite culturali (e gastronomiche) alla volta delle vicine Alba, Barolo e Asti. ","post_title":"Uve Rooms & Wine Bar di La Morra, nel cuore delle Langhe per un soggiorno esperienziale","post_date":"2024-07-03T10:38:38+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1720003118000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470658","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Crolla per ovvi motivi la domanda verso Giordania e Israele, mentre tiene l'Egitto in particolare con le crociere sul Nilo. Cresce invece l'interesse dei viaggiatori italiani nei confronti di mete estere più esotiche come il Giappone e il Sud Est Asiatico. Ma soprattutto vola il turismo di alta gamma, tanto che a oggi i Viaggi dell'Elefante registrano un +26% delle prenotazioni rispetto all'anno scorso.  \r\n\r\n\"Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo avuto un’alta richiesta verso i Paesi dell’Est del mondo\", conferma Enrico Ducrot che, quest’anno, festeggia i 50 anni del tour operator capitolino fondato dal padre Vittorio e che, per l’occasione, ha riproposto nei propri cataloghi i viaggi di gruppo con accompagnatore. \"A causa del Covid questo tipo di offerta aveva perso molto appeal - spiega il ceo dei Viaggi dell’Elefante -. In questo primo semestre, invece, abbiamo registrato una maggiore richiesta insieme ai tour su misura. Per festeggiare il mezzo secolo di attività abbiamo perciò deciso di riproporli e stiamo riscontrando un grande interesse. La nostra programmazione si arricchisce così quest’anno di 30 partenze speciali per visitare mete legate a ricorrenze, feste, festival ed eventi religiosi”.\r\n\r\nA trainare la ripresa del comparto c'è anche la forte ripartenza della Cina, \"che è stata negli ultimi anni un po' soffocata dal Giappone – prosegue Ducrot-. Il Sud-est asiatico, inoltre, con Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia, va benissimo. L'India sta crescendo sempre di più e si afferma come un'altra area di compensazione del Medio Oriente. Così come l'Uzbekistan e il Caucaso e poi Armenia e Georgia. Si consolidano anche le richieste per l’Islanda, la Scandinavia e l’intramontabile Grecia classica. Sono in ascesa, insieme all’Africa australe, pure la Tanzania e la Namibia. E sta ritornando sicuramente il Sud America, soprattutto il Perù, che è una meta estremamente importante per noi. Per quanto concerne il mare si rafforzano molte delle destinazioni più conosciute come le Seychelles e le Mauritius, ma registriamo aumenti interessanti anche in relazione al mare del Mozambico e delle Filippine”.\r\n\r\nDel resto negli ultimi anni il viaggio è considerato sempre più un bene primario, momento di conoscenza e crescita personale al quale i viaggiatori non rinunciano. “Abbiamo alcuni clienti che programmano due-tre viaggi all’anno, per giungere ai più fortunati che se ne possono permettere anche sette\". Non solo estero, infine, ma anche una forte crescita del nostro Paese che per i turisti stranieri resta sempre appetibile: “Al momento possiamo dire che il turismo nel Bel Paese non ha subito battute d’arresto\": dalle location dedicate al digital detox ai resort al mare o in montagna, alle terme rigeneranti passando per le città d’arte, un evergreen del turismo nostrano. “Si stanno affermando sempre più anche in Italia gli alberghi che diventano vere e proprie destinazioni – conclude Ducrot -: un mezzo per scoprire nuove mete, grazie anche alla formula del long weekend. Al mare o in montagna sono località che consentono di conoscere nuovi territori, di immergersi nella natura o di godere di esperienze enogastronomiche esclusive”.","post_title":"Viaggi dell'Elefante: prenotazioni 2024 a +26%. Tornano i viaggi di gruppo con accompagnatore","post_date":"2024-07-03T10:12:57+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1720001577000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470616","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un'inedita accoppiata: è quella fra Gran Canaria e la Toscana, due destinazioni d'eccellenza unite da un gemellaggio turistico che punta alla valorizzazione dei territori che parlano uno stesso linguaggio, sviluppando un piano comune per la promozione dei rispettivi patrimoni culturali, naturali ed enogastronomici, nel segno della sostenibilità.\r\n\r\nIn questo solco si inserisce la mostra fotografica del Cammino di Santiago di Gran Canaria inaugurata ieri, 1° luglio, a Firenze, presso la Biblioteca delle Oblate e che sarà visitabile gratuitamente per tutto il mese di luglio: la mostra si compone di 30 pannelli fotografici installati a parete e due pannelli dedicati allo storytelling in italiano, inglese e spagnolo.
I crediti sono di Turismo di Gran Canaria e l’autore degli scatti, su incarico dell’Ente, è il fotografo, Nacho González Oramas, di Gran Canaria, specializzato in paesaggio, patrimonio, cultura, eventi e spettacoli.\r\n\r\n«Il legame tra Toscana e Gran Canaria si esplicita grazie alle ricchezze artistiche, culturali, spirituali e naturalistiche che le rendono mete ambite da turisti di tutto il mondo - ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, presente all'inaugurazione della mostra -. Un grazie particolare va al lavoro compiuto in questa direzione da Toscana Promozione Turistica che per la Regione ha stretto accordi con l’Ente del Turismo di Gran Canaria, nell’ambito di un piano comune di valorizzazione dei rispettivi patrimoni culturali, naturali ed enogastronomic».\r\n\r\nEntrambi i territori vantano una straordinaria biodiversità terrestre e marina, e una varietà di habitat che li rendono ideali per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta. Il gemellaggio punta alla valorizzazione e alla tutela di questo patrimonio naturale. Gran Canaria ha circa la metà della sua geografia classificata come Riserva della Biosfera, con 33 tra parchi naturali, rurali, riserve naturali monumenti naturali, paesaggi protetti e siti di interesse scientifico, mentre la Toscana ha due biosfere, Isole Toscane e Riserva delle Selve Costiere, oltre a tre parchi naturali, tutti iscritti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.\r\n\r\nIl Cammino di Santiago di Gran Canaria\r\n\r\nIl Cammino di Santiago di Gran Canaria è uno dei tesori che cela l’isola, ancora poco conosciuti al grande pubblico: un viaggio affascinante attraverso secoli di spiritualità. Da antico pellegrinaggio cristiano a esperienza contemporanea di crescita personale, offre ora un percorso ricco di sfide e scoperte.\r\n\r\nQuesto tracciato, che si snoda dalla parte meridionale dell’isola sino a nord ovest, conduce all’unica sede giacobea al di fuori dell’Europa continentale.
Il Cammino è un percorso di 67 km che attraversa il pittoresco “Continente in miniatura”, così come è conosciuta l’isola, ed è l’unico cammino ufficiale di Santiago non continentale, riconosciuto dalla Chiesa attraverso una bolla papale concessa in perpetuo da Giovanni Paolo II nel 1992, e rappresenta un'esperienza unica tra natura e spiritualità.\r\n\r\n[gallery ids=\"470625,470627,470626\"]\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Gran Canaria chiama Toscana: inaugurata la mostra del Cammino di Santiago dell'isola","post_date":"2024-07-02T12:55:14+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1719924914000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti