1 September 2024

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Direttore Tecnico agenzia viaggi (con esperienza ultra ventennale nel tour operating), iscritto all’albo Regione Lazio, offresi per copertura titolo. Disponibilità immediata. Antonella, 338 6164900.


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Ad iniziare da Mirella Alverà (classe 1956), impiegata storica del Consorzio Impianti a fune di Cortina dal 1971.  Poi Franco Frenner (classe 1952), tecnico di valle di Cortina che negli anni '80 e '90 ha accompagnato i primi passi e la successiva evoluzione del sistema del Superski Dolomiti con la sua competenza elettrotecnica ed elettronica. Lo sviluppo dello sci ha richiesto la creazione di nuove competenze tecniche in paese, e Franco Frenner rappresenta l’ampio mondo dei tecnici legati agli impianti a fune e alle piste da sci. E poi ancora Gianfranco Talamini (classe 1950), Enrico Ghezze (classe 1959), Gildo Siorpaes (classe 1938) Per finire con il riconoscimento per chi ha messo a punto per primo l’idea dello skipass, Ugo Illing (1924-2013), ingegnere, che è stato direttore studi e progetti del Coni per le Olimpiadi di Cortina del 1956, progettista della funivia Lagazuoi, direttore d'esercizio di impianti a fune ed esperto di progettazione urbanistica di sistemi di aree sciistiche. Nel 1965 ha ideato e realizzato il "sistema skipass” che ha permesso l'apertura del primo ufficio di vendita al pubblico tramite la neonata associazione Impianti a fune di Cortina lanciando contestualmente l'idea di “settimana bianca”. In occasione dei 50 anni dalla costituzione del consorzio Dolomiti Superski, il Consorzio impianti a fune di Cortina d’Ampezzo ha voluto dunque ricordare il contributo dato dall’intera comunità per lo sviluppo degli sport invernali, garantendo così la crescita turistica della valle nei 100 anni trascorsi dalla costruzione della prima funivia di Pocol nel 1924. «L’auspicio – ha concluso Marco Zardini - è di poter continuare ad aggiungere nuovi capitoli a questa bella storia. Abbiamo di fronte a noi la grande sfida delle Olimpiadi a cui gli impiantisti daranno tutto il supporto possibile, esattamente come ha fatto chi è venuto prima di noi. 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Edificato nel 1377, il castello deve la sua fama al protagonista dell'omonimo romanzo di Bram Stoker. In realtà non ha alcuna relazione con il vampiro, ma basta guardare la sua facciata per immaginare il Conte aggirarsi tra i cupi corridoi. Nel 1920 è divenuto residenza della monarchia rumena ed era la dimora preferita della regina Maria, a cui oggi è dedicato.   [caption id="attachment_473254" align="aligncenter" width="500"] credits: Shubham Singh[/caption] Visita del Castello L'imponente edificio è in stile gotico, con torri appuntite che si stagliano nel cielo. La pianta irregolare segue la configurazione della roccia su cui è eretto. Il materiale costruttivo è un mix di ciottoli di fiume, mattoni e legno. Il grigio delle pietre contrasta con il verde delle montagne circostanti, conferendo all'insieme un'aria misteriosa. All'interno è allestito un museo con opere d'arte e mobili collezionati dalla regina Maria, insieme ad armature d'epoca. Nella Camera delle Torture sono esposti gli antichi strumenti utilizzati per seviziare i nemici, mentre nel Tunnel del Tempo puoi rivivere la storia del castello in chiave multimediale. Periodo e biglietti L'estate rumena ha un clima piacevole, ma è anche il periodo in cui il castello è più affollato. In primavera e autunno lo puoi visitare con più tranquillità (e gli alberghi sono anche più convenienti). Le code alle casse possono essere lunghe, meglio quindi acquistare il biglietto sul sito ufficiale al costo di circa 14 euro. Orario di visita: aprile - settembre dalle 9 alle 18, ottobre - marzo dalle 9 alle 16. Il lunedì apertura alle 12. Altri luoghi da visitare Di cose da vedere a Brasov ce ne sono davvero tante. Di ritorno da Castello puoi esplorare il centro storico, racchiuso in una cinta muraria del XV secolo alta 12 metri e lunga 3 km. Puoi iniziare la visita da Piata Sfatului (del XIII secolo), la piazza che nel Medioevo era il centro della vita pubblica. Accoglie diversi edifici storici, come il Palazzo del Consiglio e la Casa Bayle. Al centro si trova una fontana che rappresenta i sette principi di Brasov: giustizia, saggezza, sobrietà, forza, misericordia, benedizione e bellezza.   Chiesa Nera Nella stessa piazza si trova la Biserica Neagră, la più grande cattedrale gotica del Paese. Fondata nel XIV secolo, deve il suo nome al colore delle pareti, annerite in seguito all'incendio del 1689. Il suo interno è riccamente decorato e accoglie una pregiata collezione di tappeti orientali. Il suo organo ottocentesco conta oltre 4000 canne. È aperta da aprile a settembre dalle 10 alle 19 (la domenica apre alle 12). In tutti gli altri mesi chiude alle 15. Il biglietto d'ingresso costa 2 euro. Torre Bianca e Torre Nera Sempre in Piata Sfatului si ergono le due torri costruite per proteggere l'antico nucleo urbano. La Torre Bianca, detta anche Torre dei Tessitori, è alta 53 metri e risale al XIV secolo. 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Combinando il fascino delle dimore storiche di pregio con la ricchezza culturale e paesaggistica del territorio, Place of Charme intende in particolare trasmettere l’autentico lifestyle del luogo e punta a offrire soggiorni immersivi e autentici. Puntiamo quindi a crescere acquisendo nuove strutture in gestione per esportare la nostra filosofia di accoglienza basata su experience e territorio non solo in Toscana, ma anche in tutta Italia”.\r\n\r\nL’operazione di Ipo avverrà interamente attraverso un aumento di capitale. Il range di prezzo è stato fissato tra un minimo di 2,25 e un massimo di 2,75 euro per azione, per una valutazione pre-money della società compresa tra i 9 e gli 11 milioni di euro. L’ammissione alle negoziazioni è attesa per il prossimo 10 giugno.\r\n\r\nIl brand Place of Charme rappresenta sette delle otto strutture in gestione SoGes, tutte situate in Toscana, tra Firenze e il territorio del Chianti. 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