11 April 2025

Thailandia: gli arrivi italiani superano le attese. Gli appuntamenti col trade

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Il 2024 del Turismo Thailandese si apre con le più rosee prospettive. «Abbiamo chiuso il 2023 con una considerevole crescita dell’incoming dall’Italia  – dichiarano dall’ente  -, attualmente nona destinazione di provenienza lungo raggio».

Gli italiani che hanno visitato la Thailandia sono stati circa 191.000 (10.000 in più rispetto alle aspettative), pari al 68% degli arrivi registrati nel periodo pre-Covid. Cifre destinate ad aumentare grazie anche al ritorno, dopo quattro anni di assenza, del volo diretto giornaliero Thai Airways da Milano Malpensa a Bangkok, che sarà operativo dal prossimo luglio. A tutto vantaggio di una disponibilità di posti aerei, attualmente pari al 60-65%.

L’Ente sarà presente al Tove (4 e 5 febbraio prossimi) e per il 28 febbraio ha già in calendario un’altra iniziativa per il trade con un incontro, a Milano, fra albergatori thailandesi e tour operator italiani.

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Con un valore di circa 65 miliardi di euro e 3 milioni di occupati, il comparto si conferma strategico per il turismo e la promozione del Made in Italy.\r\nIl contesto globale lascia ben sperare. Secondo ACI Europe, nel 2025 il traffico passeggeri in Europa crescerà del 4%, mentre per l’Italia la stima è del +3,6% (fonte Eurocontrol). Nel 2024 il nostro Paese ha superato i 200 milioni di passeggeri, con una quota del 9% del traffico europeo e una netta prevalenza di voli internazionali (66%). In forte espansione gli scali sopra i 15 milioni di passeggeri (+15,6%) e quelli sotto il milione (+16,5%). Fiumicino da solo rappresenta un quarto del mercato nazionale.\r\nNel suo intervento, il presidente di ATRI Stefano Gardini ha evidenziato che il travel retail cresce a un ritmo 2-3 volte superiore rispetto al retail tradizionale, trainato dall’aumento dei viaggi internazionali e dalla domanda di beni di lusso, cosmetici e alcolici. Tra le opportunità per il turismo incoming, la fusione tra ITA Airways e Lufthansa Group, vista come volano per connettività e accessibilità.\r\nIl vicepresidente di Confindustria Marco Nocivelli ha sottolineato la sinergia tra travel retail e Made in Italy, proponendo una campagna nazionale di comunicazione coordinata per valorizzare le eccellenze italiane in mercati chiave come Asia, Medio Oriente, America Latina e Africa, ancora poco esplorati. Ha inoltre evidenziato la necessità di rafforzare la lotta alla contraffazione, che ha già prodotto sequestri per oltre 16 miliardi di euro dal 2008.\r\nNon mancano però i fattori critici: inflazione, dazi, instabilità geopolitica e vincoli infrastrutturali restano ostacoli rilevanti. Le stime Prometeia parlano di fino a 7 miliardi di euro di impatti economici per le imprese italiane legati alle tensioni commerciali globali.\r\nTra le azioni in corso, la battaglia condotta da ATRI ed ETRC per l’introduzione dei Duty Free anche agli arrivi: una misura che potrebbe aumentare il fatturato del comparto di oltre il 20%. Positivi anche gli effetti dell’abbassamento della soglia del Tax Free Shopping, con un +42% di transazioni e +4% sulla spesa. In crescita i visitatori alto-spendenti da Svizzera (21%), America Latina (14%) e Turchia (7%).","post_title":"Forum Atri 2025: il travel retail leva strategica per turismo e Made in Italy","post_date":"2025-04-09T13:43:57+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1744206237000]}]}}

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