18 October 2024

Ricavi in crescita del 10% per il to Volonline: ora barra sulla digitalizzazione dei processi

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Luigi Deli

Dopo gli exploit di Teorema e Volonclick, le performance di Volonline, l’operatore specializzato in viaggi tailor made di medio e lungo raggio appartenente al gruppo omonimo che include anche i due brand precedenti, appaiono quasi sottotono. Ma in un 2022 ancora caratterizzato dagli strascichi pandemici e dall’apertura parziale di alcune frontiere (l’Oriente in primis), la crescita del 10% dei ricavi a bilancio è senz’altro da leggere in senso molto positivo. E ora si punta a una progressiva digitalizzazione di tutti i processi aziendali.

“Nel 2019 soltanto il 9% era digitalizzato. Siamo passati al 50% nel 2022. L’obiettivo per il 2023 è il 75% – commenta Luigi Deli, founder & ceo del gruppo Volonline -. Vogliamo ottimizzare la maggioranza dei processi aziendali, per essere in linea con quanto richiede oggi il mercato: rapidità nella risposta ma anche precisione e dettaglio nella costruzione di preventivi. Un processo che ci consentirà nei prossimi anni di raggiungere una scalabilità esponenziale in linea con la domanda e quindi assecondare crescita ed espansione, senza tralasciare la consulenza intrinseca del tailor made”.

In generale, le vendite del 2022 hanno registrato un andamento non omogeneo rispetto al 2019. Grande assente per i primi nove mesi dell’anno è stato tutto l’Oriente, con una boccata di ossigeno nell’ultimo trimestre, favorita soprattutto dalla riapertura del Giappone. Penalizzata dall’assenza dell’Oriente anche l’Oceania, che ha comunque tenuto registrando risultati interessanti. Le altre macro-aree, quali Africa, oceano Indiano, Caraibi e Medio Oriente hanno sostanzialmente trainato il fatturato, mentre gli Stati Uniti, in forte ripresa, hanno chiuso l’anno con gli stessi numeri del 2019.

Per il 2023 puntiamo al consolidamento dei prodotti oceano Indiano e Caraibi con contratti sempre più competitivi, mentre prevediamo di raddoppiare i numeri sulle destinazioni africane”, rivela Deli. A tal fine sono state rafforzate e ampliate le proposte sulle mete africane più richieste, quali Sud Africa, Kenya e Tanzania, nonché sviluppate ulteriormente ìdestinazioni più di nicchia come Namibia, Botswana e Zimbabwe. Una sfida importante sarà poi sugli Stati Uniti, da sempre una delle mete più apprezzate di Volonline, che nel 2022 è stata indubbiamente penalizzata dal costo dei voli. “Riteniamo che la nostra ottima collaborazione con le compagnie aeree che volano negli States possa rappresentare sostanzialmente un vantaggio competitivo. Inoltre, la nostra strategia è quella di arricchire ulteriormente la nostra offerta con contenuti dedicati soprattutto al mercato repeater, con l’obiettivo che possa risultare vincente sul lungo periodo” aggiunge sempre Deli.

La biglietteria aerea cresce del 30%

Discorso a parte merita infine la business unit della biglietteria: un asset strategico importantissimo per il gruppo Volonline: “La nostra attività di flight consolidator ci vede oggi posizionati tra le più importanti Iata italiane. Questo ci rende un partner molto interessante per le compagnie aeree perché possiamo offrire loro un traffico molto differenziato, dal business all’etnico ma soprattutto al leisure. Questo fattore è importante per il tailor made proposto da Volonline, ma diventa imprescindibile per il prodotto di Teorema Vacanze”, sottolinea il ceo della compagnia.

Per questioni legate a redditività ed equilibrio finanziario del gruppo, il 2022 è stato più timido per il primo e secondo trimestre, mentre nel terzo trimestre, una volta consolidati i risultati dell’estate, le vendite sono ripartite alla massima velocità, raddoppiando sostanzialmente i risultati rispetto allo stesso periodo del 2019. “Tutto questo ci ha permesso di chiudere il 2022 con una crescita del +30% sulla biglietteria”.

Anche per il ticketing il gruppo ha quindi intenzione di accelerare processi di digitalizzazione: “Nel 2019 era il 7%, nel 2022 il 30%, mentre il 2023 ha come obiettivo il 50% – conclude Deli -. Nel solo mese di gennaio abbiamo inserito tra i nostri clienti delle realtà molto importanti, che dovrebbero permetterci di crescere del 20% rispetto al 2022 soltanto in questi primi mesi”.

 

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