16 July 2024

Sicilia, è polemica sul caro-voli. La Regione: “Violate le norme sulla concorrenza”

[ 0 ]

Sicilia nuovamente al centro delle polemiche sul caro-voli per i giorni di Pasqua, primo vero banco di prova dei ponti primaverili e del relativo aumento di domanda di viaggio.

La Regione Sicilia ha inviato un nuovo esposto alla procura di Roma, firmato dal presidente Renato Schifani in cui si ipotizza la “violazione delle norme sulla concorrenza e conseguente abuso di diritto da parte delle compagnie aeree” e per Ita Airways, in quanto di proprietà del ministero dell’Economia ed esercente un pubblico servizio, anche di “abuso d’ufficio“.

Come riporta l’Ansa, l’esposto è stato inviato per conoscenza anche all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (alla quale la Regione ha già presentato altri due esposti più un’integrazione), al ministro delle Infrastrutture e all’Enac.

“È di palmare evidenza – si legge nel documento – che se le compagnie aeree, in una determinata tratta ove la domanda di voli in un certo periodo dell’anno è superiore all’offerta, operano tutte quante contemporaneamente, tacitamente e consapevolmente, la rarefazione dei voli a tariffe più vantaggiose (attraverso il contingentamento del numero degli stessi) ed una offerta a seguire (e parallela fra le compagnie) degli stessi voli a costi progressivamente innalzati, apparentemente rispettano le norme sulla concorrenza, ma concretamente abusano del proprio diritto all’esercizio dell’attività imprenditoriale a svantaggio del diritto all’equo costo della mobilità per i viaggiatori che dovrebbero avvalersi degli effetti benèfici della liberalizzazione dei costi dovuti al mercato ove opera la libera concorrenza”.

La Regione evidenzia che la situazione è ancora “più grave se esercitata da una compagnia privata di proprietà del ministero dell’Economia, esercente un pubblico servizio, che attraverso tali ipotizzate violazioni possono arrecare ingiusti vantaggi patrimoniali al proprio bilancio ed ingiusti svantaggi patrimoniali ai viaggiatori”.

Le associazioni dei consumatori

Sulla medesima lunghezza d’onda Federconsumatori e Codacons: “Non ci aspettavamo altro che questo – ha osservato Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia -. I pochi voli aggiunti da alcune compagnie man mano che quelli già schedulati si andavano saturando, infatti, non hanno sortito un grande effetto. Ma sapevamo anche questo: i voli in più vanno aggiunti mesi (e non giorni) prima delle feste comandate”.

Il Codacons ha annunciato un altro esposto, alle Procure della Repubblica di Catania, Palermo, Milano, Bologna, Roma e Torino per fermare il fenomeno. L’associazione sottolinea come la magistratura “dovrà verificare l’eventuale esistenza di una truffa ai danni dei consumatori realizzata attraverso un’intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del trasposto aereo, così da mettere un freno ad una situazione divenuta ormai insostenibile e che si ripete costantemente in determinati periodi dell’anno”.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 471376 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il turismo rischia di rivelarsi il peggior nemico di sé stesso. E se l’allarme è ormai collettivo ma in cerca di risposte, la Spagna, indicata da Lonely Planet come destinazione leader per la sostenibilità, è la prima referente dell’Ue sul tema. Dal 2023, è capofila degli “Spain Talks. Caring for the Future”, format di carattere globale coordinato da Turespaña che a Milano, al suo terzo appuntamento, ha visto l’Ente spagnolo del turismo, Turismo di Lanzarote e Visit Valencia, celebrare l’eccellenza, l’impegno e l’innovazione di coloro che si sono distinti a favore di un  turismo sempre più responsabile. Prima al mondo per riserve della biosfera, Bandiere Blu e riciclo di acqua con oltre il 36% della superficie terrestre protetta e il 47% di energia generata rinnovabile, la Spagna è una meta turistica di punta e avverte la grande responsabilità di un settore che sta crescendo senza regole.  Da anni sta raccogliendo i frutti di una politica che guarda al futuro, impegnata a fare rete e condividere le sfide del settore, offrendo soluzioni per affrontarle, e individuando le scommesse chiave del futuro. “Negli ultimi otto anni la spesa turistica nell’entroterra è cresciuta del 68%, e quella della Costa Atlantica, la Spagna verde, del 64% - ha dichiarato Isabel Garaña Corces, direttrice dell’ente spagnolo del turismo in Italia -. Un risultato reso possibile da investimenti strutturali supportati anche dai 2,4 miliardi di Euro del fondo Next Gen Eu di cui circa 1,8 destinati ai piani di sostenibilità delle singole destinazioni iberiche, parte al recupero del patrimonio storico e parte per le aziende” Gli effetti positivi sono evidenti ed hanno favorito un cambio di percezione della destinazione che ha visto calare del 21,6%  il tradizionale prodotto sole&mare, incrementando  del 10% i soggiorni culturali e del + 2% le visite in bassa stagione. SpainTalks ha alternato presentazioni di realtà turistiche spagnole a tavole rotonde, panel e confronti con enti, esperti e operatori italiani, nell’ottica di un sinergico scambio di esperienze. Ne sono emersi spunti interessanti. Dalla necessità di politiche che mettano la sostenibilità al centro della gestione pubblica del settore così da favorire il conseguimento di riconoscimenti internazionali; all’importanza di una governance pubblica e privata condivisa, così come di affrontare collettivamente la sostenibilità. Ezequiel García Collantes, direttore delle Relazioni istituzionali della società Segittur della Segreteria Generale del Turismo di Spagna, vero pioniere nella gestione di destinazioni chiave di sostenibilità, ha illustrato come una rete innovativa può migliorare la competitività delle località turistiche e la qualità della vita dei suoi residenti. Blanca Pérez Sauquillo López, vicedirettrice generale di Marketing di Turespaña  e dal prossimo settembre nuovo direttore dell’Ente Spagnolo a Milano, ha poi dialogato con Simona Tedesco, direttrice di Dove, sulla credibilità del turismo come settore che lavora per preservare e migliorare l’ambiente e la vita sia viaggiatori che dei residenti dei luoghi visitati. Tema ripreso dal panel, “Il turismo come impatto positivo nelle comunità”, moderato dalla direttrice scientifica del Food & Wine Tourism Forum, Roberta Milano, che ha evidenziato vari progetti: dalla rete dei caseifici artigianali iberici, alla protezione delle aree naturali, sino alla valorizzazione delle risorse locali e di ecoturismo. Francesco Tapinassi, direttore Toscana Promozione Turistica, ha poi sottolineato il ruolo delle sensazioni del viaggiatore, mentre Marilù Cavallero, presidente di Dafne Viaggi, ha parlato del progetto Quality Made che mira a valorizzare  la qualità dei territori partendo dalle persone che li abitano e li curano. In chiusura,  la chef stellata galizana Lucia Freitas ha illustrato “Amas de terra”, progetto dedicato a tutte quelle donne che quotidianamente lavorano dietro le quinte attorno all’esperienza gastronomica curata da grandi chef. L’edizione milanese di ‘Spain Talks. Caring for the Future’ si è chiusa con l’assegnazione dei Gala Awards a mezzi di comunicazione e aziende impegnate nella promozione della sostenibilità. Alessandro Antonino di ‘Eden’ (La 7) ha vinto il Media Awards, per la miglior copertura della Spagna come destinazione impegnata nella sostenibilità; a Irene Colzi di Irene’s Closet è stato assegnato  l’Ambassador Awards, dedicato a blogger e influencer. L’Experience Awards, per i tour operator con il miglior prodotto turistico sostenibile, ha premiato Travel World Escape Tour Operator; mentre il Business Awards dedicato a tutte le aziende sostenibili: è andato a Samovar Mice. [post_title] => Spagna: le buone pratiche del turismo del futuro. A settembre cambio al vertice dell’ente a Milano [post_date] => 2024-07-12T13:25:14+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720790714000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 471287 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ribasso del 29% per gli utili di Delta Air Lines del secondo trimestre: i profitti sono scesi a 1,31 miliardi di dollari rispetto agli 1,83 miliardi dello stesso periodo del 2023. Un calo che il vettore attribuisce all'aumento dei costi e al diffuso sconto delle tariffe base. La compagnia aerea ha segnalato sin d'ora un profitto inferiore alle aspettative per il terzo trimestre.  Per contro, i ricavi di Delta sono aumentati del 7%, raggiungendo un record di quasi 16,66 miliardi di dollari. "La domanda è stata davvero forte - ha commentato il ceo, Ed Bastian -. I voli internazionali, i viaggi d'affari e il nostro settore premium hanno registrato performance migliori". I dati finanziari rivelano un netto contrasto tra le classi di viaggio: i ricavi dei passeggeri premium sono aumentati del 10%, con un incremento di 500 milioni di dollari, mentre le vendite della cabina principale sono rimaste allineato rispetto all'anno precedente. "I nostri clienti più abbienti stanno contribuendo in modo significativo alla crescita, ed è per questo che continuiamo a offrire loro sempre più prodotti", ha osservato Bastian. Il ceo non credo però che i passeggeri della classe media stiano riducendo le loro spese. Ha attribuito il fenomeno all'economia di base: il settore dell'aviazione, comprese le compagnie aeree a basso costo, sta aumentando la capacità più rapidamente della domanda, il che si traduce in biglietti più economici.    [post_title] => Delta: i profitti del secondo trimestre calano del 29% a 1,31 mld di dollari [post_date] => 2024-07-12T10:02:02+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720778522000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 471237 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi traccia una panoramica sull’andamento delle prenotazioni delle vacanze estive 2024, dei comportamenti di acquisto e delle preferenze degli italiani nella scelta di viaggi e vacanze. I dati confermano una stagione positiva con ricavi in crescita del 5% rispetto al pari periodo del 2023, che era stato un anno record per il turismo organizzato. Molti consumatori hanno optato per la prenotazione anticipata, che consente ampia gamma di scelta e prezzi più convenienti, tanto che per l’estate 2024 la formula “Early Booking” rappresenta l’opzione di prenotazione più utilizzata. Un ulteriore strumento a disposizione dei viaggiatori per facilitare l’acquisto delle proprie vacanze, e che sta riscuotendo molti consensi, è il Buy Now Pay Later, che consente di dilazionare i pagamenti senza interessi. Qualche debolezza «Le prenotazioni per l’estate 2024 sono in crescita per tutti i nostri associati, con un incremento medio del 5% - afferma Pier Ezhaya, presidente di Astoi -.. Emerge, complessivamente, un andamento positivo contraddistinto da un significativo anticipo delle prenotazioni che si concentra tra dicembre e febbraio e che assicura la più ampia gamma di scelta ed i prezzi più interessanti.   «Dopo il rimbalzo post pandemia del 2023 la domanda evidenzia qualche segnale di debolezza anche in virtù dell’inflazione che, pur essendo minore di quella degli anni precedenti, si fa comunque sentire sul budget vacanza degli italiani. In ogni caso il settore rimane in forte crescita e, pur adeguando le scelte per contenere gli impatti inflattivi, la vacanza si riconferma un bene primario e incomprimibile per gli italiani e ci induce a guardare con ottimismo al futuro». Tre fasi Il flusso delle prenotazioni per la stagione estiva 2024 ha vissuto tre fasi. Un elevato advance booking che si è protratto da dicembre ‘23 sino a fine febbraio ’24; una contrazione della domanda da marzo a maggio ’24; una ripresa delle prenotazioni in giugno. Si rileva una decisa attenzione ed elasticità al prezzo da parte degli italiani in fase di acquisto. I costi sono aumentati di circa il 5% e i prezzi hanno seguito questi incrementi. Relativamente al trasporto aereo, il caro voli è inevitabile conseguenza del ritardo nella consegna degli aeromobili da parte dei produttori e dell’aumento dei costi operativi, dalla manutenzione ai diritti di sorvolo, non ultimo del costo del carburante. In estate si muovono in prevalenza famiglie e coppie, anche se aumentano le richieste dei viaggiatori singoli che scelgono viaggi di gruppo con accompagnatore, anche perché offrono tra i plus la condivisione di esperienze e affinità di interessi. Si conferma sempre importante la richiesta per la vacanza nei club; tuttavia, si assiste a una grande crescita delle prenotazioni per tour e viaggi itineranti con esperienze all’interno dei circuiti.  Famiglie Il segmento famiglie si è mosso in anticipo. A fronte di un innegabile rialzo dei prezzi rispetto al pre-pandemia, gli aumenti dell’estate 2024 sono stati più contenuti rispetto all’anno scorso e non hanno privato le famiglie di ciò che ormai è divenuto un bene primario e incomprimibile come la vacanza.  Si conferma in costante incremento la domanda del target alto-spendente che prenota con largo anticipo, è molto informato sulle destinazioni, richiede assistenza costante, itinerari ed esperienze inedite. Anche per soddisfare le esigenze di questo target, i tour operator sono i referenti più adatti, grazie al know-how in termini di conoscenza del prodotto, del territorio e dei servizi proposti e per i consolidati rapporti con i fornitori. Durata media e destinazioni La durata media delle vacanze prenotate dagli italiani nell’estate 2024 è di 8,5 giorni per i soggiorni balneari e 11 giorni per tour e viaggi itineranti. La spesa media a persona si attesta intorno a 920 euro per corto e medio raggio in format ”No Frills” e  1.140 euro con format club e villaggi; per quanto riguarda il lungo raggio 2.400 euro per vacanze mare con format club e villaggi e 3.600 euro per viaggi su misura. In Italia le mete più richieste sono Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia. Il Mediterraneo beneficia della flessione registrata dall’Egitto, a favore di maggiori flussi verso Grecia, Baleari e Tunisia. Il Nord Europa, in particolare Islanda e Norvegia, richiama molti viaggiatori che scelgono viaggi itineranti e un intenso contatto con la natura. Per quanto riguarda il medio raggio il Mar Rosso si conferma una destinazione sempre molto richiesta, nonostante il conflitto in Medio Oriente abbia determinato una contrazione delle prenotazioni del 20% rispetto all’estate 2023, a favore di Capo Verde e Mediterraneo che conquistano quote di mercato. Lungo raggio Il lungo raggio vede in testa Stati Uniti, il Giappone, l’Indonesia, l’East Africa con Tanzania, Kenya e Madagascar. Stilando una sorta di classifica, Giappone ed East Africa hanno segnato un boom di richieste, a fronte di destinazioni in calo come Giordania e Israele. La stagione estiva è tradizionalmente quella più richiesta per le crociere di durata media di una settimana. Tra le mete preferite spicca il Mediterraneo occidentale, seguito dal Mediterraneo orientale, con la Grecia come destinazione prediletta, oltre alle crociere in Nord Europa, che includono i fiordi norvegesi, oppure quelle di due o tre settimane sino alle isole Lofoten, Groenlandia, Islanda e Regno Unito. Non manca all’appello il segmento viaggi studio. La durata dei viaggi si attesta intorno alle due settimane, in cui si alterna lo studio della lingua alla scoperta del territorio, arricchita da esperienze ludiche, visite guidate ed escursioni.   [post_title] => Astoi: crescita del 5% dei ricavi. C'è qualche segnale di debolezza [post_date] => 2024-07-11T11:28:59+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720697339000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 471048 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => ­Si allarga ancora il circuito Cittaslow International che vede l’ingresso della città metropolitana turca di Antalya, Samobor in Croazia, le cinesi Yunping, Longbo e Nan’ao, e la cittadina di Chihshang a Taiwan. Per quanto riguarda l’Italia, new entry di Bellano in provincia di Lecco. Diventano così 301 le Cittaslow distribuite in tutto il mondo, una rete d’eccellenza per la realizzazione di progetti e attività a servizio dei cittadini e dell’ambiente, di uno stile di vita più sostenibile e slow. A questo proposito, domenica 29 settembre 2024 si terrà la 15ª edizione della Giornata internazionale del buon vivere slow: tutte le Cittaslow sono già al lavoro, da Wando in Sud Corea fino a Chiaverano in Piemonte. La Giornata internazionale del buon vivere slow permette a tutti i comuni coinvolti di realizzare attività che aiutino a promuovere la filosofia Cittaslow. Il valore della lentezza positiva, l’importanza dell’economia circolare, la resilienza e la giustizia sociale, e poi la sostenibilità e la cultura, sono alcuni dei principi che si trasformano in azioni concrete nel territorio.  Ecco perché Cittaslow promuove le diverse manifestazioni a tema organizzate nei vari comuni per l’occasione. Si va dal mercato Cittaslow con i produttori locali all’assemblea pubblica che spieghi i cardini dell’essere Cittaslow nelle diverse comunità, alla mostra fotografica. Domenica 29 settembre 2024, così come nei giorni prima e dopo, è tutto un fiorire di iniziative, da quelle di educazione civica nelle scuole agli orti didattici, alle rassegne artistiche, musicali, con artigiani e artisti di strada, produttori di cibo a chilometro zero, fino ai workshop sulla sostenibilità e il paesaggio. Un’occasione unica per toccare con mano i valori di Cittaslow e allo stesso tempo conoscere un territorio.  Bellano, comune lombardo, in provincia di Lecco, ha risposto positivamente a oltre settanta requisiti, legati alle politiche energetiche e ambientali, infrastrutturali e sulla qualità urbana, agricole turistiche e artigianali, per l’ospitalità e la formazione, la coesione sociale e la capacità di creare partenariati.  “Città animate da uomini curiosi del tempo ritrovato, ricche di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, di luoghi dello spirito, di paesaggi non violati, di artigiani affascinanti, dove l’uomo ancora riconosce il lento, benefico succedersi delle stagioni, ritmato dalla genuinità dei prodotti, rispettosi del gusto e della salute, della spontaneità dei riti” recita il Manifesto Cittaslow.   Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 301 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.    ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ [post_title] => CittaSlow a quota 301, si allarga il circuito con l'ingresso di nuove città nel mondo [post_date] => 2024-07-09T11:07:52+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720523272000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 471039 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Play ha registrato una crescita del 7,5% dei passeggeri trasportati durante lo scorso giugno (173.109), con un load factor dell'86%, in leggero calo rispetto all'87,2% del giugno 2023. I posti-chilometro disponibili sono aumentati dell'8,8%, mentre i passeggeri-chilometro sono saliti del 7,3% tra giugno 2023 e giugno 2024. Sempre a giugno, il 31,9% dei passeggeri di Play volava dall'Islanda, il 24,3% volava verso l'Islanda e il 43,8% era costituito da viaggiatori in coincidenza. Da segnalare l'aumento della quota di passeggeri in partenza dall'Isola, era il 29,8% lo scorso anno, dato che riflette la progressiva crescita di Play sul mercato domestico. Lo scorso 24 giugno la compagnia ha celebrato il suo terzo anniversario dall'apertura del primo volo commerciale dall'Islanda a Londra, il 24 giugno 2021. In questi tre anni Play è passata dall'operare con una flotta di tre aeromobili a quella attuale di dieci velivoli che servono oltre 40 destinazioni rispetto alle 7 iniziali; i dipendenti sono oggi circa 500 dipendenti.  "Siamo soddisfatti della crescita del numero di passeggeri, anche se speravamo in un load factor più elevato - ha osservato Einar Örn Ólafsson -. Questo risultato riflette l'aumento della concorrenza nei voli transatlantici e la riduzione dei turisti verso l'Islanda è il risultato diretto di un aumento degli sforzi di marketing da parte dei paesi vicini superiore a quello che stiamo sperimentando dall'Islanda. Crediamo fermamente che sia necessario uno sforzo concertato da parte dell'industria del turismo e un sostegno sostanziale da parte delle autorità per incrementare la domanda di voli per l'Islanda, come affermato nel nostro precedente rapporto sul traffico».       [post_title] => Play al giro di boa dei tre anni. Passeggeri in crescita del 7,5% a giugno [post_date] => 2024-07-09T10:05:11+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720519511000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 471009 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_367644" align="alignright" width="300"] L'aeroporto Costa Smeralda di Olbia[/caption] Torna, puntuale come tutte le estati, la problematica caro-voli per la Sardegna: la recente indagine di Adiconsum Sardegna, ripresa da Il Messaggero, evidenzia come anche per la summer 2024 i costi degli aerei verso le isole maggiori – quindi anche la Sicilia – stiano subendo importanti rincari. Secondo l’analisi, chi acquista oggi un volo di andata e ritorno per il mese di agosto (con partenza il 17 agosto e ritorno il 24 agosto), dovrà sborsare cifre considerevoli: volare da Torino a Olbia costa almeno 384 euro, da Bolzano a Cagliari 367 euro, e da Bolzano a Olbia 356 euro. Anche le tariffe per altre tratte sono elevate: un minimo di 328 euro per la Venezia-Olbia, 287 euro per la Napoli-Alghero e 269 euro per la Genova-Cagliari. A questi prezzi di base si aggiungono gli extra-costi legati al bagaglio a mano, alla scelta del posto a sedere e altri ancillary. "Anche quest’anno chi decide di trascorrere le vacanze estive in Sardegna dovrà affrontare una spesa non indifferente per i voli,” osserva Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna. “Una situazione che si ripresenta ogni anno e che sembra non avere soluzione: se si considerano anche i rincari delle strutture ricettive e in generale il maggior costo della vita sull’isola, la Sardegna diventa sempre più una destinazione riservata a pochi fortunati e a chi ha maggiori disponibilità economiche. Le nostre segnalazioni all’Antitrust non hanno finora sortito gli effetti sperati, e pare del tutto inutile interessare Mister Prezzi e la stessa Agcm, considerato che sono ambedue soggetti privi di adeguati poteri di intervento che permettano loro di risolvere o, quantomeno, di attenuare il fenomeno speculativo". [post_title] => Sardegna: è di nuovo caro-voli per viaggiare durante l'estate [post_date] => 2024-07-08T12:02:31+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720440151000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470835 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' il momento dei resort. Dopo anni in cui gli investitori istituzionali si sono tenuti alla larga da proprietà considerate eccessivamente volatili e complesse, data la loro eccessiva dipendenza dalle stagionalità del mercato, i capitali guardano ora con grande interesse anche alle proprietà leisure della nostra Penisola. Per la verità, il fenomeno è in crescita da tempo, ma nel 2023, ha spiegato Giampiero Schiavo citando dati Ey, "le transazioni riguardanti i resort hanno raggiunto ben il 46% degli investimenti alberghieri totali". In tale contesto, ha proseguito l'amministratore delegato di Castello sgr, in occasione dell'Hospitality Forum organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con la stessa sgr, la Toscana ha attratto il 33% dei capitali dedicati alle strutture leisure, la Lombardia il 20%, la Sicilia il 13%, la Liguria il 10% e la Sardegna il 6%. In generale, stando al Rapporto di Scenari Immobiliari sul mercato immobiliare presentato all'evento meneghino, all’interno di un contesto globale caratterizzato da tensioni di natura geopolitica e aumenti dei tassi di interesse, in Europa, dove la domanda alberghiera nel 2023 ha consolidato i trend di crescita del biennio precedente, il mercato immobiliare è risultato eterogeneo. Sul continenti gli investimenti sono risultati essere comunque prossimi ai 16 miliardi di euro (+8,5% circa rispetto ai quasi 15 miliardi del 2022). E le stime sono al rialzo anche per il 2024, grazie alla riduzione dei costi di finanziamento e al conseguente miglioramento della sostenibilità economica e finanziaria del debito. In Italia il valore delle transazioni nel comparto ha quindi toccato quota 1,4 miliardi (in calo rispetto agli 1,7 miliardi del 2022), mostrando tuttavia una buona dinamicità e mantenendosi sostanzialmente sui livelli storici dell'ultima decade, se si eccettua l'anno record 2019 e il post-Covid 2020.   Non solo: nel 2023 il volume di operazioni svolte da investitori italiani, come poche volte successo in passato, ha superato quello riconducibile a capitali internazionali, provenienti in prevalenza da Francia e Regno Unito e per circa un quarto da Paesi extra-europei. I profili dei principali investitori sono in particolare quelli dei family office, degli operatori alberghieri e dei private equity, i primi due rappresentando la componente maggioritaria degli attori nazionali. Un capitolo a parte merita infine il tema dei serviced apartments, che a livello europeo hanno ormai superato le 230 mila unità (+15% rispetto al 2020), pur presentando una distribuzione disomogenea nei diversi mercati del Continente. Nel Regno Unito tale comparto rappresenta infatti già il 15% dell'offerta ricettiva complessiva; una percentuale che scende all'8,7% in Germania e al 4,3% in Francia. Molto più basse sono invece le quote in Spagna e in Italia, che evidentemente mostrano elevate potenzialità di crescita in questo specifico segmento dell'accoglienza. Tanto più che nella nostra Penisola meno del 10% degli aparthotel è oggi gestito da operatori specializzati, per un'offerta media di 80 unità abitative, contro il 15% e le 120 chiavi a livello europeo. Non solo: mentre nel resto del Vecchio continente tali soluzioni sono prevalentemente concentrate nelle grandi città, per rispondere soprattutto alle esigenze dei cosiddetti nomadi digitali e degli studenti, alle nostre latitudini ben l'85% della proposta si trova in città secondarie. Entro la fine del 2025 si prevede peraltro che l'offerta di serviced apartments nel nostro paese cresca di oltre l'80%. "Viviamo in una fase sostanzialmente positiva - ha concluso il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia -. Non possiamo però non tenere conto che l'ospitalità a livello globale vale qualcosa come 10 mila miliardi di dollari, pari a quasi il 10% del pil mondiale. Si tratta di una fetta di torta su cui comprensibilmente in tanti vorrebbero mettere le mani. Occorre quindi essere attrezzati e organizzare l’offerta in tutti i settori. Creare insomma un intesto sistema economico in grado di fare realmente rete". [post_title] => Schiavo, Castello sgr: in Italia è resort - mania [post_date] => 2024-07-05T09:14:58+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720170898000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470784 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nile Air, dallo scorso 2 luglio, è entrata a far parte del Bsp in Italia. La compagnia aerea egiziana è attualmente operativa con tre voli alla settimana sulla rotta da Milano Bergamo a Il Cairo, nei giorni di mercoledì, venerdì e domenica). Il collegamento è operato da aeromobili A320/321, configurati nelle due classi di servizio, business ed economy. Dall'hub del Cairo Nile Air (rappresentata in Italia da Global Gsa)  collega diverse destinazioni, tra cui Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Iraq, Svezia, Germania, Turchia e Uzbekistan. [post_title] => Nile Air ha fatto il suo ingresso nel Bsp Italia [post_date] => 2024-07-04T11:39:47+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720093187000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 470780 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il Forte Village sarebbe passato di mano all'indomani dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo rivela il Financial Times citando come fonte il registro delle imprese cipriota, che include la holding proprietaria del resort sardo, Retivia Investments. Il precedente proprietario, l'oligarca ceceno Musa Bazhaev, aveva acquisito il complesso nel 2014 per una cifra attorno ai 180 milioni di euro. Ma il 25 febbraio del 2022, 24 ore dopo l'entrata delle armate russe in Ucraina, avrebbe deciso di cedere la proprietà di Retivia a un suo parente, che a sua volta l'avrebbe consegnata agli inizi del 2023 al businessman kazako Shukhrat Ibragimov. La mossa è probabilmente servita a sfuggire alle sanzioni europee contro i magnati russi, nella cui lista appare anche lo stesso Bazhaev. Gli affari tra i due non sarebbero tuttavia finiti qui. Un paio di mesi prima, infatti, a dicembre 2022, Ibragimov avrebbe trasferito il 40% della proprietà di una miniera d'ordo in Kirghizistan all'oligarca ceceno: un'impresa avviata in partnership dai due, insieme al nipote Deni Bazhaev, nel 2021 e di cui ora la famiglia russa è titolare al 100%. Interpellato dal Financial Timese, il chief executive del Forte Village, Lorenzo Giannuzzi ha specificato che "Progetto Esmeralda, la compagnia di gestione responsabile del resort, non riveste mai alcun ruolo attivo nei cambi di controllo della proprietà. Le autorità pubbliche, così come le istituzioni finanziarie e commerciali, sono sempre state inoltre tempestivamente informate di ogni transazione. Negli ultimi due decenni il resort ha peraltro cambiato di proprietà almeno sette volte. Ciononostante non c'è mai stata alcuna modifica all'interno del management italiano del complesso, che ha quindi garantito la continuità delle operazioni". Bazhaev e Ibragimov non hanno invece al momento rilasciato alcuna dichiarazione. [post_title] => Cambio di proprietà per il Forte Village dopo l'invasione russa dell'Ucraina [post_date] => 2024-07-04T11:23:40+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1720092220000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "sicilia e polemica sul caro voli la regione violate le norme sulla concorrenza" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":95,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":743,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471376","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il turismo rischia di rivelarsi il peggior nemico di sé stesso. E se l’allarme è ormai collettivo ma in cerca di risposte, la Spagna, indicata da Lonely Planet come destinazione leader per la sostenibilità, è la prima referente dell’Ue sul tema. Dal 2023, è capofila degli “Spain Talks. Caring for the Future”, format di carattere globale coordinato da Turespaña che a Milano, al suo terzo appuntamento, ha visto l’Ente spagnolo del turismo, Turismo di Lanzarote e Visit Valencia, celebrare l’eccellenza, l’impegno e l’innovazione di coloro che si sono distinti a favore di un  turismo sempre più responsabile.\r\n\r\nPrima al mondo per riserve della biosfera, Bandiere Blu e riciclo di acqua con oltre il 36% della superficie terrestre protetta e il 47% di energia generata rinnovabile, la Spagna è una meta turistica di punta e avverte la grande responsabilità di un settore che sta crescendo senza regole.  Da anni sta raccogliendo i frutti di una politica che guarda al futuro, impegnata a fare rete e condividere le sfide del settore, offrendo soluzioni per affrontarle, e individuando le scommesse chiave del futuro.\r\n\r\n“Negli ultimi otto anni la spesa turistica nell’entroterra è cresciuta del 68%, e quella della Costa Atlantica, la Spagna verde, del 64% - ha dichiarato Isabel Garaña Corces, direttrice dell’ente spagnolo del turismo in Italia -. Un risultato reso possibile da investimenti strutturali supportati anche dai 2,4 miliardi di Euro del fondo Next Gen Eu di cui circa 1,8 destinati ai piani di sostenibilità delle singole destinazioni iberiche, parte al recupero del patrimonio storico e parte per le aziende” Gli effetti positivi sono evidenti ed hanno favorito un cambio di percezione della destinazione che ha visto calare del 21,6%  il tradizionale prodotto sole&mare, incrementando  del 10% i soggiorni culturali e del + 2% le visite in bassa stagione.\r\n\r\nSpainTalks ha alternato presentazioni di realtà turistiche spagnole a tavole rotonde, panel e confronti con enti, esperti e operatori italiani, nell’ottica di un sinergico scambio di esperienze. Ne sono emersi spunti interessanti. Dalla necessità di politiche che mettano la sostenibilità al centro della gestione pubblica del settore così da favorire il conseguimento di riconoscimenti internazionali; all’importanza di una governance pubblica e privata condivisa, così come di affrontare collettivamente la sostenibilità. Ezequiel García Collantes, direttore delle Relazioni istituzionali della società Segittur della Segreteria Generale del Turismo di Spagna, vero pioniere nella gestione di destinazioni chiave di sostenibilità, ha illustrato come una rete innovativa può migliorare la competitività delle località turistiche e la qualità della vita dei suoi residenti. Blanca Pérez Sauquillo López, vicedirettrice generale di Marketing di Turespaña  e dal prossimo settembre nuovo direttore dell’Ente Spagnolo a Milano, ha poi dialogato con Simona Tedesco, direttrice di Dove, sulla credibilità del turismo come settore che lavora per preservare e migliorare l’ambiente e la vita sia viaggiatori che dei residenti dei luoghi visitati.\r\n\r\nTema ripreso dal panel, “Il turismo come impatto positivo nelle comunità”, moderato dalla direttrice scientifica del Food & Wine Tourism Forum, Roberta Milano, che ha evidenziato vari progetti: dalla rete dei caseifici artigianali iberici, alla protezione delle aree naturali, sino alla valorizzazione delle risorse locali e di ecoturismo. Francesco Tapinassi, direttore Toscana Promozione Turistica, ha poi sottolineato il ruolo delle sensazioni del viaggiatore, mentre Marilù Cavallero, presidente di Dafne Viaggi, ha parlato del progetto Quality Made che mira a valorizzare  la qualità dei territori partendo dalle persone che li abitano e li curano. In chiusura,  la chef stellata galizana Lucia Freitas ha illustrato “Amas de terra”, progetto dedicato a tutte quelle donne che quotidianamente lavorano dietro le quinte attorno all’esperienza gastronomica curata da grandi chef.\r\n\r\nL’edizione milanese di ‘Spain Talks. Caring for the Future’ si è chiusa con l’assegnazione dei Gala Awards a mezzi di comunicazione e aziende impegnate nella promozione della sostenibilità. Alessandro Antonino di ‘Eden’ (La 7) ha vinto il Media Awards, per la miglior copertura della Spagna come destinazione impegnata nella sostenibilità; a Irene Colzi di Irene’s Closet è stato assegnato  l’Ambassador Awards, dedicato a blogger e influencer. L’Experience Awards, per i tour operator con il miglior prodotto turistico sostenibile, ha premiato Travel World Escape Tour Operator; mentre il Business Awards dedicato a tutte le aziende sostenibili: è andato a Samovar Mice.","post_title":"Spagna: le buone pratiche del turismo del futuro. A settembre cambio al vertice dell’ente a Milano","post_date":"2024-07-12T13:25:14+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1720790714000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471287","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ribasso del 29% per gli utili di Delta Air Lines del secondo trimestre: i profitti sono scesi a 1,31 miliardi di dollari rispetto agli 1,83 miliardi dello stesso periodo del 2023. Un calo che il vettore attribuisce all'aumento dei costi e al diffuso sconto delle tariffe base.\r\n\r\nLa compagnia aerea ha segnalato sin d'ora un profitto inferiore alle aspettative per il terzo trimestre. \r\n\r\nPer contro, i ricavi di Delta sono aumentati del 7%, raggiungendo un record di quasi 16,66 miliardi di dollari. \"La domanda è stata davvero forte - ha commentato il ceo, Ed Bastian -. I voli internazionali, i viaggi d'affari e il nostro settore premium hanno registrato performance migliori\".\r\n\r\nI dati finanziari rivelano un netto contrasto tra le classi di viaggio: i ricavi dei passeggeri premium sono aumentati del 10%, con un incremento di 500 milioni di dollari, mentre le vendite della cabina principale sono rimaste allineato rispetto all'anno precedente.\r\n\r\n\"I nostri clienti più abbienti stanno contribuendo in modo significativo alla crescita, ed è per questo che continuiamo a offrire loro sempre più prodotti\", ha osservato Bastian.\r\n\r\nIl ceo non credo però che i passeggeri della classe media stiano riducendo le loro spese. Ha attribuito il fenomeno all'economia di base: il settore dell'aviazione, comprese le compagnie aeree a basso costo, sta aumentando la capacità più rapidamente della domanda, il che si traduce in biglietti più economici. \r\n\r\n ","post_title":"Delta: i profitti del secondo trimestre calano del 29% a 1,31 mld di dollari","post_date":"2024-07-12T10:02:02+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1720778522000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471237","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi traccia una panoramica sull’andamento delle prenotazioni delle vacanze estive 2024, dei comportamenti di acquisto e delle preferenze degli italiani nella scelta di viaggi e vacanze.\r\nI dati confermano una stagione positiva con ricavi in crescita del 5% rispetto al pari periodo del 2023, che era stato un anno record per il turismo organizzato.\r\nMolti consumatori hanno optato per la prenotazione anticipata, che consente ampia gamma di scelta e prezzi più convenienti, tanto che per l’estate 2024 la formula “Early Booking” rappresenta l’opzione di prenotazione più utilizzata. Un ulteriore strumento a disposizione dei viaggiatori per facilitare l’acquisto delle proprie vacanze, e che sta riscuotendo molti consensi, è il Buy Now Pay Later, che consente di dilazionare i pagamenti senza interessi.\r\n\r\nQualche debolezza\r\n«Le prenotazioni per l’estate 2024 sono in crescita per tutti i nostri associati, con un incremento medio del 5% - afferma Pier Ezhaya, presidente di Astoi -.. Emerge, complessivamente, un andamento positivo contraddistinto da un significativo anticipo delle prenotazioni che si concentra tra dicembre e febbraio e che assicura la più ampia gamma di scelta ed i prezzi più interessanti.  \r\n\r\n«Dopo il rimbalzo post pandemia del 2023 la domanda evidenzia qualche segnale di debolezza anche in virtù dell’inflazione che, pur essendo minore di quella degli anni precedenti, si fa comunque sentire sul budget vacanza degli italiani. In ogni caso il settore rimane in forte crescita e, pur adeguando le scelte per contenere gli impatti inflattivi, la vacanza si riconferma un bene primario e incomprimibile per gli italiani e ci induce a guardare con ottimismo al futuro».\r\nTre fasi\r\nIl flusso delle prenotazioni per la stagione estiva 2024 ha vissuto tre fasi. Un elevato advance booking che si è protratto da dicembre ‘23 sino a fine febbraio ’24; una contrazione della domanda da marzo a maggio ’24; una ripresa delle prenotazioni in giugno. Si rileva una decisa attenzione ed elasticità al prezzo da parte degli italiani in fase di acquisto. I costi sono aumentati di circa il 5% e i prezzi hanno seguito questi incrementi.\r\nRelativamente al trasporto aereo, il caro voli è inevitabile conseguenza del ritardo nella consegna degli aeromobili da parte dei produttori e dell’aumento dei costi operativi, dalla manutenzione ai diritti di sorvolo, non ultimo del costo del carburante.\r\nIn estate si muovono in prevalenza famiglie e coppie, anche se aumentano le richieste dei viaggiatori singoli che scelgono viaggi di gruppo con accompagnatore, anche perché offrono tra i plus la condivisione di esperienze e affinità di interessi. Si conferma sempre importante la richiesta per la vacanza nei club; tuttavia, si assiste a una grande crescita delle prenotazioni per tour e viaggi itineranti con esperienze all’interno dei circuiti. \r\n\r\nFamiglie\r\nIl segmento famiglie si è mosso in anticipo. A fronte di un innegabile rialzo dei prezzi rispetto al pre-pandemia, gli aumenti dell’estate 2024 sono stati più contenuti rispetto all’anno scorso e non hanno privato le famiglie di ciò che ormai è divenuto un bene primario e incomprimibile come la vacanza. \r\nSi conferma in costante incremento la domanda del target alto-spendente che prenota con largo anticipo, è molto informato sulle destinazioni, richiede assistenza costante, itinerari ed esperienze inedite. Anche per soddisfare le esigenze di questo target, i tour operator sono i referenti più adatti, grazie al know-how in termini di conoscenza del prodotto, del territorio e dei servizi proposti e per i consolidati rapporti con i fornitori.\r\n\r\nDurata media e destinazioni\r\nLa durata media delle vacanze prenotate dagli italiani nell’estate 2024 è di 8,5 giorni per i soggiorni balneari e 11 giorni per tour e viaggi itineranti. La spesa media a persona si attesta intorno a 920 euro per corto e medio raggio in format ”No Frills” e  1.140 euro con format club e villaggi; per quanto riguarda il lungo raggio 2.400 euro per vacanze mare con format club e villaggi e 3.600 euro per viaggi su misura.\r\nIn Italia le mete più richieste sono Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia. Il Mediterraneo beneficia della flessione registrata dall’Egitto, a favore di maggiori flussi verso Grecia, Baleari e Tunisia. Il Nord Europa, in particolare Islanda e Norvegia, richiama molti viaggiatori che scelgono viaggi itineranti e un intenso contatto con la natura.\r\nPer quanto riguarda il medio raggio il Mar Rosso si conferma una destinazione sempre molto richiesta, nonostante il conflitto in Medio Oriente abbia determinato una contrazione delle prenotazioni del 20% rispetto all’estate 2023, a favore di Capo Verde e Mediterraneo che conquistano quote di mercato.\r\n\r\nLungo raggio\r\nIl lungo raggio vede in testa Stati Uniti, il Giappone, l’Indonesia, l’East Africa con Tanzania, Kenya e Madagascar.\r\nStilando una sorta di classifica, Giappone ed East Africa hanno segnato un boom di richieste, a fronte di destinazioni in calo come Giordania e Israele.\r\nLa stagione estiva è tradizionalmente quella più richiesta per le crociere di durata media di una settimana. Tra le mete preferite spicca il Mediterraneo occidentale, seguito dal Mediterraneo orientale, con la Grecia come destinazione prediletta, oltre alle crociere in Nord Europa, che includono i fiordi norvegesi, oppure quelle di due o tre settimane sino alle isole Lofoten, Groenlandia, Islanda e Regno Unito.\r\nNon manca all’appello il segmento viaggi studio.\r\nLa durata dei viaggi si attesta intorno alle due settimane, in cui si alterna lo studio della lingua alla scoperta del territorio, arricchita da esperienze ludiche, visite guidate ed escursioni.\r\n ","post_title":"Astoi: crescita del 5% dei ricavi. C'è qualche segnale di debolezza","post_date":"2024-07-11T11:28:59+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1720697339000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471048","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"­Si allarga ancora il circuito Cittaslow International che vede l’ingresso della città metropolitana turca di Antalya, Samobor in Croazia, le cinesi Yunping, Longbo e Nan’ao, e la cittadina di Chihshang a Taiwan. Per quanto riguarda l’Italia, new entry di Bellano in provincia di Lecco. Diventano così 301 le Cittaslow distribuite in tutto il mondo, una rete d’eccellenza per la realizzazione di progetti e attività a servizio dei cittadini e dell’ambiente, di uno stile di vita più sostenibile e slow.\r\n\r\nA questo proposito, domenica 29 settembre 2024 si terrà la 15ª edizione della Giornata internazionale del buon vivere slow: tutte le Cittaslow sono già al lavoro, da Wando in Sud Corea fino a Chiaverano in Piemonte.\r\nLa Giornata internazionale del buon vivere slow permette a tutti i comuni coinvolti di realizzare attività che aiutino a promuovere la filosofia Cittaslow. Il valore della lentezza positiva, l’importanza dell’economia circolare, la resilienza e la giustizia sociale, e poi la sostenibilità e la cultura, sono alcuni dei principi che si trasformano in azioni concrete nel territorio. \r\n\r\nEcco perché Cittaslow promuove le diverse manifestazioni a tema organizzate nei vari comuni per l’occasione. Si va dal mercato Cittaslow con i produttori locali all’assemblea pubblica che spieghi i cardini dell’essere Cittaslow nelle diverse comunità, alla mostra fotografica. Domenica 29 settembre 2024, così come nei giorni prima e dopo, è tutto un fiorire di iniziative, da quelle di educazione civica nelle scuole agli orti didattici, alle rassegne artistiche, musicali, con artigiani e artisti di strada, produttori di cibo a chilometro zero, fino ai workshop sulla sostenibilità e il paesaggio. Un’occasione unica per toccare con mano i valori di Cittaslow e allo stesso tempo conoscere un territorio. \r\n\r\nBellano, comune lombardo, in provincia di Lecco, ha risposto positivamente a oltre settanta requisiti, legati alle politiche energetiche e ambientali, infrastrutturali e sulla qualità urbana, agricole turistiche e artigianali, per l’ospitalità e la formazione, la coesione sociale e la capacità di creare partenariati. \r\n\r\n“Città animate da uomini curiosi del tempo ritrovato, ricche di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, di luoghi dello spirito, di paesaggi non violati, di artigiani affascinanti, dove l’uomo ancora riconosce il lento, benefico succedersi delle stagioni, ritmato dalla genuinità dei prodotti, rispettosi del gusto e della salute, della spontaneità dei riti” recita il Manifesto Cittaslow.\r\n\r\n \r\n\r\nOggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 301 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta. \r\n\r\n \r\n\r\n­\r\n­\r\n­\r\n­\r\n\r\n­\r\n\r\n­\r\n\r\n­\r\n\r\n­\r\n\r\n­\r\n­","post_title":"CittaSlow a quota 301, si allarga il circuito con l'ingresso di nuove città nel mondo","post_date":"2024-07-09T11:07:52+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1720523272000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471039","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Play ha registrato una crescita del 7,5% dei passeggeri trasportati durante lo scorso giugno (173.109), con un load factor dell'86%, in leggero calo rispetto all'87,2% del giugno 2023. I posti-chilometro disponibili sono aumentati dell'8,8%, mentre i passeggeri-chilometro sono saliti del 7,3% tra giugno 2023 e giugno 2024.\r\n\r\nSempre a giugno, il 31,9% dei passeggeri di Play volava dall'Islanda, il 24,3% volava verso l'Islanda e il 43,8% era costituito da viaggiatori in coincidenza. Da segnalare l'aumento della quota di passeggeri in partenza dall'Isola, era il 29,8% lo scorso anno, dato che riflette la progressiva crescita di Play sul mercato domestico.\r\n\r\nLo scorso 24 giugno la compagnia ha celebrato il suo terzo anniversario dall'apertura del primo volo commerciale dall'Islanda a Londra, il 24 giugno 2021. In questi tre anni Play è passata dall'operare con una flotta di tre aeromobili a quella attuale di dieci velivoli che servono oltre 40 destinazioni rispetto alle 7 iniziali; i dipendenti sono oggi circa 500 dipendenti. \r\n\r\n\"Siamo soddisfatti della crescita del numero di passeggeri, anche se speravamo in un load factor più elevato - ha osservato Einar Örn Ólafsson -. Questo risultato riflette l'aumento della concorrenza nei voli transatlantici e la riduzione dei turisti verso l'Islanda è il risultato diretto di un aumento degli sforzi di marketing da parte dei paesi vicini superiore a quello che stiamo sperimentando dall'Islanda. Crediamo fermamente che sia necessario uno sforzo concertato da parte dell'industria del turismo e un sostegno sostanziale da parte delle autorità per incrementare la domanda di voli per l'Islanda, come affermato nel nostro precedente rapporto sul traffico».\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Play al giro di boa dei tre anni. Passeggeri in crescita del 7,5% a giugno","post_date":"2024-07-09T10:05:11+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1720519511000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471009","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_367644\" align=\"alignright\" width=\"300\"] L'aeroporto Costa Smeralda di Olbia[/caption]\r\n\r\nTorna, puntuale come tutte le estati, la problematica caro-voli per la Sardegna: la recente indagine di Adiconsum Sardegna, ripresa da Il Messaggero, evidenzia come anche per la summer 2024 i costi degli aerei verso le isole maggiori – quindi anche la Sicilia – stiano subendo importanti rincari.\r\n\r\nSecondo l’analisi, chi acquista oggi un volo di andata e ritorno per il mese di agosto (con partenza il 17 agosto e ritorno il 24 agosto), dovrà sborsare cifre considerevoli: volare da Torino a Olbia costa almeno 384 euro, da Bolzano a Cagliari 367 euro, e da Bolzano a Olbia 356 euro.\r\n\r\nAnche le tariffe per altre tratte sono elevate: un minimo di 328 euro per la Venezia-Olbia, 287 euro per la Napoli-Alghero e 269 euro per la Genova-Cagliari. A questi prezzi di base si aggiungono gli extra-costi legati al bagaglio a mano, alla scelta del posto a sedere e altri ancillary.\r\n\r\n\"Anche quest’anno chi decide di trascorrere le vacanze estive in Sardegna dovrà affrontare una spesa non indifferente per i voli,” osserva Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna.\r\n\r\n“Una situazione che si ripresenta ogni anno e che sembra non avere soluzione: se si considerano anche i rincari delle strutture ricettive e in generale il maggior costo della vita sull’isola, la Sardegna diventa sempre più una destinazione riservata a pochi fortunati e a chi ha maggiori disponibilità economiche. Le nostre segnalazioni all’Antitrust non hanno finora sortito gli effetti sperati, e pare del tutto inutile interessare Mister Prezzi e la stessa Agcm, considerato che sono ambedue soggetti privi di adeguati poteri di intervento che permettano loro di risolvere o, quantomeno, di attenuare il fenomeno speculativo\".","post_title":"Sardegna: è di nuovo caro-voli per viaggiare durante l'estate","post_date":"2024-07-08T12:02:31+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1720440151000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470835","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' il momento dei resort. Dopo anni in cui gli investitori istituzionali si sono tenuti alla larga da proprietà considerate eccessivamente volatili e complesse, data la loro eccessiva dipendenza dalle stagionalità del mercato, i capitali guardano ora con grande interesse anche alle proprietà leisure della nostra Penisola. Per la verità, il fenomeno è in crescita da tempo, ma nel 2023, ha spiegato Giampiero Schiavo citando dati Ey, \"le transazioni riguardanti i resort hanno raggiunto ben il 46% degli investimenti alberghieri totali\". In tale contesto, ha proseguito l'amministratore delegato di Castello sgr, in occasione dell'Hospitality Forum organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con la stessa sgr, la Toscana ha attratto il 33% dei capitali dedicati alle strutture leisure, la Lombardia il 20%, la Sicilia il 13%, la Liguria il 10% e la Sardegna il 6%.\r\n\r\nIn generale, stando al Rapporto di Scenari Immobiliari sul mercato immobiliare presentato all'evento meneghino, all’interno di un contesto globale caratterizzato da tensioni di natura geopolitica e aumenti dei tassi di interesse, in Europa, dove la domanda alberghiera nel 2023 ha consolidato i trend di crescita del biennio precedente, il mercato immobiliare è risultato eterogeneo. Sul continenti gli investimenti sono risultati essere comunque prossimi ai 16 miliardi di euro (+8,5% circa rispetto ai quasi 15 miliardi del 2022). E le stime sono al rialzo anche per il 2024, grazie alla riduzione dei costi di finanziamento e al conseguente miglioramento della sostenibilità economica e finanziaria del debito. In Italia il valore delle transazioni nel comparto ha quindi toccato quota 1,4 miliardi (in calo rispetto agli 1,7 miliardi del 2022), mostrando tuttavia una buona dinamicità e mantenendosi sostanzialmente sui livelli storici dell'ultima decade, se si eccettua l'anno record 2019 e il post-Covid 2020.\r\n\r\n \r\n\r\nNon solo: nel 2023 il volume di operazioni svolte da investitori italiani, come poche volte successo in passato, ha superato quello riconducibile a capitali internazionali, provenienti in prevalenza da Francia e Regno Unito e per circa un quarto da Paesi extra-europei. I profili dei principali investitori sono in particolare quelli dei family office, degli operatori alberghieri e dei private equity, i primi due rappresentando la componente maggioritaria degli attori nazionali.\r\n\r\nUn capitolo a parte merita infine il tema dei serviced apartments, che a livello europeo hanno ormai superato le 230 mila unità (+15% rispetto al 2020), pur presentando una distribuzione disomogenea nei diversi mercati del Continente. Nel Regno Unito tale comparto rappresenta infatti già il 15% dell'offerta ricettiva complessiva; una percentuale che scende all'8,7% in Germania e al 4,3% in Francia. Molto più basse sono invece le quote in Spagna e in Italia, che evidentemente mostrano elevate potenzialità di crescita in questo specifico segmento dell'accoglienza. Tanto più che nella nostra Penisola meno del 10% degli aparthotel è oggi gestito da operatori specializzati, per un'offerta media di 80 unità abitative, contro il 15% e le 120 chiavi a livello europeo. Non solo: mentre nel resto del Vecchio continente tali soluzioni sono prevalentemente concentrate nelle grandi città, per rispondere soprattutto alle esigenze dei cosiddetti nomadi digitali e degli studenti, alle nostre latitudini ben l'85% della proposta si trova in città secondarie. Entro la fine del 2025 si prevede peraltro che l'offerta di serviced apartments nel nostro paese cresca di oltre l'80%.\r\n\r\n\"Viviamo in una fase sostanzialmente positiva - ha concluso il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia -. Non possiamo però non tenere conto che l'ospitalità a livello globale vale qualcosa come 10 mila miliardi di dollari, pari a quasi il 10% del pil mondiale. Si tratta di una fetta di torta su cui comprensibilmente in tanti vorrebbero mettere le mani. Occorre quindi essere attrezzati e organizzare l’offerta in tutti i settori. Creare insomma un intesto sistema economico in grado di fare realmente rete\".","post_title":"Schiavo, Castello sgr: in Italia è resort - mania","post_date":"2024-07-05T09:14:58+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1720170898000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470784","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nile Air, dallo scorso 2 luglio, è entrata a far parte del Bsp in Italia. La compagnia aerea egiziana è attualmente operativa con tre voli alla settimana sulla rotta da Milano Bergamo a Il Cairo, nei giorni di mercoledì, venerdì e domenica). Il collegamento è operato da aeromobili A320/321, configurati nelle due classi di servizio, business ed economy.\r\n\r\nDall'hub del Cairo Nile Air (rappresentata in Italia da Global Gsa)  collega diverse destinazioni, tra cui Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Iraq, Svezia, Germania, Turchia e Uzbekistan.","post_title":"Nile Air ha fatto il suo ingresso nel Bsp Italia","post_date":"2024-07-04T11:39:47+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1720093187000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"470780","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il Forte Village sarebbe passato di mano all'indomani dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo rivela il Financial Times citando come fonte il registro delle imprese cipriota, che include la holding proprietaria del resort sardo, Retivia Investments. Il precedente proprietario, l'oligarca ceceno Musa Bazhaev, aveva acquisito il complesso nel 2014 per una cifra attorno ai 180 milioni di euro. Ma il 25 febbraio del 2022, 24 ore dopo l'entrata delle armate russe in Ucraina, avrebbe deciso di cedere la proprietà di Retivia a un suo parente, che a sua volta l'avrebbe consegnata agli inizi del 2023 al businessman kazako Shukhrat Ibragimov. \r\n\r\nLa mossa è probabilmente servita a sfuggire alle sanzioni europee contro i magnati russi, nella cui lista appare anche lo stesso Bazhaev. Gli affari tra i due non sarebbero tuttavia finiti qui. Un paio di mesi prima, infatti, a dicembre 2022, Ibragimov avrebbe trasferito il 40% della proprietà di una miniera d'ordo in Kirghizistan all'oligarca ceceno: un'impresa avviata in partnership dai due, insieme al nipote Deni Bazhaev, nel 2021 e di cui ora la famiglia russa è titolare al 100%.\r\n\r\nInterpellato dal Financial Timese, il chief executive del Forte Village, Lorenzo Giannuzzi ha specificato che \"Progetto Esmeralda, la compagnia di gestione responsabile del resort, non riveste mai alcun ruolo attivo nei cambi di controllo della proprietà. Le autorità pubbliche, così come le istituzioni finanziarie e commerciali, sono sempre state inoltre tempestivamente informate di ogni transazione. Negli ultimi due decenni il resort ha peraltro cambiato di proprietà almeno sette volte. Ciononostante non c'è mai stata alcuna modifica all'interno del management italiano del complesso, che ha quindi garantito la continuità delle operazioni\". Bazhaev e Ibragimov non hanno invece al momento rilasciato alcuna dichiarazione.","post_title":"Cambio di proprietà per il Forte Village dopo l'invasione russa dell'Ucraina","post_date":"2024-07-04T11:23:40+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1720092220000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti