18 luglio 2023 11:24
Parte bene l’estate di Garibaldi Hotels che in questo inizio di alta stagione registra già un +38% di fatturato rispetto a 12 mesi fa. A trainare le performance del gruppo pugliese è soprattutto la Sardegna ma anche anche il Trentino conferma le prospettive di crescita, registrando un + 25% medio, con alcune strutture che, a metà luglio, hanno già raggiunto il fatturato consolidato dell’estate 2022.
“La ripartenza delle destinazioni estere a lungo e medio raggio ha sicuramente avuto al momento qualche ricaduta sul mare Italia, ma molto dipende da quando si è venduto le camere, con che modalità e su quali mercati – spiega il direttore generale della compagnia, Fabrizio Prete -. È evidente infatti che, volendo mantenere le stesse tecniche di vendita degli ultimi due anni, le conseguenze possono essere impattanti sul fatturato e sull’adr, ma in caso contrario l’effetto negativo si attenua e in alcuni casi si inverte. I primi dati, che abbiamo elaborato dopo poco più di un mese dell’apertura delle nostre strutture e le prenotazioni per i prossimi mesi, ci portano infatti a essere ottimisti. Il Santina Resort, oramai ben avviato, è la sorpresa di quest’estate con un incremento, al momento, del 50%. Bene anche Puglia e Sicilia, mete sempre molto ambite sia dagli italiani che dagli stranieri”.
Sul fronte degli stranieri prosegue inoltre il percorso di destagionalizzazione del gruppo, al fine di incrementare questo segmento ancora marginale ma con un enorme potenziale: “L’ingresso nel team di Luigi Tilotta come direttore commerciale fa parte di una strategia di sviluppo incentrata soprattutto su questo obiettivo e sulla managerializzazione dell’azienda – prosegue Prete -. A oggi la presenza degli stranieri nelle nostre strutture è di circa il 18%, grazie ad accordi con to in alcuni paesi come Francia, Germania, Polonia, Cecoslovacchia che ci permettono di ottimizzare i periodi di bassa stagione. Vogliamo arrivare al 35% e abbiamo tutte le carte in regola per sviluppare ulteriormente questo mercato”.
Il 2023 ha segnato la completa ripresa anche del turismo nelle città d’arte con Roma e Lecce protagoniste, dove i city hotel della compagnia hanno registrato un fatturato positivo già da inizio anno. Anche l’estate si prospetta perciò a pieno regime, un po’ in controtendenza rispetto a qualche anno fa. “Bisognerà ovviamente valutare la marginalità, che negli anni scorsi è stata erosa dai costi fissi elevati – conclude Prete -. Oggi però i prezzi leggermente calmierati ci permettono di fare previsioni un po’ più ottimistiche per questa calda estate. La sfida è poter raggiungere una marginalità tale che possa contrastare anche il notevole incremento degli oneri finanziari dovuti all’impennata dei tassi di interesse. Proprio per questo motivo oggi bisogna fare estrema attenzione agli investimenti e concentrarsi sulla vendita di ciò che si ha, senza sognare rinnovamenti o trasformazioni di prodotti alberghieri. Soprattutto in aree e strutture dove tutto questo non è poi ribaltabile sulle tariffe per varie ragioni e specialmente dove non si può garantire un’apertura della proprietà almeno su dieci mesi, in modo da avere una continuità operativa pressoché annuale e un ammortamento di tali investimenti e dei costi fissi su un periodo più ampio. Impensabile infatti attivare operazioni importanti su strutture con apertura di appena quattro o cinque mesi, di qualsiasi categoria esse siano ”.
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[post_content] => «Non abbiamo ancora evidenza di altre regioni intenzionate a seguire questa strada, ma quello dell'Abruzzo resta un esempio importante»: Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, commenta così l'annuncio odierno dell'investimento della low cost irlandese sull'aeroporto di Pescara, che segue la decisione della Regione Abruzzo di abolire l'addizionale comunale. Terza regione italiana a prendere questa strada, dopo Friuli Venezia Giulia e Calabria.
«Un'iniziativa che ci ha consentito di sbloccare gli investimenti, con benefici che si riflettono in un maggior numero di posti di lavoro e nello sviluppo dell'indotto».
A Pescara la compagnia basa quindi un secondo aeromobile e lancia cinque nuove rotte: Breslavia, Cagliari, Kaunas, Valencia e Milano Malpensa, che portano a 19 il totale operato nel network. Obiettivo dichiarato: «Superare il milione di passeggeri all'anno, per una crescita del +30%. Da sottolineare il rafforzamento della connettività domestica con il Nord Italia, con un'attenzione particolare per il segmento business grazie ai due voli giornalieri su Malpensa, che si aggiungono a quello quotidiano su Torino. In parallelo, sempre sul domestico, potenziamo anche i collegamenti con le isole, che con la new entry di Cagliari diventano due per la Sardegna (che si affianca ad Alghero), e due sulla Sicilia, (con Trapani e Catania). Inoltre, aumentiamo le frequenze su 5 rotte già esistenti: Bruxelles, Catania, Bucarest, Londra e Francoforte».
A Pescara Ryanair ha nuovamente espresso la propria richiesta al governo italiano «di sospendere la decisione di aumentare l'addizionale negli aeroporti italiani con oltre 10 milioni di passeggeri all'anno e l'auspicio che la tassa venga rimossa a a livello nazionale: in questo caso - come più volte dichiarato - la compagnia potrebbe investire fino a 4 miliardi di dollari in Italia, movimentando 20 milioni di passeggeri annui in più, offrendo 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro».
La vision sui prossimi mesi
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[post_content] => Un nuovo network consulenziale sbarca in Italia. Fondato in Belgio nel 2007 dal gruppo Bts approda nel nostro Paese Travel Experts. "Siamo consapevoli che nella Penisola esiste già un marchio simile (Travel Expert, ndr), da cui peraltro proviene il nostro support and onboarding manager, Tommaso Giorgetti - ci tiene subito a precisare l'operation director, Alexander Creyf, che dallo scorso febbraio si è trasferito a Milano per avviare la nuova divisione -. Abbiamo anche ragionato sulla possibilità di cambiare il nome per il debutto tricolore. Ma avrebbe complicato la nostra immagine internazionale, per cui abbiamo deciso di mantenere l'identità originaria. Tanto più che il brand in Italia è ufficialmente registrato dal 2013".
Il modello è quello della tipica rete consulenziale con focus però sulla specializzazione (per destinazione, ma anche per prodotto), nonché sui target upscale e luxury. Il tutto anche grazie alla partnership con Virtuoso, di cui Bts è membro fondatore. "Agli affiliati non chiediamo nessuna fee di entrata, applicando solo un rapporto 70-30 sulle marginalità e non sui ricavi. Abbiamo pure un fondo di garanzia di proprietà, per cui riceviamo dai consulenti un piccolo contributo basato sui volumi ma solitamente pari ad appena 300 euro all'anno".
I servizi offerti spaziano dalla centralizzazione delle procedure amministrative e dei contratti con tour operator, aerei e hotel, all'assistenza completa sulla biglietteria, sino al marketing e al supporto su contabilità e su altri aspetti burocratici. Travel Experts mette pure a disposizione degli spazi in cui i consulenti possono incontrarsi tra di loro o con i propri clienti. In Italia, al momento ce ne sono due, a Milano e a Torino, ma altri ne potranno seguire con lo sviluppo del network. La rete ha realizzato un fatturato di 100 milioni di euro nel 2024 nel solo Belgio, dove conta circa 125 consulenti. L'obiettivo è ora quello di raggiungere i 250 milioni complessivi entro cinque anni.
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"La nostra mission - aggiunge il ceo di Bts Travel Group, Mickey Creyf - è quella di aiutare gli agenti ad aumentare i tassi di conversione e le marginalità. Normalmente meno del 50% di chi entra in adv effettua poi l'acquisto vero e proprio, mentre quando si lavora per appuntamenti tale percentuale sale al 95%. Non solo: la marginalità media di un agente in Europa è attorno all'8%-10%. Noi puntiamo a rimanere costantemente sopra al 15%. In Svezia raggiungiamo persino il 20%".
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Il giovane presidente, nato a Parigi e “cittadino del mondo” - come ama definirsi -, ha deciso di trasferirsi stabilmente a Santa Cristina Gela. Un ritorno alle origini che porta con sé la leadership dinamica di un giovane appassionato, deciso a portare avanti il sogno vitivinicolo avviato nel 1997 da Paolo e Florence Marzotto, suoi nonni materni, con uno sguardo attento alle nuove tecnologie e alle esigenze dei wine lovers di oggi.
«Abbiamo deciso di concentrare l’area di coltivazione di tutte le nostre vigne esclusivamente nel comprensorio di Santa Cristina Gela e Piana degli Albanesi - area estremamente vocata - e stiamo di conseguenza rimodulando il portfolio prodotti e il packaging affinché ogni vino possa comunicare la distintività della nostra nuova identità di marca - spiega Dante Bonacina, Amministratore Delegato dell’azienda - La sfida del valore, che ha come obiettivo l’eccellenza produttiva e distributiva, deve tradursi nel miglioramento delle marginalità. Ogni operazione - dal vigneto alla cantina - è stata riconsiderata per minimizzare l'impatto ambientale, promuovere la biodiversità, ottimizzare risorse e costi di produzione attraverso investimenti mirati ed economie di scala, che saranno fonte e risultato di un assortimento vini più ristretto e curato. Il Piano Industriale su cui stiamo lavorando avrà necessariamente un orizzonte temporale ampio, in virtù della complessa ristrutturazione del patrimonio viticolo e delle aree aziendali. Un driver per i prossimi anni, dal quale ci attendiamo un sensibile miglioramento delle performance ed un concreto rilancio e risanamento dell’azienda».
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«I grandi avvenimenti o gli avvenimenti sportivi in generale sono un fattore di economia territoriale, ma anche di interesse nazionale. Io credo che sia fondamentale, come stiamo facendo anche in altri ambiti, trovare un metodo per collaborare tra Stato e Regioni. Questo nell'ottica appunto dell'attrattività del turismo sportivo».
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“Poiché New York Jfk è uno dei nostri più importanti gateway nordamericani, siamo estremamente entusiasti di trasferirci nel nuovo e modernissimo T6 - ha dichiarato Mikko Turtiainen, direttore delle vendite per le Americhe di Condor -. L'esperienza boutique e curata del nuovo terminal è in linea con il dna del marchio Condor. Il nostro marchio a strisce è rappresentativo della diversità delle destinazioni e degli ospiti che serviamo, così come del nostro equipaggio, e il nostro obiettivo è personalizzare l'esperienza degli ospiti. I passeggeri Condor potranno inoltre usufruire di collegamenti ininterrotti con le operazioni del Terminal 5 del nostro partner JetBlue, situato a pochi passi dai gate del T6”.
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E' fissato per la fine di gennaio il debutto del brand Mövenpick di casa Accor in Polonia con il Grand Wrocław e il Karpacz Resort & Spa. Le due inaugurazioni si aggiungono al percorso di espansione del marchio in Europa, con altre recenti aperture in Belgio e Azerbaigian, oltre ai prossimi debutti in Italia (Bari e Mondello), Grecia (Sivota) e Montenegro (Kotor) nel corso dell'anno.
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Situato nel cuore di Breslavia, la terza città più grande della Polonia, ricca di storia, cultura e innovazione, il Mövenpick Grand Wrocław si trova in un edificio storico completamente ristrutturato e dispone di 180 camere. Gli ospiti possono assaporare le rivisitazioni moderne della cucina tradizionale polacca presso il ristorante e il bar, rilassarsi sulla terrazza dell'hotel o distendersi nell'area benessere. Chi viaggia per lavoro può inoltre accedere a uno spazio versatile per eventi aziendali e riunioni private.
Immerso tra le foreste della Polonia sud-occidentale, il Mövenpick Resort & Spa Karpacz offre 126 camere e un comodo accesso alla vicina stazione sciistica e ai sentieri panoramici. I servizi includono piscine riscaldate all'aperto circondate da una vegetazione rigogliosa e un'area benessere con un'ampia spa e otto sale per trattamenti. Gli ospiti possono esplorare i dintorni, dalle maestose cime della catena montuosa Karkonosze alla tranquilla bellezza della valle del fiume Łomnica, per una destinazione ideale per tutto l'anno.
Le prossime aperture italiane riguardano invece, come annunciato, il Mövenpick Hotel Bari e il Mövenpick Hotel Mondello Palace Palermo. La proprietà pugliese è situato in un edificio storico che si affaccia sul centro storico della città e sul mare Adriatico. Accoglierà gli ospiti a partire da maggio 2025, con le sue 180 camere e suite, una moderna spa e un vivace ristorante.
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Fondato nel 1948, Mövenpick è stato il pioniere della ristorazione svizzera e si è evoluto in un marchio alberghiero internazionale, che ha il suo fulcro nell'eccellenza gastronomica inventiva. Oggi vanta un portfolio di oltre 120 hotel in tutto il mondo, dove la cucina è la chiave di volta dell'offerta.
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Secondo un'indagine di marhaba, marchio leader a livello globale nell'ospitalità aeroportuale, i viaggiatori italiani sono sempre più attratti da queste proposte: la survey realizzata in collaborazione con AstraRicerche, mostra che 1 viaggiatore su 2 ha sottolineato l'importanza della presenza di negozi e servizi all'interno degli aeroporti, mentre il 41,5% conosce molto o abbastanza bene servizi di alto livello che offrono un'esperienza di viaggio su misura e personalizzata. Infine, 1 viaggiatore su 5 è disposto a spendere più di 200 euro per usufruire di un’esperienza di questo tipo per viaggiare in modo più confortevole.
La crescente domanda di servizi personalizzati e di un'esperienza di viaggio più fluida ha portato marhaba, a individuare in Milano Malpensa un'opportunità unica per offrire un servizio su misura, rispondendo alle aspettative di un pubblico sempre più esigente.
“I dati della ricerca ci dicono che la metà degli utilizzatori attuali del servizio di “Meet & Greet” (il 52%) ha intenzione di usarlo più spesso in futuro, a conferma di un interesse sempre maggiore dei viaggiatori italiani - spiega Shahab Al Awadhi, global manager marhaba -. A Milano Malpensa, siamo pronti a soddisfare questa domanda, portando l'esperienza aeroportuale a nuovi livelli. Il nostro obiettivo è offrire ai passeggeri comfort, comodità e un'esperienza di viaggio di alta qualità senza pari. I nostri servizi di ospitalità aeroportuale contribuiranno a rafforzare ulteriormente la posizione di Milano Malpensa come hub globale per fiere, conferenze ed eventi, garantendo un'esperienza di viaggio unica e indimenticabile, in linea con la filosofia di accoglienza che da sempre contraddistingue il nostro marchio.”
A scegliere il “Meet & Greet” è nel 56,2% dei casi chi vuole avere un'assistenza e un servizio personalizzati per gestire tutte le necessità del viaggio. Il 43,1% sceglie il servizio per poter beneficiare di momenti di relax durante il viaggio, il 31,4% lo utilizza per godere di comfort esclusivi e di alto livello e il 37,3% lo sceglie per i vantaggi che si hanno nel viaggiare con i propri bambini, con un parente o con un ospite speciale.
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[post_content] => Importante operazione di Blastness che acquisisce Athena Solutions, realtà travel tech specializzata nel settore delle strutture ricettive con il marchio ErmesHotels. Tra i servizi offerti, sistemi di prenotazione, preventivazione automatica, channel manager, connettività gds e pagamento automatizzato. L’operazione arricchisce il portafoglio di Blastness con soluzioni tecnologiche e strutture alberghiere di rilievo strategico e ne rafforza il posizionamento sul mercato italiano. L’acquisizione prevede inoltre la piena continuità aziendale per Athena Solutions, i cui fondatori proseguiranno nella collaborazione in posizioni manageriali all’interno del gruppo.
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Fondata e guidata da Marco D’Amore, Roberto Romano e Roberto Santececca, Athena Solutions vanta oggi oltre 600 strutture clienti, tra cui realtà di prestigio quali il Grand Hotel Quisisana di Capri, il Covo dei Saraceni a Positano, il Grand Hotel et de Milan, le masserie San Domenico e Torre Coccaro, il nuovissimo The Plein Hotel di Milano, nonché importanti gruppi alberghieri come Egnazia Ospitalità Italiana (di cui fa parte il noto Borgo Egnazia), Greenblu, Bettoja, Marcegaglia, Eight Hotels (Portofino, Paraggi, Venezia, Cortina), Mangia’s, Bluserena e molti altri che si aggiungono alle oltre 1.200 strutture clienti di Blastness.
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[post_content] => Un'ultima attesa per il sigillo ufficiale all'ingresso di Lufthansa nel capitale di Ita Airways, con una quota del 41% e un investimento di 325 milioni di euro, destinati a salire fino a 820 milioni entro il 2033 quando i tedeschi potrebbero detenere il 100% della compagnia.
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Grande acquisizione
"Ita è la più grande acquisizione nella storia di Lufthansa - sostiene Spohr, ripreso da La Repubblica -. Senza la prospettiva di un contributo agli utili a nove cifre, non avremmo fatto questo passo”, sottolineando che l’acquisto del 100% di Ita è “l’obiettivo”, ma l’aumento della partecipazione non sarà nel 2025. “È nel nostro interesse mantenere il governo italiano a bordo nei prossimi mesi", ha detto il manager.
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