16 July 2024

Ministero del turismo: uso smodato del futuro semplice. Meglio il passato prossimo

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Ministero del turismo. Allora: non voglio essere polemico e quindi non è mia intenzione criticare le azioni del ministro, ma prendere in esame il linguaggio. Daniela Santanché usa spesso se non sempre il futuro semplice: faremo, daremo, arriveranno. Ecco, a me questo futuro semplice non piace (ma forse è una mia idiosincrasia).

A me piacciono quei ministri e in generale quelle istituzioni che prima fanno le cose e poi convocano una conferenza stampa. Allora il verbo utilizzato è il passato prossimo: abbiamo fatto, sono arrivati ecc ecc.

In questo modo si dà sicurezza a chi ascolta. Alle popolazioni in difficoltà, ai segmenti economici in crisi. Se invece si usa sempre il futuro semplice questa sicurezza scompare.

Un consiglio

Ero presente quando all’assemblea Fto il ministro disse a gennaio arriveranno i 39 milioni per il turismo organizzato. Era novembre, siamo a maggio, a fine maggio, e per avere quei soldi bisogna ancora penare. Allora, caro ministro le consiglio, anche per non ingenerare sfiducia in chi la ascolta, di fare prima le cose e poi di comunicarle. Che lei dica con un post sul sito Mitur di Facebook: “Arriveranno 10 milioni alle imprese turistiche emiliano romagnole colpite dal maltempo” è poco importante. Ci deve dire quando arriveranno: domani, dopodomani, fra cinque giorni.

Perché nella vaghezza del futuro semplice le persone non possono fare che aspettare e sperare. E io credo che a quelle popolazioni colpite dall’alluvione devono invece sapere nei minimi dettagli cosa il governo intende fare per loro.

Giuseppe Aloe

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