15 giugno 2023 14:49
Che l’ex storica sede del Pci di via delle Botteghe Oscure fosse destinata a diventare un hotel era già noto da tempo. Da quando cioè, come da noi riportato, il proprietario dell’immobile, Giampaolo Angelucci, aveva annunciato a giugno dell’anno scorso di aver raggiunto un accordo di locazione per la valorizzazione dell’asset capitolino con la joint venture tra il gruppo Rossfin e la compagnia alberghiera Ag Group. All’epoca, però, non si sapeva ancora a quale brand la stessa Ag Group, che agisce come white label company, avrebbe infine affiliato il nuovo 5 stelle da 70 camere, che sarebbe sorto dalla riqualificazione dell’edificio di circa 8 mila metri quadrati.
A campeggiare sulla facciata dell’immobile che ospita, tra le altre cose, la bandiera della Comune di Parigi sarà il marchio di casa Hyatt Thompson Hotels, che segnerà in questo modo il proprio debutto in Italia. L’apertura dell’albergo è prevista per metà del 2024 e sarà il secondo del marchio in Europa dopo l’indirizzo di Madrid inaugurato nel 2022. Il brand luxury lifestyle Thompson è entrato nel portfolio Hyatt nel 2019, a seguito dell’acquisizione del gruppo Two Road Hospitality che include anche i marchi Alila, Destination, Joie de Vivre e Tommie. Un’ulteriore struttura Thomson è in pipeline nel Vecchio continente a Vienna, con apertura calendarizzata per il 2025.
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[post_content] => Il soft brand di casa Marriott, The Luxury Collection, debutta a Diriyah, città nota per essere stata il luogo di nascita del regno saudita nel 1727. Conosciuta per il suo valore storico e per l'antica architettura Najdi, Diriyah ospita tra le altre cose un sito Patrimonio dell'umanità Unesco, At-Turaif, che offre uno sguardo sul passato della regione, con palazzi, moschee e strutture in mattoni di fango ben conservati e restaurati, emblematici del Najd, la regione centrale dell'Arabia Saudita.
Il Bab Samhan, a Luxury Collection Hotel, Diriyah, deve inoltre il suo nome a una delle porte della città, dove il sovrano Abdullah bin Saud organizzò i piani di difesa della capitale contro le forze ottomane. L'hotel è stato realizzato in collaborazione con il fondo pubblico d'investimento e sviluppatore Diriyah Company Group, includendo elementi di design Najdi restaurati e ispirati al sole, ai fiori selvatici, alle fronde delle palme e alle montagne della regione.
All'arrivo gli ospiti sono dunque invitati a varcare le grandi porte Najdi per essere accolti in un'intima lobby con sedute in stile lounge che ricordano una casa araba. Al momento del check-in, vengono servite bevande tradizionali, datteri ripieni, cioccolatini al caffè al cardamomo e gelati speziati alla frutta nel Wujar, la lounge della lobby che si ispira ai luoghi sociali in cui il caffè e il tè venivano cotti a fuoco aperto.
Le pareti color sabbia e gli archi presentano opere d'arte locali, tappeti e manufatti artigianali nelle 134 camere, tra cui 23 suite. Le stanze rispecchiano il design Nadji con tonalità crema chiare e motivi geometrici completati da arte, libri e manufatti locali. L'hotel invita poi a scoprire le tradizioni gastronomiche dell'Arabia Saudita con tre ristoranti distinti, ognuno dei quali propone la cucina della regione. Il locale principale, Jareed, celebra le tradizioni culinarie del Najd abbinati a tecniche contemporanee, con prodotti di stagione di provenienza locale per creare piatti autentici come il muuqaal, il matazeez e il kabsa. Il Taleed, guidato da chef Micheal Mina, è invece un vivace spazio sociale dove gli ospiti possono gustare i piatti classici della cucina mediterranea e i sapori regionali dello chef vincitore del premio James Beard. Infine, il Medheef, aperto tutto il giorno, include una cucina a vista e serve piatti stagionali ispirati ai viaggi internazionali dello chef.
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[post_content] => Aci blueteam chiude un ottimo 2024, registrando un volume d’affari complessivo di 270 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2023. "Abbiamo registrato un’importante crescita trasversale in tutte le linee di business - racconta il direttore generale, Roberto Bettinelli -. La divisione corporate travel si conferma centrale, con 180 milioni di euro (+2,84%), mentre altre aree strategiche hanno mostrato una forte accelerazione: il mice ha segnato un +27% raggiungendo i 26 milioni, il leisure travel è cresciuto del 20% arrivando a 25 milioni e il fulfillment ha mantenuto i suoi 39 milioni. Questi risultati sono il frutto di una strategia innovativa, di investimenti tecnologici mirati e di una sinergia consolidata con Automobile Club Italia, che rafforza la nostra presenza anche nel settore automobilistico sportivo".
Nel dettaglio, nonostante una contrazione nel segmento fashion, che rappresenta il 60% del fatturato relativo, il 2024 ha visto comunque una crescita significativa del segmento corporate, grazie anche all’ottimizzazione dei processi e all’implementazione di servizi quali Multiservice, Cardriver e Vip Concierge. L’integrazione con l’ufficio Blueteam Usa e il potenziamento del servizio h24 totalmente in-house hanno ulteriormente elevato la qualità dell’offerta. Per il 2025, Aci blueteam mira perciò a espandere la propria presenza in nuovi settori, pur continuando a presidiare il segmento fashion con soluzioni tailor made.
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[post_content] => Sotto l'albero di Natale di Ita Airways e Lufthansa è arrivato il via libera dall'assemblea straordinaria degli azionisti di Ita all'aumento di capitale riservato a Lufthansa da 325 milioni di euro.
In una nota divulgata nella serata di venerdì 20 dicembre, Ita spiega che il documento "dovrà essere sottoscritto da Lufthansa entro il 15 gennaio 2025. Tale passaggio consentirà alla compagnia tedesca il suo ingresso in Ita Airways con una partecipazione del 41% del capitale".
La stessa assemblea ha approvato anche il nuovo Statuto sociale, "che prevede una serie di prerogative e diritti tipici in operazioni straordinarie di tale tipologia destinati ai due azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Lufthansa, in relazione alla gestione congiunta di Ita Airways".
Il nuovo cda
Tale statuto diverrà efficace alla sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Lufthansa: seguirà un'assemblea ordinaria degli azionisti di Ita che nominerà il nuovo consiglio di amministrazione della compagnia, dando corso agli accordi stipulati a giugno 2023 e alla nuova governance del vettore.
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L’albergo si trova a pochi minuti dalla funivia di Alagna, che conduce al comprensorio sciistico Monte Rosa Ski, un’area che collega tre valli: la Valsesia e quelle di Gressoney e di Champoluc, con 150 chilometri di piste tra Piemonte e Valle d’Aosta. La struttura dispone di 56 camere e di un wellness center con spa, provvisto di un’area adults only di 300 metri quadrati, con piscina interna ed esterna, una piscina salata per la terapia del galleggiamento, idromassaggio, due saune, bagno turco, docce sensoriali e quattro sale per trattamenti. A ciò si aggiunge un’altra area di 400 metri quadrati dedicata alle famiglie, con piscina interna ed esterna. Inoltre, gli ospiti possono godere di un ampio giardino, che include una zona giochi per bambini e sdraio. Per quanto riguarda la proposta gastronomica, il ristorante offre colazione, pranzo e cena, con possibilità di pensione completa o menù à la carte.
"Entrare a far parte di un gruppo internazionale così importante rappresenta un’opportunità di sviluppo, ma anche un riconoscimento del valore e della bellezza di questo versante del monte Rosa", sottolinea la stessa Lara Ponti, che è anche titolare dell'hotel. Questa acquisizione rafforza il portfolio del brand Nh Collection, che è presente in Italia con 17 indirizzi nelle principali città del Paese, tra cui Roma, Milano, Firenze, Venezia, Taormina, Genova, Verona e Torino. Il marchio è inoltre già attivo in Piemonte, precisamente a Torino, con l'Nh Collection Torino Piazza Carlina e l'Nh Collection Torino Santo Stefano. In totale, il gruppo Minor Hotels Europe & Americas, a cui appartiene il brand, conta 60 strutture in Italia, con le insegne Anantara, Tivoli, Avani, nhow, Nh e appunto Nh Collection.
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[post_content] => Debutto in Repubblica Ceca per il brand W del gruppo Marriott che apre a Praga dando nuova vita all'ex Grand Hotel Europa, storica struttura della città in stile Art Nouveau. Situato in piazza Václavské, il W Prague dispone di 161 camere e suite. A curare il restyling dell'albergo gli architetti di fama internazionale Benoy e il pluripremiato studio londinese di design AvroKo, in collaborazione con i designer locali Chapman Taylor, che hanno re-immaginato uno dei punti di riferimento della città ispirandosi alla ricchezza culturale di Praga e alle radici Art Nouveau dell'edificio. Aggiunta anche un'ala contemporanea a forma ellittica di nove piani, progettata dallo studio di architettura Dam. Presenti pure delle installazioni d'arte e di vetro curate dall'Adam Ellis Studio e da artisti locali. Il brand Klimchi aprirà poi la sua prima boutique all’interno del W Prague, presentando eleganti oggetti in vetro di Boemia.
Sul fronte f&b, un tempo epicentro della mondanità praghese negli anni Venti, l'hotel vedrà la rinascita del Grand Café, in collaborazione con il ristoratore monegasco Riccardo Giraudi. Le Petit Beefbar del Grand Café è invece un bistrot di alto livello, che si distacca dalle tradizionali steakhouse e si concentra su concetti di condivisione con carni pregiate e locali, traendo ispirazione da palette e ricette globali. Situato al piano terra dell'ala contemporanea, la W Lounge è l'epicentro sociale dell'hotel. Lo spazio con arredi in blu, verde e terracotta, si estende su una terrazza interna, il W Lounge Garden, dove ospiti e abitanti del luogo possono gustare piatti da condividere e cocktail d'autore, mentre la curatrice musicale, Adriana Mižigárová, dà il tono alla serata. Il Bisou è quindi uno spazio per incontrare gli amici e sorseggiare caffè, vini locali e champagne. Sullo sfondo dell'imponente skyline di Praga, l'Above Rooftop è una terrazza all'aperto. Il Minus One, nel seminterrato, invita infine gli ospiti a sorseggiare uno dei cocktail curati dal pluripremiato mixologist Jan Šebek, tra drink moderni e una selezione di classici rivisitati.
Nascosta agli occhi di tutti, l'Away Spa offre una fuga serena dalla città. Al centro della scena c'è la Wet pool, dove gli ospiti possono godere di una suite termale con accesso a sauna, bagno turco, idromassaggio e all'All Seasons Water Journey: un'esperienza immersiva multisensoriale che riproduce le sensazioni di tutte e quattro le stagioni. Presenti pure un beauty bar e cinque sale per trattamenti, tra cui una sala per coppie. I servizi offerti includono trattamenti come il massaggio De-Stress, uno dei punti forti delle offerte della spa, progettato per sciogliere le tensioni, lenire i muscoli affaticati e fornire un profondo relax con aromi calmanti. Per gli amanti del fitness, la palestra Fit è dotata di attrezzature Matrix e di offerte fitness on demand.
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Quest’anno, per la prima volta dalla sua riapertura sotto la gestione di Rocco Forte Hotels, Villa Igiea sarà aperta per tutta la stagione invernale, offrendo ai viaggiatori un soggiorno palermitano di lusso lontano dalle folle estive e dalle temperature più calde.
Villa Igiea offre ai suoi ospiti esperienze esclusive come l’accesso al dietro le quinte del Teatro Massimo di Palermo, percorsi culturali e a stretto contatto con la natura via terra e via mare, come l’itinerario in barca a vela con partenza dalla Marina di Villa Igiea, esperienze gastronomiche e di benessere.
Fa gli itinerari alternativi suggeriti dall’hotel, il Set-Jetting, realizzato da Gabriele Muccino accompagna alla scoperta delle location cinematografiche di Palermo e dintorni tra film italiani ed internazionali.
È da Mondello e dal centro storico di Palermo, e dal film Fino alla fine di Gabriele Muccino (2024) che parte l’itinerario cinematografico pensato dal regista italiano. Dalla nota meta balneare di Mondello, con la sua sabbia bianca e le acque cristalline si prosegue perdendosi fra vie e piazze storiche di Palermo, tra cui Vicolo Ponticello, Casa Professa e Piazza Bellini.
Si tocca poi la Tonnara di Scopello, tra Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo, nella cornice della Riserva naturale dello Zingaro. Qui sarà possibile passeggiare nella caletta che ha fatto da set a una scena del film Ocean’s Twelve di Steven Soderberg (2004) con George Clooney, Matt Damon, Brad Pitt e Julia Roberts.
Di nuovo a Palermo per visitare Palazzo Gangi, dimora settecentesca dei Principi di Valguarnera resa immortale da Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963). Gli appassionati qui ricorderanno la scena del Ballo del Gattopardo, girata in uno dei saloni più eleganti del palazzo. Alain Delon e Claudia Cardinale, soggiornarono proprio a Villa Igiea durante le riprese.
Lontano dai classici percorsi turistici, Palazzo Abatellis, sede della Galleria Regionale, è stato il suggestivo set di Palermo Shooting di Wim Wenders (2008). Qui, attraverso un dipinto, il regista racconta l’anima e le contraddizioni della società palermitana.
Villa Palagonia è l’ultima tappa del percorso che si conclude a Bagheria, vino a Palermo, location scelta da Michelangelo Antonioni per L’Avventura (1960) e da Giuseppe Tornatore per Baarìa (2009). Gli ospiti di Villa Igiea possono scoprirne il viale alberato e i saloni durante un tour guidato da un visual artist siciliano.
Di Elisa Biagioli
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Per ora si tratta solo di voci, ma stando alle rivelazioni di alcuni insiders il brand Four Seasons potrebbe presto sbarcare anche sull'isola di Capri. Il gruppo Statuto, già partner del marchio canadese per il San Domenico di Taormina e per il Danieli di Venezia, avrebbe infatti acquisito il 5 stelle da 56 camere Caesar Augustus di Anacapri, già di proprietà della Società Amministrazione Gestione Alberghi che lo gestiva direttamente dal 2000. La società real estate italiana avrebbe quindi deciso di affidarne l'operatività proprio alla compagnia controllata da Bill Gates.
Continua insomma la fatale attrazione tra Four Seasons e la nostra Penisola. Oltre alle strutture già attive a Milano, Firenze e Taormina, il gruppo si appresta infatti a entrare anche a Venezia (con il Danieli appunto, il cui rebranding è previsto per il 2025), nonché in Puglia, in partnership con Omnam, e a Roma, in collaborazione con la società d’investimento portoricana Fort Partners, con la quale si vocifera dovrebbe aprire anche a Portofino.
Intensa è pure l'attività d'investimento recente del gruppo Statuto, che pochi mesi fa ha acquisito per circa 100 milioni di euro l'ex Grand Hotel Cadenabbia sul lago di Como, destinato a diventare un Six Senses nel 2028. La società è inoltre proprietaria di alcune delle più prestigiose strutture italiane, quali il Mandarin Oriental e i prossimi Marriott Piazzetta Bossi (che verrà inaugurato a breve), Rosewood (2025) e Six Senses (2026) di Milano, nonché l'Edition Rome e Le Ginestre di Porto Cervo (che diventerà Mandarin Oriental), oltre naturalmente al San Domenico di Taormina e al Danieli di Venezia. Recenti infine pure le acquisizioni all'estero dei Six Senses London e Ibiza, del Mandarin Oriental Paris e dell'Hotel de Rome di Berlino.
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[post_content] => È stata presentata al pubblico la nuova struttura di Somma Lombardo gestita dal Gruppo Della Frera in franchising con il marchio Hilton. «Abbiamo acquistato questo immobile e lo abbiamo ristrutturato facendolo diventare un Garden Inn - spiega il fondatore della compagnia italiana, Guido Della Frera -. È stata una scelta di posizionamento commerciale per rinforzare la nostra presenza su Malpensa. Oggi abbiamo più di 400 camere nell’area: siamo contenti e abbiamo ottime relazioni con il territorio».
La politica del gruppo, infatti, prevede la realizzazione di partnership con le realtà del luogo in cui viene realizzato un investimento, “facendo comunità”. E a Malpensa l’obiettivo è stato raggiunto, come dimostra la presenza nella hall di un albero natalizio e di un suggestivo presepe donati dai negozianti della zona.
«Facciamo oggi l’inaugurazione anche se l’Hilton Garden Inn è stato aperto a marzo - spiega Valeria Albertini, managing director di Gruppo Della Frera Hotel -. Abbiamo voluto consentire all’albergo di iniziare a vivere e di prendere i suoi ritmi, offrendosi al meglio al visitatore. I lavori di restyling sono durati molto più a lungo dei cinque mesi inizialmente previsti. L’albergo era abbandonato da anni: era stato chiuso in fretta e furia il 9 marzo del 2020 a causa del Covid. È stato fatto un intervento molto importante per garantire il comfort assoluto al cliente e oggi tutto è nuovo: arredi, bagni, moquette, impianto di rilevazione fumi e allarmi».
L’Hilton Garden Inn è un edificio a forma di E strutturato su quattro piani con una corte centrale sormontata da una piramide di vetro che illumina la hall: 143 camere, quattro sale meeting (per un totale di 350mq) con accesso esterno e sevizio ristorativo, adatte ad accogliere dai 16 ai 120 delegati. Un bar, un ristorante, un fitness center attrezzato. Nell’albergo, a fianco della palestra, c’è anche uno spazio lavanderia, in modo che il cliente possa lavare i suoi capi subito dopo aver fatto sport. All’interno della hall c’è il The Shopper: un supermercato aperto 24/7, senza dimenticare che il cliente può accedere a una ristorazione h24.
«Le camere sono spaziose, con arredamenti di design e tutte le rigorose attenzioni richieste da Hilton, ma reinterpretate con lo stile italiano - aggiunge Valeria Albertini - Il pavimento dei bagni ha un preciso trattamento grip antiscivolo per prevenire le cadute, superiore a quello previsto in Italia per i bordi delle piscine. Nelle docce ci sono maniglioni che sostengono oltre 350 chili. Le camere, dotate anche di ferro da stiro e steamer, possono essere collegate. Le serrature hanno un elevato livello di sicurezza e un’insonorizzazione superiore a quella richiesta dalla legge italiana (60 decibel piuttosto che 45). C’è anche l’occhio magico perché si possa vedere chi bussa alla porta».
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All’Hilton Garden Inn Milan Malpensa è in primo piano la ristorazione grazie all’arte culinaria dello chef Angelo Nasta, già al lavoro a Villa Torretta. Significativa l’attenzione alla sostenibilità, anche sociale, che si declina nel progetto Falsi d’autore, pensato insieme con la cooperativa Oasi Lab: artisti portatori di disabilità psico-fisica realizzano copie di celebri opere di maestri della pittura che vengono poi esposte in tutte le strutture del Gruppo Della Frera.
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[post_content] => Primo albergo di lusso del Ticino aperto nel 1876, già protagonista della conferenza di pace di Locarno e a lungo sede del celebre festival del cinema locale, il Grand Hotel Locarno è chiuso dal 2005. Ma ora, grazie alla collaborazione tra la proprietà, l'Art Family Office della famiglia Artioli e la società di gestione alberghiera tedesca Arabella Hospitality, che hanno firmato un contratto di locazione lo scorso 13 dicembre, l'albergo rinascerà presto a nuova vita come struttura a 5 stelle a marchio Marriott Luxury Collection.
La ristrutturazione, a cura di Artisa Group, è iniziata nell'agosto 2024 con la riapertura dell'hotel prevista per il primo trimestre del 2027. Il progetto prevede l'accurato restauro di elementi storici come gli stucchi originali, il famoso lampadario in vetro di Murano e le decorazioni murali. Inoltre, le 110 camere e suite e le aree comuni saranno ridisegnate nello stile di un palazzo, a ricordo dell'illustre storia dell'hotel, per far rivivere il fascino del Ticino. L'offerta sarà completata da due ristoranti, un bar, un giardino di 4 mila metri quadrati e un'area benessere. Il Grand Hotel Locarno disporrà inoltre di strutture per eventi, in particolare di un complesso di sale da ballo e conferenze che si estenderà sull'intero piano terra e avrà un proprio accesso alla spaziosa terrazza che si apre sul giardino.
“Il Grand Hotel Locarno è uno dei pochi alberghi in Svizzera che si è conservato nella sua struttura originale - sottolinea il presidente dell'Art Family Office, Stefano Artioli -. La nostra visione è quella di preservare questa unicità e di restaurarlo in modo professionale. Allo stesso tempo, vogliamo far rivivere lo spirito dell'hotel. Questo è il nostro impegno nei confronti della storia, degli ospiti e della regione".
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